Recensione Men of War: Assault Squad

Recensita l'espansione stand alone di uno dei più begli strategici bellici degli ultimi anni

Recensione Men of War: Assault Squad
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • Assault Squad è la nuova incarnazione di Men of War, espansione ufficiale distribuita dotata di piena autonomia, e commercializzata in versione Stand Alone. Il titolo originale è strategico sulla seconda guerra mondiale, sviluppato da Digitalmindsoft e Best Way e distribuito in Italia da Fx Interactive (per quanto riguarda il mercato retail), che al tempo della sua uscita -2 anni fa- riscosse un discreto successo. Man of War si imposte infatti sul mercato come uno strategico dalla grande profondità e dalle numerose carte vincenti. Il nuovo episodio parte proprio da queste sue basi per migliorare ed affinare la ricetta, già di per se molto ricca.

    Sangue, travagli, lacrime e sudore

    Il gioco è impostato come uno strategico in tempo reale, in cui il controllo di alcuni posizioni di comando presenti sulla mappa di gioco si rivela davvero essenziale. E’ infatti attorno ad essi che ruota l'intero aspetto tattico del titolo, e grazie alla loro conquista ed al loro mantenimento l’utente potrà accumulare rinforzi che potranno essere reclutati secondo un sistema a punti.
    Il single player si snoda attraverso ben cinque campagne differenti, che ci permetteranno di ripercorrere gli eventi principali del secondo conflitto mondiale dai soldati di Stati Uniti, Germania, Giappone, URSS e Commonwealth. Le situazioni saranno quindi varie, così come i luoghi degli scontri ed il punto di vista con cui verranno inquadrati gli avvenimenti. All'inizio di ogni partita avremo il comando di un'unità di fanteria di otto uomini, a cui potranno essere aggregati vari tipi di rinforzi una volta raggiunti i punti comando di cui si diceva, necessari per il loro reclutamento. In questa saga non è infatti prevista la classica coda di strutture che permette l'arruolamento di questa o quella unità: alla stregua dei recenti Might & Magic, il gioco è basato esclusivamente sulle battaglie e sulle strategie da adottare per portarle a termine vittoriosamente. La strategia, dunque, si misura sul campo, senza materie prime e tempi di produzione.
    Una volta conquistata una delle posizioni di comando poste sulla mappa di gioco, quindi, potremo spendere i punti accumulati in azione per ottenere unità supplementari, che si riveleranno assolutamente necessarie per il proseguio delle missioni. I tipi di rinforzi tra cui scegliere sono molti: vanno dalle unità di fanteria (quali marines, paracadutisti, ranger) ai veicoli blindati, passando per l’immancabile artiglieria leggera composta di cannoni mobili o mortai. Non mancano nemmeno i blindati per il trasporto delle truppe o i camion per il rifornimento di munizioni. Di tanto in tanto potremo avvantaggiarci anche dei bombardamenti garantiti dalle truppe navali o aeree che non comanderemo direttamente, ma a cui indicheremo semplicemente dove colpire. L'esiguità dei punti disponibili in certi frangenti di gioco, specialmente quando le nostre offensive non si risolveranno con la conquista di nuove posizioni, ci costringerà a scegliere bene quali rinforzi reclutare. Utilizzare solo truppe di fanteria non ci porterà da nessuna parte e lo stesso potrà dirsi del solo utilizzo dei blindati, che senza un adeguato appoggio delle truppe appiedate saranno facile preda del nemico. Ogni giocatore dovrà quindi trovare un suo equilibrio ed un suo stile di gioco, che passerà necessariamente da un utilizzo bilanciato delle forze di cui si sarà a disposizione. La corposa componente strategica del titolo vien fuori fin da subito, catturando il giocatore e mettendolo nei panni del generale dell'armata, chiamandolo a decisioni importanti e mantenendolo sempre sull'attenti. Grazie alla profondità garantita sembrerà davvero di essere sul campo, e non si tratta di mera retorica: l'adrenalina che scaturisce da certi scontri e la soddisfazione in caso di riuscita di una missione, specialmente ai livelli più alti di difficoltà, sono lì a testimoniarlo.
    L'accuratezza con cui il titolo è stato realizzato risalta poi grazie a molti dettagli, come ad esempio l'attenzione per l'orografia del terreno, la cui conoscenza ed il cui sfruttamento sono a tratti essenziali a livello di gameplay. Una collinetta potrà coprire l'avanzata dei blindati cosi come l'avanzata dei fanti, mentre i bombardamenti produrranno buche entro le quali i soldati potranno trovare riparo.
    Tutto lo scenario è distruttibile, a partire dalle abitazioni e dai caseggiati che potranno anche essere occupati dalle forze di fanteria: in caso di ordine ricevuto, i nostri soldati si disporranno presso le finestre dell'edificio, per bersagliare il nemico da una posizione di vantaggio. Altre “chicche” riguardano la necessità di rifornimenti per i mezzi, le riparazioni che si possono effettuare su carri o sui camion, la presenza di un inventario per ogni soldato, così che ciascuno possa raccogliere munizioni o armi dai corpi dei nemici o nelle casse sparse per le mappe di gioco.
    Ma non finisce qui: oltre che comandare la truppa il giocatore avrà anche la possibilità di controllare un singolo soldato: funzione utile per portare a termine azioni di particolare importanza. In questo caso, valevole sia per una singola unità di fanteria che per un veicolo di qualsiasi tipo, tramite i classici tasti WASD potremo muovere l'unità e sparare con il mouse, come nel più comune degli FPS, ovviamente mantenendo la visuale isometrica. L’opzione è necessaria per non lasciare il controllo dei commilitoni all’IA, in quei momenti critici su cui vogliamo avere il massimo controllo.
    A tal proposito, si segnalano routine avversarie decisamente di buon livello, che migliorano salendo con la difficoltà. I nemici sono capaci di affrontarci con i giusti mezzi, ad esempio con armi anticarro contro i blindati, e di fare delle manovre abbastanza complesse ed azzeccate. Nel corso dell nostre prove è capitato di concentraci per un assalto su un singolo fronte della mappa, non curandosi particolarmente altre zone: l'IA a questo punto, con una manovra a tenaglia, ha spostato i blindati sul lato opposto a quello da cui stavamo incalzando, prendendoci poi alle spalle. Una manovra forse naturale per un giocatore in carne ed ossa, ma che probabilmente non tutti ci aspetteremmo di vedere effettuata dalla CPU.
    Per chi non si accontentasse di giocare contro l'IA è disponibile un corposo comparto multiplayer, altro pezzo forte del titolo. D'altronde le raffinate tattiche che il gioco permette di utilizzare potranno essere usate al meglio solamente contro avversari reali.
    Le modalità di gioco presenti nel multi sono diverse: abbiamo la possibilità di giocare alcune battaglie storiche, contro l'IA, in una sorta di modalità cooperativa, oltre che giocare contro gli altri utenti nelle modalità "Tutti contro tutti", "Conquista posizioni" e "Fronte di battaglia". In quest'ultima in particolare gli avversari si affronteranno in due round, alternandosi in attacco e difesa: chi avrà totalizzato il maggior numero di punti al termine della partita sarà ovviamente il vincitore.
    Nel multi oltre ai Punti Comando saranno presenti anche i Punti Controllo, che determineranno il numero di unità che sarà possibile schierare sul campo contemporaneamente, e le unità speciali, nove unità esclusive per nazione. Oltre al maggiore grado di soddisfazione e di sfida anche la possibilità di mettere in piedi inedite strategie caratterizzerà il comparto online, che si può dire essere più che completo sotto tutti gli aspetti.

    Tecnicamente

    Pur non raggiungendo le meraviglie visive di altri congeneri (ad esempio Company of Heroes) Men of War si difende bene anche in campo tecnico, risultando tra l'altro molto scalabile e giocabile anche su configurazioni non particolarmente recenti, come dimostra il fatto che il gioco sia stato provato al dettaglio medio/alto (a 1680*1050), con AA 2* su una postazione armata di 8800 GTS 320: non certo l'ultimo grido per quanto riguarda le VGA. La resa grafica generale è buona, se osservata scegliendo una visuale distante dal terreno di gioco. Zoommando, però, il dettaglio dei modelli 3d, soprattutto delle unità, risulterà molto meno esaltante. Molto ben realizzate invece le animazioni, soprattutto nelle sequenze di morte, alcune delle quali rese in modo molto crudo e d’effetto. Le esplosioni, molto ben definite grazie al sapiente utilizzo di effetti particellari, aumentano la spettacolarità delle scene di gioco.
    Il sonoro è nella norma, non eccellendo, ma non risultando nemmeno pessimo. Come sempre discrete le campionature e altalenanti i brani di sottofondo.

    Men of War: Assault Squad Men of War: Assault SquadVersione Analizzata PCMen of war risulta un grande strategico, con una componente tattica di assoluto rilievo e che garantirà notevoli soddisfazioni ai giocatori, siano essi grandi appassionati del genere o meno. Certo, il massimo dal titolo lo può tirar fuori solamente un utente navigato, vista la grande difficoltà che si raggiunge ai livelli più alti e durante alcune partite multyplayer, e viste inoltre le raffinatezze che il gioco permette di realizzare sul campo di battaglia. Perdere un po' di tempo a controllare accuratamente la mappa di gioco e ad elaborare complesse manovre non sarà certo tempo buttato, con questo titolo. Una grande uscita, insomma, per gli amanti degli strategici sulla seconda guerra mondiale, e che grazie alla politica di FX Interactive sarà anche alla portata di quasi tutte le tasche. Da sottolineare infine l'accuratezza solita del packing e del manuale, completamente a colori ed in italiano, cosi come la localizzazione del gioco.

    8.1

    Che voto dai a: Men of War: Assault Squad

    Media Voto Utenti
    Voti: 11
    6.6
    nd