Planetside 2: la prima parte della recensione dell'MMOFPS di Sony!

La prima parte della review sull'attesissimo MMO di Sony Online Entertainment

Planetside 2: la prima parte della recensione dell'MMOFPS di Sony!
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  • Pc
  • PS4
  • Il mercato dei “Free to Play” negli ultimi anni si è espanso in maniera esponenziale, inutile negarlo. Un genere che prolifera nell'ombra e che dietro alla promessa del "gioca, tanto è gratis" nasconde trappole e insidie pronte a far sborsare denaro ai giocatori meno pazienti. Se da una parte è vero che l'aggettivo “Free” costituisce una garanzia, dall'altra dovrà pur far guadagnare il pane ai poveri sviluppatori. Ed è qui che subentrano le microtransazioni, arma a doppio taglio tipica del genere Massively Multiplayer Online, più comunemente detto MMO. La competizione e l'ego sfrenato trovano terreno fertile e attecchiscono come parassiti ad una pianta. Proliferano e crescono fino a trasformare il loro ospite in un "Pay-to-win" in cui metter mano al portafogli non è più solo un opzione.
    Un meccanismo perverso che inghiotte e consuma sino alla noia o, nel peggiore dei casi, alla chiusura dei server. Ma Planetside 2 è un MMOFPS che diverge dallo scenario “apocalittico” descritto poc'anzi e non soltanto per l'imponente nome del suo sviluppatore, Sony Online Entertainment, intento a ripercorrere la strada battuta dal suo predecessore.

    CORREVA L'ANNO...

    ...2003, e Verant Interactive Games (software house acquistata nel 2000 da Sony Computer Entertainment) dava alla luce Planetside, il primo MMOFPS della storia, complice la collaborazione di Ubisoft che ne curò la distribuzione sul suolo europeo lasciando quella americana nelle mani della stessa SOE. Con oltre 40 veicoli e 30 armi a disposizione il titolo proiettava il giocatore su Auraxis, pianeta florido e vivibile la cui scoperta da parte di una delle tre fazioni protagoniste della storia dava il via ad una guerra su vasta scala per la sua conquista: il risultato fu la nascita di un mondo persistente, costantemente popolato da centinaia di soldati ben più vicino al concetto di guerra di quanto molti altri titoli prima e dopo di lui sarebbero riusciti a fare.
    Il merito va anche all'imponente supporto da parte di Sony Entertainment Online con patch ed espansioni rilasciate costantemente che rielaboravano il terreno di gioco e introducevano oltre ad armi, mappe e veicoli delle vere e proprie novità come i Battleframe Robotics, potenti mech da combattimento in grado di sovvertire l'esito degli scontri. Nonostante tutto, PlanetSide non ebbe il successo sperato, complice, oltre alla scarsa portata delle connessioni internet dell'epoca, l'obbligo di sottoscrizione di un abbonamento mensile necessario per poter imbracciare un fucile e prendere parte al conflitto. Il suo successore, che ci apprestiamo a presentare in questa occasione, si presenta come un free-to-play dalle elevate potenzialità, vantando, tra le altre cose, una completa localizzazione dei testi in italiano, una cosa di non poco conto per un genere che solitamente approda nel nostro paese sempre e solo nella sua forma originale.

    E GUERRA SIA!

    A circa 300 anni dalla sua scoperta e in linea con quanto “narrato” nel primo Planetside, sul vasto campo di battaglia offerto del pianeta Auraxis tre imperi “armati” di mouse e tastiera se ne contendono le sorti: la Repubblica Terrestre, il Nuovo Conglomerato, un gruppo di separatisti desiderosi di staccarsi dal governo della Terra e la Sovranità Vanu, costituita da accademici e intellettuali convinti che il futuro dell'uomo sia nelle mani della tecnologia.
    Sarà proprio la scelta tra una di queste fazioni la decisione più importante da prendere in fase di creazione del proprio alter ego. Ognuna di esse infatti dispone di equipaggiamento, veicoli e caratteristiche differenti come i tempi di ricarica o il rateo di fuoco delle armi, da valutare sulla base dei propri gusti e stile di gioco. Sia chiaro però, nessuna fazione è superiore all'altra: l'esito delle battaglie dipenderà esclusivamente dalle vostre capacità e da quelle dei vostri compagni sul campo.
    Il resto della personalizzazione poi si limita a sesso, al colore della pelle e al server, niente di più.
    Il primo impatto su Auraxis è davvero straniante: nessun tutorial o linea narrativa ad accompagnare il giocatore, soltanto un immensa arena Player Versus Player immersa nel fragore delle esplosioni circostanti. Planetside 2 pone il giocatore al centro di un conflitto globale, pedina di una scacchiera in continua evoluzione e della quale è difficile delineare i contorni. Il titolo presenta un sistema di crescita del proprio soldato suddiviso in classi selezionabili in qualsiasi momento presso gli appositi terminali e ognuna dotata di una specifica abilità e di un equipaggiamento di base.
    L'infiltrato (il cecchino per intendersi) ad esempio può rendersi temporaneamente invisibile mentre l'assaltatore leggero dispone di un piccolo jetpack necessario a raggiungere vette altrimenti inaccessibili. Ogni uccisione o conquista garantisce punti esperienza alla classe equipaggiata facendole acquisire nuove abilità e concedendo al giocatore la possibilità di modificare il personaggio in base alle proprie preferenze. Ad affiancare le due classi sopracitate ne saranno presenti altre quattro: il medico, l'assaltatore pesante, il max (una sorta di soldato corazzato) e il geniere. Inutile dire che il medico ha possibilità di aiutare i feriti della propria squadra, portando cure la dove c'è bisogno. L'assaltatore pesante ha una potenza di fuoco decisamente superiore alle media, pur soffrendo di armi più lente da caricare e un certo impaccio nel movimento. Per portare a compimento la propria opera di conquista è necessario invadere le postazioni nemiche così da estendere il dominio sull'ampia mappa di gioco. Quest'ultima risulta divisa in tre continenti diversi per clima e scenari e raggiungibili mediante i Warp Gate posti nelle proprie basi. Nello specifico ciò che viene richiesto ai fini della guerra è distruggere il nucleo della struttura assaltata, così da privare il nemico di ogni possibile difesa e conquistare il territorio circostante. Conseguire tale obiettivo però risulta essere tutt'altro che semplice: bisogna infatti sovraccaricare i generatori delle barriere che ne precludono l'accesso, attività che ci rende inermi e alla mercé degli avversari per circa sessanta secondi.

    "La conquista di una base può durare ore, addirittura giorni se la fazione avversaria è ben organizzata."

    La conquista di una base può durare ore, addirittura giorni se la fazione avversaria è ben organizzata. Sia chiaro, nuovi giocatori possono unirsi alla partita ad ogni momento, data la natura open world del titolo, motivo per il quale le tre fazioni continuano imperterrite la guerra con risorse e bocche di fuoco in continuo mutamento. Figure indispensabili di ogni impero sono le classi dell'infiltrato e del geniere: il primo in grado di sovraccaricare rapidamente i generatori, il secondo invece di ripristinarli e riparare i veicoli danneggiati. La loro scarsa potenza di fuoco viene compensata dalla presenza del max e degli assaltatori, vere e proprie macchine guerra. Mentre il primo vanta una resistenza e una forza fuori dal comune a discapito della mobilità, l'assaltatore pesante si pone, grazie al suo equipaggiamento e alla sua abilità di assorbire parte del danno subito, come il peggiore degli ostacoli di fronte all'avanzata dei veicoli nemici.
    L'assaltatore leggero al contrario, in virtù della sua mobilità riesce a spostarsi velocemente sul campo da gioco contando su di un buon arsenale composto da pistola, granate e mitra leggero.
    Importante è il lavoro svolto dal medico, in grado di lenire le ferite dei propri compagni e supportare l'avanzata delle truppe a colpi di fucile. La creazione dei mezzi di trasporto viene affidata ai diversi terminali collocati all'interno delle proprie basi. Ovviamente anche la loro produzione ha un costo. Ed è qui che entra in gioco una delle peculiarità di Planetside 2: ogni territorio/struttura conquistata infatti, oltre a garantire particolari bonus, produce periodicamente le risorse necessarie alla creazione dei veicoli, una feature indubbiamente ereditata dal genere strategico.
    Agire in solitario non garantirà altro che una prematura dipartita penalizzando così l'intera fazione che si ritroverà un soldato in meno tra le proprie fila. Il gioco di squadra diventa pertanto essenziale: l'interfaccia grafica ben strutturata consente di entrare facilmente a far parte di team composti da un massimo di 12 giocatori, interagendo con loro mediante l'apposita chat, tanto vocale quanto testuale. Un elemento indispensabile nell'economia del gioco è costituito poi dai “Punti Certificazione”, acquisibili sia passivamente (uno ogni ora), sia attivamente, (uno ogni 250 punti esperienza accumulati) che fungono da “moneta virtuale” e consentono, una volta spesi, di sbloccare e/o potenziare armi, veicoli e abilità.
    Le mappe di gioco sono divise in piccoli distretti, a loro volta composti da piccole celle esagonali, che dovranno essere conquistati o difesi con estrema attenzione.

    AD OGNUNO IL PROPRIO EQUIPAGGIAMENTO

    Come già citato in precedenza, ogni fazione dispone di un proprio arsenale con caratteristiche differenti rispetto a quello delle controparti. Il Reaper Dmr, un fucile del Nuovo Conglomerato, ad esempio vanta una potenza di attacco devastante ma risente di una scarsa frequenza di fuoco che lo rende inadatto agli scontri ravvicinati a differenza dell'Orion Vs54, mitragliatrice leggera della Sovranità Vanu, rapida e dotata di un elevata precisione. Ciascun soldato può portare con sé sul campo di battaglia una arma primaria, una secondaria e un esplosivo di diversa tipologia a seconda della classe selezionata. Le oltre 60 armi messe a disposizione del giocatore, tutte ottimamente caratterizzate, ben riproducono la sensazione prodotta dalle diverse bocche da fuoco regalando immense soddisfazioni e garantendo un'esperienza di gioco variegata e profonda. Ulteriore punto di forza di questa serie è la presenza dei numerosi veicoli indispensabili per conquistare le postazioni nemiche. Di base, ogni impero dispone di cinque tipologie di veicoli (il Galaxy, il Lightning, il Liberator, il Sunderer e il Flash) uguali per ciascuna fazione e due veicoli esclusivi (un aereo e un blindato) diversi per funzioni, velocità e potenza di fuoco. Il Mosquito e il Prowler appartenenti alla Repubblica Terrestre, sono mezzi estremamente veloci a differenza del Reaver e del Vanguard del Nuovo Conglomerato, al contrario più lenti, ma in grado di garantire una notevole capacità offensiva. La Sovranità Vanu invece vanta veicoli agili negli spostamenti e dotati di potenti armi al plasma ma con delle corazze meno resistenti rispetto a quelle delle fazioni nemiche.
    Tra tutti i veicoli a disposizione il Galaxy e il Sunderer, rispettivamente una aeronave e un Apc, rappresentano gli unici mezzi di trasporto del gioco. Ciascuno di essi può ospitare durante gli spostamenti fino a 12 giocatori contemporaneamente garantendo un dispiegamento di forze di prim'ordine. Unica reale differenza tra i due mezzi è rappresentata da una particolare caratteristica del Galaxy: una volta a terra e fintanto che non viene distrutto, può essere utilizzato come punto di rigenerazione per la fanteria.
    A completare il quadro dei veicoli è necessario citare il Lightning e il Liberator, un blindato e un aereo d'assalto dall'elevate capacità offensive e il Flash, un Atv dal costo contenuto che consente di muoversi rapidamente lungo le mappe di gioco. L'utilizzo di quest'ampio catalogo di veicoli però non sempre è in grado di garantire da solo la conquista di una base. Molte di esse infatti dispongono di apposite barriere che consentono esclusivamente l'ingresso della fanteria: distruggerle non sarà facile ma è l'unico modo per procedere oltre.
    Cooperare con i compagni e personalizzare il proprio soldato in base al ruolo che si ha intenzione di ricoprire all'interno di una fazione risulta essenziale per conquistare le basi nemiche. Ogni Punto Certificazione speso sul proprio personaggio garantisce non solo nuove armi e abilità ma anche la possibilità di potenziare quelle già disponibili. Aumentare la gittata di un fucile da cecchino, ridurre il rinculo di un fucile a pompa o prolungare la durata dell'invisibilità dell'infiltrato sono solo alcune delle possibilità offerte dal titolo.

    "elemento imprescindibile in Planetside 2 è la collaborazione, che lascia ben poco spazio agli eroi solitari, senza macchia e in cerca di gloria..."

    Unico elemento imprescindibile in Planetside 2 è la collaborazione, che poco spazio lascia agli eroi solitari in cerca di gloria, un fattore che, nel bene e nel male, risulta estremamente vincolante per il videogiocatore. Coordinare gli attacchi delle proprie truppe atte magari a liberare lo spazio aereo a bordo di un Liberator mentre la fanteria distrugge i generatori per lasciare il campo ad un manipolo di Lightning spetta unicamente al caposquadra e alle sue abilità anch'esse certificabili al pari di quelle delle diverse classi. Tale ruolo può essere ricoperto da chiunque indipendentemente dalla classe selezionata: una possibilità questa che consente di diventare, sempre se interessati, non solo un ottimo soldato ma al contempo un leader provetto, pronto a dettare istruzioni ai propri sottoposti sul campo di battaglia.
    Oltre alla facoltà di poter acquistare con denaro reale un particolare tipo di moneta denominato “Seven Cash”, che si pone come il classico metodo di pagamento alternativo ed esclusivo con carta di credito, è possibile sottoscrivere un abbonamento mensile che parte dai 13 € per il singolo mese, fino ai 100 € circa per l'intero anno. Maggiore è la durata di quest'ultimo, maggiori saranno i benefici, quindi l'incremento di risorse, punti esperienza o Punti Certificazione. A ben vedere però, ciò non danneggia in alcun modo i giocatori non paganti, che possono godere appieno del titolo e di tutto ciò che esso ha da offrire anche senza mettere mano al proprio portafogli, elemento preponderante di ogni nuova produzione free-to-play.

    FORGELIGHT ENGINE

    Se il comparto audio non risulta particolarmente ispirato, la veste grafica dimostra di essere di ottima fattura con giochi di luce ed effetti particellari eccezionali. Merito del Forgelight Engine, il motore di gioco sviluppato da Sony Online Entertainment che riesce a gestire il tutto senza che la fluidità di gioco ne risenta in alcun modo. Il supporto della tecnologia PhysX fruibile mediante una VGA NVIDIA, il Real Time Radiosity, l'eccellente sistema di illuminazione di gioco sono soltanto alcune delle tante feature di cui questo motore dispone. Per poter godere al meglio di Planetside 2 è necessario un PC molto performante nonostante l'elevata scalabilità del Forgelight Eingine consenta al titolo di girare anche sui sistemi meno recenti scendendo a compromessi con le prestazioni.
    Noi abbiamo testato l'ultimo gioco di SOE equipaggiati con una GeForce GTX 660 Ti, montata su un processore quad-core Q8200 2.33 Ghz e 8 GB di memoria ram. Abbiamo utilizzato una risoluzione di output di 1080p con tutti i profili settati a livello alto, dalle texture, passando per la flora, qualità di terreno ed effetti. L'attivazione di motion blur e occlusione ambientale hanno ridotto drasticamente le prestazioni, motivo per il quale abbiamo preferito escludere a prescindere almeno il primo dei due filtri, al fine di ottenere la giusta fluidità ed evitare di essere brutalmente fraggati durante una delle tante sparatorie.
    Le texture si dimostrano dettagliate al punto giusto (il miglior compromesso tra performance e qualità) così come i futuristici complessi architettonici in freddo metallo sono ben disegnati all'interno del brullo paesaggio di PlanetSide: ma la cosa che ci ha maggiormente stupito sono i sempre convincenti effetti di luce e la relativa ombreggiatura dinamica, che contribuiscono alla realizzazione di un contesto sempre bello da esplorare e ammirare. Meno interessanti i modelli: già privi di particolare caratterizzazione fisionomica, i personaggi non vantano il livello di dettaglio regalato da tanti altri giochi della stessa categoria, in particolare i numerosissimi fantasy MMO che puntano sempre alla possibilità di creare un alter-ego il più custom possibile. Durante le nostre sessioni di gioco non ci siamo imbattuti in bug o deficit tecnici tanto importanti da dover essere menzionati in fase di review.

    PlanetSide 2 PlanetSide 2Versione Analizzata PCPlanetSide2 è ottimo free-to-play, un titolo che unisce le caratteristiche del gioco MMO alla giocabilità di un first person shooter veloce e dinamico, capace quindi di regalare ore ed ore di divertimento grazie un gameplay particolare che “costringe” il giocatore a vivere il pianeta e la sua battaglia senza sosta. Il modello freemium non danneggia fortunatamente un'esperienza appagante e molto divertente, in quanto la natura collaborativa del titolo non pone mai in svantaggio il singolo giocatore, ma semmai il team poco organizzato che non ha dedicato la giusta pianificazione prima dell'attacco alla base nemica. Alla base si avverte sfortunatamente una certa ripetitività degli schemi ludici e un'ambientazione monotematica che alla lunga potrebbe annoiare il giocatore alla ricerca di un'esperienza più variegata, un domanda alla quale solo il tempo potrà dare una risposta. A questo si aggiunge l'assenza di una linea guida narrativa, che potrebbe spiazzare l'utente avvezzo al genere, abituato ad un sottofondo che faccia da collante tra gli eventi interattivi proposti dal gioco. Ci riserviamo di collezionare ancora qualche ora di gioco prima di pubblicare la parte finale della review, che si focalizzerà sulla parte tattico-strategica del nuovo titolo SOE. Nessuna certezza o futuro dietro l'angolo, solo un'estenuante lotta per la supremazia. La guerra non è un gioco: ne uscirete lo stesso vittoriosi?

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