Recensione RACE - The WTCC Game

Il quarto figlio dei Simbin

Recensione RACE - The WTCC Game
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  • Pc
  • Il World Touring Car Championship

    Il campionato World Touring Car Championship (WTCC) è una competizione serrata, spettacolare e particolarmente adatta ad una fruizione "mordi e fuggi", considerata la brevità delle gare e la spettacolarità che queste riescono sempre a garantire. La formula delle due manche (come nel campionato Superbike), l’alto livello agonistico dei piloti (tra cui molti italiani, come il grande Alex Zanardi) e un roster di piste tecniche, spettacolari e poco inflazionate da altri campionati più famosi rende giustizia poi ad un campionato che negli anni si è ritagliato una fetta sempre più grande di spazio nel panorama delle corse automobilistiche. Effettivamente, proprio per i motivi sopraccitati, il WTCC ben si presta ad una trasposizione videoludica: le piste sono estremamente divertenti, le collisioni frequenti e raramente punite e infine le vetture derivano da quelle che possiamo guidare tutti i giorni.
    La digitalizzazione di questa serie di competizioni passa per le mani e i Pc di SimBin, l’ormai celebre sviluppatore svedese che ha dato i natali alla serie GTR, ad oggi unanimemente considerata la migliore simulazione automobilistica su computer (e forse anche oltre).

    GTR nel WTCC?

    E’ pacifico pensare che i SimBin abbiano sfruttato tutto il proprio talento e il proprio Know-how tecnico nello sviluppare questo prodotto. E' dunque naturale che in diversi aspetti prettamente visivi (dalla resa in game all'organizzazione dei menu, dalla gestione delle collisioni alla puntualità del motore di gioco) Race WTCC ricalchi proprio GTR, in particolare seguendo le orme del secondo episodio della serie (GTR2).
    La scena videoludica che si compone di fronte agli utenti sarà ben nota ai giocatori che hanno apprezzato lo scorso simulatore SimBin: le piste sembrano ben riprodotte, con un asfalto granuloso in cui si vedono perfino le toppe di colore più scuro; anche l’altimetria sembra essere stata rispettata: saliscendi, gobbe e pendii non mancheranno di caratterizzate i tracciati. Lo sfondo è piuttosto scarno ma questo è un aspetto che in una simulazione passa decisamente in secondo piano, dato che non influenza minimamente il gameplay.
    L’aspetto delle vetture è buono, le texture dei modelli sono molto convincenti, dettagliate e sufficientemente brillanti; in generale le auto hanno un aspetto solido e realistico. Il motore di gioco garantisce un’ottima fluidità, requisito vitale in un racing game, anche con quasi tutti gli effetti attivati e molte auto su schermo, pur lavorando su un Pc di fascia medio-bassa alla risoluzione di 1280x1024. Nota di demerito per la scelta di affidarsi all’odioso sistema di certificazione del prodotto “Steam”, che crea non poca confusione e irritazione al momento dell’installazione.
    I menù di gioco ricalcano lo schema e il modus operandi di quelli della serie GTR: semplici ed efficaci da utilizzare e navigare.

    Piloti Scatenati

    Oltre al realismo del motore che gestisce il comportamento delle vetture, sempre garantito dal brillante engine di GTR2, in una simulazione di guida a questo livello è molto importante valutare la reattività e la qualità dell'IA.
    A livello simulation (l’ultimo disponibile) e aumentando sia la bravura degli avversari (almeno oltre il 105-107%) sia il loro atteggiamento aggressivo, questi si comportano in modo piacevolmente realistico: non sarà raro vederli ritardare le staccate, cercare porte aperte in cui passare, cambiare d’improvviso traiettoria, “scambiarsi amichevoli sportellate” e lottare per conquistare una posizione. Tutta questa “vitalità” li porterà spesso a sbagliare, tamponando gli altri concorrenti (o anche la nostra vettura!), uscendo fuori pista e compromettendo irrimediabilmente la gara. Fa piacere poi notare come in generale il loro atteggiamento sia il meno possibile scriptato (e in questo ricordano l’ottimo e mai troppo valorizzato GP500 della Microprose). Capita di vedere alcuni piloti ritardare la staccata prima in curva in modo da non farsi superare, o ancora non è raro vedere vetture scartare improvvisamente per evitare la collisione con un’altra automobile che magari ha sbagliato curva; ancora, i piloti cercano insistentemente la rimonta dopo una brutta partenza. L’IA sembra proprio reagire attivamente a quello che accade momento per momento, e non secondo routine già prestabilite, in cui ad una certa difficoltà corrisponde un certo “metro”, inesorabilmente sempre lo stesso, nelle staccate e nel tempo sul giro, e all’aumentare della difficoltà aumenta l’efficacia in modo indipendentemente dalle circostanze.

    Piloti provetti

    L’aspetto negativo è che per godere veramente di tanta imprevedibilità e competitività dell'IA sia necessario impostare il gioco a livello piuttosto alto: questo richiede ovviamente una più che buona padronanza del mezzo. Una buona fetta di utenti, quelli meno avvezzi alle simulazioni automobilistiche, dovranno accontentarsi di gareggiare contro piloti molto meno competitivi.
    Per altro, è proprio settando la difficoltà a livello elevato che vengono fuori tutti i limiti di questo nuovo prodotto degli sviluppatori svedesi. Il peggior difetto riguarda proprio nel modello di guida, che lascia un cattivo feeling, in particolare quando “si spinge”. La guida diventa difficile, poco puntuale e spesso si fatica a mantenere la linea in staccata. Ciò è da imputare non alla cattiva programmazione operata, ma anzi probabilmente alla sua fedeltà al modello originale, soprattutto alle caratteristiche insite nella tipologia di vetture. Paradossalmente un’auto da corsa è più facile da controllare rispetto ad una vettura che nasce per la città. Non si parla di tirare fuori il massimo dal veicolo, ma di poterlo guidare “come fosse un’auto da corsa”, e in questo è lapalissiano che una Ferrari 550 Maranello (come quelle presenti in GTR) sia palesemente avvantaggiata rispetto ad una Seat Leon (vettura del WTCC), per esempio. Chi ha già giocato a GTR, dopo l’inevitabile fase di ambientamento, penserà di stare guidando un mammut con le ruote piuttosto che un auto da competizione! Le auto ondeggiano in rettilineo, si muovono troppo dentro la curva, non sono precise in ingresso curva e non spingono in uscita. Purtroppo manca l’urlo poderoso del motore, la necessità di dosare il gas in uscita da un tornante, la possibilità di portare la staccata in traiettoria senza timore di imballare il motore o uscire fuori pista. Manca il senso di velocità caratteristico di GTR e la possibilità di intervento sull’auto, limitata a pochi elementi (per esempio avremo solo due tipi di gomme a disposizione, una per l’asciutto e una per bagnato). Inoltre sembra che il consumo di gomme e carburante abbiamo poca influenza sulla guida, così come i danni che, se pur implementati, non influenzano le prestazioni, tranne nel caso in cui si danneggi uno pneumatico. A questo punto sarebbe forse stato meglio per SimBin scendere un po’ a compromessi e fornire alle auto maggior sprint, maneggevolezza e potenza. Certo, il rischio sarebbe quello di avere per le mani un semplice add-on di GTR2 composto di un nuovo set di auto e poco più.
    Altre imperfezioni riguardano una non proprio buona gestione delle fasi di gara; ad esempio se si interrompe subito il turno di qualificazioni il computer non calcola l’evoluzione “accelerata” dei tempi, ma lascia tutto così com’era al momento in cui siamo usciti dalla fase preparatoria: basta fare subito un giro cronometrato e poi uscire dalle qualifiche per garantirsi una pole position senza che gli avversari abbiano il tempo di scendere in pista. Dai SimBin ci si aspetta sicuramente più accuratezza sotto questi punti di vista.

    RACE - The WTCC Game RACE - The WTCC GameVersione Analizzata PCQuesto nuovo prodotto sottolinea, se necessario, la capacità dei ragazzi svedesi di restituire fedelmente le caratteristiche di ogni tipo di auto; purtroppo tutti quelli che hanno giocato alla serie di GTR non ritroveranno lo stesso piacere, messi alla guida di auto che nascono per essere vendute al concessionario e non hanno quell’impronta racing che ci si aspetterebbe da un gioco di corse. Malgrado ciò avranno a che fare con una IA molto valida e un senso di sfida abbastanza alto, anche a causa della difficoltà di padroneggiare il mezzo. Chi non è un provetto pilota virtuale invece si troverà a suo agio con una formula agile, caratterizzata da due manche brevi per gara, sportellate ampiamente concesse, messa a punto semplificata e avversari “svegli”, ma pagherà forse lo scotto con un senso di sfida che deve necessariamente essere tenuto basso e senza la possibilità di cercare il giro esasperato. Probabilmente se RACE fosse stato rilasciato come add-on di GTR2, ed il team fosse sceso a compromessi con le caratteristiche reali dei mezzi a disposizione, la valutazione sarebbe stata più positiva. Come gioco a se stante, la riproduzione ludica del campionato WTCC resta davvero indirizzata ai fedelissimi delle simulazioni, in grado di soprassedere sui suoi difetti basilari, o adatto al massimo per qualche breve corsa disimpegnata.

    6.5

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