Anteprima Radio The Universe

Nato su Kickstarter, un titolo di stampo classico che conquista con una Pixel Art letteralmente avvolgente

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  • Con beffarda ironia e richiamando alla mente suggestioni cyberpunk di fusione tra uomo e macchina, 6e6e6e apre la campagna Kickstarter del suo Radio the Universe con una bizzarra promessa: "I giocatori che muoiono nel gioco muoiono anche nella vita reale". Il giovane sviluppatore (il cui pseudonimo è un'allusione ad un codice esadecimale che nel modello di colori RGB equivale ad una specifica sfumatura di grigio) è l'unico autore dietro a questo intrigante progetto, del quale conosciamo solo pochi ma interessanti elementi; sufficienti comunque ad abbozzare una parziale idea di come potrebbe presentarsi l'opera nella sua forma definitiva. L'obiettivo della raccolta fondi Kickstarter, indicativamente fissato ad una cifra di 12.000 dollari, è stato raggiunto con venti giorni d'anticipo sulla scadenza della campagna, totalizzando, in chiusura, l'invidiabile cifra di 81.719$ (quasi sette volte il budget preventivato). Sono state soddisfatte anche tutte le condizioni per gli "stretch goal" inseriti dallo sviluppatore. Essi prevedono ampliamenti di aree già pianificate o l'aggiunta di nuovi livelli non precedentemente previsti. Abbiamo ormai fatto l'abitudine agli obiettivi "flessibili" proposti da simili campagne di finanziamento. Eppure può ancora valere la pena interrogarsi sul rischio che questi supplementi non previsti possano alterare l'equilibrio ludico e narrativo presente (si presume) nella visione originaria. Al momento, comunque, tanto l'aspetto narrativo quanto quello relativo al sistema di gioco sono avvolti da una nebbia talmente fitta da rendere impossibile constatare la fondatezza di simili dubbi. Ciò che si riesce ad intuire dall'ottimo trailer rilasciato dall'autore (qui in calce) è di trovarsi di fronte ad un action RPG a visuale isometrica e con una forte componente platform, il cui stile grafico ricorda molto da vicino vecchi classici SNES come Chrono Trigger o Final Fantasy VI.

    Un desolato mondo di freddo metallo

    Quello di Radio the Universe è un dimensione oscura in cui, secondo le stesse parole dell'autore, Zelda incontra una Sci-fi cupa e dalle atmosfere malsane. Al centro del racconto c'è una donna senza nome che vaga tra gli intricati dedali d'una città dove il sole non sorge mai. Il nostro viaggio ci condurrà tra strutture che ricordano le claustrofobiche architetture di "The City", l'alienato e gelido mondo tecnologico rappresentato da Tsutomu Nihei nelle splendide tavole del manga Blame!. Non è ancora chiaro se il viaggio della misteriosa donna tra i labirintici meandri del tentacolare complesso urbano sia reale o da intendersi in senso allegorico (come indurrebbero a pensare certe criptiche allusioni di 6e6e6e ad un sogno a cui la protagonista si abbandona per ingannare la solitaria attesa della morte). Alcune suggestive locazioni come le "Sun Rooms" (nient'altro che checkpoint presso i quali l'utente ritornerà in gioco dopo un eventuale game over) sono, come rivela il nome stesso, gli unici luoghi in cui permane il ricordo del sole: soltanto un riflesso sul pavimento, forse la pallida resipiscenza della fede in una promessa che si cela, da qualche parte, oltre i tetri spazi di quella città. Da quel che possiamo intuire leggendo tra le righe delle scarne dichiarazioni rilasciate dall'autore, la speranza d'una luce che squarci l'oscurità di quella fredda e disumana dimensione potrebbe essere uno dei temi portanti di Radio the Universe.
    Se per quanto riguarda gli aspetti narrativi, al momento, non possiamo che far riferimento a qualche generica illazione, relativamente al gameplay, seppur nella vaghezza che avvolge l'intero progetto, siamo in grado d'appoggiarci ad elementi un po' più concreti e definiti. Il mondo di gioco si svilupperà attraverso livelli interconnessi tra loro alla maniera di Castlevania: Symphony of the Night. Per incentivare un'attenta esplorazione delle aree di gioco il backtracking sarà agevolato da numerosi passaggi e scorciatoie che collegano rapidamente le varie sezioni della mappa. Il potenziamento del nostro personaggio progredirà attraverso un sistema che l'autore definisce "modulare". Il giocatore otterrà degli upgrade che, attraverso un'apposita griglia, potrà organizzare e configurare secondo le proprie preferenze.

    Quella mostrata dal trailer è un'azione di gioco che si sviluppa frenetica tra balzi e rapidi sprint attraverso precarie piattaforme, evitando crolli di massi o ferraglia, raggi laser e le raffiche delle torrette di sorveglianza. I rapidi scatti del nostro personaggio potranno essere migliorati non solo per accrescere la velocità degli spostamenti ma anche per finalità offensive, consentendoci di portare letali cariche contro gli avversari. Lo sviluppatore promette un attento level design che distribuisca oculatamente momenti impegnativi e savepoint così da non rendere eccessivamente punitive le morti che si preannunciano frequenti.
    Da alcune brevissime scene è possibile farsi un'idea di come verrà implementato l'uso del "Pulsar", ovvero lo strumento con cui potremo disattivare sistemi di sicurezza o generare piccole esplosioni. Guadagnando degli appositi miglioramenti potremo inoltre caricare la nostra arma con proiettili a lungo raggio o, addirittura, teleguidati. La forza bruta non sembra però avere molto spazio nelle dinamiche ludiche di Radio the Universe: il personaggio che guideremo ci è parso estremamente vulnerabile, in continua fuga tra esplosioni e macchine dall'enorme potere distruttivo. É chiaro dunque che il sistema di gioco ruoterà più su meccaniche quali evasioni e coperture piuttosto che sul premere freneticamente il grilletto.
    Caratteristica che ci consentirà di sopravvivere alla selva di colpi fatti esplodere dai nostri nemici sarà il nostro scudo. Esso ci sarà inizialmente indispensabile per vanificare gli attacchi frontali; in seguito acquisiremo la possibilità di alternarne la polarità a seconda della direzione verso la quale è rivolto il nostro personaggio. Ci avvarremo anche di un binocolo con il quale potremo orientare la telecamera, allineandola al punto di vista del nostro alter ego. Questo ci tornerà utile per anticipare i pericoli che si paventeranno appena oltre i confini dell'inquadratura. Sembra inoltre che alcune meccaniche saranno legate alla tuta indossata dalla nostra misteriosa protagonista ed alla particolare proprietà del suo tessuto di modificare colore. Poco chiari sono però gli impieghi ludici di questa caratteristica e come essa sarà integrata nelle meccaniche di gioco. Il gameplay di Radio the Universe sembra avere tutte le potenzialità per offrire un interessante mix tra progressione del personaggio, azione frenetica e risoluzione di piccoli puzzle basati sull'utilizzo della pistola "pulsar".

    Il fascino nostalgico della pixel art

    L'aspetto di Radio the Universe che maggiormente colpisce è probabilmente la sua direzione artistica. Gli amanti della pixel art non potranno che gioire di fronte alla ricchezza di dettaglio degli sprite e nella cura con cui questi sono stati animati. Non stiamo ovviamente parlando d'una grafica "muscolosa" ma chi ha apprezzato l'estetica di titoli come Cave Story ne rimarrà certamente affascinato. Pur descrivendo un mondo freddo e cupo le scelte cromatiche sono tutt'altro che smorte; come il titolo di Daisuke "Pixel" Amaya gli ambienti si accendono di colori sgargianti, vari ed estremamente piacevoli. L'intreccio verrà sviluppato anche grazie all'impiego di cutscene realizzate in perfetto stile "anime".

    Altro aspetto di grande pregio è la magnifica colonna sonora (della quale, presso la pagina kickstarter, è possibile ascoltare numerosi estratti) eseguita attraverso arrangiamenti midi. Le evocative melodie dei brani sanno essere misteriose e delicate al contempo: una preziosa prova del poliedrico talento di 6e6e6e (compositore e arrangiatore di tutte le musiche).

    Radio The Universe Grazie alla sua forte caratterizzazione estetica ed un design congegnato per offrire una sfida ben calibrata e appagante, Radio the Universe potrebbe rivelarsi l'ennesimo cult nato in seno alla vivace cultura indie. Le suggestive atmosfere sono pregne d'un cupo onirismo, soffuse della desolata malinconia d'un mondo popolato da sole macchine e privato del calore umano. Grazie alle generose donazioni, la produzione potrà beneficiare di un budget assai superiore alla cifra preventivata. Questo dovrebbe presumibilmente dar agio allo sviluppo, disponendo nelle mani dell'ambizioso game designer maggiori risorse per valorizzare un concept che deve il suo fascino - oltre ad allettanti promesse d'ingegnose meccaniche ludiche - a scelte iconografiche dalla grande forza immaginifica. Speriamo solo che 6e6e6e non si limiti a lavorare sulla superficie estetica ma avverta anche l'urgenza di riempire le sue creazioni grafiche d'una storia capace di scavare in profondità nel personaggio dell'enigmatica donna senza nome, evitando magari di adagiarsi su un'allusività troppo fumosa ed evanescente. Radio the Universe sarà inizialmente rilasciato per PC ma lo sviluppatore non esclude la possibilità che il titolo possa essere disponibile anche per altre piattaforme, tra cui: Mac OS X, Linux e Android. Il gioco non ha ancora una data certa di pubblicazione; questa non dovrebbe comunque farsi attendere oltre il 2014. L'uscita potrebbe dunque non essere propriamente dietro l'angolo ma ogni appassionato di tematiche cyberpunk farebbe bene a tenere d'occhio questo interessante progetto.

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