Provato Satellite Reign

Un seguito spirituale di Syndicate Wars emerge da Kickstarter

Provato Satellite Reign
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  • La stagione dei remake storici è al suo apice, e come è recentemente accaduto al buon Wasteland anche l’illustre Syndicate Wars sta per avere un seguito. In verità questo Satellite Reign appartiene alla categoria di “sequel spirituali”, nati e cresciuti su Kickstarter e non direttamente collegati con il team di sviluppo del titolo da cui traggono ispiazione; ma poco importa se il titolo può acquietare la nostra nostalgia videoludica.
    Era il 1996 quando la Bullfrog Productions, fondata da un certo Peter Molyneux, pubblicava il terzo capitolo della saga Syndicate, uno degli RTS che come pochi altri oggi merita l’appellativo di “cult”. Syndicate Wars era la perfetta cristallizzazione della science-fiction in stile anni 90: un futuro distopico alla Philip Dick, ed un mondo cyberpunk sotto il dominio delle corporazioni private. Il gameplay era un ibrido che mescolava elementi strategici ed una componente shooter, ma nonostante il nuovo motore 3D e la pubblicazione sulla prima console di casa Sony, il titolo non ebbe un gran successo. Tralasciando il trascurabile reboot FPS targato Starbreeze, si pensava insomma che con Syndicate Wars l'universo sci-fi che così tanti utenti aveva appassionato nei a partire dal '93 avesse chiuso i battenti... fino ad oggi. Nel giugno 2013 infatti, i ragazzi del neonato 5 Lives Studios avviarono una campagna di fundraising con il dichiarato scopo di restaurare il brand originale, ampliandolo in tutti i suoi aspetti. Il piccolo team Australiano, capitanato da un motivatissimo Mike Diskett, raggiunse la cifra prefissata in meno di due mesi e lo scorso dicembre Satellite Reign ha aperto le porte dell’early access. E’ ancora possibile modernizzare o addirittura migliorare un genere così di nicchia? Le premesse sono ottime e i backer ne sono convinti; noi abbiamo già passato qualche ora per i vicoli piovosi della “città dei satelliti” e malgrado il titolo sia ancora in pre-alpha, ci siamo fatti un’idea piuttosto chiara della direzione intrapresa. E’ giunto il momento di scendere in strada; portate il vostro “ombrello al neon” perché laggiù ne avrete bisogno...

    BENVENUTI IN CITTà

    Nel momento in cui si è aperto l'accesso anticipato, c’era ben poco da dire su Satellite Reign: la prima release era piuttosto incompleta e poverissima, abbastanza confusionaria e appena abbozzata. Per fortuna con la pubblicazione delle prime patch la situazione è cambiata. Abbiamo cominciato la nostra avventura sotto la pioggia eterna di questa nuova metropoli cyberpunk, e la grafica è stata la prima cosa che ci ha colpito. A fronte di un peso poco incoraggiante (appena 300mb!) e di una ottimizzazione ancora inesistente (25fps su 780ti) il nuovo Satellite Reign ci restituisce un colpo d’occhio davvero buono. La città è avvolgente, dettagliata e labirintica, ma ciò che più ci ha stupito è l’ottimo utilizzo di luci e riflessi. Le superfici metalliche restituiscono un piacevole effetto di distorsione e le increspature della pioggia battente sul terreno sono veramente notevoli. Anche la modellazione e le texture sono di buona fattura e con un stile che ricorda il cel-shading, offrono una resa finale davvero invidiabile in questo genere di produzioni.


    LIBERTà INNANZITUTTO

    In termini di trama non c’è ancora molto da raccontare, perché oltre ai dialoghi quasi assenti, anche le descrizioni sono abbastanza asciutte. Possiamo dirvi che il nostro punto di vista nella storia sembra quello di un misterioso gruppo di terroristi, votati alla destabilizzazione di un sistema composto da corporazioni in lotta fra loro. Ma non è certo questa la fase opportuna per discutere di sceneggiatura e caratura narrativa.
    Superando lo spaesamento iniziale (dovuto proprio all'assenza di un'introduzione che ci presenti il contesto in cui ci muoviamo), ci si imbatte per fortuna in un breve tutorial che mette ordine in questa alpha e ci introduce alcune novità del gameplay. Dal punto di vista ludico, Satellite Reign insegue i capisaldi del genere RTS, ma la componente ruolistica sembra più incisiva di quella dell’originale Syndicate.
    Partiamo dall’area di gioco, che si preannuncia immensa e soprattutto esplorabile in totale libertà. E' proprio questa l’idea portante di Satellite Reign: gli obiettivi non seguono un ordine prestabilito e sin dai primi minuti di gioco veniamo messi a conoscenza dei differenti approcci possibili ad ogni missione. La libertà d’azione e la diversificazione delle esperienze di gioco stanno insomma molto a cuore al team di sviluppo, e per far fronte a questa esigenza è stato creato un profondo sistema di personalizzazione delle classi. Avremo a disposizione un team ristretto di quattro elementi (assalto, hacker, supporto e stealth), che potranno essere specializzati in ulteriori sotto classi . Ogni personaggio suggerisce uno stile di gameplay diverso e mentre gli amanti dell’irruzione veloce preferiranno un massacro frontale, gli altri potranno dilettarsi con l’aggiramento furtivo oppure l’intramontabile “corruzione diplomatica”. Di tutti gli approcci possibili il nostro favorito resta quello stealth: avvalorato qui da un sistema di copertura molto semplice e intuitivo si è rivelato sempre la scelta giusta. La diversità delle classi e in particolar modo la loro complementarietà ci è sembrata subito un elemento fondamentale, e con delle meccaniche ben collaudate potrà sicuramente diventare un pilastro portante di Satellite Reign. A detta degli sviluppatori, poi, manca ancora l’intera sezione delle Augmentations, che dovrebbe essere un elemento determinante dello sviluppo del personaggio e di conseguenza, del nostro stile di gioco. Stando a quanto rivelato finora queste “mod cybernetiche” andranno a specializzare ulteriormente le quattro classi base, fornendo ad esempio delle opzioni aggiuntive al nostro hacker o dei semplici potenziamenti fisici per il nostro assalto.

    Un altro pilastro del gameplay sarà rappresentato dalle variabili esterne, dovute ad esempio alla popolazione della città. I cittadini reagiranno in modo diverso ad ogni nostro comportamento, intralciando o supportando la nostra operazione. E’ proprio questa promessa di imprevedibilità ad averci colpito maggiormente: un autentico fattore casualità presente in ogni missione, capace di rendere ogni partita diversa dalle precedenti. E’ bene d'altro canto specificare che allo stato attuale le quest disponibili si assomigliano tutte per semplicità, sia che si tratti di una rapina, di un sabotaggio o di un conflitto a fuoco con la polizia: confidiamo in una maggiore diversificazione già dalla prossima big-patch. Tutte le meccaniche elencate finora sono ancora in stato embrionale, l’impostazione generale invece ci è sembrata da subito convincente e la nostra permanenza nei sobborghi è stata comunque appagante.

    Satellite Reign Satellite Reign potrebbe diventare una delle migliori produzioni indie dell’ultimo periodo, un progetto audace, portato avanti con motivazione dai nuovi 5 Lives studios e in collaborazione con alcuni veterani della saga originale di Bullfrog. Il retaggio RTS del vecchio Sydincate è stato tenuto in debito conto, e al contempo valorizzato da una forte componente RPG: ma l'aspetto più entusiasmante è la presenza di un ambiente vivo (e reattivo) in cui muoversi in totale libertà. Ancora una volta, è bene dirlo, siamo al cospetto di un titolo di nicchia, che vuole modernizzarsi ma non è certo intenzionato a rivoluzionare il gameplay classico per farsi piacere ad un pubblico più vasto. Per tutti quelli che sono già in attesa di una data di uscita definitiva, vi invitiamo a tenere d’occhio le pagine di Everyeye: siamo molto fiduciosi sullo sviluppo di Satellite Reign e rimandiamo al prossimo incontro un giudizio più approfondito.

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