Street Fighter X TEKKEN: recensione della versione PC

La versione Personal Computer del Cross Over firmato Capcom

Street Fighter X TEKKEN
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • PSVita
  • Pc
  • Street Fighter e Tekken, insieme. Per qualunque over 30 appassionato di videogames, che ha assistito alla crescita ed alla rinascita dei picchiaduro, veder confluire i personaggi delle due celeberrime saghe di CAPCOM e NAMCO in un unico prodotto non può far altro che riflettere. Il mondo dei videogiochi è cambiato e con esso le strategie di marketing, strategie che ridefiniscono i concetti stessi di icona e brand in un mercato sempre più vasto e saturo, da aggredire con idee che in passato avrebbero avuto il sapore del tradimento. Ken e Ryu contro Kazuya e King, dunque. Nella nuova epoca videoludica tutto è concesso e possibile, anche veder sbarcare su personal computer una saga -quella di Tekken, seppur in forma di spin off- da sempre icona distintiva del settore console/arcade. Da quando è stato annunciata, la fusione dei cavalli di battaglia forgiati da Yoshinori Ono e Katsushiro Harada ha stuzzicato la curiosità degli appassionati: quale alchimia avrebbero adottato le due software house per amalgamare due gameplay così distanti? La risposta made in CAPCOM (seguirà più avanti il misterioso Tekken X Street Fighter) è già nei negozi da un paio di mesi in versione console, risposta che ha sancito la bontà dell'idea con qualche spigolo da smussare. Ora è tempo di mettere alla frusta la versione PC.

    Mazzate per Mestiere

    Un misterioso e potente cubo, chiamato“Pandora's box”, è precipitato sulla Terra. Potrebbe esserci un pretesto migliore per darsele di santa ragione? Alla CAPCOM evidentemente pensano di no, dato che il suddetto cubo, oltre a richiamare l'attenzione dei “combattenti di strada” di Ono, ha invitato anche l'allegra compagnia dell'Iron Fist ad unirsi alla festa. Insomma, 38 lottatori (più avanti parleremo dei DLC) provenienti dalle due saghe di picchiaduro più amate in assoluto si ritrovano insieme per determinare -l'ennesima volta- chi sia il migliore. Che il festival della scazzottata abbia inizio, dunque. Street Fighter X (cross) Tekken parte subito forte, con una sequenza in computer graphic ben realizzata che richiama l'atmosfera dell'intro di quel capolavoro che è Street Fighter 4, dal quale il nuovo prodotto CAPCOM trae più della semplice ispirazione. Del resto, il quarto capitolo (nominalmente) della saga di Ono ha sancito la rinascita dei picchiaduro in questa generazione e non poteva esserci musa migliore a cui far riferimento per lo spin off che non t'aspetti. Chi possiede una qualunque versione di Street Fighter 4 si troverà immediatamente a casa, non solo dal punto di vista ludico e tecnico, ma anche per tutto ciò che fa da cornice, come il menù, il sottofondo musicale, gli effetti sonori e la selezione dei personaggi. Nonostante la grande somiglianza tra i due prodotti vi sono tuttavia sostanziali differenze, tanto che ad un'osservazione più attenta si crea un netto solco tra i due fighting game di casa CAPCOM.

    In 4 è meglio

    Street Fighter X Tekken è innanzitutto un picchiaduro TAG, dove si gioca con un tandem di personaggi -presi dal corposo roster- come nel celeberrimo Tekken Tag Tournament (del quale vedremo presto un seguito) o nel recente Ultimate Marvel VS Capcom 3. La modalità di gioco a 4 combattenti presenti contemporaneamente su schermo, chiamata Scramble, è un “delirio confusionario” che ha il sapore del divertissement ed è utile solo per farsi quattro risate con gli amici (con tanta, ma tanta pratica un duo affiatato può comunque diventare competitivo). A differenza di molti titoli analoghi, basta la sconfitta di uno dei due combattenti del “tag team” per per perdere il round; ne consegue che i tatticismi e le abilità con cui si scambiano i personaggi su schermo rappresentino un'impalcatura fondamentale del gameplay. L'anima e le innovazioni di Street Fighter X Tekken ruotano attorno a tale aspetto, con l'aggiunta di alcune feature -tutt'oggi discusse- come quella del Gem System che introduce sfumature da RPG nell'economia del gioco. Caricato l'account su Games for Windows Live il giocatore viene proiettato in un menù principale del tutto simile a quello presente in Super Street Fighter 4, menù che al primo accesso consiglia di gettarsi a capofitto nel tutorial, utilissimo per prendere confidenza con le non poche novità. Maestro d'eccezione è l'istrionico Dan Hibiki, che attraverso simpatiche slides illustrate ci spiega passo passo ogni sfumatura del nuovo gameplay. Lo storico duo di amici-rivali Ken e Ryu è il prescelto da CAPCOM per avvicinare i giocatori alla “prima volta” con le cosiddette tecniche Cross: vediamole nel dettaglio. La pressione di due pulsanti (pugno medio e calcio medio) è sufficiente per far alternare i combattenti del team, tuttavia in questo modo, oltre a mostrare il fianco agli avversari per alcuni preziosi istanti, si perde moltissimo dal punto di vista coreografico e tecnico. Non sarebbe meglio scambiarsi attraverso una spettacolare combo? Con una sequenza di colpi in crescendo (da debole a forte), ciascun lottatore possiede un lotto di combinazioni -chiamate Cross Rush- in grado di introdurre al volo l'alleato, che potrà continuare il “lavoro” del proprio partner. Spettacolari, semplici e molto efficaci: un'arma potente in mano ai giocatori esperti.

    Volete di più? Le abilità speciali, al prezzo delle tacche nella classica “barra delle super”, sono ciò che fanno per voi. Mezzaluna in avanti (hadoken!) più pugno medio e calcio medio attiva una spettacolare Cross Art, una Ultra Combo (Killer Intstinct docet) in cui il malcapitato -se colpito- viene preso a sonanti mazzate da entrambe i membri del team, che si alternano al termine dell'esecuzione. Mezzaluna indietro più pugno medio e calcio medio attiva invece un Cross Assault, che fa entrare in gioco il proprio compagno d'armi e per alcuni istanti -con l'ausilio della cpu- si può menar le mani in due contemporaneamente. Se siete soverchiati dal nemico e all'ultimo soffio di vita (leggete barra dell'energia sotto il 25%), premendo due volte in basso più pugno medio e calcio medio si attiverà infine la cosiddetta modalità “Pandora”, che farà subentrare il proprio compagno di tag con resistenza e potenza decisamente maggiorate. Roba per principianti? Neanche per idea. Chi attiva Pandora passa subito a miglior vita ed il subentrante avrà solo 10 secondi per battere gli avversari, passati i quali anch'egli avrà un mancamento. Dal punto di vista del gameplay queste sono le novità principali, associate alle classiche Ex Moves, mosse speciali e sequenze che per l'occasione hanno nomi specifici. Le Cross Cancel sono invece efficaci mosse difensive che hanno alcune similitudini con il “Focus Attack” di Street Fighter 4, da applicare con tempismo perfetto. Il discusso GEM SYSTEM introduce alcuni elementi RPG alla stregua dei perks di Call of Duty: le “gemme”, divise in ASSIST e BOOST, aumentano caratteristiche come potenza e velocità, possono semplificare l'esecuzione di combo e mosse e si attivano soddisfacendo determinati criteri (ad esempio, colpendo l'avversario con 5 hadoken). Ve ne sono moltissime ed amplificano il valore strategico del gioco, tuttavia gli esperti non ne hanno gradito l'introduzione per i possibili problemi di bilanciamento. Il tempo ci dirà se anche questa è stata un'idea vincente, per ora il titolo è nei negozi da troppo poco per sbilanciarsi. Per il momento ci limitiamo a considerare l'esperimento come curioso ed interessante. Dal punto di vista delle modalità, oltre ai classici versus online, la pirotecnica scramble a 4 giocatori e le varie sfide e missioni di allenamento, c'è solo l'arcade che si conclude con lo scontro finale con Ogre di Tekken.

    Due al prezzo di uno

    Come avrete intuito il gameplay è sì innovativo ma completamente plasmato attorno all'ossatura del quarto capitolo di Street Fighter. La domanda fondamentale è dunque la seguente: come si comportano i personaggi di Tekken? Gli appassionati sanno bene che le due saghe sono contraddistinte da filosofie ludiche completamente diverse, con quella di Kazuya&company costruita attorno a lunghe sequenze di tasti piuttosto che da combinazioni direzionali alla Street Fighter. Possiamo affermare con convinzione che il team di Ono è riuscito ad integrare perfettamente i combattenti del “pugno d'acciaio” nelle alchimie di Street Figher, senza per giunta snaturarne le peculiarità. Con un pizzico di pratica in più e ricalibrazione delle tempistiche gli esperti di Tekken si ritroveranno a proprio agio. Certo, alcune chilometriche sequenze di tasti sono state sostituite, ma il feeling è davvero eccezionale ed il gameplay estremamente raffinato, per quanto apparentemente accessibile e costellato da semplificazioni per “farsi piacere” anche dall'utenza meno hardcore. I giocatori esperti avranno sempre e comunque pane per i propri denti, a patto di dotarsi di un joypad per picchiaduro o di un joystick da sala che sappia assecondare le tempistiche richieste per le combinazioni più devastanti. Il nostro consiglio spassionato è di rivolgersi al celeberrimo X-Arcade, magari a quello in configurazione doppia. Tornando un momento sulla questione personaggi, ricordiamo che ne sono presenti ben 38 equamente suddivisi tra le due fazioni. Nonostante la completezza, fa dannatamente storcere il naso il fatto che alcuni di essi, vere e proprie icone delle saghe come Blanka e Lei, non siano inseriti nel pacchetto iniziale ma verranno venduti come DLC. Senza entrare nella polemica già scoppiata per le versioni console (con i personaggi aggiuntivi già inseriti su disco), ci limitiamo a dire che gli appassionati si sentiranno moralmente in obbligo di avere tra le proprie fila determinati combattenti: far spendere loro ulteriore denaro facendo leva sulla passione non è una mossa molto corretta.

    Senza trucco e senza inganno

    Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa. Street Fighter X Tekken è una conversione al 100% delle versioni console, senza nessun upgrade tecnico se non quello -comunque positivo- dato dalla risoluzione e dall'antialiasing, aspetti che svolgono egregiamente il proprio compitino. Dal punto di vista complessivo si nota un leggero passo indietro per quanto concerne le texture rispetto a Super Street Fighter 4, controbilanciate dal comparto delle animazioni di sicuro impatto e maggiormente variegato. I nove stage disponibili sono sì ricchissimi di dettagli e costellati da “Easter eggs” piacevoli, ma artisticamente -con qualche piccola eccezione- sono poco ispirati come concetto e design. Gli appassionati di Street Fighter e Tekken avrebbero indubbiamente gradito un riadattamento delle vecchie arene: chi -anche in Street Fighter 4- non avrebbe voluto vedere gli storici stage che abbiamo impressi nella mente sin da ragazzini? Da sottolineare che alcune delle nuove arene sono disposte su più livelli alla Dead or Alive (come quello a tema “Jurassic Park” e quello del tempio), mentre altri sono arricchiti da copiose sequenze animate, dove spicca l'inseguimento tra mammuth OGM ed overcraft in quello che nello story mode rappresenta il penultimo stage. Il design grottesco e stilizzato dei personaggi (ma riuscitissimo) deriva direttamente da Street Fighter 4, che si traduce positivamente sia sui lottatori dell'Iron Fist (Heiachi è spettacolare) che sulle nuove leve tra i combattenti di strada.

    Il gigantesco Hugo, per quanto bizzarro e curioso, è indubbiamente uno dei più ricercati. Complimenti al team di Ono che ha svolto un lavoro davvero egregio sotto questo punto di vista. Abbiamo messo alla frusta Street Fighter X Tekken con 2 configurazioni distinte (i5 750 O.C. 3.2 Ghz, crossfire di HD5870 con 8 GB di Ram e portatile Acer Aspire 5750G con Nvidia GT540M 2GB) ottenendo in entrambe i casi 60 fps rock solid con tutti i dettagli al massimo. Allo spessore stilistico del comparto grafico fa da contraltare una colonna sonora da brividi, nel senso che gela il sangue per quanto è orribilmente ispirata e a volte persino fastidiosa. I passi indietro in tal senso li avevamo già registrati ai tempi di Street Fighter 4, ma nulla lasciava ipotizzare cotanto livellamento verso il basso. Fra l'altro i possessori di PC -forse non tutti lo sanno- nella preistorica conversione di Street Fighter 2 Turbo hanno goduto della più accattivante soundtrack della saga di Ono, con quegli storici temi riadattati con arrangiamenti semplicemente meravigliosi. Ascoltare per credere. Il minestrone di motivetti techno-disco-dance selezionati per Street Fighter X Tekken sono davvero insulsi, fortuna che gli effetti sonori sono eccellenti così come il doppiaggio (selezionabile in inglese o giapponese per qualunque lottatore) di grande spessore. Chiudiamo il quadro tecnico con il comparto online. Allo stato attuale, purtroppo, il netcode oltre ad essere “ballerino” ed afflitto da latenza soffre di svariati bugs -come nelle versioni console prima delle patch- con audio a volte assente e ritardo nell'esecuzione degli effetti sonori. Non tutte le partite sono un disastro ma in alcune il titolo è totalmente ingiocabile: urge una patch che corregga al più presto tutte le problematiche.

    Street Fighter X TEKKEN Street Fighter X TEKKENVersione Analizzata PCStreet Fighter X Tekken è senza mezzi termini uno dei migliori picchiaduro disponibili su PC, dotato di una propria anima nonostante la grande somiglianza tecnico-ludica con quel capolavoro che è Super Street Fighter 4. Veloce, frenetico, con un gameplay ricchissimo ed assuefacente, lo spin off di Ono centra il bersaglio con alchimie accessibili e allo stesso tempo capaci di soddisfare gli utenti hardcore ed i più smaliziati. Per essere goduto appieno è necessario dotarsi di una periferica ad hoc ed attendere una patch che risolva le problematiche del gioco in rete: CAPCOM è già al lavoro. Il comparto tecnico è godibile ma non sbalorditivo e le uniche riserve le teniamo per il discusso Gem System (non ha fatto breccia nemmeno nei nostri cuori) e le deprecabili defezioni nel roster, per quanto completo e variegato.

    8.5

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