Recensione Sword of the Stars 2

Alla conquista della galassia nello strategico di Paradox Interactive!

Recensione Sword of the Stars 2
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  • Pc
  • Il filone degli strategici a turni ad ambientazione spaziale, detti 4X-game, aveva conosciuto nel 2006 una novità che prendeva il nome di Sword of the Stars. Per 4X-game si intendono quei giochi dove l'utente è chiamato a controllare un impero e la cui filosofia può essere riassunta in quattro parole : eXplore, eXpand, eXploit, eXterminate. Del genere, per aiutare i giocatori meno esperti, fanno parte serie come Civilization o Master of Orion, oltre che Galactic Civilization, tanto per citarne alcuni.
    La critica aveva ben accolto Sword of the Stars, cosi come l'utenza, ed oggi, dopo 5 anni, i ragazzi di Kerberos Production sono pronti ad offrirci il seguito del fortunato titolo.

    La spada delle stelle

    L'universo di Sword of the Stars contava 6 razze e 5 fazioni differenti tra cui poter scegliere. Umani, capaci di viaggiare tra le stelle grazie alla scoperta del cosiddetto Node Drive, un motore capace di spingere le navi della Sol-Force (la fazione ed il corpo amministrativo entro cui sono raccolti i pianeti ed i sistemi sotto il controllo dell'umanità) ad una velocità maggiore di quella della luce; gli Hiver, razza guidata dalla sua regina, e che si sposta grazie alla tecnologia dei portali; i Tarkas, una specie di rettiliani; I Morrigi, una specie di alieni capaci di volare; infine gli Zuul ed i Liir che in questo capitolo formano un'alleanza guidata guidata da un Liir chiamato "The Black". E' stata introdotta in questo secondo episodio una nuova razza, quella dei Suul'Ka, un gruppo di sette o più anziani Liir che dopo aver preso possesso del pianeta madre dei Liir ne ha schiavizzato la popolazione al fine di mettere a punto un'armatura che li potesse rendere autosufficienti nello spazio profondo. Questi possono essere però "evocati" solo dopo aver realizzato il più alto livello di Tribute Station, controllando la Suul'Ka horde, una fazione mista composta dagli zuul e da loro Maestri, i Suul'Ka appunto.

    Questo è ciò che molto brevemente fa da sfondo al gioco vero e proprio. La modalità principe in Sword of the Stars II è una, come nel precedente episodio, e consta sostanzialmente nella campagna aperta. Prima dell'avvio della partita saremo chiamati a scegliere tra uno svariato numero di mappe, per più o meno giocatori, e tra diverse condizioni di vittoria: tra queste annoveriamo ad esempio la distruzione delle capitali nemiche, la conquista completa dei loro mondi oppure la realizzazione, per primi, di almeno cinque province. Fondamentale sarà anche stabilire la durata del turno, specialmente per il multiplayer, nonchè la durata del turno di combattimento, l'ammontare della tesoreria ed il numero di sistemi planetari che saranno in nostro possesso all'inizio. Fatte queste scelte e decisa la fazione da giocare potremo cosi cominciare a conquistare la Galassia.
    L'anima del gioco è rimasta la stessa di sempre. Già al primo impatto vedremo che sia nell'interfaccia che nell'aspetto generale si sono mantenuti invariati molti elementi del primo capitolo, ciò a sicuro vantaggio dei fedeli del gioco di Kerberos Productions che si sentiranno subito a casa. La prima fase a cui saremo chiamati sarà necessariamente di esplorazione. Costruite le prime flotte adibite allo scopo potremo mandarle per i vari sistemi solari in cerca di pianeti colonizzabili. Una delle novità del titolo è la simulazione di vari tipi di sistemi. Adesso ogni stella avrà in orbita attorno a sè un maggior numero di elementi e non un singolo pianeta, colonizzabile o meno. Potrà capitare quindi di trovare magari un paio di giganti gassosi e due o tre pianeti abitabili, cosi come di trovare solo un paio di asteroidi, un pianeta e qualche luna. Nulla di rivoluzionario comunque o di fondamentale ai fini del gameplay.

    Gran parte del nostro tempo verrà passata a gestire i conti dell'Impero. La finestra apposita, da studiare fin dalle fasi iniziali, ci darà un riepilogo completo delle entrate e delle uscite e di come il nostro denaro sarà investito in vari ambiti, dalla sicurezza interna, agli investimenti di natura economica a favore della colonizzazione, ad esempio, o del commercio. Potremo inoltre stabilire velocemente quante risorse destinare alla Ricerca e quante a tutto il resto. Ciò introduce uno degli argomenti fondamentali del gioco, la ricerca tecnologica, che ci porterà dall'era della Fusione a quella dell'Anti-Materia.
    Gli ambiti da studiare saranno tantissimi. Un esempio può essere quello dalle scienze politiche, che ci permetterà di creare ad esempio aree mercantili, o di comunicare e negoziare con le altre razze del gioco. Interessanti anche le ricerche nell'ambito delle biotecnologie che garantiranno un terraforming più rapido dei pianeti colonizzabili oltre che la modifica genetica dei coloni stessi, per aumentarne fertilità e adattabilità a vari climi e condizioni, dato che poi ogni pianeta avrà caratteristiche sue proprie e ci vorrà del tempo prima che diventi del tutto ospitale. Un cenno anche alle decine di ricerche possibili nel campo degli armamenti, dei missili e dei laser, necessarie per rendere la nostra flotta militare temibile e competitiva.
    Quindi sviluppo economico, colonizzazione, e ricerca tecnologica dovranno andare a braccetto, mentre il nostro impero crescerà, fino ad arrivare all'inevitabile conflitto. Prima di arrivare a questo punto di non ritorno avremo anche la possibilità di agire diplomaticamente, sia per quanto riguarda la politica interna, con un consistente numero di forme di governo possibili, sia in politica estera, tramite l'utilizzo di trattati, richieste e alleanze, il tutto scandito dal possesso o meno dei "punti diplomazia" necessari ai nostri fini.
    Per quanto riguarda le manovre militari si mantiene come nel primo episodio la possibilità di personalizzare le navi ed i loro armamenti come meglio crediamo, oltre all'opportunità di scegliere lo schieramento tramite il Battlerider Manager, una sorta di scacchiera virtuale che ci garantirà una precisione massima nel dispiegamento delle nostre flotte, anche le più numerose. 

    Problemi tecnici

    Per quanto il gioco in sè risulti interessante, anche se non troppo innovativo rispetto al precedente, ma anzi si riduca a tratti a un sostanziale aggiornamento del primo Sword of the Stars, il tutto viene letteralmente distrutto da una realizzazione tecnica a dir poco deficitaria.
    Una delle novità di Sword of the Stars II è il Mars2 engine: niente di incredibile, tenuto anche conto del fatto che l'aspetto grafico di un gioco del genere dovrebbe risultare secondario rispetto al resto. Giudizio positivo solo per quanto riguarda i modelli delle navi, ora con molti più poligoni e con texture maggiormente defiinite.
    Viene però il momento di parlare dei problemi, che fanno pensare che Sword of the Stars II sia uscito con troppo anticipo rispetto ai tempi richiesti. Già il menù iniziale promette male, con il pulsante "options" letteralmente oscurato. Infatti le opzioni, grafiche o sonore che siano, in questo gioco non esistono: anche se qualcosa può essere impostato dalla finestra "opzioni" dell'autorun, il tutto si ferma a "bloom", risoluzione e poco altro. Come se non bastasse il gioco tende ostinatamente ad avviarsi spesso in finestra, nonostante l'opzione apposita sia disattivata, con grande fastidio per l'utente.
    Singolare poi la latenza di tutti i comandi presenti. Schiacciare il pulsante "Create Game", per entrare nel sottomenù di creazione della partita, significherà un attesa di 5/10 secondi a seconda dei casi, indipendente dalla configurazione utilizzata e con il puntatore del mouse che potrà essere ancora utilizzabile per cliccare pulsanti a caso nel menù principale fino a che il gioco non recepisca il messaggio e ci porti nel menù richiesto. Questo avverrà praticamente sempre: entrare nel menù delle tecnologie, in quello delle flotte o dei pianeti sarà assai frustrante e stressante. Si accumuleranno insensate attese su attese. Chiariamo che il gioco è stato provato su un Q6600 con 4Gb di RAM e GeForce 5500 TI su Seven 64bit e su un E6600, 2 Gb di RAM, 8800 GT e Seven 32 bit con gli stessi risultati. E' evidente che il problema deve essere insito del titolo in questione. Si sarebbe potuto chiudere un occhio sulla faccenda se non fosse che Sword of the Stars II tenda fortemente al crash. Giocare mezz'ora o quaranta minuti sarà molto difficile ed il gioco ci butterà al desktop senza un solo messaggio d'errore. A tutto questo si aggiunge una colonna sonora che semplicemente non c'è a parte qualche brano ascoltabile quando si è nel menù iniziale. Il fatto che questo sia un gioco atteso, una delle esclusive che il mondo pc può vantare, ci fa ancora più tristezza. Si spera sempre e comunque nell'intervento a posteriori del team di sviluppo con qualche patch bella corposa.

    Sword of the Stars 2 Sword of the Stars 2Versione Analizzata PCSword of the Stars II è al momento un gioco a metà. Poche novità rispetto al predecessore e una scarsa realizzazione tecnica unita a problemi di varia natura ne fanno un'occasione sprecata, su cui si dovrà lavorare parecchio in futuro per non incorrere nelle ire degli utenti che sono già -giustamente- arrivate corpose poco dopo l'uscita. Per ora non ci sentiamo di consigliarne l'acquisto (39 euro su Steam), nella speranza che fra qualche mese la situazioni migliori.

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