Recensione The Raven - Chapter I

Il primo episodio dell'avventura grafica dalle tinte noir di KING Art.

Recensione The Raven - Chapter I
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Nella Post-PC Era, l'avventura grafica sta vivendo un periodo di vera rinascita, soprattutto per via di un mercato ormai fondato sul mobile e su periferiche dotate di schermo multi-touch, perfetti per questo approccio ludico. Su personal computer invece - la piattaforma che ha dato i natali del genere point and click - è grazie alle software house europee che dobbiamo lo sviluppo di numerose e interessanti avventure, per lo più storie tinte di giallo o polizieschi, magari indagando la misteriosa scomparsa di una giovane ragazza in una città nella quale si aggira un pericoloso serial killer: un vero classico del genere. The Raven: Legacy of Master Thief, è un'avventura grafica che si rifà al mondo del cinema, prima che a quello videoludico, piena zeppa di citazioni dai classici della cinematografia ma anche della letteratura. Sviluppato dalla tedesca KING Art Games e distribuito da The Adventure Company, il gioco noir si pubblicizza come una vera svolta. Abbiamo investigato il caso per voi e siamo pronti a dipanarne la fitta trama...

    L'EREDITA' DEL RE DEI LADRI

    Moltissime sono le citazioni ai classici del giallo, in particolar modo agli scritti della famosa Agatha Christie e ai film noir degli anni '40. L'avventura ha infatti inizio a bordo dell'Orient Express, al passaggio del treno in territorio svizzero, mentre il protagonista della vicenda, l'aspirante detective connestabile Zellner, assomiglia non poco al bizzarro e affascinante investigatore belga Hercule Poirot, sia nell'aspetto esteriore che nel particolare charme. A dirla tutta, le citazioni dai classici del romanzo noir si sprecano, con il grande rischio di far sembrare questo prodotto videoludico un miscuglio di cliché e luoghi comuni, soprattutto ai lettori con grande predilezione per il genere. La vicenda ruota attorno ad un prezioso rubino esposto al museo del Cairo, quindi alle gesta di un famigerato e famoso ladro meglio conosciuto come il Corvo (the Raven appunto) e al mistero che aleggia intorno alla sua persona. Il gioco si struttura in tre episodi distinti (in rilascio progressivo e con lo stesso modus operandi scelto da Telltale per i suoi titoli), a loro volta suddivisi in quelle che definiremmo "scene", scandite assecondando i ritmi tipici del genere investigativo. Gran parte dell'avventura ha luogo in ambienti che potremmo definire "sigillati" e dai quali è impossibile fuggire (in questo caso il treno e la nave, in riferimento a due dei più celebri romanzi della Christie, ovvero Assassinio sull'Orient Express e Poirot sul Nilo). Le varie situazioni si svolgono quindi in ambienti dalle dimensioni sempre contenute e in spazi comodi e semplici da esplorare, evitando che l'azione del giocatore si faccia troppo dispersiva e difficile da gestire. Molto interessanti le citazioni ad eventi storici e fatti reali, che aggiungono il tocco di realismo dando un pizzico di drammaticità in più alla narrazione. Il gameplay non necessita di particolari presentazioni: ogni ambiente viene raccontato attraverso una o più schermate, con la tipica visuale a camera fissa che gioca a nascondere gli elementi o gli oggetti con i quali possiamo interagire. In realtà le cose sono molto più semplici di quanto sembra, dato che il puntatore del mouse ci aiuta a capire cosa possiamo osservare, usare o raccogliere all'interno degli scenari. L'inventario e gli arnesi in nostro possesso possono essere richiamati portando la freccia mouse nella parte inferiore della schermata, dove farà capolino una quick bar a scomparsa che mostra direttamente quello che Zellner conserva nelle proprie tasche. Naturalmente è possibile combinare gli oggetti tra loro o con gli elementi dello scenario grazie all'immancabile drag'n'drop con il puntatore del mouse. Proseguendo nella raccolta degli oggetti e nella risoluzione degli enigmi, la sensazione è quella di un sistema che guidi passo-passo il giocatore nell'avventura, riducendo il tutto ad un grande, ma sorprendentemente semplice, puzzle da risolvere. I dialoghi, dotati della classica scelta multipla con le domande da porre all'interlocutore, sono l'elemento di gameplay più azzeccato e meglio realizzato, per un gioco fortemente incentrato sulla narrazione e sul botta e risposta dei numerosi personaggi che popolano l'avventura.

    COME UNA PIUMA

    Il comparto tecnico di The Raven poteva essere uno dei migliori degli ultimi anni, ma si perde la prima posizione in classifica a causa di piccoli elementi fuori posto che ne intaccano la qualità globale. I filmati in computer grafica denotano una compressione video molto elevata, che rovina la qualità dell'immagine a causa di perdita di gradienti colore, così come notevoli cali di framerate. D'altro canto, il motore grafico dimostra invece una discreta propensione ai dettagli e ottima fluidità dell'immagine, pur peccando sulle animazioni dei personaggi e sull'espressività degli stessi durante i dialoghi. Lo stile scelto per The Raven è molto gradevole, e ricalca uno stile cartoon da sempre molto in voga per il genere, con ottimi esempi di character design e delle animazioni che ben supportano il plot. Texture e modelli sono molto ben realizzati, ma avrebbe giovato la possibilità di aggiustare il filtro antialiasing per godere di contorni meno frastagliati e ruvidi. Buono anche il comparto audio, con un doppiaggio meritevole e delle campionature che marcano bene sulla tensione narrativa; magistrale la colonna sonora, sicuramente l'elemento migliore sul fronte tecnico, degna di una produzione cinematografica di alto livello.


    The Raven Remastered The Raven RemasteredVersione Analizzata PCMettendoci sulle tracce del tanto celebre quanto misterioso ladro mascherato "Raven", abbiamo potuto assaporare un primo episodio divertente ma non perfetto. Il più grande punto debole di questa produzione tedesca è infatti la difficoltà degli enigmi, troppo semplici persino per il giocatore alle prime armi e che non ha mai messo mano ad un titolo della categoria. Considerando che il genere è invece prerogativa degli appassionati, purtroppo ci duole ammettere che a questo giro The Adventure Company non fa pieno centro, pur proponendo un gioco dotato di discreto carisma ed una storyline sinceramente godibile. Ci auguriamo che la difficoltà possa subire un'impennata con il secondo episodio in uscita a fine mese, per dare ulteriore slancio ad una produzione alla quale vogliamo dare fiducia. Per apprezzare il gioco di KING Art Games occorre infine possedere una buona padronanza della lingua inglese, dato che il titolo non gode di una localizzazione in italiano. Naturalmente sono disponibili i sottotoli, qualora aveste difficoltà a seguire con il solo audio. Con questo dichiariamo il caso "Raven" ancora aperto, in attesa di ulteriori prove.

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