Recensione The Whispered World

Una fiaba d'altri nel panorama delle avventure grafiche

Recensione The Whispered World
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  • Pc
  • Come non ripensare, di fronte a una nuova avventura grafica, alla lunga storia di questo genere videoludico che ha conosciuto periodi di gloria indimenticabili così come lunghi periodi di stagnazione? Da ormai quasi due anni a questa parte molti progetti concepiti ed annunciati tempo addietro hanno visto la luce e The Whispered World nè è la riprova. Daedalic Entertainment ha portato finalmente le idee di Marco Hullen sui nostri schermi e il risultato è una fiaba dai toni amari che ci riporta indietro nel tempo, a quando pochi sprites facevano sognare di pirati maldestri, giornalisti troppo curiosi, investigatori improbabili e tentacoli ambiziosi.

    Un mondo sull'orlo della distruzione

    The Whispered World narra le avventure di Sadwick, un giullare triste e che non riesce proprio a far ridere le persone, che vive con suo zio e suo nonno performando di città in città in numeri poco divertenti. Un giorno, nei pressi di uno sperduto bosco, questo triste giullare e il suo fidato compagno di viaggi Spot, un goffo bruco, incontrano un Chaski, un emissario del Re in missione per salvare il mondo dall'invasione di una razza nota come Asgil. Così inizia questa strana avventura dai personaggi poco convenzionali e dai toni cupi a dispetto dei meravigliosi paesaggi fiabeschi rappresentati. Come rivela la profezia sognata perpetuamente dal protagonista, non può esistere un futuro per un mondo che è giunto alla fine del suo tempo....
    La caratterizzazione del mondo e dei personaggi è dunque peculiare, degna di essere paragonata alla tradizione fiabesca popolare e dunque carica di fascino e potente nel significato che vuole dare ai protagonisti e alle azioni da compiere. In un gioco come The Whispered World questo fattore è molto importante e innalza da subito il valore del titolo, che si rivelerà per tutta la sua durata un viaggio lento ma conturbante lungo una narrazione d'altri tempi che ricorda vividamente le mirabolanti avventure di personaggi da sogno, raccontate da un nostro caro, prima che noi bambini ci addormentassimo.

    Ancoràti alla tradizione

    Le avventure grafiche negli anni si sono evolute lentamente, raggiugnendo una sorta di limite insito nel gameplay che offrono. Un inventario, un cursore e schermate piene di enigmi, dialoghi e oggetti da raccogliere sembrano elementi che possono andare a braccetto nell'unica direzione dettata dai capostipiti del genere. Il titolo Daedalic in esame non fa eccezione. Esploreremo le bellissime lande di stampo fantasy di The Whispered World esattamente come esplorammo gli innumerevoli amèni scenari dei titoli più classici appartenenti allo stesso genere. Un puntatore alla ricerca di elementi cliccabili a schermo, un inventario raggiungibile con il tasto destro e un piccolo menu a scomparsa, richiamabile trascinando il tasto sinistro del mouse sugli elementi in questione, ancoràno questa avvenura al gameplay del passato, senza introdurre nessuna novità ma, per fortuna, svolgendo in modo adeguato il loro dovere. Il ritmo di gioco è quindi piuttosto lento e del tutto privo di novità, come ci si potrebbe aspettare rigiocando le famose avventure Sierra o Lucasarts dei tempi che furono. Questo rappresenta a nostro avviso un grosso limite che dovrebbe essere superato all'alba del 2010, dato che lega troppo saldamente le nuove uscite al passato, che sembrano quindi fatte tutte con lo stampino. Vogliamo anche constatare come questo difetto si esaurisce, nel caso di The Whispered World, in altri aspetti propri del titolo che compensano l'eccessiva rigidità e sensazione di già visto, come la splendida trama, i disegni e soprattutto gli enigmi.

    Frustrazione o genio?

    Bisogna quindi mettere da parte il gameplay, su cui c'è purtroppo ben poco da dire come abbiamo appena visto, e focalizzarsi su quanto rimane del gioco, ovvero i puzzles. Premettiamo che il titolo Daedalic metterà veramente a dura prova le vostre meningi e lo farà nel modo più brutale che possa esistere in un'avventura grafica. Infatti non esistono suggerimenti di sorta durante tutto il gioco se non ovviamente gli indizi camuffati nei dialoghi con i personaggi che incontreremo. Questi dialoghi però spesso li sentiremo solo una volta, dato che in molti casi sono inseriti in eventi scriptati o addirittura nei filmati d'intermezzo. Questo penalizza decisamente il giocatore che sarà costretto a inevitabilmente ad andare un pò a caso in alcuni frangenti, abbassando il livello di soddisfazione per il completamento di un puzzle su cui si basa il gameplay classico del gioco e alzando parecchio la frustrazione che deriva dall'essere bloccati in una schermata. La situazione non è però così drammatica. Quasi tutto può essere dedotto grazie al famigerato "pensiero laterale", ovvero riuscire a immaginare come una combinazione di oggetti possa svolgere una funzione differente da quella che a prima vista chiunque gli attribuirebbe. Anticipiamo comunque che nel secondo capitolo c'è un puzzle che ci ha dato vermaente il filo da torcere e, corsi ai ripari di un walkthrough per esigenze editoriali, non capiamo assolutamente come sia balzato per la testa dei programmatori introdurre un simile e sconclusionato enigma quasi all'inizio del gioco, senza dare assolutamente alcun indizio per risolverlo. In definitiva se non avete masticato pane e Monkey Island, vi avvisiamo che questo titolo è molto difficile in un modo che a volte rasenta davvero l'eccesso e il pixel-hunting, ma che in generale può essere visto dai più esperti come geniale, mettendo a dura prova le nostre abilità logiche.

    L'amico Spot

    Il nostro piccolo e buffo compagno di avventure Spot è ben più che una semplice nota di folklore. Durante l'intero gioco dovremo infatti usarlo in diversi modi per risolvere alcuni passaggi. Alcuni di essi sbloccheranno anche nuove forme che Spot potrà assumere a nostro piacimento, garantendo un'ottima varietà nell'interazione col buffo bruco. Le forme in totale sono cinque e lasciamo ai nostri lettori scoprirle.

    Disegno allo stato dell'arte

    Per giocare a The Whispered World serve un computer di fascia bassa dato che i requisiti tecnici sono minimi. Nonostante questo la pura grafica del titolo Daedalic è semplicemente fantastica: i fondali e i personaggi ben si amalgamano gli uni con gli altri tanto che ci è capitato di rimanere del tempo a fissare gli splendidi panorami fantasy dipinti con maestria dagli artisti della software house tedesca. Non possiamo dire altrettanto però delle animazioni che in generale risultano scattose a causa dei pochi sprite che le caratterizzano. Una volta abituati però ai movimenti un pò traballanti degli elementi a schermo non faremo più caso a questo difetto, grazie alla magnificenza artistica che delinea il mondo di gioco. Il comparto audio è anch'esso appropriato all'atmosfera cupa e malinconica di The Whispered World, risultando mai invasivo e sempre coerente con l'azione a schermo. I dialoghi, tutti recitati in buon inglese, sono ben interpretati anche se un pò lenti nel loro scorrere, mentre a volte le voci non risultano molto appropriate ai personaggi. I testi invece aprono un discorso del tutto a parte. La versione italiana è infatti attualmente ingiocabile e non possiamo che penalizzare a malincuore una così peculiare e ben definita avventura. I fattori di questo vero e proprio disastro non sono attribuibili direttamente a Daedalic Entertainment ma piuttosto a chi ha inserito la traduzione italiana nel titolo. Da una parte i testi italiani peccano di una cattiva traduzione, sbagliando grossolanamente e impedendo in alcuni casi il prosieguo del gioco dato che molti enigmi si basano anche su giochi linguistici -esemplare l'errore madornale di "I can't use the latter" tradotto con "Non posso usare la scala" quando, come spesso capita, useremo un oggetto nel momento sbagliato e la traduzione corretta sarebbe stata un semplice "Non lo posso usare". Ma la debacle totale viene raggiunta grazie a degli errori di codice che evidentemente i traduttori hanno creato inserendo i sottotitoli nella nostra lingua. Molte schermate avranno infatti pesanti bug grafici che impediranno ai giocatori di vedere gli oggetti cliccabili bloccandoli cronicamente a causa della mancanza delle texture a schermo o addirittura del totale nonsense grafico, vero macello di sprite messi a caso e indistinguibili -ci riferiamo a ben tre schermate di fine gioco e non solo.

    Bug tutti italiani

    Attualmente non è possibile giocare alla versione italiana di the Whispered World a meno di non ricorrere direttamente alle soluzioni quando saremo bloccati, dato che spesso il giocatore non vede gli oggetti interattivi a causa di pesanti bug grafici. Tuttavia bisogna dire che Daedalic è a conoscenza del problema e sta lavorando a una patch per risolvere questa situazione disperata, lieve all'inizio della partita, ma assolutamente insostenibile nell'ultimo capitolo del gioco (sappiate a tal proposito che c'è una pala di fianco al carrozzone di Sadwick). Infine consigliamo a chi non avesse problemi di lingua, a giocare questa splendida avventura installando il gioco in inglese. La versione inglese è infatti presente su ogni CD di installazione distribuito e basta selezionare la lingua d'albione alla prima schermata dell'Installshield Wizard per godersi questo titolo.

    The Whispered World The Whispered WorldVersione Analizzata PCIl lento scorrere di un gameplay che non sembra morire mai scandisce il ritmo di una fiaba d'altri tempi, portando i giocatori verso una fine epica e malinconica, sorprendente, che fa riflettere ben al di là del completamento di un normale videogame. La raffinatezza degli scenari e della caratterizzazione dei personaggi è esemplare e consigliamo a tutti coloro che conoscono l'inglese di giocare a The Whispered World senza esitazione per vivere una fiaba non priva di difetti, ma sicuramente appagante e degna di essere vissuta. A tutti coloro che non masticano bene l'inglese invece dobbiamo sconsigliare del tutto questo titolo che attualmente soffre di bug talmente pesanti che non capiamo come sia stato possibile farli arrivare irrisolti alla realese nei negozi, con una traduzione non soltanto errata in alcuni cruciali frangenti, ma così invasiva a livello di codice tanto da scombussolare gli schermi e impedire la visualizzazione degli oggetti. Abbiamo comunque scelto di premiare il gioco per quello che realmente vale, a dispetto di questa sconfitta di pubblicazione, premiando comunque una produzione di alto livello, senza fermarci del tutto su questo vergognoso passo falso tutto italiano.

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