Recensione Unity of Command

Quanto la strategia mette a dura prova le vostre menti.

Recensione Unity of Command
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  • Pc
  • Tra l’estate del 1942 ed il 2 Febbraio del 1943 si svolsero alcuni dei combattimenti più duri che la storia della Seconda Guerra mondiale possa ricordare. A Stalingrado e dintorni si fronteggiarono senza sosta i soldati dell’Armata Rossa e quelli tedeschi, italiani, ungheresi e rumeni. Era l’operazione Barbarossa che avrebbe dovuto portare le forze naziste a prevalere sul nemico naturale di Hitler, quell’Unione Sovietica al cui comando si trovava il segretario del partito comunista, Stalin. Il mondo dei videogiochi non si è mai risparmiato rispetto a tali avvenimenti che hanno sempre avuto la loro rappresentazione, più o meno realistica o curata, in diversi generi, dall’FPS all’RTS. Oggi alla lista si aggiunge Unity of Command, sviluppato dalla software house indipendente 2x2 Games.

    Il fronte orientale

    Unity of Command è uno strategico a turni in cui potremo rivivere varie fasi della guerra sul fronte orientale, con interesse particolare per le vicende svoltesi nei dintorni della città di Stalingrado. Non uno strategico che ci metterà davanti un intero mondo in cui agire dunque, alla stregua ad esempio di un Hearts Of Iron (da cui si distacca fortemente per il gameplay oltretutto), ma un tipo di gioco che si focalizza molto sulla ricostruzione specifica di alcuni particolari scenari e fasi della guerra.
    All’avvio noteremo come sia possibile giocare la campagna, sia dalla parte dell’asse che dell’armata rossa, oppure uno scenario singolo. La particolarità di Unity of Command, e che ne definisce in larga parte il gameplay, è la limitazione del numero dei turni di gioco per ogni scenario o missione. All’inizio ci saranno assegnati i nostri obiettivi, che consisteranno sempre nella conquista di uno o più punti strategici in possesso del nemico. Spesso il numero dei turni disponibili, prima dell’inevitabile game-over, sarà davvero esiguo (dai 5 agli 8) e sbagliare anche solo un paio di mosse potrebbe voler portare al fallimento in quanto non avremo poi il tempo di rimediare ai nostri errori.
    Ogni missione avanzata dovrà essere ripetuta più volte fino a raggiungere la perfezione nel suo svolgimento. Ciò può avere due effetti sul giocatore. Se da un lato porta all’esaltazione i fan della strategia più pura e coloro che cercano una sfida sempre ardua, dall’altro scoraggia chi cerchi un gioco di più ampio respiro e che non ti tenga il fiato sul collo ad ogni mossa giocata. Per capire meglio occorre ora parlare delle meccaniche di gioco che caratterizzano Unity of Command.
    Ogni missione o scenario ci porterà ad agire su una porzione di mappa. Quest’ultima sarà divisa in esagoni che quindi guideranno il movimento delle nostre truppe in sei direzioni al massimo, con il limite di una sola unità per casella. Non sarà nostro compito preoccuparci di problemi riguardanti l’economia, la costituzione di un esercito e comunque di altre problematiche comuni agli altri strategici del genere. In Unity of Command avremo già a disposizione le truppe pronte alla battaglia, con un numero limitato di rinforzi da chiamare in base agli obiettivi già completati, e dato il numero di turni limitato il nostro compito sarà solo quello di combattere e portare i nostri soldati alla vittoria. Ciò non deve far pensare però che il gioco 2x2 Games sia un titolo poco profondo, tutt’altro. La perfetta gestione delle truppe a nostra disposizione ed una buona dose di tattica e strategia saranno sempre necessarie per avere la meglio, tenendo conto di alcuni parametri e variabili. Innanzitutto il terreno. Ogni mappa è costellata di foreste, città, fiumi e ponti che ostacoleranno i movimenti dei soldati e dei mezzi corazzati. Proprio i fiumi ed i ponti in particolare rivestono un ruolo che in altri strategici dello stesso tipo è assente. Servirà un intero turno per far guadare un fiume ad una truppa di soldati ed un intero turno per costruirne uno. Avremo anche la facoltà di distruggerli per fermare e rallentare il nemico, sfruttando una serie di abilità speciali che in talune missioni ci verranno in aiuto e di cui parleremo in seguito. Al fattore geografico si affianca quello metereologico, con le condizioni meteo che influiranno direttamente sull’operato delle truppe in battaglia.
    Queste ultime saranno suddivise in unità di fanteria ed unità corazzate, mentre quelle aeree compariranno solo se avremo la possibilità di chiamarle. Ogni tipo di unità sarà divisa in vari “step” -o sqaudre- (al massimo 7) che prenderanno parte alla battaglia in fase offensiva e difensiva. Questi saranno

    "Ogni missione avanzata dovrà essere ripetuta più volte fino a raggiungere la perfezione nel suo svolgimento, e ciò può portare all’esaltazione i fan della strategia più pura"

    rappresentati da un pallino blu sotto il modello dell'unità, mentre il pallino diverrà grigio nel qual caso quella parte dell'unità sia stata sconfitta determinandone l'uscita dal conflitto. Alla formazione principale potrebbe essere connessa anche un'unità di specialisti con vari bonus (ad esempio contro le unità corazzate). Combattendo le truppe guadagneranno esperienza salendo di livello e capacità, fino ad un massimo di 4 livelli raggiungibili. Ogni unità è caratterizzata da un punteggio all’attacco ed alla difesa che assieme alle variabili riguardanti meteo e terreno, oltre che morale ed eventuale specializzazione, andrà a determinarne la vittoria o la sconfitta in battaglia. Inoltre saranno fornite anche di un determinato numero di punti azione al termine dei quali ogni unità sarà impossibilitata a fare una qualsiasi mossa.
    Sfondare le difese nemiche e penetrare nel territorio avversario, con il fronte che si aggiornerà man mano che le nostre truppe avanzeranno, sarà fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi, utilizzando sempre al meglio i punti azione in nostro possesso e sempre tenendo conto dei turni rimanenti. Molta enfasi è posta anche sulle linee di rifornimento che se interrotte bloccheranno la nostra avanzata. Nel caso in cui delle truppe nemiche dovessero interrompere una delle linee di rifornimento sul fronte vedremmo le nostre unità bloccate, ovvero prive dei punti azione necessari al movimento. Questo per quanto riguarda l’aspetto difensivo, mentre all’opposto potremo ovviamente far rimanere a secco il nemico per garantirci maggior possibilità di manovra.
    Come precedentemente accennato, in certe missioni potremo utilizzare dei bonus in numero limitato. Tra questi avremo: bombardamenti aerei da poter effettuare su una qualsiasi unità nemica; un miglioramento della logistica che garantirà un estensione dell'area coperta dai rifornimenti per le truppe; la possibilità di distruggere o erigere un ponte su un fiume; l'appoggio dei partigiani (solo se controlleremo i sovietici) tramite cui prendere il controllo di una porzione di territorio ovunque noi vogliamo; ed infine i rifornimenti aerei per una delle truppe a nostra scelta. Tutti elementi questi che andranno oculatamente utilizzati, specialmente nelle missioni più complesse.
    All'elevata difficoltà insita in questo tipo di gameplay, va aggiunta anche una buona IA che cercherà sempre di rispondere adeguatamente alle nostre mosse difendendo strenuamente gli obiettivi e cercando a volte di metterci in difficoltà, specialmente colpendo le fragili linee di rifornimento.

    Tecnica e Multiplayer

    Tecnicamente Unity of Command pur essendo un gioco indie a basso budget fa discretamente il suo lavoro, in gran parte grazie al genere stesso del gioco che non richiede un impatto visivo particolarmente ricercato o spettacolare. L'analisi tecnica quindi si deve focalizzare sulla fruibilità dell'interfaccia con la quale l'utente dovrà costantemente interagire. Iniziamo col dire che questa è abbastanza pulita ed intuitiva. Nella parte alta dello schermo troviamo una barra fissa che offre delle informazioni basilari, come il numero di turno attuale, quelli massimi prima del game-over, i punti prestigio ottenuti dal completamento degli obiettivi ed una serie di pulsanti che ci fanno accedere a delle "sotto-mappe" strategiche. Tra queste ad esempio ne troviamo una dedicata esclusivamente alle condizioni meteo, una al tipo di terreno ed una che mostra la rete di approvvigionamento dei rifornimenti.
    In basso compare invece quando richiesto uno spazio dedicato alle unità di rinforzo, mentre a sinistra prendono posto i pulsanti delle eventuali abilità speciali da richiamare in battaglia. Completano il quadro generale una minimappa ed una finestra che ci ricorda gli obiettivi da portare a termine. Molto completa anche la finestra relativa alle singole unità, ricca di tutti i dati necessari per farci capire al meglio quale sia la loro effettiva forza, e che fa il paio con la schermata di combattimento, sulla quale vedremo il confronto diretto tra le statistiche delle unità nemiche e le nostre impegnate in battaglia.
    Un'interfaccia quindi semplice, non troppo complessa e che non presenta troppe sottofinestre: Un punto a vantaggio dell'immediatezza e della fruibilità.
    Sotto l'aspetto meramente artistico Unity of Command compie il suo lavoro in modo a malapena sufficiente. La grafica in 2d delle mappe e dei modelli (uno per i mezzi corazzati, uno per le unità di fanteria ed uno per le unità aeree) è si curata, ma davvero troppo abbozzata. Certo il succo del gioco è altrove e magari pensando ad un Hearts of Iron III all'uscita e senza i relativi DLC per i modelli delle unità, si potrebbe chiudere un occhio, ma non tutti ad oggi potrebbero essere disposti a sopportare questo compromesso.
    Il sonoro invece è nella norma, con effetti che non colpiscono e con le musiche quasi del tutto anonime che non si fa ricordare ne odiare. Unity of Command è completato dalla possibilità di giocare gli scenari, ed esclusivamente quelli, sia in multiplayer su Internet e sia in modalità hotseat, sullo stesso PC, dando quindi una maggiore profondità al titolo, dati gli approcci sempre diferenti.

    Unity of Command Unity of CommandVersione Analizzata PCUnity of Command è un buon titolo che si distingue per l'impianto strategico attico molto curato e che farà la felicità degli amanti del genere. Suo difetto è forse l'eccessiva difficoltà in certi frangenti determinata dall'esiguo numero di turni a disposizione per completare gli obiettivi imposti. Da un lato ciò rende merito ai giocatori più accaniti, mentre dall'altro porta quasi sicuramente alla frustrazione i più. Un altro punto avverso potrebbe essere infine il prezzo, di 29 dollari sul sito ufficiale, che forse sarebbe stato meglio ritoccare un pochino verso il basso per rientrare maggiormente nel range di costo di altri validi titoli.

    8

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