Recensione Dawnspire: Prelude

Lunga vita alla scena del gaming indipendente!

Recensione Dawnspire: Prelude
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  • Davide contro Golia?

    Il mercato videoludico sembra destinato (condannato?) al dominio da parte di majors multi-miliardarie, che proprio in virtù del loro capitale economico posso concedersi il lusso di produzioni colossali, protratte anche per anni, e tecnologie sempre all'avanguardia che con l’arrivo della tanto attesa “next-gen” sono divenute irrinunciabili. Per questo, è con grande entusiasmo che accogliamo software house come la Silent Grove Studios che tentano di ritagliarsi una propria nicchia di mercato dinanzi a titoli con ben altro imprint pubblicitario.

    Dawnspire - Prelude, primo lavoro di questa start-up svedese, rappresenta l’ennesima dimostrazione di come un piccolo team (un solo programmatore!) con tanta buona volontà possa alle volte bastare per sfornare un prodotto interessante e tecnicamente valido... EveryEye è riuscita a strappare per voi questa esclusiva per cui... sedetevi, armatevi di pop-corn e... buona lettura!

    Parola d'ordine: Semplicità!

    L’idea di fondo è semplice: due squadre di giocatori (e bots, quando necessario) si affrontano per aggiudicarsi, uno ad uno, il controllo di tre artefatti presenti sulla mappa di gioco e riportarli nella propria base, dove dovranno difenderli dalle incursioni nemiche volte a ricatturarli.

    Già sentito? In effetti, si tratta del principio di tutta una serie di prodotti e mods ben più noti come i vari Battlefield o, semplicemente, il buon vecchio CTF. In Dawnspire però, il tutto si svolge in un universo fantasy, nel mondo di Alendere, e la rapidità dei giochi online a squadre si unisce ad un sistema evolutivo dei personaggi più consono ad un MMO...ma non proprio.

    Melting Pot

    Se dai MMO Dawnspire riprende la possibilità di vedere evolvere i personaggi, all’atto pratico l’evoluzione si limita alle loro competenze, senza toccarne le caratteristiche: niente “livelli” né aumento di potenza, velocità o intelletto, ma un livello globale di esperienza che va ad alimentare il comparto delle azioni disponibili al giocatore. In questo modo, un colpo di base avrà sempre la stessa potenza, indipendentemente dall’esperienza del personaggio; al contrario, un attacco speciale o un incantesimo di guarigione avrà un effetto proporzionale al livello di esperienza.

    La crescita avviene in modo rapido, troppo forse, per evitare che uno o due giocatori possa rovesciare facilmente le sorti di una battaglia.

    Rules of engagement

    Su ogni mappa sono presenti tre Relics: inizialmente inaccessibili, si “sbloccheranno” periodicamente, fino ad essere tutte e tre disponibili. A questo punto, i giocatori devranno tentare di appropriarsene riportandole verso quella che possiamo chiamare la loro “base”, dove sono presenti tre supporti destinati ad accogliere il bottino. A questo punto, ogni squadra dovrà difendere le “Relics” conquistate senza perdere di vista quelle in possesso dell’avversario.
    Sulla mappa sono inoltre presenti degli spawn point, da conquistare per poter rinascere più vicini alla base nemica. Rispetto ad un FPS a squadre c’è quindi poco di nuovo se non che Dawnspire si gioca in terza persona, con tanto di interfaccia “punta e clicca”, in puro stile MMO.


    Va però sottolineato che le partite sono sempre molto concitate e l’impressione è quella di giocare più ad un puro gioco d’azione che ad un parente prossimo dei giochi di ruolo. Quando non si combatte per recuperare una “Relic”, si attacca in gruppo per sfondare le difese della squadra nemica, oppure si approfitta della confusione della battaglia per conquistare un “spawn point” o tentare di infiltrarsi nella base nemica mentre i compagni impegnano le difese in un'altra zona della mappa: le partite sono caratterizzate da una frenesia al contempo piacevole ma non eccessiva.
    Da un lato quindi, l’impostazione del gioco permette di mantenere il controllo sull’ambiente circostante, senza correre il rischio di sentirsi sopraffatti (come accade in altri titoli, soprattutto FPS), dall’altro, il ritmo di gioco garantisce dei ribaltamenti di situazione fino agli ultimi 30 secondi della partita, spingendo i giocatori a non abbassare mai la guardia ed a guadagnare campo anche quando tutto sembra ormai perduto... o vinto.

    Tutta questione di classe

    In Dawnspire - Prelude, il giocatore può scegliere tra cinque classi diverse (di cui una in beta testing) quali il Reaver, guerrieri mostruosi in grado di usare il proprio esoscheletro come armatura, il subdolo Shadowblade, in grado di scomparire a piacimento per colpire alle spalle gli avversari, il Templare, immancabile, la Witch, personaggio dai talenti magici ed unico rappresentante del gentil sesso (il sesso non si può scegliere...) ed infine il Seeker (attualmente in beta ma presto disponibile), un nano guerriero in grado di resistere ai colpi nemici per permettere ai compagni di recare più danni.

    Anche le classi, quindi, non brillano certo per originalità, ma alcuni dei tocchi di classe non mancano, come la capacità del Shadowblade di scomparire o la possibilità di optare per un Templare a vocazione offensiva o di supporto. Le mappe, circa una decina, sono tutte ben architettate e offrono schemi di gioco relativamente diversi in funzione del posizionamento degli “spawn points” e delle “Relics”. Gli ambienti sono relativamente vari ma tutti molto somiglianti e si dividono per lo più tra uno stile “roccioso” o “verdeggiante”. Nel complesso però, il lavoro svolto sul map design dei campi di battaglia è di ottima fattura.

    Qualche dubbio...

    Prima di toccare i meriti di Dawnspire - Prelude, spendiamo qualche riga sui difetti che lo affliggono e, data la natura online e costantemente “work in progress” del prodotto, quali di queste mancanze potranno essere corrette in futuro.
    Innanzitutto va sottolineato lo stato attuale del progetto, disponibile online da poco più di un mese, offre solo una modalità di gioco, la Relic Conquest, e i ragazzi della Silent Grove Studios non cessano di apportare modifiche al codice. Non c’è da aspettarsi molta varietà di gioco quindi, un elemento che, considerata la natura indipendente del progetto, non sarebbe tanto importante se il gioco fosse gratuito e non costasse 20$. In cambio di questa somma, il giocatore ha accesso a tutti i contenuti di gioco e quattro slot per creare altrettanti personaggi diversi. La recente aggiunta di una quinta classe e la promessa di arricchire il gioco di nuove possibilità (sui forum si parla di una modalità “assault” alla UT) fa però sperare il meglio per il futuro, trasformando l’acquisto di Dawnspire in un mini investimento.

    I problemi legati al gameplay sono pochi ma relativamente importanti. La scelta e l’evoluzione delle competenze dei personaggi rimane abbastanza semplicistica. Al momento della creazione del personaggio, il giocatore può scegliere tra due profili automatici (di solito, uno offensivo e uno difensivo) o decidere in dettaglio le competenze: il problema in un sistema studiato in modo che ogni personaggio si ritrovi, senza nemmeno aver giocato, con non più di sei competenze, tutte di altissimo livello. L’evoluzione rimanente avviene in così poco tempo di gioco, che tutto l’aspetto RPG passa in secondo piano per favorire degli scontri, quasi sempre equilibrati.

    Un sistema da ottimizzare quindi, che per il momento lascia trasparire poche differenze tra il giocatore novello e il “veterano”, fatto confermato dalla mancanza di un’evoluzione fisica dei personaggi con l’aumentare del tempo di gioco. Lo stesso discorso vale per l’impossibilità di personalizzare i personaggi, tutti assolutamente identici agli altri esponenti della stessa classe. Peccato...
    Un ultimo rammarico riguarda il numero di giocatori, per il momento abbastanza limitato: per fortuna, il numero altrettanto ridotto di server disponibili ne garantisce la concentrazione sempre online!

    ...ma tante certezze

    Enumerati i difetti, la prima cosa che salta agli occhi di questo titolo indipendente è senz’altro il comparto tecnico, forte di un motore grafico in grado di tener testa a prodotti ben più blasonati pur trattandosi di un engine programmato da una persona sola! Oltre alle qualità estetiche interessanti, il tutto gira egregiamente su macchine di vario livello (in questo caso, un AMD 3500+, GeForce 6600, 1Gb di RAM) grazie ad un buon numero di opzioni in grado di ottimizzarne le prestazioni. L’audio non è da meno: gli effetti sonori più che sufficienti sono accompagnati da musiche orchestrate, forse un po’ troppo discrete una volta nel gioco, ma senza dubbio di qualità.
    Le partite a Dawnspire scorrono frenetiche senza stancare, anche grazie alle mappe relativamente varie (per quanto la tipologia di gioco lo permetta) ed alle classi dei personaggi non troppo “cliché”: il paragone con gli FPS a squadre (UT, Battlefield e colleghi) è valido e abbastanza esemplare del tipo di gioco proposto dal titolo della Silent Grove Studios.

    La comunità di giocatori, seppur ridotta, sembra per lo più molto disponibile nei confronti dei nuovi giocatori e implicata nell’evoluzione del gioco: dai forum del sito ufficiale pare che i ragazzi della Silent Grove Studios prestino molte attenzioni alla comunità ed ogni modifica sostanziale al loro “pargoletto” è introdotta solo con il consenso dei giocatori!

    Dawnspire: Prelude Dawnspire: PreludeVersione Analizzata PCDawnspire -Prelude è la prova di come la buona volontà di un piccolo team di talento possa portare a risultati in grado di competere (col tempo) con prodotti di maggior rilievo. Sia nel fondo che nella forma, Dawnspire è un prodotto molto promettente e, soprattutto, divertente... ma forse ancora un pò acerbo per giustificarne il prezzo. Alla luce di ciò, risulta difficile esprimere un giudizio ragionevole su questa fatica della Silent Grove Studios, pertanto, il voto attribuito è da intendersi come un voto di incoraggiamento per il buon potenziale espresso da questo titolo, ma anche in vista delle numerose migliorie annunciate per i prossimi mesi!

    7

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