Anteprima Overlord

Essere malvagi non è mai stato così appagante

Anteprima Overlord
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • I'm a bad man

    Nella maggior parte dei prodotti ludici di ultima generazione ci vediamo calati nei panni dell'eroe “buono” o, in alcuni casi, troviamo sul nostro percorso una serie di scelte “morali” che influiscono sull'andamento della vicenda, sul finale e di tanto in tanto sull'aspetto stesso del nostro alter-ego.
    Per un motivo o per l'altro (vedi finale migliore) siamo portati ad indossare i panni del paladino della giustizia, rinnegando quel pizzico di divertimento in più che la “malvagità videoludica” sa regalare in determinati frangenti.
    In questo senso Overlord, sviluppato dai Triumph Studios e distribuito per PC e Xbox360 da Codemasters, stravolge tutti i canoni narrativi incontrati finora rimescolando le carte in tavola e permettendoci per la prima volta di impersonare il cattivone di turno.

    L'intreccio narrativo alla base del gioco è così brevemente riassumibile:

    Sette potenti esseri al servizio del bene hanno da poco distrutto l'Overlord (fondamentalmente un signore del male) regnante, tornando ai loro villaggi da eroi.
    Nemmeno a farlo apposta i 7 vengono presto consumati dalla fama e dagli elogi reincarnando i 7 peccati capitali; uno di loro, ad esempio, diventa un enorme mostro dopo essersi macchiato del peccato di gola.
    Il mondo degli umani, assieme a quello dei Minions, piccole creature simili a gremlin al servizio degli Overlord, piomba nel caos, così, uno di questi piccoli servitori, Narl, decide di risvegliarci conducendoci al trono di “Signore Oscuro”.
    Il nostro compito sarà quello di ricreare, facendo del nostro peggio e servendoci dei fedeli Minions, l'incontrastato dominio del male, derubando, uccidendo e perseguitando a piacimento gli abitanti di questo mondo fantastico.
    L'ambientazione, seppur totalmente inventata, strizza l'occhio ai classici canoni fantasy tolkieniani con chiara connotazione medievale, sia nel paesaggio che nel design di strutture e costumi.
    Prima di entrare nel clou del gioco lo stesso fautore del nostro risveglio ci guiderà in un utilissimo tutorial per comprendere le funzioni basilari del gameplay.

    Interessante ibrido

    Il gameplay di Overlord può essere diviso in due parti amalgamate perfettamente tra loro da un sistema di controlli, adattato in maniera efficace anche al controller Xbox360, che promette di essere semplice ed intuitivo ma al tempo stesso completo.
    La prima parte può essere considerata alla stregua di un gestionale “alla Pikmin”: il nostro impero partirà da una semplice torre, fulcro di tutto il nostro potere, dalla quale dovremo costruire l'intero castello con tanto di arredamento interno e, nel frattempo, soggiogare le popolazioni, conquistare territori e sconfiggere gli assalitori per consolidare la nostra malvagia leadership.
    Per ogni opera di costruzione, recupero del materiale, assassinio, difesa dovremo sfruttare i fedelissimi Minion, pronti a rispondere ai nostri comandi, ma allo stesso tempo estremamente irrequieti ed aggressivi.
    All'inizio dovremo stare molto attenti al loro comportamento dato che tenderanno a distruggere qualunque cosa e uccidere chiunque e, per quanto malvagio, un leader senza un popolo da sottomettere, non è più un leader.
    Una volta portato equilibrio all'interno delle gerarchie dei nostri servitori li potremo sfruttare a nostro piacimento nelle varie quest che richiamano inequivocabilmente quanto visto in Pikmin; dovremo, ad esempio, recuperare o spostare grossi oggetti per i quali serviranno un numero determinato di Minions oppure sfruttare le peculiarità di ciascuna razza per superare ostacoli e sconfiggere mostri.
    Esattamente come nel capolavoro Nintendo avremo diverse tipologie di Minions, dai marroni adatti solo per il rude combattimento ai blu che potranno curare i compagni e superare gli ostacoli acquatici, passando per i rossi, caratterizzati -facilmente intuibile- dai poteri del fuoco; aggiungiamo che anche i Minions, come i Pikmin, verranno generati dalla terra.
    Seppur le idee siano parecchio simili Overlord va ben al di là di questi semplici aspetti, approfondendo, molto più che in Pikmin, il gioco di squadra e la crescita degli esseri di supporto.
    Quando ci troveremo di fronte ai mostri, ai boss di un certo livello, infatti, saremo tenuti ad utilizzare precise strategie di combattimento e non a buttare semplicemente quanti più Minions possibili nella mischia. Ad un certo punto, per esempio, ci imbatteremo in una creatura sputafuoco simile ad un drago: la tattica migliore potrebbe essere portare un attacco frontale con i Minion rosso-fuoco che non infliggeranno ne subiranno danni ma forniranno un elemento di distrazione per un micidiale attacco alle spalle dei Minion blu-acqua.
    Una volta sconfitto un esemplare di una specie nemica questo verrà imprigionato nelle segrete del nostro castello permettendoci di studiarne le caratteristiche, riaffrontandolo senza pericolo per studiare strategie più veloci ed efficaci nel caso lo si rincontrasse.
    I Minions, inoltre, non rimarranno sempre gli stessi dalla nascita alla morte ma si evolveranno secondo le risorse del territorio: nelle prime battute di gioco un agricoltore ci consiglierà di piantare delle zucche da far usare ai nostri schiavi come elmi e, nel prosieguo dell'avventura, uccidendo animali sempre più grossi e potenti, i Minions potranno utilizzarne pelli e teschi come abbigliamento e protezione.
    Questo aspetto del gioco è atto a concentrare maggiormente l'attenzione del giocatore sui Minion stessi senza per questo annoiarlo, portandolo continuamente a potenziarli e a non lasciarli abbandonati a se stessi, visto anche il loro ruolo centrale nel gioco.
    Ovviamente, come già anticipato, i Minions, oltre alle mansioni di fatica, potranno essere mandati nei villaggi a riscuotere i tributi, a rubare, a terrorizzare e massacrare gli abitanti e quant'altro, mentre noi saremo intenti a sollazzarci con la nostra sexy-sadica compagna.
    Attenzione però, indiscrezioni vogliono che proprio la padroncina in questione si occuperà di “consigliare” il nostro malvagio alter-ego nell'arredamento del castello: della serie “anche i Signori Oscuri non si possono sottrarre ad una giornata all'IKEA”.
    La seconda parte nella quale il gameplay è divisibile sta tutta negli elementi RPG che caratterizzano la crescita del nostro Overlord ed ha un che di simile, nel suo piccolo, ai vari Baldur's Gate e Neverwinter Nights.
    Il nostro alter-ego digitale, nel corso dell'avventura, potrà acquisire svariati talenti, imparare incantesimi e tecniche magiche ed acquisire la padronanza in svariate armi ed armature dato che, qualora lo desiderassimo, potrà scendere direttamente in battaglia.
    Ricordiamo però che la nostra indole nel gioco sarà sempre e comunque malvagia e quindi potremo liberamente decidere obbligare un mago/alchimista ad insegnarci tutti i suoi segreti piuttosto che passare del tempo a studiare per impararli, oppure ancora si potrà derubare un armaiolo piuttosto che comprare armi ed armature con i soldi ricavati dai tributi e così via.
    A seconda delle scelte operate il nostro aspetto fisico e la nostra rispettabilità cambierà: decidendo di proteggere la popolazione da noi controllata da un'invasione, ad esempio, il nostro aspetto rimarrà (quasi) umano e verremo temuti ma rispettati; potremo invece decidere, dopo averli salvati, di uccidere gli abitanti (magari meglio se mogli o figlie, dato che le braccia maschili fan sempre comodo per i lavori di fatica) o bruciare la casa di chi verrà a ringraziarci, giusto per insegnare che l'altruismo, nel nostro regno, non è contemplato.
    Nel caso scelte di questo tipo venissero a lungo perseguite diverremo sempre più brutti, prendendo fattezze demoniache e spaventando al solo passaggio ogni creatura vivente.
    Come avrete capito le situazioni sono innumerevoli e non si limitano alla manciata da noi descritte (ma in ogni caso le scelte da intraprendere si classificheranno in “malvagie” e “non così malvagie”): il prodotto quindi promette grande varietà d'azione nonostante la lineraità della campagna, circa 50 di ore di longevità in single e una buona dose di innovazione e divertimento.
    Nella versione Xbox360 la longevità potrà potenzialmente essere raddoppiata dalla presenza degli Achivments che “costringeranno” gli amanti del completamento dei giochi al 100% a finire il titolo almeno 2 volte, seguendo le due strade già citate.

    Multiplayer per tutti i gusti

    Oltre alla già descritta campagna in singolo Overlord metterà alla prova i videogiocatori di tutto il mondo in una serie di modalità multiplayer suddivise in due competitive ed una cooperativa, per un massimo di 2 giocatori.
    La prima delle modalità competitiva farà “nascere” i due Overlord agli estremi della mappa di gioco dandogli la possibilità di accrescere la propria potenza e le proprie risorse prima dello scontro decisivo; la seconda consisterà in una sorta di prova a tempo nella quale lo scopo sarà quello di arricchirsi più del rivale nell'intervallo di tempo prestabilito: data la natura del gioco sarà lecito, se non consigliato, depredare ad ogni occasione i territori dell'avversario per raggiungere la vittoria.
    La modalità cooperativa, invece, metterà assieme le menti diaboliche di due condottieri oscuri contro una vastissima orda di nemici, testando le abilità tattico-strrategiche del duo.
    Da questa descrizione, sinceramente, nessuna delle tre risulta ai nostri occhi molto entusiasmante o interessante quanto la campagna single player, tuttavia potrebbero esserci delle gradite sorprese nella versione finale, soprattutto per quanto riguarda il pieno supporto offerto via Xbox Live.

    Tecnologia al servizio delle tenebre

    A dispetto di un filo narrativo al di fuori degli schemi e una giocabilità discretamente varia Overlord da senza dubbio il meglio di se in ambito tecnico.
    A partire dai modelli poligonali tutto è curato nei minimi dettagli: espressioni dei volti e movenze molto realistiche, per non parlare dei graduali mutamenti del protagonista, resi benissimo e facilmente leggibili sia sul volto che nelle fattezze fisiche.
    Particolare attenzione è stata posta sul comportamento a tratti incontrollabile dei Minions, che sembreranno quasi sempre in preda a qualche attacco isterico, e sugli atteggiamenti di paura/sottomissione della gente nei nostri confronti: al nostro passaggio si noteranno chiaramente dei cambiamenti nelle attività quotidiane in maniera più o meno marcata.
    Per nulla secondaria la realizzazzione delle infrastrutture: dal castello dell'Overlord alle case della gente comune ogni cosa sembrerà tanto realistica da poterne toccare con mano il materiale e, grazie ad un motore fisico all'altezza della situazione, si distruggerà/brucerà in maniera altrettanto convincente.
    Notevole anche la bellezza degli effetti di luce che creeranno delle spettacolari combinazioni riflettendosi contro le armature o sugli specchi d'acqua presenti negli scenari; piccolo cruccio, in questo senso, non aver potuto osservare effetti atmosferici di sorta il cui inserimento nella versione finale è ancora incerto.
    Naturalmente non sono da meno le dettagliatissime texture che ricoprono ogni elemento a schermo, tanto da creare qualche problema, alla massima risoluzione, anche ai PC più potenti.
    La vera differenza tra la versione PC e quella Xbox360 pare stare proprio nella potenza di calcolo: oltre al visibile calo di pulizia grafica, nella versione 360 si possono notare dei rallentamenti piuttosto pesanti, specialmente nelle situazioni più confusionarie (facciamo presente che i Minions a schermo possono superare il centinaio); chissà se nella versione finale qualche ulteriore ottimizzazione renderà meno marcato questo difetto, insopportabile soprattutto in sessioni multiplayer dove ciascun giocatore potrà disporre di eserciti numerosissimi.
    Rimane, inoltre, qualche piccolo difettuccio grafico caratteristico -non per questo perdonabile- dei giochi così corposi, come la compenetrazione dei poligoni e il non perfetto sistema di collisioni.
    Inutile aggiungere che il comparto audio, grazie all'elevata tecnologia di schede PC e alle ottime prestazioni del processore audio della console di casa Microsoft, sarà di ottima fattura seppur il sonoro, in un titolo del genere, non sia la prima delle preoccupazioni.

    Overlord Il primo materiale giocabile sembra mantenere tutte le buone promesse degli sviluppatori: buona interattività, controlli ben bilanciati e grafica di alto livello. Overlord è un titolo che fa della longevità e del divertimento i suoi punti di forza; se qualche difetto verrà ulteriormente appianato e la qualità del prodotto rimarrà la stessa, se non superiore, in tutto l'arco del gioco, possiamo assicurarvi che le eccellenti trovate narrative e la discreta vastità del gameplay sapranno rendere un valido acquisto anche un videogioco la cui meccanica non si può certo dire innovativa. Ora che l'hype è salito vorticosamente non possiamo far altro che aspettare impazienti ancora un paio di mesi, concentrando tutta la nostra malvagità per scaricarla poi sulle tastiere o suoi pad dell'Xbox360.

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