Recensione Ben 10 Omniverse 2

Un possibile regalo per il vostro nipotino? Forse è meglio di no

Recensione Ben 10 Omniverse 2
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • 3DS
  • Wii U
  • Natale non significa solo vacanze, Mamma Ho Perso l'Aereo in TV e piacevoli cene tra amici e parenti. Tra le luci intermittenti e dolci di ogni forma e tipo, nasconde anche una terrificante incombenza che anno dopo anno tormenta quello che, teoricamente, dovrebbe essere un momento di stacco dalla stressante routine quotidiana: il regalo al vostro "caro" nipotino che "amate" tanto.
    Da bravi zii ci provate ogni maledetto Natale, ma il risultato è sempre lo stesso: il malefico sgorbio non perde occasione per mettervi in ridicolo con i presenti, sottolineando la vostra incapacità nel soddisfare i suoi desideri da teen-ager viziato da una società che lo ha ingozzato a suon di Justin Bieber e pubblicità di costosissimi smartphone.
    Volete vendicarvi in modo subdolo? C'è di meglio di un bel bicchierone di veleno che gli regalerebbe un'agonia purtroppo brevissima. Optate per Ben 10 Omniverse 2: lo confonderete con l'idea di avergli "addirittura" regalato un videogioco, per poi vederlo contorcesi dalla sofferenza dovendolo giocare fino alla fine sotto i vostri divertiti occhi.
    Per una piccola parentesi sadica in pieno stile Saw insomma, niente di meglio che cedere al fascino dell'ennesima "grande" produzione di High Voltage Software.

    Un solo pregio: finisce

    Ben 10 Ominiverse 2 ha un solo grande pregio: prima o poi finisce. Se per qualche oscura ragione avete perso una scommessa e vi toccherà giocarlo sino a vederne i titoli di coda non disperate: gli sviluppatori hanno soprasseduto su un milione di cose, ma almeno quella, almeno la fine, non hanno dimenticato di inserirla.
    Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, Ben 10, anche noto come Ben Tennyson, è il protagonista di una serie di cartoni animati, in onda ormai da diversi anni su Cartoon Network, in cui difende la Terra da minacce extraterrestri grazie al potere di un dispositivo capace di trasformarlo in dieci alieni dotati di poteri speciali.
    Chi si aspetterebbe un'attenzione particolare all'impianto narrativo, che potrebbe facilmente alimentarsi del ricco background da cui attingere, rimarrà immediatamente deluso. Ben 10 Omniverse 2 fallisce sin dal primo secondo, abbandonandovi all'azione dopo un'introduzione della durata di una singola frase di testo. Non stiamo esagerando: è proprio così.
    Dove qualsiasi software house si sarebbe concentrata nell'ammaliare il suo giovane pubblico, stuzzicandolo grazie al carisma del protagonista, High Voltage Software incappa in un'ingenuità stratosferica, azzerando il plot e limitando la sceneggiatura a qualche linea di dialogo tra un livello e l'altro. Non che ci aspettassimo chissà quale intreccio, ma non avere neanche la furbizia di sfruttare il brand di riferimento come si deve ci sembra una stupidaggine non da poco. Non solo: i più giovani, sebbene potrebbero anche disinteressarsi totalmente della trama, almeno inizialmente resteranno disorientati da un incipit reticente nel fornire coordinate spaziali e temporali.
    Lo sconforto, per una narrazione così povera, è tuttavia nulla se confrontato a quello esperito non appena si scopre il gameplay che sorregge l'avventura.
    Ogni livello, in tutto ce ne sono solo sei per fortuna, inizia con una sezione in cui l'avatar corre lungo un sentiero prestabilito senza possibilità di fermarsi. L'utente può interagire sia cambiando corsia, così da evitare alcuni ostacoli, sia mutando forma grazie al dispositivo di cui sopra. Al di là dei singoli alieni che potrete impersonare, da Dueperdue a Astrovolante i volti noti ci sono tutti, questi si dividono in tre macro-gruppi. Quelli più mingherlini e agili sono in grado di saltare burroni e ostacoli bassi. I più corpulenti abbatteranno i muri. Le classiche vie di mezzo lanciano automaticamente missili con cui mandare in mille pezzi torrette e altri sistemi di sicurezza. Se con l'analogico si cambia corsia, con la croce direzionale si cambia forma, stando ben attenti a usare l'alieno giusto, nel momento richiesto.

    L'idea potrebbe anche funzionare ed essere attraente per un pubblico giovane e poco pretenzioso. Il problema sta nell'estrema ripetitività. Già dopo la terza trasformazione e il quinto corridoio attraversato, il gameplay di queste sezioni non ha più nulla di nuovo da dire. Complice un level design assolutamente privo di variazioni sulla formula, dopo il primo livello non ne potrete più. Morire, inoltre, significa dover ripetere queste sezioni da capo, accelerando così la vostra corsa verso la follia.
    Tra un divertentissimo corridoio e l'altro, delle ancor più divertenti arene in cui combattere orde di nemici a suon di calci e pugni. Qui, se possibile, le cose si fanno ancora più frustranti e noiose. Frustranti perché solo con gli alieni più agili riuscirete a sconfiggere gli avversari senza essere colpiti da un'interminabile serie di attacchi perfettamente concatenati tra loro. Noiose perché la totale assenza di combo, il ristretto bestiario di alieni ostili e l'estrema uguaglianza dei terreni di scontro rendono queste sezioni praticamente uguali l'una dall'altra. Vince il button mashing dunque, effettuato tra l'altro con una sola tipologia di personaggi come già detto, che mette in secondo piano qualsiasi tecnicismo (parola fin troppo grande per essere usata in un gioco del genere).
    Risulta davvero difficile dire qualcos'altro su un gameplay del genere, sebbene la tentazione di dilungarsi ulteriormente in tirate d'orecchie allo sviluppatore ci sia senza dubbio. Se proprio volete saperlo, oltre alla noiosissima campagna principale, esiste una seconda modalità, definita Arena, in cui, come il nome lascia intendere, vengono messe da parte le sezioni "in corsa" per proporvi un'unica ambientazione in cui affrontare e sopravvivere a diverse ondate nemiche: modalità noiosa e piuttosto inutile se non per acciuffare qualche Trofeo e sbloccare qualche Achievement in più.
    Tutto da buttare dunque? Assolutamente sì, anche perché a consolidare questo clima da sonora bocciatura ci pensa anche un comparto grafico che se ai tempi della prima Playstation ci avrebbe anche fatto tremare dall'emozione, su PS3 e Xbox 360 sfigura a tal punto che forse converrebbe giocarsi il gioco su un vecchio tubo catodico: almeno si evita di essere testimoni di un tale scempio ulteriormente potenziato dall'alta definizione. Gli scenari sono spogli, le animazioni dei personaggi goffe, i modelli poligonali per nulla dettagliati. Si salva solo il frame rate: magra consolazione per un comparto grafico assolutamente imbarazzante.
    Inutile dilungarsi più del dovuto sul sonoro: il doppiaggio in italiano è decoroso, ma musiche ed effetti annoiano praticamente subito.

    Ben 10 Omniverse 2 Ben 10 Omniverse 2Versione Analizzata PlayStation 3Se il veleno ucciderebbe immediatamente il vostro odiato nipotino (non è inoltre il caso di arrivare a tanto), Ben 10 Omniverse 2 vi regalerà tre ore (tanto dura la campagna principale) di sadico divertimento. Il povero malcapitato ci metterà meno di qualche minuto prima di comprendere in quale trappola sia caduto. Le sezioni in cui correre a perdifiato nei corridoi spiccano per mancanza di variazioni sulla formula, mentre le fasi combat sorprendono per come siano in totale balia del button mashing più sfrenato e alienante. Un capolavoro al contrario dunque, degno di entrare nelle vostre softeche solo se siete cultori del trash o se, per l’appunto, volete vendicarvi di qualche impertinente moccioso. Senza alcun dubbio una delle esperienze videoludiche più traumatiche e desolanti a cui il sottoscritto si sia mai sottoposto.

    3

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