Provato Dark Souls 2 - Crown of the Sunken King

Provato il primo DLC della trilogia estiva di From Software

Dark Souls 2
Trailer: Multi
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Crown of the Sunken King sarà il primo dei tre DLC di Dark Souls 2 che ci accompagneranno quest'estate. Per chi si fosse perso qualcosa, Form Software ha infatti annunciato pochi giorni prima dell'E3 di Los Angeles l'arrivo di una trilogia di contenuti aggiuntivi per il suo bellissimo action-RPG: un'antologia di morte e perdizione titolata “The Lost Crowns”. Il leitmotive della “raccolta”, i cui componenti potranno essere acquistati anche singolarmente, sarà legato ai racconti dei regnanti caduti di Drangleic, sovrani sfioriti a cui non resta neppure il ricordo della gloria.
    A partire dal 22 Luglio, quindi, potremo tornare a maledire la smisurata difficoltà della proposta del produce Takeshi Miyazoe, che ha sostituito Miyazaki -impegnato già da tempo su Bloodborne- alla direzione del progetto. Proprio nel corso della kermesse losangelina abbiamo potuto mettere le mani su una demo del contenuto aggiuntivo, purtroppo “troncata” sul più bello. Questo “giro di prova” è comunque bastato per darci un'idea di quelle che saranno le atmosfere della produzione.

    Un mare velenoso

    Crown of the Sunken King racconterà la stria di Vendrick, il “re folle” che, impazzito per via del tradimento della moglie, ha condannato tutta Drangleic a un'esistenza terribile e desolata. All'area di gioco si accederà direttamente dalla caverna del Putrido, e l'atmosfera velenosa della Gola Nera continuerà ad avvertirsi in maniera prepotente nei primi momenti della nuova mini-avventura. Le schifose statue ricoperte di veleno che adornavano i corridoi bui della zona più scura di Dark Souls 2 torneranno per sputarci addosso la loro bava corrosiva. Raggiunto il primo falò dell'area i toni e le scelte cromatiche cambieranno in maniera evidente. La nuova zona è di fatto un'enorme caverna sotterranea, in cui templi giganteschi si arroccano su spuntoni di roccia, che guardano a picco su un mare segreto e nascosto. I riverberi dell'acqua salgono fino alle volte di questo strano dedalo, che sembra quasi dipinto di un blu tenue e tremulo. Le piramidi votive e le torri che dovremo esplorare se ne stanno quasi pacifiche, clandestine, lontane dal mondo marcio sopra la superficie. Eppure, gli esseri che popolano l'area corrotti come quelli che conoscevamo. Picchieri terribili che ci caricano con le loro lance, mostrando al carne marcia e le ossa, e arcieri che dalla distanza ci bersagliano con frecce precise dalla punta avvelenata. Ecco, se c'è un elemento di continuità con la Gola Nera, questo è proprio il veleno, la tossina verde che ad ogni colpo mette alla prova la nostra resistenza. Fate scorta di muschi verdi, insomma, perchè le cose potrebbero farsi abbastanza complesse (niente che possa impensierire quei poveri sciocchi che hanno affrontato la medusa senza svuotare le sue vasche di melma verde, ovviamente).

    Dark Souls II, insomma, sembra confermare la sua terribile ossessione per la tossicità, che sale fino ai Campi di Raccolta dalle recondite profondità sotterranee di Drangleic: che sia proprio una fiala di veleno letale ad aver condannato per sempre Vendrick il vuoto?
    L'atmosfera umbratile della zona, in ogni caso, è discretamente interessante, per una location che sembra davvero “sommersa” come il titolo del DLC lascerebbe immaginare. Le architetture delle strutture sono evidentemente ispirate a quelle Maya, con piramidi gigantesche costruite con blocchi squadrati e grossi colonnati che ricordano schemi costruttivi ancestrali. Una delle nuove dinamiche di gioco riguarda la presenza di speciali piloni che, una volta colpiti, modificano la conformazione del livello, alzando o abbassando enormi piloni. Lo spostamento di queste titaniche colonne può essere utilizzato dai più intraprendenti per cercare interessanti scorciatoie, e ovviamente serve spesso e volentieri per aprirsi la strada verso il boss, ovviamente “tagliato fuori” da questa demo.
    Purtroppo la prova abbastanza contenuta non ci ha permesso di dare un'occhiata approfondita alle armi e armature inedite che From Software ha inserito nel DLC, che sicuramente faranno gola anche a chi ha ormai mosso i primi passi nel New Game +.

    Qualche dubbio resta sulla durata dell'esperienza di gioco. Il team conferma che per esplorare l'area ci vorranno circa tre ore, ma dubitiamo che i più esperti, speedrun a parte, potranno confermare. Forse era merito dell'equipaggiamento, o forse dei ritmi di gioco ormai interiorizzati, ma terminare la demo ci è sembrata impresa non troppo ardua. Confidiamo quindi nei falò ascetici, e speriamo che i contenuti siano commisurati al prezzo di gioco, fissato a 10 euro. A tal proposito, il producer sembra aver confermato che, una volta conclusa la mini-avventura, si sboccherà un secondo percorso più complesso, come una sorta di new game plus ancora più spietato (in cui per altro si potranno evocare giocatori che non avranno materialmente acquistato il DLC).
    Il 22 Luglio, comunque, per i “malati” di Dark Souls 2 l'appuntamento con Crown of the Sunken King sarà imprescindibile. Anche solo per scoprire i segreti di questo re annegato, e il potere della sua corona.

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