Recensione DJ Hero 2

Recensito il secondo capitolo del Rhythm Game Underground

Recensione DJ Hero 2
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Esattamente un anno fa, cavalcando il successo dei Rhythm Game con periferica annessa, Activision pubblicò un “bemani” decisamente atipico. Rifuggendo chitarre e batterie, Dj Hero si offriva al pubblico dei musicomani con la compattissima Turntable, uno strumento indispensabile per trasformarsi in un DJ provetto ed esibirsi in mix spericolatissimi, fra crossafading e scratch.
    Fu un esordio, al di là dei risultati commerciali, da urlo. Nonostante qualche difetto di gioventù, DJ Hero ha saputo infatti ravvivare la scena dei videogiochi musicali, proponendo uno strumento divertente e ben congegnato, in sinergia con un gameplay assuefacente, profondissimo, impegnativo, ma al contempo perfetto (ai bassi livelli di difficoltà) anche per i neofiti. Fulcro dell'intera produzione, una Soundtrack maestosa, imponente, frutto della collaborazione con numerosi DJ di fama mondiale. L'accompagnamento dinamico, creativo e moderno di DJ Hero era -insomma- il biglietto da visita ideale per una produzione di gran carattere. Purtroppo, c'era qualcosa che ancora non andava. Su tutto, l'assenza di una modalità carriera ben strutturata e la scarsa libertà creativa concessa al videoplayer, costretto a muoversi sui binari musicali preimpostati dal team di sviluppo. Con DJ Hero 2, in dirittura d'arrivo sulle console HD e su Wii, Activision supera d'un colpo tutte le vecchie problematiche, regalando all'utenza un titolo musicale di qualità eccelsa. Spazzando via i traballanti risultati dell'ultimo Guitar Hero (incapace di rivaleggiare con sua maestà Rock Band), DJ Hero 2 si presenta come la vera alternativa al Rhythm Game firmato Harmonix.

    Musique

    La Turntable è sempre la stessa: un piatto girevole, tre pulsanti, più una levetta per il Cross Fading fra le due tracce musicali sovrapposte, ed un perno per la modulazione del suono. A fronte di una disposizione molto compatta (comodissima anche da tenere sulle ginocchia, per chi ha poco spazio), le possibilità del gameplay di DJ Hero sono davvero esaltanti. Le fondamenta ludiche sono rimaste invariate rispetto alla scorsa edizione. Sullo schermo sono quindi visualizzate tre “tracce”: le due al margine, dai colori verde e blu, rappresentano i “master” delle due canzoni che stiamo mixando, mentre quella al centro contiene effetti speciali e beat estranei, a fare da “collante”. Come accade in Guitar Hero e simili, lungo queste tracce scendono delle vistose note colorate, corrispondenti ciascuna ad un pulsante, che andrà premuto quando l'icona arriva nella “zona azione”. Oltre alla semplice pressione, tuttavia, i polpastrelli devono muoversi repentinamente per effettuare una serie interminabile di azioni. Anzitutto, gli Skratch: quando vengono segnalati, oltre a premere un pulsante, bisogna agire sul piatto, muovendolo avanti e indietro. La questione si complica ulteriormente quando le due tracce esterne mostrano uno “scalino”, che le sposta a destra o sinistra. In questo caso si deve muovere la leva per lo switch nella direzione opportuna, così da isolare una singola componente del mix.
    Proseguendo nella “scalata delle difficoltà”, si incontrano poi altre variabili: ad esempio, Skratch direzionali, in cui il brano impone un ordine preciso dei movimenti del piatto, oppure i cosiddetti “Spike”, in prossimità dei quali bisogna muovere repentinamente il Crossfader per riprodurre un picco acustico. Insomma, per superare indenni i mix più complessi si deve davvero sudare.
    Tutte le novità di questa seconda edizione sono poi votate ad aumentare la libertà dell'utente, in grado adesso di agire più in profondità sulla struttura del mix. Scompaiono, fortunatamente, le poco eleganti campionature vocali (fra “Check this out” e “Hey man” pre-registrati), ma sulla seconda traccia, quella centrale, di tanto in tanto appaiono i “Freestyle Beat”: in questi settori si possono improvvisare, grazie alle ripetute pressioni del tasto, ritmi particolari e personalissimi, per cercare di caratterizzare l'esecuzione come preferiamo.
    Nella stessa direzione si muovono gli Skratch liberi, in cui si può addirittura “lasciar correre” il sample e riprendere lo skratch due o più volte, muovendo poi il piatto con la velocità che si desidera. Ancora più importanti per appagare la voglia di creatività, sono le sessioni di Crossfade Freestyle, in cui si possono alternare a piacimento le due tracce musicali, giocando semmai con picchi acustici, e cercando di intavolare una mixing session originale e identificativa del proprio stile.
    Activision, insomma, ha lavorato per accontentare i veri passionisti del mixer, che cercavano un prodotto in grado di stimolare il processo creativo e costruttivo che sta alla base di ogni DJ Set. Ovviamente, trattandosi di un videogioco, non ci si deve aspettare troppa libertà, ma l'impegno è evidente e, soprattutto nelle sfide contro gli amici, le novità riescono a stuzzicare anche i più esibizionisti. DJ Hero 2 poi non si dimentica del Rewind, strumento indispensabile per accumulare punti e risuonare intere sezioni del brano, da utilizzare in combinazione con l'Euforia per raggiungere le vette delle classifiche online o stracciare i propri amici nelle sfide testa a testa.
    Il secondo capitolo del brand si distingue anche per una più lucida progettazione delle sequenze. Sarà che l'introduzione delle “note tenute” alla maniera di Guitar Hero vivacizza il tutto, ma anche ai livelli di difficoltà più umani (“medio” è il minimo per divertirsi seriamente) le sequenze da “suonare” sono più varie, divertenti, impegnative, e costringono ad un esercizio stimolante. Di DJ Hero 2, insomma, ci si innamora immediatamente: il team di sviluppo ha lavorato in maniera impeccabile con gli strumenti che avevo forgiato, ed il risultato è un titolo più maturo, che al contrario di tanti altri brand, già stanchi e ripetitivi alla seconda iterazione, appare in splendida forma.

    Modalità

    Sfortunatamente, anche questa seconda edizione denuncia qualche limite per quel che riguarda la modalità “carriera”, denominata in questo caso “Impero”. Invece di recuperare una struttura simile a quella del vecchio Rock Band, che avrebbe senz'ombra di dubbio reso più intrigante l'intero contesto, dopo aver scelto uno fra sei Dj disponibili ed aver selezionato il proprio “marchio”, ci si lancia in una “canonica” sequenza di mix, da superare al meglio per sbloccare nuove playlist e nuovi locali. Fortunatamente pone rimedio alla piattezza di questa portata l'Online Mode, che permette di sfidare avversari agguerritissimi.
    Gradevolissima introduzione di questo secondo episodio è la Modalità Party. Attivandola, DJ Hero 2 lascia scorrere in sequenza tutti i suoi mix, permettendo a due giocatori di entrare in scena senza pensieri, quando desiderano, così come di abbandonare il piatto senza che questo interrompa il fluire della musica. Questa modalità è davvero perfetta per animare qualche serata, lasciando a disposizione degli ospiti una postazione fissa in cui skratchare in piena libertà. Non ci sono punteggi, non c'è una vera sfida. Soltanto buona musica e la voglia di giocare con essa nel senso più primitivo e disimpegnato del termine. La possibilità di attaccare un microfono alla console per canticchiare varie parti dei brani, ad onor del vero, sembra decisamente posticcia, ma al di là di questa novità la modalità Party è un serio incentivo all'acquisto di un'altra Turntable, nel caso in cui possediate già quella venduta in Bundle col primo capitolo, o del pacchetto completo offerto da Activision ad un prezzo non certo esagerato.

    Altri Suoni

    Come per la scorsa edizione, l'aspetto più esaltante del prodotto è senza ombra di dubbio la Tracklist. Dj Hero 2 non si fa mancare davvero nulla, e si diverte ad inventare i mix più improbabili, affiancando grandi classici ai successi più recenti di artisti di fama mondiale. Basterebbero i nomi per impressionare: Rihanna, Eminem, Timbalan, Sean Paul, Snoop Dog. Una sequenza interminabile di divinità dell'Hip Hop e dell'R&B, che s'intrecciano con le personalità più eclettiche della scena Dance (da David Guetta a Deadmous5). Ma quello che stupisce non è tanto la selezione, che raggiunge livelli d'eccellenza inimmaginabili (il sogno bagnato di ogni cultore dell'underground, della trance, del rap...), quanto il lavoro eseguito sulle campionature. Il contorcersi videoludico della musica di DJ Hero è diverso da quello di RockBand e soci: è più dinamico, meno stabile, è plasmato dai polpastrelli del videogiocatore, e totalmente al suo servizio. Le note, i riff, gli effetti, si accalcano e si sovrastano, e fanno parte di un processo creativo che vive due volte: la prima, per merito degli artisti che hanno prestato il loro talento ad Activision, e la seconda direttamente sulla pelle dell'utente, che agita le mani, le muove freneticamente, fino ad interiorizzare ogni suono.
    Il numero di “megamix” è davvero fuori dall'ordinario, capace di accontentare tutti i gusti. Fra Will.I.Am e Janet Jackson si incontrano anche brani meno orecchiabili, ma il numero di tracce inserite in questo capitolo fa invidia a tutti i colleghi. Un plauso dunque ad Activision per aver investito su un brand che necessita di nomi di forte richiamo, e sinceri complimenti al team di sviluppo per aver saputo digitalizzare in maniera impeccabile l'arte segreta di numerosi DJ.

    DJ Hero 2 DJ Hero 2Versione Analizzata PlayStation 3DJ Hero 2 supera il suo predecessore su tutta la linea. Recuperando una periferica d'ottima qualità, il secondo episodio propone un gameplay più vario e dinamico, migliorato non solo per i meriti di sequenze maggiormente intelligenti e stimolanti, ma anche per l'introduzione di spazi ad uso e consumo del videoplayer. Adesso ogni “DJ virtuale” può dar sfogo alla sua verve creativa, agendo in prima persona sulle tracce mixate per sbizzarrirsi in sequenze più personali. Grazie a questi accorgimenti le costrizioni si fanno sentire meno. Un peccato per la modalità carriera ancora da rivedere: un piccolo difetto oscurato grazie all'introduzione di nuove opzioni per il gioco online e, soprattutto, per il Party Play. Dj Hero, insomma, è un prodotto eccellente, che mantiene ancora il contatto con la sua dimensione videoludica (mentre RockBand sembra perderlo per diventare un prodotto esclusivamente musicale). Diverte ed intrattiene, affascinando soprattutto grazie ad una tracklist senza precedenti, vitale e martellante, vasta all'inverosimile, inedita e mai ascoltata (quindi, se proprio il genere non fa per voi, o se il prezzo della periferica vi sembra elevato, recuperate comunque la Soundtrack). Dj Hero 2, in definitiva, pur restando un titolo di nicchia in un mercato in cui la cultura underground è diffusa solo marginalmente, e senza la pretesa di sostituire i Rhythm Game “strumentali”, traccia una via parallela che vale la pena percorrere.

    8.5

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