Recensione JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle

Un eccezionale tributo videoludico all'incredibile Manga di Hirohiko Araki

JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle
Recensione: PlayStation 3
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Disponibile per
  • PS3
  • Chiunque abbia seguito, anche solo di sfuggita, l'opera più importante di Hirohiko Araki sa che non c'è aggettivo migliore per definirla se non lo stesso che svetta all'interno del suo titolo: il capolavoro del mangaka giapponese, infatti, deve il proprio successo alla stravagante 'bizzarria' delle vicende che lungo gli anni sono state raccontate all'interno delle sue pagine, sempre in grado di esaltare, stupire e appassionare i propri lettori. L'originalità e la bontà di questa formula hanno permesso a JoJo's Bizarre Adventure di diventare non solo uno dei manga più venduti al mondo, ma anche uno dei più longevi tra quelli attualmente in corso d'opera: con il suo esordio ormai datato 1986, la saga di Araki ha infatti spento quest'anno ben ventotto candeline e, con un leggero ritardo rispetto alla Terra del Sol Levante, oggi anche in Europa possiamo finalmente beneficiare di alcune delle iniziative programmate in occasione dello storico raggiungimento di un quarto di secolo di vita da parte del franchise. Per noi appassionati di videogiochi, la più interessante fra queste, è sicuramente quella che ha visto collaborare nuovamente il team giapponese CyberConnect2 e Namco Bandai per la realizzazione di un beat'em'up ad incontri che celebrasse proprio le bizzarre avventure di JoJo sin dai suoi esordi.

    JOESTAR SI NASCE

    Nonostante i continui cambi di epoche, ambientazioni e protagonisti, le costanti che legano ognuna delle diverse serie all'interno del manga rimangono l'eredità ed il destino della famiglia Joestar e, sotto questo punto di vista, il nuovo titolo Namco Bandai centra pienamente il bersaglio del fan service: lungo la modalità Storia potremo infatti rivivere le gesta di ognuno degli eredi della linea di sangue dei Joestar (e successivamente dei loro nemici) sotto forma di combattimenti uno contro uno che, a seconda del capitolo scelto, varieranno in numero e protagonisti.
    Le sequenze con le quali gli scontri verranno presentati ci porteranno ad affrontare alleati e nemici secondo un ordine temporale (e di difficoltà crescente) che segue nel modo più fedele possibile gli avvenimenti del manga, ripercorrendone tutte le serie finora concluse, da Phantom Blood a Steel Ball Run, passando per le imprescindibili Stardust Crusader e Diamond is Umbreakable.
    Ogni episodio/battaglia sarà preceduto da una breve introduzione testuale (doppiata dai voice actor originali della serie animata) che ci aggiornerà sugli sviluppi della narrazione, dopodiché la parola passerà direttamente ai pugni ed ai poteri dei propri avatar.
    Una volta scesi nelle arene, JoJo's Bizarre Adventure All Star Battle mostra immediatamente una personalità di tutto rispetto: il viaggio tra un set di protagonisti e l'altro (scandito dall'avanzamento lungo i capitoli della modalità Storia) si dimostra fin da subito ben più che un mero pretesto per giustificare il passaggio da un arco narrativo all'altro, rivelandosi una sorta di tour guidato attraverso i vari stili di combattimento che incontreremo durante il gioco. In base alla propria 'collocazione' narrativa, infatti, i personaggi potranno essere divisi in tre gruppi principali: gli utilizzatori di Energia Concentrica, i possessori di Stand e quelli 'a cavallo'. Ognuno di essi farà un diverso utilizzo del comando 'Stile' mappato su uno dei tasti dorsali del joypad e, mentre la prima tipologia lo sfrutterà per ricaricare gradualmente la propria Heart Heat Gauge (l'indicatore per le Special Moves di JoJo's All Star Battle), le altre due potranno servirsene per richiamare rispettivamente il proprio Stand (un'entità sprigionata dalla forza spirituale delle persone e dotata di poteri sovrumani) o la propria cavalcatura.

    Approfondendo in modo ancora maggiore l'analisi, è possibile scovare un sottostrato di stili di combattimento ancora più ricco e peculiare, spesso legato a singoli personaggi e alle loro precise caratteristiche: è il caso, ad esempio, del Vampirismo di Dio Brando (che gli permette di 'succhiare' energia vitale e spirituale dall'avversario per ricaricarne le proprie scorte) o dei 'Mode' elementali che caratterizzano gli Uomini del Pilastro (avversari principali della seconda serie del manga ed in grado di sfruttare a proprio favore vento, fuoco e luce). Nonostante le molte variabili, comunque, il roster rimane piuttosto equilibrato, con personaggi più a loro agio nel combattimento sulla distanza, altri più favorevoli ad un corpo a corpo ravvicinato ed altri ancora con caratteristiche da decifrare nel tempo: generalmente, i personaggi che nel manga dimostrano un potere decisamente maggiore rispetto gli altri (come Jotaro o DIO), si rivelano sempre avversari tosti anche in questa trasposizione digitale, ma non c'è mai la sensazione di partire svantaggiati nell'utilizzare un personaggio piuttosto che un altro a causa delle loro caratteristiche.
    A livello tecnico il concatenamento delle combo è il principale motivo conduttore dei combattimenti, ed è subito chiaro sin dalle prime partite: la mappatura dei consueti comandi di attacco (veloce, medio e potente) e di una schivata laterale sui tasti dorsali del joypad permette infatti un'immediata padronanza del proprio personaggio a tutti gli appassionati del genere, con una curva di apprendimento poco traumatica per i neofiti.
    A buttare subito il giocatore nel vivo dell'azione ci pensa anche una gamma di mosse speciali incredibilmente spettacolare e basata principalmente sull'esecuzione delle ormai tradizionali mezzelune streetfighteriane, accompagnate dalla pressione contemporanea di uno, due o tre tasti (in base al tipo di Special desiderata e della sua potenza), che incentra maggiormente il gameplay intorno alla rapidità dei riflessi e alla conoscenza delle mosse avversarie, piuttosto che sull'abilità nel prodursi in sequenze al limite delle possibilità umane.
    Tempi di reazione rapidi, ad esempio, si dimostrano fondamentali per l'utilizzo delle Stylish Moves (schivate con le quali i personaggi si esibiranno in una delle loro tradizionali pose caratteristiche), uno dei metodi più efficaci per diminuire l'indicatore di Guardia dell'avversario (esaurito il quale non potrà più bloccare alcun tipo di colpo), o per innescare la modalità Rush, nella quale pestare a più non posso su uno dei tasti d'attacco, in una sorta di QTE che partirà dopo aver replicato con tempismo perfetto ad un particolare colpo speciale del nostro avversario.
    Impadronirsi di ogni stile di combattimento e riuscire a dar vita alle combo più esaltanti, ovviamente, richiede una buona dose di pratica, ma non sarà necessario presentare un curriculum degno di Daigo 'The Beast' Umehara per ricavare un'ottima dose di divertimento dal titolo Namco Bandai. Forse, un maggior numero di Special ed una più evidente diversificazione dei set di comandi adibiti al loro utilizzo (magari differenti per ognuno dei diversi stili di combattimento), avrebbero garantito ulteriore profondità a tutto il combat system, ma la predilezione di JoJo All Star Battle per battaglie spettacolari ed estremamente dinamiche (nonostante un passo decisamente poco cadenzato da parte dei lottatori) è favorita da questo tipo di approccio e, a conti fatti, la scelta degli sviluppatori si dimostra azzeccata.

    A rendere decisamente meno statiche le battaglie ci pensano, poi, elementi secondari come aree interattive (in cui tanto voi quanto il vostro avversario rischierete di venire danneggiati da auto in corsa o scariche elettriche) e particolari condizioni alle quali dovremo sottostare: difficilmente, infatti, potrete perdere secondi preziosi quando, giusto per citare un paio di esempi, la vostra energia diminuirà nel tempo o la difesa avversaria sarà sensibilmente aumentata. Questi particolari stati alterati potranno comunque essere bilanciati dalla possibilità di acquistare un numero limitato di bonus prima della battaglia grazie alla propria scorta di Oro. Moneta di scambio per eccellenza del mondo di JoJo All Star Battle, questo prezioso materiale potrà essere recuperato vincendo i propri combattimenti nella modalità Storia e soddisfacendo delle particolari 'Missioni Segrete' collocate in essi: per lo più, si tratterà di utilizzare una particolare mossa speciale, attaccare prima del nemico o altri compiti più o meno tradizionali, ma è proprio la segretezza delle richieste (anch'essa comunque aggirabile tramite un discreto esborso di denaro) a rendere interessante la loro scoperta. Se la modalità Storia funge da attrazione principale anche per l'unlocking di personaggi extra (fino a raggiungere un roster completo di 32 combattenti), non sarà comunque l'unica con la quale racimolare Oro: anche la classica modalità Arcade, infatti, permetterà di aumentare la quantità di moneta virtuale in nostro possesso, partecipando a scontri lontani da esigenze narrative e che, di tanto in tanto ed in modo del tutto casuale, entreranno in modalità 'Raccolta', incrementando la percentuale di bottino che entrerà nelle nostre casse.
    Tra le altre modalità di gioco nelle quali potremo lanciarci spicca sicuramente l'interessante 'Campagna': in questa modalità online (purtroppo non ancora testabile in sede di review a causa di server al momento chiusi) sarà possibile costruire il proprio Avatar selezionando uno dei personaggi giocabili, e poi personalizzandolo vincendo medaglie che ne aumenteranno il numero di provocazioni, celebrazioni, pose ed effetti sonori disponibili.
    In questa modalità sarà anche possibile, in modo del tutto casuale, affrontare avversari decisamente più impegnativi che fungeranno da Boss Fight e sbloccheranno materiale più ricercato come nuove colorazioni, costumi speciali e frasi inedite. La struttura non tradizionale di questa modalità online gli assicura certamente un posto d'onore tra quelle disponibili, ma il sistema di micro-transazioni conosciuto al suo interno tramite la versione import necessita sicuramente di una prova con mano più approfondita prima di pronunciarsi riguardo al suo bilanciamento complessivo. Concludono la carrellata di modalità di gioco offerte da Namco Bandai le classiche 'Versus', 'Allenamento', 'Personalizza' (nella quale tutti i feticisti di fighting game potranno modificare victory pose dei personaggi e altro ancora) e 'Galleria', che vi offrirà parecchie motivazioni in più per recuperare e spendere Oro nell'acquisto di modelli 3D, bozzetti, disegni, musiche e voci.

    DAL MANGA ALLO SCHERMO

    Da un punto di vista squisitamente tecnico, JoJo's Bizarre Adventure All Star Battle non può che essere definito come il gioco che tutti i fan della saga attendevano: tralasciando il muro dei 30 fps per secondo che caratterizza il framerate, ad oggi i modelli poligonali dei personaggi sono quanto di più fedele alle loro controparti cartacee sia possibile trovare su schermo, animati in modo esemplare e rispettoso dei modelli fisici e comportamentali conosciuti durante la lettura del manga. L'incredibile livello di dettaglio, fortunatamente, non si ferma alla 'semplice' modellazione 3D di costumi, accessori e movenze trasportate di peso dal fumetto, ma si estende alle bellissime sequenze che accompagnano l'esecuzione delle mosse speciali: ognuno dei personaggi porterà quindi con se i propri colpi più caratteristici e potenti, eseguendoli in un turbine di inquadrature, zoom e frasi che tradurranno finalmente in 'realtà' tutte le ore spese dai fan nell'immaginare le movenze di Jotaro Kujo, Jean Pierre Polnareff (qui Eiffel) e compagnia bella.

    Ottimamente realizzate, per quanto ridotte solamente a dodici elementi e non ricchissime di dettagli, anche le arene nelle quali prenderanno vita le battaglie: ognuna di esse riporterà immancabilmente il pensiero del giocatore ad una delle scene storiche del manga da cui CyberConnect2 ha preso ispirazione per la loro realizzazione, arricchendole di tocchi di classe come i 'Finali Drammatici' che, nel caso di esecuzione del proprio avversario tramite una Special, porteranno in vita vere e proprie tavole del fumetto davanti ai nostri occhi. Efficace anche il comparto sonoro, con un ottimo e ricchissimo doppiaggio accompagnato da brani musicali che andranno a comporre un interessante mix di generi sempre fedele alle ambientazioni e alla vivacità del setting.

    JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle JoJo's Bizarre Adventure: All Star BattleVersione Analizzata PlayStation 3Jojo's Bizarre Adventure All Star Battle è il perfetto omaggio ad uno dei manga più brillanti che la Terra del Sol Levante abbia mai partorito: al suo interno, gli appassionati potranno ripercorrere le tappe più importanti del viaggio secolare della famiglia Joestar e riviverne gli scontri più significativi, utilizzando i personaggi e le abilità più iconiche dell'intera serie. Una modalità online ancora da sviscerare ed una discreta possibilità di personalizzazione dei combattenti, darà ai fan gli stimoli necessari per proseguire nel gioco fino alla scoperta dell'ultimo dei suoi segreti, ma difficilmente i puristi del genere, abituati a confrontarsi sui grandi (e ben più tecnici) nomi del beat'em'up, rimarranno nell'orbita del titolo Namco Bandai per moltissimo tempo. Visivamente una delizia per ogni appassionato della saga, il nuovo fightning game Namco Bandai declina l'espressione 'fan service' nella sua accezione più positiva, offrendo uno stile di gioco spettacolare e una discreta quantità di contenuti da scoprire. Insomma: un acquisto fondamentale per ogni appassionato del franchise.

    8

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