Recensione Savage Moon

Una nuova luna da colonizzare

FluffyLogic, semi sconosciuta casa produttrice di Bristol, è ultimamente intenzionata a farsi largo nel diffidente mondo videoludico e sembra riuscirci piuttosto bene. Dopo gli ultimi accordi stipulati per programmare titoli su PSP, DS, Wii, Mobile Phone e Applicazioni Flash ecco che appare sul Playstation Network di Sony PS3 il loro primo e sudatissimo lavoro: Savage Moon. PixelJunk Monsters incontra Starship Troopers, fondendosi in un ottimo defence tower game, gestibile in tempo reale ricco di ottime idee e buone intenzioni. Presentato allo show di Lipsia di quest’anno, Savage Moon vi teletrasporta nel territorio ostile, insidioso ed inesplorato di una luna spaziale desolata in attesa di colonizzazione. Chi se non l’uomo poteva prendersi questo mesto incarico che lo metterà presto in seria difficoltà: il pianeta è infatti abitato da terribili Insectocytes, creature decisamente poco amichevoli. Fortunatamente la tecnologia ha deciso di spalleggiare la razza umana e con una buona dose di cervello il progresso scientifico potrebbe essere l’arma decisiva per la conquista di questo nuovo mondo.

La miglior difesa è... l’imboscata!

Difendere la propria base e resistere alle molteplici ondate di insettoidi alieni, unico scopo di ogni livello del gioco, non sarà per nulla uno scherzo: la quantità di variabili in campo è elevatissima, e la crescente difficoltà del titolo tiene sempre alto il livello di sfida. Savage Moon presenza arene di gioco piuttosto ampie, ricche di alture e strutture di intricate strutture naturali. Questo impone al giocatore un attento studio del terreno per impostare correttamente la propria strategia di gioco, e posizionare dunque le torrette difensive incaricate di devastare le orde nemiche. Avrete a disposizione molteplici mezzi all’avanguardia, che vi permetteranno una discreta copertura, sia in fase offensiva che difensiva, ma ciò non basterà a semplificarvi la vita. Torrette mitragliatrici, antiaeree, mortai e raggi laser saranno all’ordine del giorno, ma dovranno essere usate con parsimonia, in quanto si avrà un numero limitato di strutture collocabili per ogni livello. Tutte le torri saranno potenziabili, così che aumentino il raggio d’azione e la potenza di fuoco; avrete la possibilità anche di sfruttare le vostre risorse monetarie per lo studio di nuove tecnologie come i cannoni particellari, i lancia granate o il bombardamento orbitale. Soldi che arriveranno ogni qual volta eliminerete un insettoide o terminerete indenni un ondata nemica... ponderate e studiate bene i vostri acquisti perché saranno decisivi sull’esito della battaglia. Molto utili risultano essere i cubi di cemento che obbligheranno i nemici a cambiare direzione, che potrete sfruttare per ordire imboscate letali: il pegno da pagare è la generale fragilità, dimostrata nel caso in cui i nemici più testardi si gettino a capofitto sulla struttura per farla crollare. Saranno dodici le razze aliene con la quale avrete a che fare: striscianti, ragni, scorpioni, enormi mosche e molto altro sbucherà dalla moltitudine di tane sparse sulla mappa, e grazie alla telecamera completamente libera potrete visionare a piacere l’intero spazio attorno alla vostra base.
In generale l'interfaccia di gioco è comoda e funzionale, e la gestione di potenziamenti e costruzioni molto comoda. Savage Moon è quindi un Tower Defense Game con tutte le carte in regola, ma fin troppo fedele alla struttura classica del genere. La varietà di gioco non è certo il punto di forza di questa categoria, ed il titolo esclusivo non riesce ad attirare una folta platea di giocatori, riservando però molte soddisfazioni ai fan.

Graficamente Savage Moon si presenta con dei discreti modelli poligonali tridimensionali, leggermente spigolosi e monocromatici, ma piuttosto dettagliati ed arricchiti da buoni effetti di luce. L’atmosfera futuristica e fantascientifica è molto curata e sentita, le esplosioni sono di egregia fattura, leggermente grezza la riproduzione del sangue dei vostri antagonisti. Nel complesso il titolo appare molto semplicistico ma decisamente funzionale e piacevole dal punto di vista tecnico. Nel comparto audio troviamo un'altalena che oscilla tra buoni campionamenti ad altri meno gradevoli (esplosioni in primis).