Recensione Skydive: Proximity Flight

Uno degli sport estremi più pericolosi e adrenalinici di tutti ha finlamente la sua simulazione

Recensione Skydive: Proximity Flight
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Chi ha vissuto in prima persona gli anni ‘90, non faticherà a ricordare il temerario Patrick de Gayardon. Noto al grande pubblico per aver prestato il proprio talento in uno spot televisivo di una marca d’orologi, lo sportivo francese si è sempre distinto per la sua capacità di sfidare la morte in qualche impresa che tirasse in ballo paracaduti e altezze vertiginose.
    Tra i traguardi più alti toccati dalla sua carriera, prematuramente e tragicamente interrotta nel 1998, c’è quello di aver inventato e sviluppato quasi da solo la wingsuit: una particolare tuta da lancio dotata di un profilo alare, che permette a chi la indossa di planare sfruttando l'attrito dell'aria.
    A un decennio dalla nascita del Wisbase, diretta evoluzione del Base Jumping e disciplina che per l’appunto si basa sull’utilizzo della wingsuit, Gaijin Entertainment, non senza un pizzico di coraggio, ha deciso di dedicargli una simulazione dalle forti tinte arcade.
    Nonostante qualche difetto, Skydive: Proximity Flight riesce più che degnamente ad estasiare gli amanti degli sport estremi e non solo. Penalizzato da un costo troppo elevato se paragonato all’offerta (ben venti euro per scaricarlo dal PSN), potrebbe rappresentare l’acquisto ideale per tanti appassionati al primo price drop.

    Vietato ai deboli di cuore

    Skydive: Proximity Flight tentenna sia sul fronte del gameplay che dal punto di vista dei contenuti offerti. Il primo soffre di una cronica mancanza di profondità, in parte ereditata dalla semplicità della disciplina simulata, mentre quantitativamente non si va molto oltre al proporre una serie di sfide, una manciata di ambientazioni e una dozzina di avatar ben poco caratterizzati. Eppure è un titolo divertentissimo e dal tasso adrenalinico non indifferente.
    Il concept di base è semplicissimo. Vestita la wingsuit, dovrete guidare il vostro avatar attraverso magnifiche ambientazioni, con il duplice obiettivo di evitare l’impatto con suolo e di rispettare le condizioni dettate dal livello di turno.
    Il menù principale divide efficacemente le missioni da completare per gruppi. Rotta vi imporrà di centrare i cerchi sospesi in aria dopo esservi lanciati da uno strapiombo o da una mongolfiera. Trick vi imporrà di eseguire determinate mosse e racimolare così sufficienti punti. Sfide Avanzate e Sfide Extra combinano un po’ le cose, proponendo percorsi piuttosto complessi da portare a termine. Gara Adrenalinica vi pone contro altri tre sfidanti, guidati dalla CPU, con l’obbligo di tagliare il traguardo prima di loro. Stile Libero infine, si spiega da solo: scelta ambientazione, sede di lancio e condizioni atmosferiche, potrete librarvi in aria assecondando il vostro istinto.
    Le modalità di gioco non brillano per originalità, né si sforzano di variare più di tanto la formula di base, ma hanno un grande pregio: fanno sì che il videogiocatore si abbandoni completamente al senso di libertà e velocità sprigionato dal Wisbase, senza impensierirlo con troppe condizioni o limitazioni da rispettare.

    In questo senso gioca molto a favore il sistema di controllo: semplice da apprendere, intuitivo e malleabile grazie a ben tre configurazioni presenti. La prima si affida al classico stick per muovere l’avatar in volo, la seconda sfrutta gli accelerometri del Dualshock 3, l’ultima invece prevede l’utilizzo del Move. In questo senso gli sviluppatori si sono mossi benissimo. Se l’analogico vanta un grado di precisione leggermente maggiore, rimettersi ai sensori di movimento rende l’esperienza più coinvolgente e appagante, senza per questo penalizzare più del dovuto in termini prestazionali. Al di là della vostra scelta quindi, il sistema di controllo si comporta egregiamente, rendendo l’esperienza estremamente immediata.
    Naturalmente il punto di forza del gameplay risiede proprio nel senso di velocità espresso durante ogni discesa. Può sembrare poco per un videogioco, ma questa caratteristica, da sola, è in grado di elettrizzare l’utente partita dopo partita. Dal momento che più si plana vicini al suolo, maggiore sarà la velocità di spostamento, sarete implicitamente indotti a rischiare il collo sorvolando il terreno ed esibendovi in manovre millimetriche e spettacolari. Anche quando si tratterà di librarvi in ambientazioni più ampie e a centinaia di metri dal livello del mare, la sensazione di libertà e serenità provata vi farà venire voglia di un’ulteriore discesa con la wingsuit.

    Certo, le piacevolissime sensazioni restituite dal gameplay non bastano per "sorvolare" sulle evidenti carenze in termini quantitativi, né riescono a controbilanciare del tutto all’eccessiva similarità delle missioni. Ed è proprio questo a mortificare parte del lavoro svolto da Gaijin Entertainment. Se la presenza di diversi atleti, ognuno dotato di propri valori di manovrabilità e velocità, regalano un pizzico di profondità in più, bastano poche ore per essere sicuri di aver sperimentato tutto ciò che Skydive: Proximity Flight ha da offrire. I circa cinquanta livelli presenti potranno anche rubare diverse ore del vostro tempo, soprattutto se vi incaponirete nel voler ottenere il massimo delle valutazioni, ma la sostanza resterà fondamentalmente la stessa. Ciò non spaventerà i giocatori che cerano sensazioni forti, galvanizzati dalle discese adrenaliniche, ma innegabilmente rende il prodotto difficilmente consigliabile a chi è di per sé refrattario agli sport estremi. Un gioco divertente e coinvolgente, ma a patto che siate inclini a un certo tipo di simulazioni e che non siate tra coloro che cercano il pelo nell’uovo.
    Questo discorso appena fatto sul gameplay, andrebbe esteso anche al comparto grafico. Il primo impatto con le ambientazioni create dagli artisti di Gaijin Entertainment è estremamente positivo. Da paradisiache isole tropicali a montagne ghiacciate, passando per distese desertiche, si rimane a bocca aperta di fronte a certi spettacoli paesaggistici. Un’analisi più attenta e distaccata, tuttavia, mette in risalto sporadici casi di pop-up, animazioni legnose dell’avatar e texture non sempre all’altezza della situazione. Nulla di così invasivo o invalidante, ma siamo ben lontani dalla qualità tecnica riscontrata altrove.
    Appena sufficiente il sonoro, appesantito com’è da canzoni rock-punk per nulla ispirate. Molto meglio disattivare le tracce e godersi il suono del vento che fischia nelle orecchie e della tela della tuta che si oppone ai flussi d’aria.

    Skydive: Proximity Flight Skydive: Proximity FlightVersione Analizzata PlayStation 3Skydive: Proximity Flight è un gioco che basa principalmente sulle emozioni che le discese a tutta velocità suscitano nell’utente. Ricercare un gameplay raffinato o un numero esorbitante di modalità (assente perfino il multiplayer online e offline) è del tutto inutile. La creatura di Gaijin Entertainment vive e muore del senso di velocità e dell’adrenalina che ogni "tuffo" è in grado di veicolare. Proprio per questo si tratta di un videogioco indicato a un pubblico ristretto, amante di emozioni forti e sport estremi. Purtroppo il prezzo relativamente alto lo rende ancora meno appetibile, ma al primo price drop potrebbe convincere anche gli indecisi. Se siete cresciuti con il sogno di indossare una wingsuit nel mito del compianto Patrick de Gayardon, i vostri desideri sono stati finalmente esauditi: Skydive: Proximity Flight è proprio ciò che fa per voi.

    7

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