Recensione Sniper Elite V2

Rebellion ci fa trattenere il respiro

Sniper Elite V2
Recensione: PlayStation 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • L'arte dello sniping, nel mondo dei videogiochi, ha sempre riscosso più favori di quanti non si possa immaginare. Al popolo videoludico, a quanto pare, piace l'attesa del colpo perfetto, l'appostamento prolungato in meticolosa osservazione di ogni minimo movimento del nemico, la facoltà di trasformarsi in letali fantasmi capaci di colpire un bersaglio da centinaia di metri di distanza.
    Questa "sete di perfezione" è stata soddisfatta, negli ultimi dieci anni, da ben poche produzioni all'altezza: accanto al celebre Silent Scope (con tanto di cabinato dotato di fucile) troviamo solamente Sniper: Ghost Warrior (peraltro mediocre) ed il sempre apprezzatissimo Sniper Elite. Tra i tre è sicuramente quest'ultimo ad aver riscosso i maggiori successi, grazie soprattutto all'abile mossa evocativa che lo ha portato a distaccarsi dai canoni moderni e tornare ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Riprendendo i fasti del bellissimo Il Nemico Alle Porte di Jean-Jacques Annaud, il titolo Rebellion era riuscito ad immedesimare il giocatore come mai nessuno prima - tanto nel difficile "mestiere" del cecchino quanto nelle atmosfere indimenticabili della pellicola.
    Un successo (seppur di dimensioni contenute) mai veramente dimenticato dai gicoatori, che da tempo, diciamo pure dall'avvento della Next Gen, hanno iniziato a chiedere un sequel a squarciagola. Rebellion Developments e 505 Games, dopo ben sette anni, hanno finalmente deciso di accontentarli, producendo Sniper Elite V2 giusto in tempo per la chiusura generazionale. Il titolo, disponibile dal 4 Maggio per Playstation 3, Xbox 360 e PC, promette di riportare alla luce quelle atmosfere sopite, amalgamandole ad una ricerca del realismo resa oggi possibile dallo sviluppo tecnologico del medium a noi tanto caro.

    Un proiettile può cambiare la Storia

    Dal punto di vista narrativo Sniper Elite V2 presenta vicende dalla sola funzione di background, tanto per contestualizzare almeno un minimo l'azione che ci vedrà protagonisti nel prosieguo dell'avventura. Karl Fairburne è un tiratore scelto dell'esercito statunitense, paracadutato dietro le linee nemiche poco prima del termine ufficiale della Seconda Guerra Mondiale. Il suo compito, tra una Berlino diroccata e dintorni, sarà impedire alla potenza Sovietica di impadronirsi della micidiale tecnologia missilistica V2 (sviluppata dai tedeschi). Per farlo il nostro dovrà rintracciare gli scienziati responsabili del progetto ed impedire che cadano in mano al nemico, eliminando, se necessario, i massimi esponenti dei due schieramenti tra i quali si troverà ad agire.

    "Dal punto di vista del gameplay Sniper Elite V2 recupera quanto di buono fatto dal predecessore, incrementandone la varietà grazie ad una dotazione bellica più corposa."

    Sfruttando quest'incipit piuttosto semplice e largamente comprensibile a tutti la Campagna ci proporrà la bellezza di undici missioni, strutturate secondo canoni ben precisi che prevederanno ora l'infiltrazione e l'abbattimento di strutture sensibili, ora l'eliminazione di bersagli (umani) particolarmente importanti. Una serie d'incarichi nel bel mezzo dei quali s'inseriranno diversi ostacoli, nonché spesso la necessità di deviare dal percorso prestabilito per adempiere al proprio dovere, recuperando documenti scottanti, perquisendo gli uffici dei generali nazisti e via discorrendo. Non mancheranno infine collectibles ed obiettivi collaterali, come il recupero di cento lingotti d'oro nel corso dell'intera avventura o la distruzione di trentasette pregiate bottiglie di vino, nascoste in altrettanti luoghi impervi ed accessibili solo ai nostri fidi proiettili.
    Un prosieguo che non prevederà scene d'intermezzo e momenti discorsivi di sorta ma un semplice briefing prima di ciascuno dei quadri, grazie al quale studiare un'ibrida planimetria della location ed equipaggiare al meglio il nostro eroe. Nonostante la sostanziale assenza di un'articolato intreccio e di una qual minima caratterizzazione dei personaggi, la sequela d'incarichi riuscirà a tenerci incollati allo schermo, soprattutto grazie ad un'ottima riproposizione delle atmosfere post-belliche ed, in generale, all'immedesimazione nel ruolo di tiratore scelto che -come vedremo- la produzione riesce perfettamente a veicolare. La longevità non viene dunque compromessa dall'assenza di un plot centrale o centralizzante, attestandosi comunque su valori molto diversi tra loro a seconda del livello di difficoltà selezionato. Si va dal più semplice "Cadetto", in grado di metterci alla prova per poco più di quattro ore, all'estremo "Sniper Elite", selezionando il quale saremo fortunati ad ottenere un tempo di completamento inferiore alle undici/dodici ore. Nel mezzo "Marksman", una difficoltà dalle caratteristiche miste (come vedremo più avanti) che garantirà una longevità media - tra le cinque e le sette ore al massimo.

    "Sono una pietra, respiro lentamente, miro all'occhio!"

    Dal punto di vista del gameplay Sniper Elite V2 recupera quanto di buono fatto dal predecessore, incrementandone la varietà grazie ad una dotazione bellica più corposa. Il fulcro ci ciascun incarico, almeno fino al suo climax, sarà però il cecchinaggio, veicolato in questo caso da meccaniche collaudate ed estremamente funzionali. Appostati con il nostro fido fucile, individuato il bersaglio e studiata la traiettoria del tiro, avremo la facoltà di svuotare i polmoni e trattenere il respiro, in maniera da produrci in un tiro quanto più preciso possibile. Se avremo azzeccato il colpo letale (alla testa o ad una parte vitale) la traiettoria del proiettile verrà seguita da una particolarissima kill-cam sin dall'uscita dalla canna. Il proiettile impatterà dunque con il corpo del malcapitato, mostrandoci un'eloquente scansione a Raggi X della sua oramai definitiva condizione. Crani fracassati, giugulari divelte e polmoni perforati saranno all'ordine del giorno, rendendo particolarmente cruenta l'azione a schermo. Per quanto questa feature si dimostri da subito interessante e funzionale (se non altro per capire immediatamente l'esito del colpo), l'impossibilità di saltare tali intermezzi e la frequenza con la quale si presenteranno ai più bravi tiratori, le renderanno di tanto in tanto frustranti. Parliamo di un "difetto" molto marginale, incapace di svilire il gameplay ma in un certo senso fastidioso: nella misura in cui, di fronte a più di due o tre avversari da eliminare in sequenza, saremo costretti ad osservare altrettante kill-cam in sequenza, sopportando così diversi "tempi morti".

    "Presa la mano, con la dovuta pazienza, Sniper Elite V2 è in grado comunque di regalare grossissime soddisfazioni, anche perché l'azione non si esaurisce certo nell'appostarsi e cecchinare."

    Fortunatamente già lo sniping in se presenterà alcune variabili capaci di far presto dimenticare (o di far dimenticare nella gran parte dei casi) tutto questo bullet time a volte esagerato. Partendo dal collaterale troviamo la possibilità di sfruttare la nostra abilità di tiratori per innescare le granate così inopportunamente appesa alla cinta dei soldati nemici, o far detonare le numerose taniche di combustibile sparse nei quadri di gioco: l'ideale per creare un diversivo o -ancor meglio- eliminare più avversari in un sol colpo. La pratica ci mostrerà poi come sfruttare i precisi algoritmi balistici per colpire due soldati in un colpo solo (sfruttando il mantenimento dell'inerzia di un proiettile dopo aver trapassato le parti meno resistenti del corpo) o per effettuare -magari non sempre di proposito- uccisioni "di rimbalzo", con proiettili ad impattare su uno spigolo molto vicino per finire poi contro il nemico: vero e proprio skill shot al quale sarà correlato anche un achievement/trofeo.
    Ognuna di queste variabili, come accennato poco fa, sarà direttamente collegata alla balistica, vero e proprio fiore all'occhiello della produzione Rebellion. A seconda del livello di difficoltà selezionato, i proiettili esplosi verranno influenzati da niente, dalla sola forza di gravità o dal vento e dalla gravità (rispettivamente selezionando Cadetto, Marksman e Sniper Elite). Se a livello di difficoltà più basso ci trasformeremo in invincibile macchine da guerra con l'unica preoccupazione di avere abbastanza colpi nel caricatore, selezionando il più alto saremo gioco-forza costretti a studiare con pazienza e perseveranza ogni colpo. La traiettoria dei proiettili verrà infatti influenzata dalla distanza e dalle perturbazioni atmosferiche, impedendoci nel 95% dei casi un colpo "dritto per dritto". Le dinamiche, in questo senso, funzionano davvero bene; tuttavia da un certo punto di vista ci saremo aspettati una sfida leggermente meno proibitiva. Si sente infatti la mancanza di un tutorial -anche breve- riguardo alle tecniche di sniping dalla distanza; una sezione che insegni approssimativamente a valutare l'inclinazione del tiro a seconda della distanza. Fase tranquillamente inseribile nel lungo monologo iniziale del protagonista, facendogli commentare in maniera più approfondita la primissima uccisione. S'innesta così un meccanismo di trial & error (almeno per una prima parte dell'avventura), a causa del quale vi ritroverete spesso nei guai ed altrettanto spesso costretti a ricaricare dall'ultimo checkpoint. In aiuto del giocatore, fortunatamente, la possibilità di impostare un livello di difficoltà personalizzato attingendo dalle caratteristiche di ciascuno dei predefiniti. Particolarmente utili, in questo senso, due delle feature presenti in Marksman: l'indicazione della curva di tiro mentre tratterremo il respiro e la facoltà di taggare i nemici tramite l'inseparabile binocolo, in maniera da averne sempre sotto controllo le routine. Se questa seconda opzione appare decisamente più arcade, è la prima a stuzzicare l'interesse del giocatore - almeno nelle prime missioni. Un qualcosa di simile, magari meno marziale e maggiormente legato all'intuito e all'interpretazione, avrebbe dovuto essere implementato (a nostro modo di vedere perlomeno) anche a livello Sniper Elite, dove tra le altre si lamenta l'assenza di una qualsiasi indicazione (visiva, ad esempio) per constatare presenza e direzione del vento.

    "A seconda del livello di difficoltà selezionato, i proiettili esplosi verranno influenzati da niente, dalla sola forza di gravità o dal vento e dalla gravità (rispettivamente selezionando Cadetto, Marksman e Sniper Elite)."

    Presa la mano, con la dovuta pazienza, Sniper Elite V2 è in grado comunque di regalare grossissime soddisfazioni, anche perché l'azione non si esaurisce certo nell'appostarsi e cecchinare. Avremo infatti diverse possibilità di agire con circospezione, sfruttando l'ambiente circostante e la già menzionata dotazione bellica. Riguardo a quest'ultima abbiamo trovato particolarmente stimolante la facoltà di piazzare trappole sfruttando le mine anti-uomo e le mine da inciampo. Sarà ad esempio possibile -nonché consigliabile in certi casi- sfruttare un cadavere per piazzarci vicino una carica, ed attendere l'avvicinarsi di uno o più compagni allarmati per gustarne la deflagrazione. Oppure coprire un'eventuale fuga tendendo i sottili cavi delle mine ad inciampo, che coglieranno di sorpresa gli eventuali malcapitati. Tecniche e sotterfugi che s'uniscono in maniera piuttosto funzionale anche all'immancabile possibilità di agire a viso aperto, aprendo il fuoco su qualsiasi essere vivente ed utilizzando pistole, mitragliatori e granate reperite sul campo per spazzare via la milizia nemica senza troppi scrupoli. In questo senso a tornare particolarmente utile è la sezione di briefing pre-incarico, che darà accesso ad un'armeria virtuale nella quale togliere e aggiungere parti dell'equipaggiamento (per non sforare il carico massimo) in maniera da pianificare già a priori l'approccio.
    Nonostante la varietà non venga di per sé mai messa in discussione (con la possibilità di spezzare il collo silenziosamente a sublimare il tutto), a far calare leggermente l'appeal della produzione, livello dopo livello, ci pensa un level design fin troppo lineare, che molto spesso non prevede variazioni tali da permettere un'efficace selezione tra le strategie applicabili. Immedesimandoci in un cecchino e trovandoci di fronte ad una pattuglia composta da cinque o sei individui, il primo e più naturale pensiero dovrebbe correre all'azione furtiva, passando inosservati grazie ai molti edifici diroccati a disposizione. In Sniper Elite V2, purtroppo, non sarà sempre possibile: i limitati accessi alle porzioni meno in vista di ogni quadro manterranno l'azione su binari piuttosto limitati, impedendo al titolo di decollare definitivamente verso la vetta. Da deterrente ad un meritato successo funge anche l'Intelligenza Artificiale nemica, spesso troppo altalenante. Ci troveremo infatti a fronteggiare situazioni in cui lo sparo di un cecchino avversario verso la nostra postazione non desterà alcun sospetto, mentre il nostro verso il suddetto allarmerà l'intera macchina nazista. Altre in cui un nostro preciso colpo ad oltre duecento metri di distanza mostrerà inspiegabilmente agli avversari la nostra esatta posizione; ed altre ancora ove un semplice rintocco di campana impedirà ad una guardia di accorgersi della morte violenta dell'amico a poco più d'un metro di distanza. Un vero peccato dato in altrettante situazioni le routine comportamentali si rivelano ben congegnate, con avversari capaci d'accerchiarci e sfruttare la superiorità numerica (e la maggior potenza di fuoco) per distruggerci (letteralmente).

    Qualche difetto non rovina comunque un'esperienza solida e convincente, specie se affrontata con un amico, tramite l'ottimo multiplayer competitivo. Oltre alla possibilità di giocare l'intera campagna in due - dimezzando qualsiasi difficoltà, troveremo altre tre interessanti modalità collaterali. In Somma Uccisioni dovremo vedercela con ondate di nemici in una sorta di Orda declinata in salsa Sniper Elite. In Osservatore uno dei giocatori sarà armato di solo binocolo (e pistola a corto raggio) ed avrà l'unico e solo compito di "spottare" i nemici per il tiratore vero e proprio. Infine, in Bombardamento, il duo sarà chiamato a recuperare (sotto il fuoco nemico) le parti di un veivolo, per ricostruirlo e fuggire il prima possibile. Le modalità funzionano egregiamente, mostrando dei limiti solamente nella selezione delle mappe, limitata a tre riprese peraltro da altrettante missioni della Campagna.

    Ottica 2x

    La sezione meno convincente di Sniper Elite V2 è senza dubbio quella tecnica. Per quanto l'ottima gestione dell'illuminazione dinamica, una selezione piuttosto convincente di effetti particellari ed una discreta modellazione poligonale riescano a ricreare atmosfere ambientali molto convincenti, scendendo nel dettaglio si notano una ad una anche le magagne. Con l'impegno profuso nella fedele riproduzione della balistica dei proiettili si è certamente andati al risparmio -in primis- sulla texturizzazione ambientale, spesso priva di mappe superficiali di valore e dunque, in ultima analisi, piuttosto piatta. In secondo luogo nel level design, gioco-forza limitato da un'interattività ambientale piuttosto blanda e dalle possiblità d'esplorazione "contenute" che abbiamo già descritto. Infine nell'implementazione del comparto animazioni, che soffre di una certa legnosità e, in alcuni casi, della mancanza di una varietà del tutto convincente. Molto diversa invece la cura con la quale è stata riprodotta la già citata balistica dei proiettili - estremamente realistica almeno per quelle che possono essere le nostre conoscenze in merito. Interessanti anche, da questo punto di vista, tutte le possibilità di tiro di cui si è parlato nel precedente paragrafo, possibili grazie al mantenimento dell'inerzia di moto del proiettile e delle opportune dinamiche di rimbalzo. Buono in linea di massima lo sviluppo della kill-cam, utile e spettacolare ma capace in alcuni casi di mostrare i limiti di un comparto animazioni non troppo curato. Il titolo, come detto in apertura, da il meglio di se grazie all'ottima caratterizzazione dell'ambientazione, che passa sia dalle velleità tecniche già disquisite, sia dallo studio meticoloso dell'epoca in cui l'azione è ambientata, con la ricostruzione certosina di elementi architettonici particolarmente rappresentativi.
    Chiude immancabilmente il quadro un comparto sonoro leggermente altalenante, che contrappone una buona campionatura ambientale ad un doppiaggio italiano largamente rivedibile.

    Sniper Elite V2 Remastered Sniper Elite V2 RemasteredVersione Analizzata PlayStation 3Sniper Elite V2, a fronte di qualche imprecisione, risulta un buon prodotto, in grado di offrire ampie soddisfazioni. L’eccessiva linearità dei quadri impedisce al titolo Rebellion di spiccare il volo verso lidi celestiali, mantenedolo però su standard piuttosto elevati grazie soprattutto alle ottime meccaniche di sniping, ad un livello di sfida davvero molto elevato e ad uno spettro di possibilità d’azione variegato al punto giusto. Intendiamoci: come ogni stealth game (specialmente di questo tipo) non si tratta di un titolo per tutti, anche se il team ha tentato d’inserire feature d’accompagnamento e livelli di difficoltà irrisori per i meno avezzi alla “fatica”. Solo chi avrà la pazienza di sperimentare i massimi livelli di difficoltà e le complete velleità balistiche di Sniper Elite V2 potrà apprezzarne a pieno le qualità, che lo eleggono senza dubbio tra i migliori sniping game di sempre.

    8

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