Recensione Super Rub-A-Dub

Dov'è finita la mia paperella???

Recensione Super Rub-A-Dub
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS3
  • Per un pugno di papere...

    Durante l’indimenticabile Press Conference Sony tenuta in occasione dell’E3 2005, Phil Harrison divertì ed emozionò il pubblico grazie ad un software in grado di simulare (con eccezionale precisione ed ampio uso del Bounding Box) una vasca da bagno piena di stilizzate paperelle di plastica. Con un po’ di malizia, l’anno seguente le piscine del Rooftoop Party organizzato da Nintendo pullulavano di paperelle di plastica con sopra il logo della grande N. Il “botta e risposta” non si concluse: durante la scorsa edizione della GDC di Lipsia i Pr Sony regalavano agli addetti stampa delle piccole papere gialle sul cui petto campeggiava la scritta “Playstation 3”.
    Queste piccole iniziative stimolavano senza dubbio i sorrisi dei giornalisti specializzati, ma nessuno ha mai soppesato l’idea che i pennuti di Harrison potessero trasformarsi in un’applicazione ludica vera e propria. Qualche giorno fa, invece, è apparso sul Playstation Store Europeo il primo gioco pensato esclusivamente per il mercato del vecchio continente: Super Rub’a’Dub.

    Quack!

    In Super Rub’a’Dub il compito del giocatore è quello di salvare una serie di paperelle intrappolate nella vasca da bagno, facili prede di squali a molla. Le meccaniche di gioco ricordano da vicino quelle di alcuni recenti puzzle game, ad esempio Mercury o Super Monkey Ball: Banana Blitz (Wii). Utilizzando il sistema di riconoscimento motorio del Sixaxis, infatti, il giocatore dovrà inclinare il piano di gioco (la vasca in cui giacciono le papere), per condurre la gialla “protagonista” al salvataggio dei suoi piccoli: toccando le bolle entro cui sono confinati, i cuccioli di gomma saranno liberati e cominceranno a seguirla, allora si dovrà indirizzarli verso l’uscita (il tubo di scarico). Muovendo il Pad verso l’altro è poi possibile scuotere la vasca, così da far eseguire un balzo alla papera ed al suo seguito di piccoli. Il gameplay appare sin da subito piuttosto limitato, a causa della piattezza del concept: lontano dai prodotti citati in precedenza, difatti, Super Rub’a’Dub è esclusivamente un gioco d’abilità manuale, in cui la precisione di movimento è l’unico elemento rilevante nell’economia di gioco. Sebbene le 60 vasche disponibili nel prodotto completo (4,99 euro sul Ps Store) siano sufficientemente diversificate, alla fine l’assenza di una marcata componente elucubrativa (come in Mercury) o attiva (come in Banana Blitz) rende il comparto centrale del titolo davvero esile. La presenza di squali giocattolo pronti ad ingurgitare le piccole paperelle resta un elemento marginale (basta scuotere la vasca per ribaltare questi supposti avversari), e l’unica occupazione del giocatore, alla fine, si rivela quella di impostare al meglio le traiettorie del pennuto (o degli stessi predatori, in alcuni livelli bonus in cui si devono ingurgitare le paperelle).
    Al termine di ogni schema, sulla base delle prestazioni dell’utente, viene assegnata una medaglia: al tempo impiegato per terminare il quadro è sottratto un bonus che dipende dal numero di piccoli salvati contemporaneamente, o sommato un “malus” calcolato sulla base di quelli perduti. Il punteggio finale viene dunque inviato ad una classifica online aggiornata in tempo reale. Il miglioramento delle proprie prestazioni appare, dopo breve tempo, uno dei pochi motivi in grado di occupare il giocatore. L’esercizio del minigioco firmato dalla stessa Sony risulta difatti del tutto fine a se stesso, poco vario ma soprattutto senza alcun particolare carattere (visivo o stilistico che sia, come ad esempio accade in flOw). L’impressione che non tarda a farsi strada nell’utente più smaliziato è che il prodotto sia l’ultima derivazione commerciale di quella che, un tempo, era nata come semplice Tech Demo atta ad illustrare le funzionalità del controller. O, forse, è proprio per non lasciare in secondo piano il meccanismo di controllo tramite Tilt Sensor (ad oggi ben poco sfruttato nelle produzioni Ps3), che Sony Computer Entertainment ha pensato di sviluppare il titolo in esame.
    Super Rub’a’Dub, in ogni caso, gode di qualche indubbio pregio: il numero di tavole a disposizione nella versione completa (60, per 3 difficoltà di gioco) è davvero ampio, e si nota l’impegno dei programmatori votato a proporre una varietà quanto meno legata al level design. Sfortunatamente la succitata ripetitività del concept e la monotonia visiva (acqua, squali e papere sono gli unici elementi presenti su schermo) sono pronte ad intaccare la buona volontà di molti utenti, il che rende il prodotto adatto soltanto ai più accaniti sostenitori di un divertimento “old style”. Anche l’assenza di un comparto multiplayer degno degli standard odierni (fino a quattro giocatori possono sfidarsi semplicemente giocando lo stesso livello uno dopo l’altro) limita di molto l’impatto di Super Rub’a’Dub nel mercato attuale degli Arcade disponibili in digital delivery (attualmente ci sono offerte ben più gradevoli allo stesso prezzo).

    Facciamo il bagnetto!

    L’aspetto tecnico è forse quello che più colpisce. La realizzazione dell’acqua, con trasparenze e riflessioni, ed i cromatismi opachi del fondo delle vasche, nonché l’inattesa cura riposta nei pochi modelli poligonali (gli squali sono bellissimi da vedere), sfociano in un colpo d’occhio davvero gradevole. Sfortunatamente, nonostante la bontà dell’aspetto visivo, a Super Rub’a’Dub manca del tutto un “carattere” memorabile: Papere e Squali fanno sorridere e divertono, ma non certo restano impressi nella memoria dei giocatori come le “architetture biologiche” del già citato flOw.
    Il comparto sonoro, pur proponendo un ridottissimo numero di tracce di sottofondo, risulta poco invasivo, e si evidenzia per una serie di buonissimi effetti legati al movimento dell’acqua, delle papere, e degli squali (il suono che i predatori emettono quando si accorgono dei pennuti è evidente citazione dall’immortale Metal Gear Solid).

    Super Rub-A-Dub Super Rub-A-DubVersione Analizzata PlayStation 3L'idea alla base di Super Rub'a'Dub è, potenzialmente, valida. Purtroppo ad un concept di gioco ormai rodato non si affianca nessun intervento mirato a caratterizzare, dal punto di vista ludico, il prodotto. Così il nuovo Arcade firmato Sony resta un monotono esercizio di gestione del Tilt Sensor. Come già sottolineato, oltre ad un impatto audiovisivo piacevole, si deve notificare un ampio numero di schemi molto diversificati fra loro, ma il ridotto coefficiente di difficoltà (innalzato nelle prime fasi di gioco solo dalla sensibilità del pad), e soprattutto l'assenza di elementi in grado di variare l'esperienza, rendono Super Rub'a'Dub un titolo poco coinvolgente, adatto agli appassionati del "genere". Consigliamo vivamente, prima di procedere ad un eventuale acquisto, una prova diretta dello Starter Pack, disponibile gratuitamente sul PS Store (è necessario scaricarlo comunque: il pacchetto a pagamento è una serie di livelli aggiuntivi che necessita del Kit di base).

    4.5

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