Provato Tales of Xillia 2

Le prime ore in compagnia dell'Action-RPG di Bandai-Namco

Provato Tales of Xillia 2
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  • PS3
  • Il tempo medio per la conversione e l'adattamento occidentale dei capitoli di Tales of si aggira attorno ai due anni. Bandai-Namco promette di migliorare (vederemo come se la caverà con Tales of Zestiria), ma intanto anche Tales of Xillia 2 raggiungerà gli scaffali del vecchio continente con inspiegabile ritardo rispetto alla release nipponica. Visto il periodo di magra, comunque, non possiamo che accogliere il titolo più che calorosamente, anche perchè in questi ultimi mesi non si sono visti troppi J-Rpg sulle console casalinghe.
    In attesa quindi dell'uscita, prevista per la terza settimana di agosto, abbiamo messo le mani su una versione preliminare del gioco, in grado di fare il punto sui tre elementi chiave della produzione: narrazione, combattimento e struttura delle quest.

    La sindrome dei sequel

    La storia raccontata da questo secondo episodio di Tales of Xillia comincia esattamente un anno dopo la conclusione delle avventure di Jude e Milla, trasportandoci nel nuovo ed iper-tecnologico mondo di Elympios: qui, faremo la conoscenza di Elle Marta e Ludger Kresnik, due nuovi protagonisti i cui destini si intrecciano nel momento in cui il treno sul quale stanno viaggiando subisce un dirottamento e conclude la sua corsa con un terribile incidente. Se gli avvenimenti dell'incipit sono abbastanza lineari e tutto sommato comprensibili, una volta sbrigate le formalità introduttive la trama prende una piega piuttosto inaspettata. Nel tentativo di far rientrare in campo le personalità più apprezzate del prequel, infatti, Tales of Xillia 2 complica le cose in maniera piuttosto evidente, divertendosi a intrecciare varie linee temporali e soprattutto presentando diversi accadimenti ad un ritmo quasi esagerato. L'incipit dell'avventura non è dei più riusciti, insomma, anche perchè i nuovi protagonisti non riescono a bucare lo schermo come i due predecessori. Sembra proprio, anzi, che il team di sviluppo abbia voluto tratteggiare due eroi sicuramente più “neutri”, plasmati dalle scelte che il giocatore compie nei dialoghi e con una personalità sicuramente più proteiforme. Scelta decisamente strana, per una serie (anzi: un genere) che ha sempre fatto della minuziosa caratterizzazione dei protagonisti il suo cavallo di battaglia. In Tales of Xillia 2 si sente quasi l'urgenza di imbattersi nelle storyline alternative dedicate a Milla e Jude, per tornare a confrontarsi con personaggi molto più riusciti. Speriamo che nelle fasi avanzate dell'avventura le cose cambino, e Ludger e Elle sappiano far valere di più le loro qualità.

    L'inconsistenza dei protagonisti non è l'unico problema delle battute iniziali di Tales of Xillia 2. Anche la struttura delle missioni è proprio il meglio che ci si potesse aspettare. Le conseguenze dell'incidente in cui i personaggi vengono coinvolti costringono Ludger ad un trattamento medico per il quale il nostro deve contrarre un debito altissimo, che dovrà in qualche modo ripagare. Nel corso delle prime ore di gioco, insomma, ci si trova invischiati in una serie di compiti noiosi e ripetitivi. Non sappiamo ancora come siano strutturate le fasi avanzate del gioco, o quanto sia estesa la quest principale: ma la prima impressione, di fronte alla sequela di miseri incarichi con cui siamo stati inondati, è che il team di sviluppo abbia voluto un po' “allungare il brodo”, mettendoci di fronte ad una serie di missioni tediose e poco ispirate che solitamente fungono solo da elemento di contorno nei più moderni esponenti del genere.
    Per fortuna, anche a fronte dell'incipit non proprio eccelso, Tales of Xillia 2 si risolleva quando si arriva agli scontri. Il Combat System tipico della saga torna qui in tutto il suo splendore, assottigliando ancora di più il confine fra action e Rpg. Il nuovo capitolo propone quindi un'evoluzione del DR-LMBS (Dual Raid Linear Motion Battle System), con un interessante sistema di cambio del proprio armamento in tempo reale: questa opzione ci permetterà di modificare il nostro equipaggiamento offensivo tra armi a corto, medio e lungo raggio con la semplice pressione di un tasto. Cambiando, ovviamente, anche il set di combo a disposizione del giocatore.

    Un altro elemento inedito che il Tales Studio ha deciso di inserire all'interno del proprio sistema di combattimento riguarda la particolare modalità 'Chromatus' nella quale Ludger potrà entrare dopo aver caricato completamente un'apposita gauge bar a suon di attacchi: entrato in questa modalità, il nostro protagonista godrà di una momentanea invulnerabilità e potrà sfruttare un set di attacchi e skill del tutto nuovo, trasformandosi, nel frattempo, in una creatura demoniaca.
    Dopo una breve prova con mano possiamo già garantirvi che l'integrazione tra nuovi e vecchi elementi si dimostra estremamente fluida e piuttosto facile da assimilare: le nuove abilità, infatti, non stravolgono assolutamente il feeling che ha caratterizzato il combat system della serie nei suoi episodi più recenti, ma riescono comunque ad innovarne le dinamiche in modo sufficientemente stimolante, anche per chi dovesse aver finito il precedente episodio.

    Tales of Xillia 2 Produrre il seguito diretto di un singolo episodio di una serie antologia è sempre rischioso. Soprattutto se si cambiano i personaggi principali ma non si ha il coraggio di lasciare andare i vecchi protagonisti, che qui tornano monolitici a mettere in ombra i nuovi eroi, decisamente palliducci nelle prime fasi di gioco. I problemi principale dell'incipit di Xillia 2, comunque, sono legati piuttosto ad un avanzamento frammentato e ad una trama un po' fumosa. Non siamo a livelli disastrosi, soprattutto perchè il combat system funziona alla grande, risulta tecnico e stimolante al punto giusto. Ma per raggiungere gli eccellenti livelli del predecessore, il gioco dovrà dimostrare più nerbo nelle fasi avanzate.

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