Recensione Dead or Alive 5: Last Round

Dead or Alive 5 torna con una riedizione denominata Last Round, che include tutti i DLC, i costumi e i contenuti aggiuntivi pubblicati fino ad oggi.

Dead or Alive 5: Last Round
Recensione: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Dead or Alive 5 non sembra affatto intenzionato a lasciare gli scaffali, virtuali e non. Dopo l'uscita originale, risalente al 2012, il gioco ha già visto la distribuzione di una versione Ultimate l'anno successivo, ed è ormai pronto a tornare nel 2015 sulle console di attuale generazione, accompagnato anche da versioni per old gen e PC. Una classica Remastered dunque, che si fa portatrice di un gran numero di contenuti scaricabili precedentemente distribuiti (ma non nella loro totalità), di oltre 300 costumi alternativi per i personaggi del roster, di due nuovi lottatori e di un gran numero di aggiustamenti grafici e al gameplay.

    L'ultimo ballo

    Questa volta è davvero l'ultima, promettono gli sviluppatori, e tutto sembra apparecchiato a dovere per il gran finale. Rispetto alla versione originale, risalente ormai ai tre anni fa, in questa incarnazione current gen Dead or Alive 5: Last Round si presenta decisamente rimesso a nuovo dal punto di vista grafico. Grazie ad un notevole lavoro svolto sui modelli dei personaggi, sulla definizione delle texture e su certi effetti completamente nuovi, come quelli legati alle sporcature e alle gocce di sudore che compaiono su corpi e abbigliamento dei combattenti, il risultato complessivo fa a tratti dimenticare la genesi old gen, se non fosse per il diffuso aliasing e per una mole poligonale non più al passo con i tempi, soprattutto relativamente ai fondali. Buono il lavoro svolto anche sulle animazioni, che ora si concatenano in maniera decisamente più convincente, aumentando la sensazione di realismo relativa ai contatti tra i lottatori. Il tutto con 1080p e 60 frame per secondo quasi sempre costanti, per una resa complessivamente ottimale.
    A fronte dunque di una mano di lucido, il cuore dell'offerta di Dead or Alive 5: Last Round ruota comunque tutto attorno al discorso contenutistico. Ben 35 sono i personaggi che affollano il roster, compresi due nuovi combattenti creati appositamente per questo ultimo round, sui quali torneremo più avanti. I maniaci dell'estetica non rimarranno delusi, dato che il gioco propone un numero complessivo di oltre 300 costumi con cui personalizzare i lottatori, oltre alla possibilità di cambiare le acconciature (a dire il vero non troppo varie), e di aggiungere piccoli dettagli estetici, come un paio d'occhiali, per una varietà che pochi congeneri possono vantare. Per quanto buona parte dei DLC originali trovino posto in questa collezione definitiva, qualcosa è stato lasciato fuori, e la buona notizia per i possessori del gioco originale che dovessero al tempo aver investito grosse cifre, è che al primo avvio Last Round permetterà di recuperare eventuali acquisti già effettuati, e di trovarseli immediatamente disponibili.

    Venendo ai due nuovi personaggi che si aggiungono al già ricco roster, abbiamo da una parte Honoka, giovane combattente che chiaramente strizza l'occhio alle Idol, e dall'altra Raidou, che i fan del primo episodio ricorderanno bene. La più interessante e divertente da giocare rimane comunque la prima, dato che nonostante l'evidente riciclaggio di mosse ben note presenta modi interessanti e molto rapidi per concatenare combo molto rapide ed efficaci. Considerato comunque che nessuno dei due nuovi personaggi brilla per originalità o soluzioni particolarmente innovative, si tratta di due aggiunte tutto sommato marginali, anche si si apprezza il buon lavoro di ribilanciamento del gameplay svolto per mantenere tutti i combattenti sullo stesso piano. Con qualche ritocco ai danni inferti da determinate combo, nel complesso l'equilibrio continua ad apparire ottimo, garantendo un buon terreno di scontro anche per coloro interessati alla competizione a livelli più alti.
    Relativamente al Photo Mode disponibile in questa versione Last Round, questo presenta purtroppo grosse limitazioni. Innanzitutto, risulta inutilizzabile durante i match, ma si può attivare solamente durante le esibizioni CPU contro CPU. Inoltre, le regolazioni si limitano al fuoco e all'ampiezza dell'obbiettivo, saltando a piè pari caratteristiche come la scelta dell'esposizione, o i filtri, che altri photo mode offrono ormai da molto tempo.

    Dead or Alive 5: Last Round Dead or Alive 5: Last RoundVersione Analizzata PlayStation 4Data la totale assenza di concorrenza diretta sull'attuale generazione, quella di Tecmo Koei è una mossa strategica ben pensata, che permette loro di offrire agli appassionati di picchiaduro un gioco solido, capace di intrattenere tanto i nuovi arrivati quanto di prestarsi ad approfondimenti interessanti. Dal punto di vista tecnico, il lavoro svolto è nel complesso molto buono, con il nuovo set di animazioni e l'aumento di risoluzione sulle texture a dare nuovo lustro al colpo d'occhio. Persino chi abbia già speso molto tempo con l'originale potrebbe farsi tentare da questa Remastered, a patto di sapere molto bene che le vere novità si fermano a marginali aggiustamenti al gameplay e all'aggiunta di due personaggi non proprio ispiratissimi. Il consiglio d'acquisto più sincero, dunque, va semmai a chi non abbia mai speso del tempo con il gioco originale: nonostante la relativa età, il gameplay è invecchiato bene, e completo di un gran numero di contenuti Dead or Alive 5: Last Round può rappresentare un ottimo passatempo in attesa di futuri concorrenti sulle console di attuale generazione.

    7.3

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