Provato Destiny - Il Casato dei Lupi - Le Prigioni degli Anziani

Abbiamo provato a Seattle la componente PvE del nuovo DLC di Destiny. Un assalto, cinque missioni della storia, e le Prigioni degli Anziani, pensata per team di tre giocatori e pronta a sostituire gli Strike!

Provato Destiny - Il Casato dei Lupi - Le Prigioni degli Anziani
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  • Xbox 360
  • PS3
  • PS4
  • Xbox One
  • Esattamente una settimana fa vi avevamo raccontato le nostre impressioni sulla nuova modalità PvP del Casato dei Lupi, secondo pacchetto di espansione di Destiny, che abbiamo provato in esclusiva italiana negli studi di Bungie.
    Oggi, quando mancano appena quattordici giorni alla pubblicazione del DLC, torniamo ad esplorare i contenuti di House of Wolves, con un occhio di riguardo per la componente PvE, finora la più apprezzata dai giocatori.
    Calati nelle cupe profondità delle "Prigioni degli Anziani", abbiamo avuto conferma che le intenzioni del team di sviluppo sono più che serie: la tanto chiacchierata assenza di un Raid non è certo un modo per "risparmiarsi", bensì una scelta guidata dalla consapevolezza che, allo stato attuale dei fatti, Destiny ha molti spigoli da limare. Mentre una buona fetta di pubblico ancora fatica ad assemblare un team di sei persone per godersi la Volta di Vetro e la Fine di Crota, i giocatori più assidui rischiano di finire schiacciati dal peso della ripetitività, affrontando fino allo sfinimento missioni, assalti e raid.
    Ecco: le Prigioni degli Anziani sono pensate per acchiappare i proverbiali "due piccioni" con un solo DLC. Si tratta di missioni dalla struttura fortemente modulare, pensate per gruppi ben affiatati di tre giocatori. Con tanto di boss inediti ed uno scontro finale che, nelle parole del team di sviluppo, "non ha nulla da invidiare alla battaglia con Crota".

    A caccia di ladri

    Il Casato dei Lupi avrà una sua storyline, composta da cinque missioni principali che ci introdurranno le personalità dell'Atollo e tutte le loro segrete necessità. Bungie non ha voluto rovinarci la sorpresa, evitando quindi di farci provare questa "appendice" dello Story Mode: interrogati sulla questione, tuttavia, i ragazzi di Seattle confermano che si sentono molto fieri delle nuove trovate a livello narrativo.
    "La sceneggiatura del Casato dei Lupi compone un racconto breve ma intenso, sicuramente il migliore che potete trovare nell'universo di Destiny". Non che ci volesse poi molto, ci viene da pensare, ma insomma il team di sviluppo sembra aver capito che la narrazione praticamente inconsistente è stato uno dei problemi del gioco principale. Anche la struttura delle missioni dovrebbe essere più vivace e meno monotona, ma per verificare quanto efficaci siano le nuove trovate ci toccherà attendere il 19 Maggio.
    Nel corso della nostra prova abbiamo invece testato il nuovo Assalto: il Ladro di Ombre. La missione comincia nelle profondità del Tempio di Crota, sulla Luna, ma si sposta poi all'interno di una nave dei caduti, in cui si annida il pericoloso tagliagole Taniks. La prima parte della missione è abbastanza regolare, mentre la seconda si fa più movimentata. L'ambientazione è fatta di stanze non troppo larghe e cunicoli in cui Taniks e i suoi stiletti (potenziati da una corazza che assorbe i danni frontali) ci tendono varie imboscate. L'ambientazione ricorda, per struttura, l'interno della nave dei Falle che staziona nel bacino di Ishtar, su Venere, sebbene l'atmosfera sia un po' più cupa e lugubre. Mettendo in conto pure una battaglia con un camminatore, ed il look abbastanza noto del boss finale (immaginate il Prelato Arconte che incontra Boba Fett), l'assalto non ci ha impressionato particolarmente. Probabilmente, dopo nove mesi passati su Destiny, è il tempo di rendersi conto che gli "Strike", nella loro natura di missioni lievemente più elaborate, non possono rappresentare il più appetitoso dei contenuti endgame. Anche le Playlist assalto, in questo senso, risultano drasticamente ridotte nell'appeal, rappresentando a conti fatti un'attività interessante solo per chi è ancora impegnato nel leveling.
    Per fortuna che nel Casato dei Lupi c'è qualcosa in più!

    Firefight?

    Si tratta delle Prigioni degli Anziani, il contenuto che nei piani di Bungie rappresenterà, assieme alle Prove di Osiride, il pilastro dell'esperienza di gioco.
    Se avete familiarità con le produzioni dello studio di Seattle, potete immaginare le Prigioni degli Anziani come una sorta di modalità Orda sullo stile del "Firefight" introdotto in Halo: ODST.
    Tre giocatori vengono catapultati all'interno delle insidiose prigioni, costretti ad affrontare una serie di cinque match. Ogni match è a sua volta composto da tre ondate, da fronteggiare una delle quattro aree presenti nelle ambientazioni: il design di queste arene è dedicato alle quattro razze aliene presenti nell'universo di Destiny, e riesce ad essere evocativo (in termini di atmosfera) ma soprattutto estremamente funzionale. La conformazione dello stage è ben pensata, offre pochi punti fermi e stimola una buona mobilità del team. Soprattutto perché i nemici sembrano arrivare da ogni parte, disinnescando il rischio di un camping sfrenato.
    La particolarità delle partite giocate in questa modalità è che verranno vivacizzate di volta in volta da elementi casuali. Prima di ogni match, ad esempio, verrà scelto un modificatore: potreste trovare avversari con danni corpo a corpo moltiplicati, oppure un bonus alla potenza di fuoco nel caso in cui spariate volteggiando a mezz'aria. Più dei modificatori, ad incalzare i giocatori troveremo degli obiettivi sensibili che non potranno essere falliti, pena la sconfitta ed il conseguente riavvio del match. Che si tratti di bombe da far esplodere, zone da tenere sotto controllo per qualche secondo, oppure bersagli specifici da uccidere prima che raggiungano il punto d'estrazione, le ondate che affronteremo saranno insomma ravvivate dalla presenza di vari compiti extra.
    Nel corso della nostra prova, effettuata in una missione di livello 28, le Prigioni degli Anziani ci hanno dato filo da torcere. Il numero soverchiante di nemici ci ha imposto di stare sempre sull'attenti, e spesso abbiamo sentito il peso di non avere con noi una coppia di compagni affiatati. Sarà per questo che, nelle prove di livello superiore (32, 34 e 35!) Bungie non ha previsto il matchmaking.

    Il reietto Taniks, boss dell'assalto Il Ladro di Ombre

    Vale la pena menzionare che il quinto match di ogni partita ci chiede di affrontare una boss fight. Quella che ci ha visti impegnati assomigliava molto alla battaglia con l'odiato Valus Ta'aurc, solo che il comandate Cabal era in questo caso dotato di scudi che cambiavano affinità elementale a rotazione. Bungie promette 4 boss inediti, con dinamiche più complesse rispetto a quelle assaggiate nei normali assalti. Come se non bastasse, le Prigioni di livello 35 avranno un boss unico, che ci costringerà ad uno scontro teso e impegnativo: la ricompensa sarà una cassa con armi esotiche davvero speciali e qualche altra sorpresa che il team non ha voluto svelarci.
    Molto caratteristica, fra l'altro, è la modalità di attribuzione dei premi: al termine della quinta ondata si apre un cunicolo nella zona centrale delle Prigioni, che conduce ad una camera traboccante di tesori: oltre a due forzieri regolari, usando la chiave fatta cadere dal boss ne possiamo aprire un terzo, più grande, che ci tiene sulle spine per qualche secondo prima di svelarci il suo contenuto. Sicuramente è un momento di profonda liberazione, che rende un po' più teso e partecipe l'attimo in cui si raggiungono le agognate ricompense (oppure l'inutile Piano C, che chi scrive ha avuto la "fortuna" di droppare!).

    Prima di chiudere, preme citare anche la presenza di una nuova reliquia, simile per concezione alla Spada delle Lame di Crota. Il manufatto di origine Fallen si chiama Scorche Cannon, ed è in pratica un poderoso lanciarazzi senza nessun tempo di ricarica. Immaginiamo che sia presente anche nelle missioni della storia: sicuramente, quando apparirà al centro della mappa nelle prigioni, vorrete fare di tutto per acchiapparlo, sfoggiando un'incredibile potenza di fuoco.

    Destiny E' difficile valutare prima dell'uscita la tenuta che le Prigioni degli Aziani possono avere, ed il loro ruolo nell'Endgame. Essendo un contenuto PvE, la qualità dell'esperienza di gioco sarà legata a doppia mandata alla progressione verso il nuovo level cap (fissato a 34). Un percorso, questo, che ci permetterà di accedere alle sfide di livello superiore, ed incontrare il boss che si annida alla fine delle prigioni. Il primo contatto ci ha lasciati curiosi e ben impressionati: Bungie ha messo da parte gli assalti, discretamente marginali nell'economia del gioco e di questa espansione, e si è concentrata su una modalità più dinamica, pensata per gruppi contenuti e sostenuta da elementi procedurali. Contando pure il coefficiente di difficoltà, che ci sembra discretamente elevato, diremmo che il Casato dei Lupi potrebbe essere un bel centro per la software house, ed un'espansione preziosa per gli estimatori di Destiny. L'adunata è fra due settimane, rimettete in moto i Clan.

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