Provato inFAMOUS: Second Son

Un nuovo incontro prima dell'uscita ci permette di fare il punto sul combattimento e sul sistema del Karma

Provato inFAMOUS: Second Son
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  • PS4
  • Il 21 marzo sarà il giorno di uscita, su Playstation 4, del terzo capitolo di inFamous, saga firmata Sucker Punch che ha saputo catturare una buona schiera di fan su PlayStation 3, in particolare grazie ad un secondo episodio decisamente riuscito. In questo Second Son ci troveremo nell’universo di gioco nel quale abbiamo conosciuto Cole e i Conduit, ma avremo un nuovo protagonista da guidare, Delsin Rowe, e il contesto in cui ci muoveremo non sarà più una città fittizia, ma Seattle, riprodotta con grande cura e proiettata in una distopia che la vede sotto un regime totalitario, 7 anni dopo gli eventi che chiudevano inFamous 2.
    Con un anticipo di due mesi sulla data di uscita, Sony ci ha dato la possibilità di provare il gioco, mettendoci fin dall’inizio di fronte ad una delle feature caratteristiche della saga: la scelta morale.
    Una breve sequenza non giocabile ci cala nel bel mezzo dell’azione: non sappiamo precisamente cosa sia successo prima, ma il fratello di Delsin, agente di polizia, ha fermato una conduit di nome Fetch ed è fermamente intenzionato a rispettare la legge e darle una lezione. A questo punto fra i fratelli nasce una discussione che porta ad uno snodo narrativo in cui la scelta sugli esiti è affidata a noi: Delsin convincerà il fratello che la conduit può essere ricondotta alla ragione, oppure si schiererà con lei, appoggiando le sue azioni criminali?
    Si tratta di una scelta legata a quel concetto di karma che contraddistingue la saga e che in questa nuova incarnazione si preannuncia determinante e applicata a due livelli: da una parte il karma avrà evidentemente una grande importanza sull’evoluzione narrativa, in occasione di momenti di svolta come quello appena descritto; dall’altra avrà rilevanza nel determinare l’atteggiamento dei cittadini di Seattle nei nostri confronti e, di conseguenza, nei confronti dei conduit nel loro insieme. La prova non ci ha permesso di capire quanto le conseguenze del nostro agire nel rapportarci ai cittadini saranno realmente determinanti per l’evoluzione del gioco, ma è già evidente che le scelte fatte in occasione degli snodi critici modifichino lo svolgimento della trama, conducendo a missioni di diversa natura.

    Poteri al Neon

    Se Delsin, durante il confronto con suo fratello, deciderà di usare la diplomazia per cercare di “riabilitare” Fetch, si ritroverà ad affrontare una missione in compagnia della ragazza per debellare una banda di spacciatori di droga. In questo caso, Fetch ci guiderà alla Marina, dove ci supporterà a distanza mentre noi ci dovremo impegnare per rintracciare e contrassegnare le baracche in cui è nascosta la droga. A dispetto di come si potrebbe interpretare questa premessa, non c’è alcuna attitudine stealth in questa fase, votata molto più decisamente all’azione. Non ci vorrà molto infatti perché la gang di spacciatori si opponga a Delsin, costringendoci a passare alle maniere forti. InFamous: Second Son si dimostra in tale circostanza un titolo estremamente semplice da approcciare, con un control scheme molto diretto. I poteri a disposizione in questo settore erano simili a quelli del secondo capitolo, con tanto di proiettili a distanza e granate: si nota però l'introduzione di una sorta di schivata che ci permette di evitare gli attacchi avversari grazie ad un'improvvisa accelerazione. Va specificato che avanzando nel gioco, il numero di poteri e le loro combinazioni andranno aumentando, ampliando la scelta di azioni che potremo attuare.

    Gli avversari che ci troveremo a combattere non sembrano al momento caratterizzati da una fine intelligenza: fanno affidamento più sul numero e sull’utilizzo di armi da fuoco che su particolari strategie d’attacco. Del resto anche a Delsin non è dato indugiare in particolari tatticismi: non c’è stata infatti durante la prova la possibilità di ricorrere ad un sistema di coperture o meccanismi di difesa. Se la situazione si fa particolarmente complessa, di conseguenza, la strategia vincente si è dimostrata la fuga, con relativa ricarica di energia e poteri. Gli scontri si rivelano intensi e ritmati, non molto impegnativi ma sicuramente perfetti per veicolare un discreto senso di potenza, legato anche agli elementi distruttibili dell'ambientazione, ed alle urgenze di un protagonista che sembra voler esibire una discreta irruenza in più di un'occasione.
    Una volta portati a termine gli obiettivi alla marina, saremo coinvolti in una sessione di pedinamento parzialmente stealth - intendendo con questo che il gioco ci indurrà a seguire il nostro obiettivo saltando di tetto in tetto, piuttosto che muovendoci per la strada, dove più alto sarà il rischio di essere individuati, con conseguente riavvio della sequenza. Al termine di questa fase, verremo introdotti ad un devastante potere conduit, attivato con la freccia bassa del controller, che si suppone avrà notevole rilievo nelle fasi in cui Delsin sarà chiamato a confrontarsi con tanti nemici e mezzi corazzati.
    Trattandosi di un quadro di prova, la cui intenzione era permettere un agile completamento della missione, il livello di difficoltà era piuttosto basso, il che ci ha consentito di distribuire la nostra attenzione sui vari elementi che compongono il gioco. Dal punto di visto grafico la sessione in notturna presentava un bel livello di dettaglio, con una menzione speciale per gli effetti particellari e di luce. Il neon in particolare, sia che Delsin lo assorba dalle insegne, lo utilizzi in combattimento in una forma simile ad una spada laser o come mezzo per spostarsi rapidamente, è una spettacolare e fluorescente variante sul tema dell’elettricità, mentre il fumo, pur molto utile nel corso degli scontri, risulta tutto sommato più canonico da un punto di vista visivo e meno diretto, per quanto sempre molto spettacolare, come strumento per muoversi velocemente. La natura molto street style di Delsin dà poi modo di sfruttare soluzioni grafiche interessanti anche per aspetti secondari: ad esempio, nel corso della missione descritta, il protagonista dovrà marcare degli edifici e lo farà realizzando dei graffiti di ottima fattura e sempre diversi.

    La città è viva e animata, si lascia percorrere volentieri mentre il titolo dimostra una solida fluidità, senza alcun rallentamento. Almeno in questa versione notturna il pop-up è un fenomeno inesistente. Un'ottima realizzazione delle animazioni caratterizza soprattutto il protagonista, con il quale il feeling è pressoché immediato anche in termini di controlli: il nuovo dualshock è sfruttato in modo completo ma canonico, fatto salvo l’utilizzo del touch pad in specifiche situazioni, come l’assorbimento dei poteri o l’apertura di casse.

    Quanta varietà?

    Se nella fase di scelta iniziale si decide di appoggiare gli atteggiamenti antisociali di Fetch, il gioco ci porterà a disperdere dei manifestanti anti-conduit, demandando a noi il grado di violenza da adottare. L’aspetto sociale delle tensioni inerenti i conduit, avrete capito, sembra rivestire un’importanza primaria nello sviluppo narrativo di inFamous Second Son.
    Le due sessioni che abbiamo avuto modo di affrontare hanno presentato complessivamente 3 tipologie di missione differenti, ovvero ricerca e segnalazione, pedinamento e pestaggio. Abbiamo avuto la possibilità di affrontare nemici di diverso genere: criminali, manifestanti, forze dell’ordine e agenti dotati di poteri e armi speciali. Su questo fronte la missione del karma negativo presentava due avversari più ostici degli altri: un poliziotto dotato di corazza e mitragliatore, discretamente resistente agli attacchi fisici, e una sorta di conduit della roccia, in grado di bloccare il protagonista in una morsa eludibile solo attraverso i balzi effettuati con il potere del neon o del fumo.
    Sempre in tema di Karma, durante il gioco ci troveremo, come nei precedenti episodi, nella condizione di scegliere il destino dei nemici che avremo stordito: potremo immobilizzarli o dargli il colpo di grazia, con intuibili conseguenze sul livello e tipologia delle nostre inclinazioni.

    inFAMOUS: Second Son La sensazione generale che abbiamo avuto alla fine della prova è stata di essere di fronte ad un titolo divertente e coinvolgente (non nascondiamo di aver rimpianto l’impossibilità di andare anche solo un poco più avanti e sfruttare i poteri del neon e del fumo che si attivano in chiusura delle due sessioni), caratterizzato da un comparto grafico di alto livello, che dà la misura di quello che la nuova generazione di Playstation sarà in grado di fare. Essendo una preview ci sono una serie di aspetti che potrebbero subire modifiche anche rilevanti nei prossimi mesi - l’intelligenza artificiale dei nemici su tutto - ma è lecito ritenere che nel complesso ci sia stato dato modo di avere un assaggio piuttosto significativo di quello che inFamous Second Son offrirà. Quello che ci troveremo davanti sarà un un valido free-roaming action, reso particolarmente attraente dalle capacità grafiche del nuovo hardware, ma concettualmente ancora appartenente alla scuola cui sono ascritti i predecessori e Prototype 2 (gioco che inevitabilmente ha intrecciato i propri destini con la saga di Sucker Punch e che ha diversi punti di contatto anche con le caratteristiche di questo terzo inFamous). La mancanza di vera distinzione con i titoli della scorsa generazione, almeno in termini di meccaniche di gioco, è probabilmente inevitabile nel primo periodo di vita del nuovo sistema: se da un punto di vista estetico Second Son si può già considerare il miglior esponente del suo genere, saranno proprio le evoluzioni del gameplay e la capacità di mettere la potenza di calcolo di PS4 a servizio di varietà di situazioni e sviluppo delle stesse a proiettarci realmente nella next generation. In questi termini, l’effettiva influenza del karma sull’evoluzione del gioco sarà uno degli aspetti da considerare con più attenzione, insieme alla serie di poteri che sulla carta Delsin potrà recuperare dai conduit che incontreremo: sono questi i dettagli che, al momento dell'uscita, ci permetteranno di valutare la capacità di Second Son di superare i suoi predecessori anche in termini di contenuti.

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