Recensione Towerfall: Ascension

La rinascita del couch-multiplayer, arriva da OUYA su Ps4

Recensione Towerfall: Ascension
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Disponibile per
  • PSVita
  • Pc
  • PS4
  • Ouya
  • Nei tempi del social sharing e della connettività ad ogni costo, si rischia di dimenticare quanto possa essere assuefacente il multiplayer “in locale”. Eppure era proprio sul divano, passandoci il joypad di mano in mano, che ci massacravamo con gli amici nei pomeriggi oziosi dei tardi anni '90. Magari abbiamo addirittura comprato il Multitap.
    Passato di moda per far spazio alle competizioni online, il “couch-gaming” sembra voler tornare di prepotenza a prendersi una fetta sempre più consistente della scena videoludica. Come sempre il rilancio di generi e tendenze credute perdute arriva diretto dalla scena indie, che con estremo vigore sta puntando sui brawler game competitivi, tecnici o caciaroni che siano. Ecco quindi che spuntano titoli come Nidhogg, Starwhal, Samurai Gunn e Divekick, a far leva sullo spiccato agonismo di sfide al limite, sostenuti dai tremendi schiamazzi delle partite con gli amici.
    Towerfall Ascension, sviluppato da Matt Thorson e uscito qualche mese fa su OUYA, è stato salutato come uno dei grandi capolavori di questo genere. E dato il grande successo ottenuto sulla piattaforma open source, il titolo non ci ha messo molto ad abbracciare più grandi aspirazioni, puntando direttamente al mercato PC e PlayStation 4, dove è arrivato con la sua stessa, magnetica formula di gioco.

    L'un contro l'altro armati

    Sul PlayStation Network, Towerfall Ascension può essere acquistato al prezzo di 13 euro e 99 centesimi. In verità, dovete sapere che vi costerà ben più di questa cifra, perchè dopo esservi perdutamente innamorati del suo gameplay, correrete ad acquistare qualche altro DualShock, cercando di convincere sostanzialmente chiunque a fare anche solo una partita. Ed ecco: che siano conoscenti di lungo corso, parenti, giocatori alle prime armi o passanti, tutti verranno rapiti dall'azione ritmata di Towerfall.
    Sappiate che l'unico “inconveniente” del titolo è proprio questo: la necessità di avere controller e giocatori a portata di mano. C'è anche, è vero, una serie di prove d'abilità o una sorta di “story mode” (che può essere giocato anche in co-op), strutturato alla stregua di una classica modalità Orda. Ma si tratta per lo più di semplici passatempi per allenarsi un po', in attesa della vera sfida.
    E' infatti nel multiplayer competitivo, fino a quattro giocatori, che Towerfall Ascension trova la sua ragion d'essere.
    Selezionati gli alter ego da una rosa di protagonisti piuttosto variegata, in personaggi si trovano in un'arena grande quanto tutto lo schermo, pronti a sfidarsi in duelli all'ultimo sangue. Invece di menare fendenti come nel già citato Samurai Gunn, qui l'obiettivo è quello di trafiggere gli avversari con una freccia precisa, o al limite di saltargli sulla testa, alla maniera dei platform di una volta: facendosi ovviamente beffe di loro.
    Ognuno comincia con una riserva limitata di frecce da scoccare, indicate da altrettante icone sulla testa per proprio sprite. I controlli sono assolutamente semplicissimi: un pulsante per il salto, uno per caricare e scagliare il dardo, e uno dei dorsali per effettuare uno sprint nella direzione verso cui si è rivolti. Basta veramente poco per entrare in partita, e altrettanto breve il lasso di tempo per capire che Towerfall, pur nel suo incedere spesso rabbioso, è un titolo di una complessità machiavellica, che lascia il giusto spazio ai neofiti ma esalta soprattutto l'ego dei più tecnici.

    Le partite, inizialmente molto furiose e un po' caotiche, si riempiono ben presto di ribaltamenti di fronte, colpi di testa, finezze calcolate al millimetro.
    Una volta metabolizzate le regole fisiche che modificano la traiettoria delle frecce, gli sfidanti non mancheranno di esibirsi in sincere prodezze, magari cercando di colpire gli elementi interattivi dello scenario che possono piombare addosso ai propri nemici, invece che di mirare direttamente alle loro sagome. Anche perché i più attenti potrebbero sempre usare la schivata come “counter”, eseguendola nella stessa direzione di una freccia in arrivo per afferrarla a mezz'aria e metterla nella propria faretra: una tattica rischiosa ma eccezionale, che spesso e volentieri coglio alla sprovvista quegli spavaldi giocatori che pensavano di avere la vittoria in pugno.
    L'introduzione di power-up di vario tipo, generati da scrigni che compaiono ciclicamente all'interno dei livelli e che vanno aperti per accaparrarsi gli oggetti, rende più pepati gli scontri, donando ad esempio ali per muoversi più rapidamente tra le piattaforme o frecce speciali: come quelle esplosive, in grado di devastare lo scenario alterandone la struttura, o quelle laser, che rimbalzano in maniera imprevedibili sulle superfici prima di spegnersi e svanire improvvisamente.
    Spesso e volentieri, soprattutto in certe arene dal design volutamente più carico, si perde la predilezione per il tecnicismo, e le sorti di qualche partita sembrano decise da qualche colpo di fortuna. Ma anche questo fa parte del gioco, ed anzi sulle apparenti ingiustizie dell'ultimo match si solleveranno, insistenti e sdegnate, le grida di tutto il gruppo, che invocherà un'immediata rivincita.
    Tenutissime, tese e spettacolari, le partite a Towerfall si inseguono a ritmi vertiginosi, una dopo l'altra, ed anche in questa edizione PlayStation 4 non ci resta che confermare le impressioni più che positive già espresse di fronte alla prima release su OUYA: Towerfall Ascension è di fatto uno dei più assuefacenti, divertenti e accattivanti couch-game del momento.

    Delizioso lo stile che permea l'intera produzione: TowerFall fa uso di una pixel art discretamente dettagliata e molto ben animata, che risalta grazie alla risoluzione full HD. Intriso di un fascino retrò che sembra provenire direttamente dall'epoca a 16 e 32 Bit, il colpo d'occhio del gioco utilizza colori densi ed una palette cromatica abbastanza cupa, che sembra voler entrare in conflitto con il look abbastanza innocuo dei personaggi. Ne esce un fantasy 2D a tinte cupe, dominato da serie intrminabile di finezze grafiche (come il cappello di un eroe che verrà perso durante una schivata "di fino" all'ultimo istante). Veramente clamorosa la colonna sonora, purtroppo sovrastata spesso dalle urla di eccitazione o di sdegno del gruppo: è una collezione di melodie che raccolgono sonorità antichissime, mescolando sample che sembrano estratti dai brani Midi del Super Nintendo o da qualche action dei tempi dell'Amiga.

    Towerfall: Ascension Towerfall: AscensionVersione Analizzata PlayStation 4Towerfall Ascension è un distillato di agonismo e adrenalina, un brawler game preciso, divertente, capace di acchiappare chiunque voglia avvicinarvisi. Ps4 ha di fatto “rubato” ad OUYA quella che era considerata la sua Killer App, e ce la presenta in un'edizione più ricca e densa di quella originale. Nonostante la presenza di una “Quest Mode” per singolo giocatore, Towerfall resta però un titolo che vive solo grazie al multiplayer locale. E fidatevi: è una buona ragione per acquistare un altro paio di controller (o convincere i vostri amici a portare i loro). Al di là delle aggiunte contenutistiche (in Ascension ci sono più arene e nuove “varianti” con cui modificare le regole del match), la fortuna del titolo di Matt Thorson sta nelle sue dinamiche di gioco: immediate, rapide, tecniche e profonde quanto basta, ma mai al punto di escludere qualcuno dalla partita. Gli incontri saranno una collezione di momenti epici, ribaltoni, grida sdegnate e rimonte sconvolgenti: basta avere qualcuno con cui condividerlo, e Towerfall monopolizzerà e vostre serate.

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