Need For Speed Most Wanted: la recensione della versione PlayStation Vita

La saga arcade di EA raggiunge anche la piccola di casa Sony

Need For Speed: Most Wanted
Recensione: Wii U
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • PSVita
  • Wii U
  • Pc
  • Giochi di corsa arcade e console portatili rappresentano un sodalizio assolutamente perfetto e piuttosto rodato. Gameplay e tempi necessari per il completamento di una partita spesso si sposano alla perfezione con le necessità di console nate per accompagnarci fuori dalle mura di casa o quando si dispone di brevi momenti morti da riempire con qualche partita veloce.
    Se serve un esempio per convalidare una tale teoria, basterà citare il famosissimo Mario Kart: mattatore prima su GBA, poi su DS e ora sul nuovo 3DS.
    Anche la performante PS Vita, a meno di un anno dall’esordio in Europa, può già vantare diversi racing degni di nota. Senza tirare in ballo WipEout 2048, che a dispetto dell’ambientazione fantascientifica necessita di un lungo apprendistato per essere padroneggiato a dovere, ModNation Racer: Road Trip, Ridge Racer, Asphalt Injection, Spy Hunter e Motorstorm RC rientrano perfettamente nella cerchia dei corsistici arcade, rapidi e veloci. Scorrendo nella lista tuttavia, sorge immediata una perplessità: con l’esclusione del titolo sviluppato da Evolution Studios, i restanti prodotti non vantano una qualità proprio eccelsa.
    A ridare brio al genere, giunge in aiuto Need For Speed: Most Wanted: edizione che, a detta degli sviluppatori, è assolutamente identica a quella proposta sulle console HD. Sarà veramente così?

    Ricercati in free-roaming

    Senza voler tenere i nostri lettori sulle spine, la risposta alla domanda di cui sopra è un convintissimo sì, seppur accompagnato da minuscole riserve.
    Ma andiamo con ordine.
    Need For Speed: Most Wanted è l’ennesimo rappresentante di una saga che ha sempre fatto delle corse clandestine il suo cavallo di battaglia. Abbandonando per la maggiore qualsiasi velleità di realismo, verrete catapultati nell’assolata città di Fairheaven con un unico obiettivo: diventare il pilota più temuto dagli avversari e ricercato dalla polizia. Per farlo dovrete scalare la classifica dei dieci Most Wanted, accumulando sufficienti punti e, in seconda battuta, battendoli uno dopo l’altro in gare testa a testa.
    La struttura open-word ereditata da Burnout Paradise è sicuramente la feature più importante del gioco. Contrariamente a molti esponenti del genere non sarete condotti attraverso una lunga sequenza di gare che si susseguiranno inesorabilmente una dopo l’altra. Al contrario, la metropoli che funge da ambientazione sarà il vostro immenso parco giochi, liberamente esplorabile in lungo e largo. Avrete a che fare con un free-roaming motoristico che vi darà ampia libertà di scelta su come e cosa fare.

    Le strade di Fairheaven offrono numerose opportunità per accumulare punti utili alla scalata della classifica. Potrete, ad esempio, dedicarvi all’abbattimento di particolari cartelloni pubblicitari. Questi, solitamente ubicati in luoghi difficili da raggiungere, richiederanno abilità al volante e un pizzico di ingegno per essere scovati. In alternativa torneranno utili alcune zone transennate: sfondando i cancelli di sicurezza verrete immediatamente premiati con una manciata di punti extra. Potrete anche decidere di far impazzire letteralmente gli autovelox sparsi per le strade della città, tentando di fargli registrare la velocità più alta possibile. Infine, un comodo espediente per scalare la classifica dei Most Wanted, ve lo offriranno i numerosi inseguimenti della polizia. In pieno stile GTA, le volanti delle forze dell’ordine sono solite pattugliare i quartieri. Non appena vi scopriranno a violare il codice della strada, inizieranno a darvi la caccia: seminandoli riceverete la ricompensa sperata, ma se non riuscirete a farlo in fretta dovrete fare i conti con un progressivo inasprimento della situazione: i poliziotti cominceranno a piazzare posti di blocco, strisce chiodate e altre diavolerie necessarie a fermare la vostra folle corsa.
    La sovrastruttura open-word si rivela ben studiata, efficacissima e azzeccata in un gioco di questo genere. Scorrazzare liberamente per Fairheaven è in tutto e per tutto un gioco nel gioco e gli stimoli non mancheranno mai: Most Wanted vi spingerà ad esplorare con attenzione ogni angolo dell'ambientazione. La mappa, inoltre, risulta piuttosto grande e sufficientemente varia: a zone prettamente metropolitane, piene di incroci e palazzi, se ne alternano altre più desertiche (ideali per impossibili derapate) e industriali, dove è richiesta molta precisione per evitare la collisione con fabbricati e altre strutture.

    Tante gare tante auto

    Nonostante le ambizioni da free-roaming, Need For Speed: Most Wanted non dimentica di proporre una lunghissima lista di gare. Queste sono direttamente legate all’Easydrive (menù che potrete richiamare in qualsiasi momento agendo sulla croce direzionale), e specifiche per ogni singola macchina che guiderete. Sparsi per la città ci sono infatti dei punti di scambio utili per sostituire l’auto che state guidando con un’altra. Richiamando l’Easydrive potrete scorrere nella lista di eventi dedicati alla vettura e, selezionandone uno, potrete vedere sulla mappa il percorso più breve per raggiungere il luogo della corsa.
    Queste si dividono in quattro tipologie. Le Gare a Checkpoint premieranno chi arriva per primo, magari sfruttando le numerose scorciatoie presenti lungo il percorso. InGara di Velocità vincerà il pilota che riuscirà a mantenere la più alta velocità media. Gli Inseguimenti vi spingernno ad affrontare i mezzi e la tenacia della polizia nel tentativo di sfuggirgli. Takedown tiene conto, oltre di chi taglia per primo il traguardo, anche il numero di avversari che riuscirete a distruggere con sportellate e tamponamenti. Chiudono il cerchio le battaglie con i Most Wanted: questi andranno prima battuti, precedendoli in piazzamento, e poi abbattuti, mandando in mille pezzi il loro preziosissimo bolide.
    Anche sotto questo punto di vista Need For Speed: Most Wanted convince completamente. Le diverse tipologie di gare manterranno sempre vivo l’interesse, mentre la loro particolare strutturazione vi costringerà a utilizzare tutte le macchine presenti nel gioco, evitando fastidiose e noiose cristallizzazione sui soliti due o tre modelli.

    Non vanno poi dimenticate le modifiche che sbloccherete vincendo le competizioni: telai più leggeri, ruote più adatte a certi tipi di terreno e scocche di vario tipo renderanno il vostro mezzo adatto a specifici eventi. Sempre utilizzando l’Easydrive dovrete quindi di volta in volta settare al meglio il veicolo selezionando in singoli potenziamenti.
    Ottimo anche il sistema di guida, totalmente arcade, ma non per questo superficiale. Gli elementi dominanti in questo senso sono principalmente due: la derapata e il nitro. La prima vi permetterà di affrontare le curve senza perdere troppa velocità, il secondo, accumulabile guidando contromano, distruggendo altre auto e esibendosi in salti incredibili, sarà fondamentale per battere i vostri avversari. Solo una sapiente padronanza di questi due elementi vi regalerà la vittoria. A discapito delle apparenze, infatti, il gioco sa essere molto ostico e vi richiederà di affinare piuttosto in fretta l’abilità al volante. Come se non bastasse, nonostante l’impostazione fortemente arcade, ogni macchina proporrà un sistema di guida specifico: non dovrete aspettarvi comportamenti simili alle controparti reali, del resto potrete esibirvi in esagerate derapate anche controllando un pesantissimo SUV, ma ciò non toglie che un’agilissima Nissan GT-R avrà tutt’altra reattività rispetto a una Ford Focus.
    A un sistema di guida del genere, fa naturalmente eco un control scheme piuttosto semplice e coinciso. Al di là dell’analogico, che fa le veci del volante, i pulsanti principali sono solo tre: acceleratore, freno e nitro. Gli altri comandi servono per orientarsi nell’Easydrive, per cambiare la visuale e attivare il freno a mano. Il touch-screen e il touch-pad sono limitati alla gestione della mappa, nell’apposito menù, e della radio: funzioni assolutamente secondarie e perlopiù ignorabili. Poco male, tuttavia, se per una volta le specifiche della PS Vita sono state messe in secondo piano: il sistema di controllo risponde perfettamente alle sollecitazioni, non fa rimpiangere minimamente quello conosciuto nella versione per PS3 ed è scevro da inutili forzature inserite appositamente per sfruttare, malamente, le specifiche della console.

    I Most Wanted del mondo

    Need For Speed: Most Wanted non si dimentica neanche del multiplayer che, anzi, si dimostra una delle principali attrattive della produzione.
    Collegandosi al PSN, mentre esploreremo liberamente Fairheaven vedremo comparati costantemente i punteggi ottenuti con quelli dei vostri amici. Un autovelox, per esempio, mostrerà tutte le velocità raggiunte dagli utenti in quello specifico luogo, e completando una gara verrete aggiornati sui risultati degli amici e così via. Ogni punteggio verrà registrato e comparato via internet, costringendo implicitamente l’utente a migliorarsi costantemente, nel tentativo di dimostrare alla propria lista di contatti chi sia il pilota più abile.
    Ben organizzato e strutturato anche il multiplayer competitivo: interagendo con l’Easydrive potrete avviare in qualsiasi momento una Speedlist. Inizialmente il vostro compito sarà quello di raggiungere un preciso punto di raccolta dove, insieme altri atri tre videogiocatori, darete il via a tutta una serie di competizioni. Queste, oltre a riproporre le stesse modalità previste nel single player, si arricchiscono di gare al salto più lungo e corse a squadre.
    Come facilmente ipotizzabile, incrementando il proprio livello d’esperienza sbloccherete progressivamente nuove auto, sempre più potenti e di volta in volta indicate per una certa tipologia di eventi, e pezzi con cui potenziarle o personalizzarle.
    Se a ciò si aggiunge un matchmaking fulmineo e la quasi totale assenza di lag, capite da soli che il multiplayer competitivo promette di tiranneggiare buona parte del tempo passato in compagnia del gioco.

    Giunti a questo punto, e constatato che non manca davvero nulla rispetto alle edizioni per PS3 e Xbox 360 in termini contenutistici, resta da individuare le rare perplessità che accompagnano questo adattamento per PS Vita.
    Queste sono tutte riconducibili all’aspetto tecnico del gioco. Tanto per cominciare i tanti menù che affollano lo schermo di gioco finiscono con l’essere fin troppo piccoli. Se è vero che evitano di occupare eccessive porzioni di display, spesso dovrete concentrarvi più del dovuto per leggere le varie scritte. Inoltre, fattore ben più influente in termini di gameplay, le prestazioni della console hanno costretto gli sviluppatori a sacrificare molto in termini di traffico che animerà Fairheaven. Parte del divertimento, infatti, viene parzialmente castrato dalla scarsità di auto che intralceranno il vostro percorso o di vetture della polizia che vi daranno la caccia. Paragonando in questi termini le due edizioni la differenza si nota moltissimo.
    Ciononostante non ce la sentiamo di penalizzare eccessivamente il gioco: del resto il titolo resta divertentissimo, godibilissimo e, soprattutto, ideale per essere fruito in un contesto portatile.
    Il discorso è tanto più valido quando si considera l’ottimo impianto grafico. Al di là di un’eccessiva sfocatura degli oggetti in lontananza e di un pizzico di aliasing di troppo, tutto funziona alla grande. I modelli poligonali delle auto sono dettagliatissimi, la fisica si comporta sempre egregiamente e il frame rate è solidissimo.
    Soddisfacente anche il sonoro: gli effetti sono ottimamente campionati e ogni macchina produrrà un differente suono, le musiche, che variano dal rock al pop, ben accompagnano le scorazzate per Fairheaven e il doppiaggio in italiano delle comunicazioni radio della polizia è più che discreto.
    Promossa a pieni voti anche la longevità. A fronte di una quarantina d’auto presenti, ognuna con almeno cinque eventi esclusivi, il single player promette di tenervi impegnati a lungo. Come se non bastasse il multiplayer è virtualmente infinito e talmente tanto vario che difficilmente vi stancherà.

    Need For Speed: Most Wanted (2012) Need For Speed: Most Wanted (2012)Versione Analizzata PlayStation VitaNeed For Speed: Most Wanted per PS Vita ha pochissimo da invidiare all’ottima controparte pubblicata su PS3 e Xbox 360. La struttura open-word si dimostra ideale per un gioco del genere e l’ottimo gameplay può vantare varietà e un sistema di guida e controllo sviluppati con perizia e abilità. Anche il comparto grafico non sfigura per quanto le prestazioni inferiori della console abbiano costretto gli sviluppatori a rendere Fairheaven una metropoli poco movimentata. Il gioco insomma, nonostante qualche piccola perplessità, è un vero campione del suo genere. Ogni amante di racing game dovrebbe seriamente prenderne in considerazione l’acquisto, anche se la presenza di un’edizione del tutto simile per le console HD costringerà a qualche ripensamento in più. Su PsVita, comunque, il gioco sviluppato da Criterion Games è, ad oggi, il miglior Racing Arcade.

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