Recensione Oddworld: Stranger's Wrath HD

Lo Straniero bissa su PS Vita

Recensione Oddworld: Stranger's Wrath HD
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  • Xbox
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  • iPad
  • PSVita
  • Mobile Gaming
  • Pc
  • Switch
  • Dopo la riproposizione su PS3, quell’esperimento parzialmente fallito ma estremamente affascinante che risponde al nome di Oddworld: Stranger’s Wrath è pronto a tornare nuovamente in versione HD sulla piccola PS Vita.
    Senza voler ripercorrere ancora una volta la storia della saga, vi basterà sapere che stiamo parlando di un titolo pubblicato originariamente su Xbox nel lontano 2005. Quarto episodio della controversa serie di Oddworld, non riuscì a brillare come seppero fare i due capostipiti, nonostante la buona verve creativa che pure la critica del tempo gli riconobbe.
    Dopo l’otto tondo tondo assegnato alla versione per l’ammiraglia di casa Sony, è di nuovo tempo di sporcarsi il poncho di sabbia e attraversare le stranianti lande di questo Far West atipico e fantasioso.
    Questa edizione per PS Vita è altrettanto valida?

    Forestieri nel Far West

    L’epopea nei panni dello Straniero inizierà senza grossi indugi e introduzioni. Giunti chissà perché nelle inospitali terre di confine, erose dal sole cocente e dal vento asfissiante, imparerete in fretta che le cose in questa parte di mondo non vanno affatto per il meglio. I criminali si fanno beffe della legge e terrorizzano gli autoctoni. Questi, dal canto loro, si affannano per sopravvivere in un ambiente inospitale e ulteriormente impoverito dall’avanzare di un’industrializzazione che non rispetta la natura e il suo delicato ecosistema. Sin da subito un mistero serpeggia: l’oscuro piano che lo Straniero vuole attuare e per il quale gli serve un’ingente somma di denaro. Quale modo migliore per sbancare il lunario, se non riscuotendo le taglie dei numerosi fuorilegge che tanto terrorizzano popolazione e sceriffo?
    Queste semplicissime premesse nascondo in realtà un plot ben più complesso e intrigante, che non mancherà di tirare in ballo misteriose popolazioni estinte e inserirà le gesta dello Straniero in un contesto ben più ampio rispetto a quello iniziale. Purtroppo, come ben sanno i fan della saga, Oddworld: Stranger’s Wrath HD non vanta una caratterizzazione paragonabile ai sequel. Clakker e Grubb, galline e salamandre fin troppo antropomorfe, per quanto capaci di restituire l’idea di miseria e povertà ,spesso travalicano il sottile confine del grottesco per scadere in una comicità che sul lungo periodo diventa semplicemente fastidiosa. Similmente gli Outlaw funzionano piuttosto bene sul breve periodo, quando spaventano il neofita che ancora non sa cosa aspettarsi da questi spietati malfattori, salvo poi rivelarsi macchiette fin troppo stereotipate.
    L’impianto narrativo corre costantemente il rischio di implodere, minacciato dal peso di tematiche estremamente interessanti, ma parzialmente inespresse a causa di un mondo finzionale e un cast non all’altezza. Naturalmente non mancherete di appassionarvi alle gesta dello Straniero e proverete sincera empatia per gli sfortunati costretti a vivere in questa rilettura del Far West avara di gioie e felicità. Ciononostante, soprattutto se avete avuto il piacere di giocare i primi due Oddworld, vi accorgerete spesso e volentieri dei punti deboli della sceneggiatura.

    Anche gli Stranieri invecchiano

    Per quanto concerne il gameplay, Oddworld: Stranger’s Wrath HD si impone come un curioso esperimento: un mix tra azione e FPS, tra terza e prima persona.
    Quando si tratterà di esplorare le sconfinate lande o di dedicarvi alle brevi sezioni platform vi affiderete naturalmente alla terza persona. E’ in questi momenti che le piccole imperfezioni del sistema di controllo, già ravvisate nella versione per PS3, si fanno sentire. L’analogico non permette movimenti estremamente precisi, né mancherete di lamentarvi per qualche salto mancato o sabotato dalla telecamera non sempre perfetta. Parliamo di piccolezze certamente, ma nell’economia generale dell’avventura vivrete qualche momento di pura frustrazione, soprattutto quando dovrete barcamenarvi tra piattaforme costantemente bersagliati da malefici arcieri e fucilieri.
    Nell’affrontare i nemici, boss compresi, dovrete invece sfoderare la vostra fidata balestra affidandovi alla visuale in prima persona. Non aspettatevi di vivere furiosi scontri a fuoco degni del miglior Call Of Duty, né di fare affidamento su numerose e varie bocche di fuoco per ovviare alla vostra inferiorità numerica.

    La vostra risorsa principale è rappresentata dalla varietà di munizioni con cui armare la balestra. Trattandosi di veri e propri animaletti dai più disparati poteri, in primis andranno catturati strappandoli al loro habitat naturale. Ottenuti i preziosi proiettili, con l’ausilio della vostra materia grigia dovrete escogitare tattiche e piani con cui decimare progressivamente le pattuglie nemiche. Lo scontro diretto sarà infatti largamente sconsigliato visto che lo Straniero, per quanto in grado di recuperare energia autonomamente, non riuscirà ad incassare più di qualche colpo prima di crollare esanime al suolo. Simpatici scoiattoli urlanti possono attirare gli avversari là dove li avete lanciati. I ragni sono perfetti per immobilizzarli per una manciata di secondi. Le mosche elettriche sono l’ideale per mettere a dormire per sempre gli sgherri più coriacei e che meritano una morte rapida e dolorosa.
    Se la regola di base, che vede diminuire il valore di un criminale ucciso rispetto a uno catturato vivo, spingerà costantemente il videogiocatore a sviluppare intricati piani per raggirare i nemici senza rimetterci le penne, purtroppo il level design non sempre rende giustizia a un concept sulla carta così originale e vincente. Per quanto le varie munizioni permettano effettivamente soluzioni originali, spesso la strada più semplice è anche quella maggiormente efficace, a tutto svantaggio della profondità del gameplay.
    Naturalmente non vogliamo essere fraintesi: Oddworld: Stranger’s Wrath HD è un gioco divertente, che offre un buon grado di libertà al videogiocatore, ma oggi certi limiti strutturali vengono a galla piuttosto facilmente.

    Questa edizione per PS Vita non aggiunge molto rispetto a quella rivolta all’ammiraglia per PS3. Toccando due volte il touch-screen si attiva rapidamente e con facilità la visuale soggettiva, mentre il touch-pad è chiamato in causa per sfoderare le mosse corpo a corpo. Nulla di trascendentale, né di originale, ma non vogliamo certo lamentarci in questo senso. Dove invece ci sentiamo di esprimere un piccolo fastidio è nella mancanza del supporto al Cross-Play, Cross-Save e Cross-Buy: di fatto le due versioni per le console Sony sono due giochi indipendenti l’uno dall’altro.
    Graficamente quest’edizione si pone a metà strada tra l’originale e il remake per PS3. Alcune texture sgranate e i numerosi casi di compenetrazione poligonale tradiscono l’essenza di porting, ma il colpo d’occhio delle ambientazioni, le animazioni e il granitico frame rate confermano il buon lavoro svolto dagli sviluppatori.
    Buono il sonoro caratterizzato dal doppiaggio in inglese e da musiche sempre ispirate.
    Sul fronte della longevità siamo sicuramente sopra la sufficienza: per completare il piano dello Straniero avrete bisogno di almeno una quindicina di ore.

    Oddworld Stranger's Wrath HD Oddworld Stranger's Wrath HDVersione Analizzata PlayStation VitaOddworld: Stranger’s Wrath HD è un gioco che sente il peso degli anni. Ben lontano dall’essere ingiocabile o per nulla attraente agli occhi di un neofita, è impossibile sorvolare sulle piccole imperfezioni del sistema di controllo, su una trama non troppo coraggiosa e su un concept parzialmente tradito dal level design poco audace. Resta comunque il piacere di scoprire una piccola perla del passato, forse non lucente come lo furono i predecessori, forse non così brillante, ma non per questo meno interessante. Per quanto oggi sembri meno divertente l’epopea dello Straniero, ciò non toglie che questo cacciatore di taglie d’altri tempi abbia ancora qualcosa da insegnare a tanti videogiochi contemporanei ben più blasonati. Naturalmente chi è già in possesso della versione per PS3 non ha un motivo valido per accaparrarsi il titolo anche su PS Vita, tanto più che, in assenza del Cross-Buy, sarebbe costretto a pagare nuovamente quella che è in tutto e per tutta una versione miniaturizzata del prodotto, senza particolari aggiunte.

    7.5

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