Recensione Mistresses - Stagione 1

Finalmente Mistresses finisce lasciando un vuoto facilmente colmabile

Recensione Mistresses - Stagione 1
Articolo a cura di

Mistresses, serie televisiva targata ABC, giunge a conclusione senza né arte né parte. Già col pilot erano venuti fuori gli immensi difetti che sono stati confermati nel corso di queste noiosissime tredici puntate. Di fatto, risulta anche difficile, per chi scrive, cercare di commentare una serie così piatta e così scarna dal punto di vista dei contenuti. Ma proviamoci.

Eravamo quattro amiche al bar..

Come avevamo già visto, Mistresses ha come punto focale un gruppo di quattro amiche che ogni tanto si incontra per parlare delle proprie vicissitudini, quasi tutte legate a un tema specifico: il tradimento. Commesso per passione, per errore, per amore, attivo, passivo, raccontato entro la soglia dell'ovvio. Assistiamo tendenzialmente a conversazioni in cui le quattro amiche in realtà non dialogano: ogni tanto Joss spara battute fuori-luogo e forzatamente inserite nel vano tentativo di creare un minimo di brio; e ogni tanto le altre tre, a turno, sparano espressioni sorprese da paralisi che più finte nemmeno Kristen Stewart potrebbe.
Quindi c'è Savannah, fu Strega Alyssa Milano che messi da parte i panni da femme fatale - grazie a dio - cerca vanamente di costruirsi una vita da single nell'attesa di capire a chi concedersi: il marito australiano Harry, ferito nell'orgoglio, o il testardo Dom che farebbe di tutto pur di tenersela? E poi c'è Karen (Yunjin Kim), che dalle spiagge di Lost (bei tempi per l'attrice), continua a struggersi d'amore per quegli ultimi momenti col suo paziente ormai morto che le sono stati sottratti: tra un adolescente che la stalkera e una vedova che decide di renderle la vita difficile, portandola in tribunale e non solo..
Arriviamo ad April - decisamente la parte di plot più noiosa - che deve fare i conti col tradimento e gli errori del marito morto (?) e con una nuova sana relazione che paradossalmente la preoccupa troppo. E poi c'è Joss, quella che dovrebbe fare la Samantha Jones della situazione, che si imbarca in una relazione lesbo ma giustamente non è soddisfatta.E qui, spontaneamente, verrebbe da chiedersi: perché le fedifraghe decidono di avere relazioni serie solo con le lesbiche?
E anche dopo tredici puntate, onestamente sorge spontaneo un dubbio: ma queste quattro cos'hanno in comune? Persino Savannah e Joss che sono sorelle.. cosa ci fanno insieme?

Un bicchiere vuoto

Ora, comprensibilmente non ci aspettavamo da Mistresses grandi doti tecniche, né di regia, né di montaggio. Si presuppone, però, che i contenuti siano validi.
Di fatto, quando si tratta di donne e di serie televisive del genere, ciò che conta sono le emozioni che rilasciano, l'atmosfera che emanano, i dialoghi che ti emozionano, i personaggi in cui inevitabilmente ti rivedi perché hanno fatto i tuoi stessi errori. E lì, la spettatrice classica pensa: o "ok, anch'io ho vissuto una situazione del genere" oppure "quanto mi piacerebbe vivere un momento come quello". Devono essere raccontate o storie in cui rivedersi o storie romanticamente desiderate.
Mistresses è un prodotto seriamente imbarazzante e decisamente difficile da descrivere o criticare: è dura cercare di scrivere una recensione per parlare del.. nulla. Mistresses è un bicchiere vuoto. Non c'è coesione tra i vari personaggi; le quattro protagoniste non hanno una caratterizzazione definita, mancano di appeal, di sensualità, di ironia, di drammaticità. I dialoghi sono sconnessi, l'atmosfera è plastificata, gelida. Non c'è nulla, nemmeno i classici intrighi - che ormai chiunque potrebbe prevedere - a spronare la spettatrice ad agognare la puntata successiva.

Mistresses - Stagione 1 Nonostante il finale di stagione, che lascia numerosi vuoti e domande - com'è giusto che sia - personalmente non è nata la scintilla, né tanto meno la curiosità di sapere cosa potrebbe succedere. E questo non tanto perché in serie televisive come queste il "già visto", il cliché, è dietro l'angolo, bensì perché ogni elemento in Mistresses trasuda noia. Chiaro, no?