Recensione Mozart in the Jungle - Stagione 1

Roman Coppola lancia su Amazon una comedy tutta sesso, droga e Mozart

Recensione Mozart in the Jungle - Stagione 1
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Mozart in the jungle è una serie televisiva prodotta da Amazon Prime Instant Video, si basa sul libro di memorie di Blair Tindell, dal titolo Mozart in the Jungle: Sex, Drugs & Classical Music, e segue le vite della giovane oboista della New York Symphony, Hailey (Lola Kirke) e di Rodrigo (Gael Garcia Bernal), il nuovo direttore d’orchestra con metodologie di lavoro spesso sopra le righe.
Il progetto per il piccolo schermo è composto da dieci puntate - della durata di una trentina di minuti l’una, all’incirca - lanciato sulla piattaforma Amazon il 23 dicembre 2014. A produrre la serie televisiva c’è Roman Coppola - figlio di Francis e fratello di Sophia, che ha diretto anche il bellissimo episodio numero sette nel cui cast è presente Jason Schwartzman - che interpreta un giornalista musicale con un paio di camei in un paio di episodi - oltre a Paul Weitz e John Strauss. Tra i protagonisti, oltre a Gael Garcia Bernal e Lola Kirke - sorella di Jemima in Girl - ci sono anche Saffron Burrow e Malcom McDowell - sì, proprio l’Alex di Arancia Meccanica.

Mozart e New York

Al centro della trama delle puntate c'è Hailey (Lola Kirke): una giovane oboista che sogna di entrare nella New York Symphony. Proprio quando sembra esserci riuscita, si ritrova nel mezzo di un cambio significativo di rotta: il vecchio e tradizionalista direttore di orchestra Thomas (Malcom McDowell) viene soppiantato dal giovane di talento Rodrigo (Gael Garcia Bernal). Questo avvicendamento non sarà privo di problematiche considerando l’eccentricità il più delle volte fiammeggiante e incomprensibile di quest’ultimo..

Sesso, droga e musica classica

Parlare di questa serie televisiva presuppone anche un altro genere di discorso: Amazon - e anche Netflix - si ritrova nel mezzo di un cambiamento quasi epocale per quanto riguarda la messa in onda dei propri progetti seriali. Quanto e cosa cambia quando si vede una puntata a settimana (che magari ci lascia il tempo di riflettere su quello che è successo ma, a volte, ci fa anche dimenticare alcuni dettagli importanti) rispetto invece all'opportunità di avere la libertà di "divorarsela" in un’unica notte? Per una serie televisiva come Mozart in the Jungle, il fatto di avere tutte le puntate a disposizione, considerando inoltre la rapida evoluzione della storia, permette una più che piacevole assuefazione.
I primi episodi si concentrano sulle tensioni che si vengono a creare tra la scuola musicale più tradizionalista, rappresentata dal personaggio di Malcom McDowell, e quella invece più passionale e sopra le righe di Rodrigo che, all’inizio, sembra essere quasi una sorta di divinità. Con una svolta rappresentata dal suo taglio di capelli, metaforicamente, il giovane direttore d’orchestra diventa più umano, sempre strano ed eccentrico, ma con delle motivazioni di fondo che spiegano il suo profondo amore per la musica e il suo recepirla quasi come una religione oltre che come uno stile di vita.

Mozart In The Jungle - Stagione 1 Sicuramente Mozart in the Jungle non è il capolavoro del secolo ma, complice anche la brevità e la scioltezza delle puntate, con una storia che non si sofferma praticamente mai, riesce nell’intento di essere un piacevole passatempo nel quale si alternano momenti sorridenti e sketch musicali molto sentiti. La serie è un prodotto interessante ed affascinante tanto quanto il suo protagonista, Rodrigo, interpretato dal - per una volta comico - Gael Garcia Bernal che riesce a far appassionare anche i non-cultori della musica classica, rendendo Tchaikovski, Mozart, Chopin l’interessante colonna sonora della vita, spesso allo sbando, dei musicisti della filarmonica newyorkese.