Speciale American Horror Story: Freak Show

Ritorna la serie creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk che porta in scena paure e intolleranza

Speciale American Horror Story: Freak Show
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Jupiter, Florida, 1952. Quando il lattaio entra in casa della signora Eudora Tattler e rinviene il cadavere della donna, pugnalata al petto, comincia ad ispezionare l’abitazione, armato di un mattarello, senza immaginare neppure vagamente cosa troverà al piano di sopra. Perché, anche se nessuno ne è a conoscenza, la signora Tattler ha partorito una coppia di gemelle, Bette e Dot, le quali tuttavia nella loro vita non hanno mai messo piede al di fuori dell’edificio perché condividono un unico corpo, sulla sommità del quale spuntano ben due teste. Uno “scherzo della natura” che, dall’istante in cui viene alla luce, attira subito sgomento ed orrore, ma anche un’appassionata curiosità: quella di Elsa Mars, matura chanteuse nella Germania dell’anteguerra diventata ora l’impresaria di un “Gabinetto di curiosità”, ovvero un Freak Show animato da individui contraddistinti da peculiarità fisiche che, agli occhi del mondo esterno, li rendono a tutti gli effetti dei “mostri”. Ed Elsa, tormentata dall’idea che il suo show possa regalarle presto o tardi un’agognata celebrità, è disposta a tutto affinché Bette e Dot, la “donna a due teste”, diventi l’attrazione principale dello spettacolo...

Monsters Among Us

Uno fra i maggiori fenomeni televisivi del decennio, con una popolarità in costante crescita e livelli di fervore e di attesa in grado di renderlo a tutti gli effetti un cult della serialità televisiva contemporanea, fa il suo ritorno sul piccolo schermo: stiamo parlando di American Horror Story, la serie antologica creata da Ryan Murphy nel 2011 e ricompensata, per le sue prime tre edizioni, con un totale di sette Emmy Award - incluse due statuette per la magnifica Jessica Lange, autentica primadonna della serie. Dopo la casa degli orrori, il manicomio criminale e la congrega delle streghe, il fulcro narrativo della quarta stagione della serie targata FX si sposta verso un altro tipo di immaginario da sempre caro al genere horror: il circo, e più precisamente il Freak Show, l’esibizione dei cosiddetti “fenomeni da baraccone”. Il principale modello di riferimento, dal punto di vista storico e iconografico, non poteva che essere, ovviamente, lo scioccante Freaks di Tod Browning, pietra miliare del cinema dell’orrore del 1932, per molti aspetti ancora inarrivabile per la sua capacità di esprimere il connubio fra il raccapriccio suscitato da deformità fisiche e, su un piano più profondo, quello provocato dalla natura maligna dei “veri mostri”, in un’emblematica inversione dei ruoli e delle prospettive che si ricollega come un fil rouge al tema al cuore dell’intero percorso di American Horror Story: il senso di emarginazione e di rifiuto sperimentato da chiunque appaia in qualche modo diverso agli occhi della società.

Lo spettacolo di Fräulein Elsa

Fin dal suo primo episodio, Monsters among us, Freak Show recupera stilemi e convenzioni dei precedenti capitoli di American Horror Story, ma anche gran parte di un cast ormai affiatatissimo che si ripropone puntualmente di stagione in stagione. A partire, come già osservato, da una magnetica Jessica Lange, alla quale, come sempre, è affidato il personaggio di maggior carisma: Fräulein Elsa Mars, impresaria dello spettacolo dei freaks, ammantata di un fascino decadente che rievoca quello di Marlene Dietrich (sia nel look, che alterna un’accentuata femminilità a un abbigliamento androgino, sia nell’accento tedesco sfoggiato dalla Lange). Ossessionata da una celebrità che le è sempre stata negata, vissuta all’ombra del mito della Dietrich (in un dialogo viene citato il film del 1952 interpretato dalla diva tedesca per Alfred Hitchcock, Paura in palcoscenico), Elsa, come già le precenti figure impersonate dalla Lange in American Horror Story, è una donna di smaliziato pragmatismo e di incrollabile risolutezza, ma caratterizzata al contempo da una fragilità svelata in maniera struggente proprio nelle ultime sequenze dell’episodio: la sua performance sulle note della leggendaria Life on Mars di David Bowie, composta soltanto nel 1973 ma fin troppo adatta a sintetizzare le suggestioni della storia, e il momento in cui, nell’intimità della propria stanza, mostra allo spettatore quella segreta menomazione che la avvicina ai suoi amati freaks.

I protagonisti di Freak Show

Ma accanto a Jessica Lange, il primo episodio di Freak Show ripropone molti altri volti noti dell’universo di American Horror Story: in primis quello - raddoppiato - della bravissima Sarah Paulson nella parte delle gemelle Bette e Dot, imprigionate in un unico corpo per quello che si preannuncia come il personaggio (anzi, i personaggi) al cuore della trama. Proseguendo con la “donna barbuta” Ethel Darling (Kathy Bates), suo figlio Jimmy (Evan Peters), le cui mani a pinna possiedono la facoltà di suscitare straordinari orgasmi, fino alla ricca ed eccentrica Gloria (Frances Conroy).

American Horror Story: Freak Show Sospesa fra l’angoscioso e il bizzarro, fra l’ironia e la tragedia, la première di American Horror Story non ci risparmia, naturalmente, la componente orrorifica: una componente che, in questa stagione, assume le spaventose sembianze di Twisty (John Carroll Lynch), implacabile clown assassino, erede diretto di It, sul cui volto campeggia un grottesco sorriso deformato da gigantesche fauci. Una creatura la cui selvaggia violenza esplode già in Monsters among us: un’inquietante anteprima degli immancabili incubi che, da qui alle prossime settimane, accompagneranno la visione di una serie pronta a riconfermarsi fra le più originali, accattivanti e coinvolgenti narrazioni nel panorama della Tv odierna... che il Freak Show abbia inizio!