First look The Big Bang Theory - Stagione 8

Stipendi astronomici, ascolti sempre più alti e tormentoni che sono già entrati nella leggenda sono alla base di questa comedy che sembra non avere limiti e che ha appassionato milioni di persone, grazie ai personaggi e alle gag diventati ormai storia. The Big Bang Theory, prendendo spunto dallo stesso titolo che porta, si è rivelata una vera e propria esplosione mediatica, ed ha segnato per ben 8 anni milioni e milioni di spettatori trainati dal carisma travolgente e dai ripetuti “bazinga” di Sheldon e compagnia, e il tutto sembra ben lungi dal finire. Sebbene ad oggi lo show risulti sensibilmente diverso dalle prime stagioni (grazie anche ad un cast regular sempre più ricco che ha portato i nostri ad interagire sempre più con un numero maggiore di persone) la qualità delle singole puntate resta ben al di sopra la media del genere, e le risate sono di volta in volta assicurate. Certo, magari alcune situazioni possono sembrare ripetute e c’è bisogno di un qualche cambiamento che modifichi in parte l’assetto dello show. Ed è indubbia l’evoluzione che questo ha seguito, risultando qualcosa di diverso rispetto al passato ma pur sempre piacevole e divertente da vedere.

Il treno del ritorno..

La scorsa stagione aveva visto Sheldon in una profonda crisi, causata da numerosi cambiamenti in ambito lavorativo e privato (e un personaggio così logorroicamente monotono come lui non può di certo accettare cose di questo tipo) che lo hanno portato a partire per poter trovare il modo di riflettere sul da farsi. Questo, unito al leggendario negozio di Stuart ridotto in cenere, alle prossime nozze di Leonard e Penny e alle disavventure di Howard con sua madre, ha tuttavia regalato un epilogo comunque riuscito, che ha instillato in tutti noi la voglia concreta di vedere come andranno a finire le vicende. La puntata iniziale di questo nuovo ciclo però, nonostante offri qualche sorpresa, a partire dal mito già collaudato del “ritorno con barba” pronosticato dai fan che si è rivelato diverso dalle aspettative, non si risulta essere nulla di veramente sorprendente. Le risate, seppur più saltuarie, ci sono ugualmente, ma e’ come se i personaggi siano ormai circoscritti nel loro ruolo offrendo dialoghi e battute che lasciano poco spazio all’immaginazione, e a dimostrazione di ciò troviamo le due puntate iniziali che scivolano via con qualche sorriso ma con dubbi sempre più concreti. Aspetto che può confermare il parere di molti che, guardando The Big Bang Theory, oggi parlano di un prodotto che ha perso con il passare degli anni la verve e il guizzo creativo, ossia le chiavi del suo stesso successo, diventando come già detto non un prodotto peggiore, ma diverso, forse anche fin troppo “scontato”.

Non più come prima

Ma ad oggi, dopo aver visto i primi due episodi della premiere di questa ottava stagione, ciò che balza all’occhio è proprio il cambiamento radicale nelle tematiche (iniziato già da un paio di stagioni) che lo rendono molto più simile a tante altre comedy distanziandosi da quelle che sono state le premesse poste durante le prime annate. Ormai non abbiamo più a che fare con un gruppo di nerd disadattati alle prese con i loro problemi nella vita di tutti i giorni (e anzi i suddetti se la stanno cavando fin troppo bene con il gentil sesso ad esempio, una delle questione fondamentali di inizio serie), e si stanno perdendo man mano le pluri citazioni che tanto fanno piacere a coloro che condividono le stesse passioni dei protagonisti. Tutto per lasciar spazio a problemi di vario genere (colloqui lavorativi o situazioni familiari paradossali con madri, amici e via dicendo) che sembrano presi da ben altre produzioni. Insomma, i fattori che da sempre sono stati marchio di fabbrica della serie sembra stiano man mano scomparendo. Nonostante questo, gli autori promettono numerose sorprese in questa nuova stagione, che si spera possano rendere la visione più accattivante, virando ancora una volta verso i fattori che hanno contribuito a rendere la serie il fenomeno che è oggi.