Recensione Acer Aspire Timeline Ultra M3

Acer Aspire Timeline Ultra M3 è un portatile che sorprende per le prestazioni, unite a una dimensione molto ridotta anche rispetto ai concorrenti della stessa fascia prestazionale.

Recensione Acer Aspire Timeline Ultra M3
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Con il lancio della serie 600, Nvidia ha contemporaneamente presentato le serie desktop e mobile delle sue schede, mostrando una determinazione e una sicurezza nei propri prodotti che ha sinceramente stupito. Altrettanto hanno stupito le prestazioni delle gpu 600M e per questo eravamo ansiosi di provarle su un prodotto consumer il prima possibile. L'Acer Aspire Timeline Ultra M3 fa parte di questa nuova generazione di computer portatili, caratterizzata da bassissimi consumi e prestazioni prima impensabili per le dimensioni ridotte che cercano di mantenere. Anticipiamo che siamo rimasti davvero ben impressionati dal risultato tecnico raggiunto da questa accoppiata, con temperature ridotte per lunghe sessioni di gioco senza alcun indugio.

Look e Feeling

Il case nero in policarbonato potrebbe scoraggiare gli utenti più esigenti: in effetti, se si esclude il coperchio dello schermo in alluminio, la plastica con cui è costruito l'M3 è esattamente quella di ogni computer portatile appartenente a fasce di prezzo decisamente più economiche. In un mese di utilizzo da parte nostra dobbiamo però ammettere che il computer non ha mai ceduto su questo fronte, soprattutto per quanto riguarda la flessibilità, fattore che, girando magari spesso per lavoro, può portare a deludenti deformazioni del rivestimento e addirittura a fratture. Non è questo il caso per fortuna e nonostante il materiale certamente economico, durante i nostri giri la durabilità non è stata intaccata. La satinatura nera superiore è certamente piacevole e nasconde in parte quel look dozzinale che potrebbe scaturire dal nuovo Acer, mentre troviamo in alluminio grigio chiaro il corpo della tastiera a nido (con tasti non adiacenti) e il tasto di accensione frontale, accompagnato dalla luce per verificare la carica della batteria.
Lo chassis è composto dunque da soli due pezzi, con il lettore DVD sul lato sinistro e tutte le porte di entrata e uscita poste sul retro. In realtà questa scelta di costruzione risulta piuttosto scomoda e più volte ci è capitato di spegnere inavvertitamente il computer poggiato sulle nostre gambe a causa del tasto di accensione frontale, per non parlare di ogni volta in cui per usare una porta USB abbiamo dovuto chiudere completamente lo schermo. Ad un uso intenso l'Acer M3 mostra quindi il fianco solo a questi due piccoli difetti, mentre il look elegante e lo spessore davvero ridotto gli donano una linea professionale che fa sicuramente piacere portarsi appresso in ogni situazione.

Tastiera e trackpad

Per quanto riguarda la tastiera ci siamo trovati molto bene con l'Acer M3. A dispetto delle apparenze l'intero corpo non si piega anche a una pressione decisa dei tasti, come per intense sessioni di scrittura, e la spaziatura tra i tasti risulta molto comoda, allineandosi agli standard molto elevati di illustri conocrrenti come Vaio e MacBook. Anche il posizionamento dei pulsanti multimediali è semplice, intuitivo e non invadente. Il tasto addizionale "Fn" permette di disabilitare trackpad, wi-fi, schermo e audio con una semplice pressione dei due tasti corrispondenti, nonchè di aggiustare la luminosità del dispositivo, il volume e l'ordine delle tracce del player usato da Windows, con i classici Play, Stop, Avanti e Indietro. Lo spazio è quindi ben usato e viene incluso anche l'intero blocco Numpad, non così comune sui device supercompatti.

Di media fattura invece il trackpad che cerca di seguire le linee dettate anni or sono dall'imperante Apple, con un dispositivo multitouch col supporto fino a quattro dita in simultanea. I tempi di risposta in questo caso sono solo leggermente inferiori rispetto al top di gamma nel campo PC (ancora Sony e Dell) e in sostanza non abbiamo mai avuto alcun problema di latenza nel navigare, zoomare, chiudere le pagine o scorrerle grazie alle semplici gesture descritte nel manuale online. Non possiamo dire altrettanto degli errori di input che ci hanno costretto più volte a ripetere i movimenti perchè non riconosciuti dal trackpad, anche se di fatto capita non troppo frequentemente. Importante segnalare anche la costruzione a superficie unica dell'intero device, che non separa quindi il tasto destro da quello sinistro nella parte bassa, fatto che cambia l'uso quotidiano della piattaforma con un controllo più preciso, che evita errori di doppio click, anche se ancora vi capiterà di premere il tasto sbagliato se siete molto rapidi nei movimenti. Niente che l'abitudine non riesca a sopperire sulla breve distanza.

Schermo e audio

Accendendo l'M3 per la prima volta rimanemmo basiti dalle prestazioni tecniche che trovate descritte sotto il paragrafo apposito. Ad un uso più frequente però abbiamo dovuto fermare l'entusiasmo di fronte allo schermo, vero tallone d'Achille di questo prodotto. Non è tanto la risoluzione nativa piuttosto bassa di 1366x768 a non convincerci, quanto la scarsa qualità del pannello che rispetto a concorrenti che, anche se non possono vantare la dicitura Ultrabook, non sgranano l'immagine e offrono degli angoli di visione decisamente più ampi, soprattutto sulla verticale. La mancanza cronica di opzioni di variazione del contrasto di certo non aiuta e la luminosità addirittura non sembra uniforme su tutta la superficie, nonostante i nostri tentativi di inclinare il coperchio in diverse posizioni. Che vediate un film in HD o giochiate Battlefield 3, lo schermo di questo Acer purtroppo vi deluderà.

Discorso diverso per le due casse poste frontalmente con al fianco la dicitura satinata Dolby Home Theater - Professionally Tuned. Sebbene non stupiscano l'orecchio come le fantastiche Beats Audio degli ultimi HP dv7, dobbiamo ammettere di essere rimasti piuttosto soddisfatti all'ascolto di diverse tracce tra musica classica e rock, nonchè alla visione di diversi film. La buona definizione delle frequenze medie e alte è sporcata quindi solo leggermente dalle classiche basse senza controllo che coprono il suono, evidenti soprattutto su tracce audio di qualità già bassa. Un buon risultato quindi, anche se avremmo preferito che le opzioni presenti nel pannelllo Dolby dedicato Acer e preinstallato cambiassero effettivamente qualcosa all'ascolto, magari impostando diversi profili per diverse esigenze musicali. Purtroppo non è così e intervenire direttamente sui range udibili non ha portato a molti risultati.

Prestazioni - Funzionalità di base e PC Mark Vantage

A livello prestazionale l'Acer M3 non delude le aspettative e conferma la bontà delle piattaforme basate sull'accoppiata Intel-Nvidia, nonostante si basi ancora sui Sandy Bridge. La scheda video integrata al processore (la Intel HD 3000) si alterna alla ben più performante Nvidia 640M grazie a quell'Nvidia Optimus che permette il passaggio in tempo reale a seconda dell'uso effettivo e del carico di cui il sistema ha bisogno al lancio di ciascuna applicazione. Se per le funzioni desktop e video di base l'M3 userà la gpu integrata nel processore, per tutto il resto entrerà in gioco la 640M con i suoi Cuda Core. Il sistema è semplice, immediato e silenzioso: l'utente infatti non dovrà preoccuparsi di nulla e durante le nostre prove non abbiamo mai dovuto impostare profili o manualmente passare dall'uso di una periferica all'altra, segno della bontà della tecnologia Nvidia.

Il pannello dell'Evga. Da notare la temperatura a mezzo carico, molto ridotta per un portatile, e la possibilità di aumentare il Clock Offset dettato dal Gpu Boost

Da segnalare anche il supporto alla tecnologia Boost Clock, che permette in questo caso di limare ulteriormente i consumi. Infatti abbiamo provato a usare le funzionalità di overclock e il sistema reggeva bene un incremento di circa 50Mhz. Tuttavia le temperature sono pericolosamente volate verso l'alto e consigliamo in ogni caso di non usare questa funzionalità su questa macchina. Grande assente invece l'Adaptive V-sync e sinceramente non capiamo bene la ragione di una simile mancanza, date le già ottime prestazioni generali.

Al test con PcMark Vantage Advanced, settandolo al massimo carico possibile per ciascuna suite, vediamo un netto incremento prestazionale rispetto ai portatili a cui eravamo abituati fin'ora, rispetto alla stessa fascia di prezzo. Parliamo di un risultato che si aggira intorno agli 11000 punti, per un distacco del doppio rispetto ad altri concorrenti. Interessante il paragone con i MacBook Pro, che generalmente per la fascia entro i 1300 euro escono -dobbiamo ammetterlo- con le ossa rotte dal confronto puramente prestazionale, anche se i computer di Cupertino offrono caratteristiche interessanti sotto altri aspetti. Ottimo l'SSD in dotazione col modello provato, garante di incredibili accensioni al limite dell'istantaneo. Soli tre secondi di tempo sono quasi un record assoluto.
In definitiva, in ogni ambito (audio, video e calcolo) il duo Intel-Nvidia rappresenta semplicemente il meglio che possiate trovare sul mercato attualmente ed è proprio sotto questo aspetto che l'Acer mostra tutto il suo caratere. Le prestazioni sono il suo punto di forza.

Prestazioni - Battlefield 3, Max Payne 3, Diablo 3

Battlefield 3 Benchmark
1366x728, Caspian Border, DX11, Medium settings, SSAO Normal, MSAA 2x, Giocatori sul server: 60, ping alla connessione 22.
FPS: 36
Boost Clock: 709 Mhz
Carico GPU: 77%
Temp. GPU: 70°
Carico Memoria: 668 Mb

Max Payne 3 Benchmark
1366x728, Impostazioni su High, AF 16x, FXAA On, MSAA 2x, SSAO Normal
FPS: non rilevabili
Boost Clock: 700 Mhz
Carico GPU: 65%
Temp. GPU: 80°
Carico Memoria: 807 Mb

Diablo III Benchmark
1366x768, Impostazioni massime, AA On
FPS: 55
Boost Clock: 705 Mhz
Carico GPU: 99%
Temp. GPU: 84°
Carico Memoria: 300 Mb

Durante le nostre prove non abbiamo riscontrato nessun problema di surriscaldamento del sistema per le circa otto ore filate di sessione di gioco, con pause di carico in cui svolgevamo funzioni desktop semplici (come navigare). Il massimo raggiunto dai sensori interni di CPU e GPU è stato rispettivamente di 70° e 91°, sul finire della giornata di test. Le ottime prestazioni sui tre titoli provati confermano in sostanza quanto previsto dall'analisi con PcMark. Per la prima volta nei nostri benchmark entra anche Max Payne 3 di Rockstar, che tuttavia presenta un'apparente incompatibilità nel rilevare gli FPS tramite Rivatuner, dato che il valore mostrato nell'immagine non può essere veritiero. In ogni caso il gioco era molto fluido e non presentava alcun indugio alla risoluzione nativa e impostazioni riportate.

Acer Aspire Timeline Ultra M3 L'Acer Aspire Timeline Ultra M3 è un portatile che sorprende per le prestazioni, unite a una dimensione molto ridotta anche rispetto ai concorrenti della stessa fascia prestazionale e al prezzo davvero contenuto rispetto a quel che offre. A nostro giudizio se volete accompagnare le vostre sessioni di lavoro con qualche partita agli ultimi giochi disponibili sul mercato, non esiste soluzione migliore che dotarsi di uno dei più recenti Ultrabook e l'M3 si presenta come la fascia d'entrata a questo nuovo modo di vivere il gaming portatile. Rispetto ai concorrenti già disponibili come il Sony S15, le dimensioni e il peso più a portata di zaino, unite a prestazioni inferiori ma comparabili e un prezzo decisamente più contenuto possono davvero far preferire l'offerta Acer rispetto agli altri portatili. Tuttavia non possiamo non segnalare il difetto più grosso, ovvero lo schermo di definizione piuttosto sgranata ed eccessivamente sovraesposta, che non permette la regolazione nè hardware nè software di contrasto e gamma. Inoltre il mancato supporto alla piattaforma Ivy Bridge di Intel riduce la già comunque bassa durata della batteria, di pari passo alle prestazioni generali. In definitiva, questo Acer risulta adatto per chi vuole cimentarsi nel gaming portatile senza spendere troppo.