Speciale Apple iWork 2014

Uno sguardo alla suite per la produttività proposta da Apple.

Speciale Apple iWork 2014
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Quando Apple presentò l'edizione 2013 della sua suite produttiva, nota fino a quel momento come iWork, fu subito chiaro che ci trovavamo di fronte ad un cambiamento radicale rispetto alla versione 2009 e a quelle precedenti. Innanzitutto fu eliminato il nome iWork. Orfane dell'identificativo collettivo, le tre app che costituiscono la suite sono diventate anche gratis. Le edizioni 2014 di Keynote, Pages e Number sono da considerare degli aggiornamenti minori rispetto a quanto visto nel 2013. Basti vedere i numeri delle versioni Mac rilasciate: Keynote 6.5, Pages 5.5 e Numbers 3.5 (nel 2013 si erano fermate, rispettivamente, alla 6.2.2, alla 5.2.2 e alla 3.2.2). Inoltre lo scorso anno era possibile incontrare, in due o tre menù del sito ufficiale Apple, riferimenti alle tre app edizione 2013, mentre questa volta non si riesce a trovarne menzione. Anche "iWork 2014" è gratuito per utenti in possesso di determinate macchine. Chi possiede iWork '09 potrà scegliere se aggiornare o meno, mentre chi ha già scaricato iWork '13 dovrà sostituire la suite con quella più recente. Da quest'anno i tagli più capienti di iPhone e iPad (da 64GB in su) riceveranno nativamente la suite.

Le novità

iWork '14 crea file (quelli nativi) che le versioni precedenti non possono aprire. E' una bella scocciatura, ma anche iWork '13 lavorava in questo modo. Per quel che riguarda l'apertura di file "diversi", iWork '14 apre solo quelli realizzati dalla versione '09 in poi, alcuni di Microsoft Office e file di testo (gli RTF sono esclusi). Tendenzialmente, il formato del file non è cambiato, tuttavia Apple ha deciso di eliminare i salvataggi sotto forma di file multipli raggruppati in cartelle. Nel Finder di OS X l'utente, quando salvava un documento di iWork (da questo momento in poi "iWork" identificherà la versione del 2013, "iWork '14" quella del 2014), aveva tra le mani una cartella con diversi file al suo interno. Spedire tale documento come allegato poteva procurare qualche problema così a Cupertino hanno deciso di superare quest'ostacolo comprimendo il tutto in un solo file. Per chi conosce bene iWork '09, questa modifica non è per nulla una novità. In quell'edizione infatti, i salvataggi avvenivano sotto forma di file unico. Tuttavia questo tipo di procedura richiede che, nel caso di una piccola modifica, è tutto il documento che deve essere salvato nuovamente su disco, compreso immagini di grandi dimensioni o filmati che ne fanno parte. In locale, e con un SSD, il problema non si pone. Se ci spostiamo sul Cloud invece, la sincronizzazione può impiegare tanto tempo. Questo Apple lo sa, e con iWork '14 le applicazioni utilizzano il metodo "singolo file" solo in locale, mentre il formato dei "pacchetti" viene ripreso durante il salvataggio sul Cloud. L'utente può comunque decidere di salvare i propri file come vuole, tramite il menù File - Avanzate, questo per rendere compatibili i file con le versioni precedenti.

iCloud ed Handoff

Apple ha introdotto due interessanti funzionalità in OS X Yosemite: iCloud Drive e Handoff. Entrambe migliorano anche l'esperienza utente di iWork 2014. Vediamo come. iCloud Drive non è una vera e propria novità, soprattutto per coloro che "masticano" la Mela da qualche tempo. Basta ricordarsi di iDisk, disponibile qualche anno fa sui vari Mac. In pratica parliamo di un vero e proprio disco virtuale sulla nuvola, organizzato nel medesimo modo in cui lo sono Dropbox o Google Drive. All'interno di questo disco è possibile archiviare tutti i file e ritrovarli su tutti i dispositivi in grado di accedere ad iCloud, che siano Mac, PC Windows o smartphone e tablet iOS. Con iWork 2014, quando si andrà a salvare un documento, vedremo iCloud Drive inserito nella lista delle opzioni di salvataggio. Prima dell'introduzione del nuovo servizio, ogni applicazione in grado di salvare i file sulla nuvola lo faceva nella propria cartella iCloud. Con iCloud Drive è possibile salvare i propri documenti dove si vuole e aggiungere nuove cartelle. Tuttavia c'è da stare molto attenti, visto che il servizio è ancora in beta e decidere di aggiornare il proprio account iCloud a quello iCloud Drive può portare a problematiche non di poco conto. I documenti creati con Pages, Numbers e Keynote continueranno a essere sincronizzati su tutti i dispositivi con iOS 8, i Mac con OS X Yosemite, PC con iCloud per Windows e iCloud.com, ma non verranno più aggiornati sui dispositivi con iOS 7 e Mac con OS X Mavericks o versioni meno recenti.
Legato sempre al concetto di "nuvola" è Handoff, ora pienamente supportato da iWork 2014. Gli utenti potranno aprire un documento su un dispositivo e continuare a lavorarci da un altro terminale esattamente dal punto in cui era stato interrotto. La funzionalità Handoff richiede che sia attiva, oltre alla connessione internet, la tecnologia di comunicazione Bluetooth Low Energy, necessaria per permettere il dialogo tra i dispositivi interessati.

Keynote 2014 per OS X, iOS e iCloud

Il software Keynote su Mac OS X è stato migliorato notevolmente ad inizio 2014, soprattutto per quel che riguarda le animazioni disponibili e l'entrata in scena del motion blur (attivabile a livello di applicazione in base ai limiti hardware delle macchine su cui gira Keynote). La versione 2014, per questo motivo, non aggiunge molte novità rilevanti. E' possibile, nuovamente, personalizzare la visualizzazione delle slide e dei contenuti sul display, in modo tale che l'utente possa riordinare e ridimensionare i vari elementi a proprio piacimento. Era prevista un'app iOS per il controllo remoto di Keynote su Mac da iPhone, ma Apple ha preferito non includere tale funzionalità nella versione Keynote di iOS. A differenza di Numbers e Pages, Keynote '14 in versione mobile è estremamente indicata per essere utilizzata su iPhone e iPad. Disporre di una presentazione su uno smartphone o tablet è un bel vantaggio: consente di introdurre modifiche al volo prima di una riunione o seminario, di chiedere consigli a colleghi e amici o di proiettare il proprio lavoro direttamente dal dispositivo mobile via Apple TV o una chiavetta compatibile. L'interazione "live" è stata ben progettata. Ci sono diverse modalità di presentazioni da poter mostrare, da quella classica con diapositiva singola a quella panoramica che ne mostra tre insieme. L'utente può utilizzare un puntino rosso o bianco per indicare vari punti della schermata e aiutarsi nella spiegazione dei concetti con dei pastelli colorati. Una novità importante è quella della sincronizzazione con altri dispositivi iOS. In una riunione, ad esempio, sarà possibile trasmettere la propria presentazione sugli iPad di tutti i presenti, nel caso mancasse uno schermo in sala. Diverso è il discorso per Keynote su iCloud. Mancano alcune feature e la web app non appare completa come quelle per iOS e OS X (non a caso è in versione beta). E' possibile gestire la presentazione via web, ma dei 40 effetti di transazione presenti nelle altre versioni, ne troviamo solo 22. E la compatibilità con altri software? Importare delle presentazioni realizzate in Powerpoint in Keynote o iCloud non è una buona idea. Anche con la versione 2014 di Keynote infatti permangono i soliti problemi sui font e sulle dimensioni dei caratteri, spesso storpiati.

Pages 2014 per OS X, iOS e iCloud

Pages è il software ideato da Apple per semplificare il lavoro di chi ama scrivere. Inutile dire che quando pensiamo ad un editor di testo classico la nostra mente va su Word di Microsoft, ma Pages, per chi non lo avesse mai usato, è un software pensato per coloro che non vogliono intoppi durante la stesura di un testo. Il salvataggio automatico continuo del file consente di non perdere il lavoro anche se non gli abbiamo dato ancora un nome o se il nostro Mac si spegne improvvisamente. Tuttavia Pages ha dei limiti pratici che persistono nella nuova versione. In alcuni progetti, soprattutto per i redattori o coloro che scrivono notizie e articoli sul web, è importante sapere il numero delle parole del proprio testo. L'unico modo per visualizzare tale dato è aprire una sorta di pop up sul testo che non appare per nulla in linea con la semplicità e l'ordine cui i software Apple ci hanno abituati. Numerare le sezioni e le sottosezioni è un problema non da poco, soprattutto in documenti lunghi. Selezionare delle dimensioni per i caratteri prestabilite (gli Header in Word, per intenderci) è impossibile, visto che non è stato previsto. In aggiunta ai vecchi problemi mancano anche novità rilevanti per l'edizione aggiornata. Le parole che non si adattano in una singola casella di testo devono essere distribuite manualmente su più text box. La maggior parte delle funzionalità tipografiche che troviamo installate su OS X non sono presenti in Pages '14. Ad esempio le lettere di minori dimensioni vengono semplicemente rimpicciolite. Non appare alcun segno grafico, come una resa più pesante per compensare le minori dimensioni o un aspetto leggermente diverso, come appare in TextEdit (il Blocco Note del Mac). Tutto ciò era presente in Pages '09, e sinceramente ci sfugge il motivo per cui Apple abbia deciso di tagliare determinati aspetti. Un altro esempio della mancanza di cura nei dettagli tipografici di Pages '14 riguarda il font Zapfino. Quando lo si utilizza vediamo le lettere legarsi dolcemente l'una all'altra con eleganti elementi grafici e varianti speciali. In Pages '09 (o TextEdit), tuttavia, era possibile selezionare manualmente i glifi alternativi, quando disponibili. Ora no. Pages '14 utilizza esclusivamente quello di default. Da Pages '09 è stato invece preso in prestito il pannello dei commenti e delle modifiche al testo. Passando sopra un qualsiasi elemento al suo interno con il mouse è possibile vedere immediatamente il punto del testo dove tali modifiche sono state fatte. Inoltre, i riquadri a mò di fumetto che rilevano le correzioni fatte sulle singole parole sono stati semplificati e colorati.

L'utilizzo di Pages su iOS è legato ad una tastiera bluetooth, iPhone o iPad che sia. La versione '14, ottimizzata per iPhone 6 e 6 Plus, non presenta problemi di visibilità sugli schermi relativi. Il discorso cambia per chi possiede un melafonino precedente. Tuttavia utilizzare una tastiera bluetooth con Pages per iOS non è la stessa cosa che lavorare con un Mac. Possiamo utilizzare le combinazioni control-A/E per inizio o fine rigo, ⌘U / ⌘I / ⌘B per il testo sottolineato, in corsivo o grassetto. La possibilità di selezionare gli stili utilizzando i tasti funzione, così come avviene sulla controparte desktop, manca su iOS. Le interazioni tramite touch screen sono complicate ed è noto che su lunghi testi operazioni come la selezione, la modifica del testo o il copia e incolla sono per utenti estremamente pazienti. Il controllo ortografico, infine, avviene in base alla lingua della tastiera selezionata, allo stesso modo di tutte le applicazioni di messaggistica.
Con Pages su iCloud abbiamo più o meno le medesime funzionalità di quanto visto su OS X e iOS. Sono supportate due lingue in più, l'arabo e l'ebraico, ma ci sono anche delle limitazioni. Non è possibile ridefinire uno stile nè posizionare a proprio piacimento i margini. Passi per le presentazioni, ma in un editor di testo è inammissibile. Il grande vantaggio della versione Cloud (e beta, lo ribadiamo) di Pages è la possibilità di collaborare su uno stesso documento, in tempo reale, con altre persone. Il mistero da risolvere è: perchè Apple non ha esteso tale feature alle app native?

Numbers 2014 per OS X, iOS e iCloud

Quest'anno la parola aggiornamento per Numbers su OS X sembra alquanto esagerata. E' stato introdotto un nuovo menù Trasposizione per righe e colonne e con un semplice click è possibile trasformarle vicendevolmente. Si sperava nell'introduzione della selezione di differenti formati numeri/date in base alla regione geografica o alla lingua dell'utente, ma tutto sembra essere ancora in fase di perfezionamento. Le prestazioni sembrano le stesse dello scorso anno. La situazione su iOS appare anche peggiore. Spesso Numbers crasha su iPhone 6 ed ha problemi evidenti nel rispondere agli input provenienti dal display touch. E' un vero peccato, poiché gli ingegneri della Mela avevano ideato un ottimo sistema di interazione per ottenere il meglio da un programma di questo tipo. I diversi tipi di operazioni che un foglio di calcolo prevede, dai vari modi di selezione e di raggruppamento delle celle alle operazioni di calcolo più complesse, sono tutte fattibili con gesture tattili, ma l'intera applicazione ha bisogno di una maggiore ottimizzazione nei prossimi mesi per essere utilizzata al meglio. Anche per la versione iCloud di Numbers, infine, è valido il discorso fatto per Pages e Keynote. Facilità di condivisione con altri colleghi o amici, possibilità di collaborazione in real time e compatibilità con le app native sono funzioni pienamente supportate. Tuttavia mentre Pages e Keynote per iCloud sono applicazioni semplici che nascono per soddisfare, la maggior parte delle volte, utenti singoli, Numbers per iCloud è di gran lunga più potente e appare perfetto per lavori di contabilità in team.

iWork 2014 Le nuove versioni di Keynote, Pages e Numbers apportano principalmente aggiornamenti di supporto per le feature introdotte con OS X 10.10 Yosemite e iOS 8 e qualche rivisitazione dell'interfaccia utente. Apple ha riportato in auge alcune caratteristiche eliminate da iWork '13, e questo farà molto piacere agli utenti di vecchia data. Tuttavia chi ha gradito i prodotti della suite di Cupertino prima dell'aggiornamento non avrà motivi per non farlo ancora e, viceversa, chi non ne apprezzava le qualità fino alla versione 2013 non lo farà ora. Tra i tre software quello che appare meno "ispirato" rimane Pages, privo di alcune caratteristiche base che lo rendono un prodotto poco più che mediocre. Numbers e Keynote invece sono su un altro livello. Keynote permette di dare un tocco di originalità alternativo rispetto alla concorrenza, mentre Numbers riesce a soddisfare anche utenti con esigenze ben più che modeste.