Speciale CES 2012: l’attrazione principale, gli ultrabook

Ultrabook presentati al CES 2012

Speciale CES 2012: l’attrazione principale, gli ultrabook
INFORMAZIONI SCHEDA
Articolo a cura di

30 Maggio 2011, Computex di Taipei. Intel parla per la prima volta di una nuova classe di computer portatili, che entro la fine del 2012 avrebbe costituito il 40% del mercato di tutti i laptop. Caratteristica principale è quella di unire dimensioni contenute (puntando però, a differenza dei netbook, soprattutto sulla sottigliezza e mantenendo diagonali da 13" a 15") ad una potenza almeno paragonabile a quella dei "normali" notebook, garantita dai processori CULV (processori a voltaggio ultra-basso e destinati al mercato consumer) sviluppati da Intel stessa per contrastare in qualche modo i chipset di ARM, principali rivali di Intel e destinati al mercato tablet, forse avvertito come una minaccia per il prosperare indisturbato dei laptop. Parliamo ovviamente degli ultrabook, annunciati inizialmente con timidezza e poi pian piano sempre più destinatari dell'interesse collettivo, culminato poi a Luglio con l'annuncio della nuova linea di MacBook Air da parte di Apple: sottilissimi ma coi processori più che dignitosi della linea Intel Core i5. I CULV sono infatti disseminati in svariate linee di processori create da Intel, e nella roadmap degli ultrabook sono anzi già previste ben tre fasi che definiscono i criteri ai quali devono sottostare le case produttrici per potersi fregiare del marchio ultrabook. Una prima fase, partita nell'ultimo trimestre del 2011, con processori CULV dall'architettura Sandy Bridge e spessori non superiori ai 21mm; una seconda fase, in partenza da Aprile prossimo, che "costringerà" i produttori di ultrabook ad utilizzare CPU con architettura Ivy Bridge; e infine una terza fase, prevista per il 2013, che utilizzerà i processori Haswell, ulteriore evoluzione della gamma.
A più di sei mesi di distanza effettivamente Intel sembra averci visto giusto, con l'interesse del pubblico sempre più alto fino ad arrivare al Consumer Electronics Show del 2012. A far da padrone alla mostra infatti, come previsto, sono stati proprio questi computer, con nuovi modelli presentati dalle maggiori compagnie produttrici. Vediamone alcuni e traiamo le conclusioni su quello che ci aspetta nel corso dell'anno appena iniziato.

Connessioni ad alta velocità e infinite capacità di storage

Tra le novità tecnologiche più interessanti c'è il primo laptop del mercato PC con porta Thunderbolt: si tratta dell'Acer Aspire S5, con display da 13,3" e spessore di 15mm nel punto più spesso del dispositivo. Thunderbolt è una tecnologia sviluppata da Intel e già vista sui Mac sia portatili che fissi (particolarmente pubblicizzata in tempi recenti da Apple e nello sviluppo della quale la compagnia di Cupertino ha avuto un ruolo di supporto tecnico) che permette di far viaggiare sullo stesso cavo sia segnali video digitali che dati ad alta velocità, fino a 20 Gbit/s (anche se Intel ha dichiarato che punta a portarla a 100Gbit/s entro i prossimi 10 anni). Si tratta di una tecnologia che promuove principalmente la sostituzione dei computer fissi in favore dei computer portatili (ora finalmente con delle potenze di calcolo in grado di eseguire gli applicativi più complessi), almeno nelle intenzioni di Apple e Intel: è possibile infatti con un solo cavo la comunicazione con un grande monitor, con una televisione (almeno in futuro), con hard-disk esterni (al CES stesso era presente almeno un  hard-disk esterno con porta Thunderbolt, il Lightfoot di OCZ) e qualsiasi altro dispositivo abbia la necessità di trasferimento di dati ad elevata velocità.
Un'altra tendenza del momento sono i servizi di Clouding, vantaggiosi nell'ottica di computer che per contenere gli spessori e aumentare le velocità di accesso devono  utilizzare hard-disk SSD il cui prezzo più elevato rispetto ai fratelli maggiori magnetici costringe a dimensioni di storage ridotte. Ecco quindi che la sede preferenziale dei propri dati e soprattutto dei propri backup diventa la nuvola, dallo spazio virtualmente infinito e dai rischi di perdita di dati nulli (o quasi). Acer ha infatti annunciato il suo servizio AcerCloud che verrà distribuito insieme a tutti i suoi nuovi ultrabook e non solo, accessibile da qualsiasi terminale Acer, sulla scia di iCloud di Apple.

Velocità di accensione e accesso senza soste

Salendo di spessore (e di potenza di calcolo) incontriamo un'altra linea Acer, la Timeline Ultra. In 20mm infatti gli ingegneri della compagnia di Taiwan sono riusciti ad inserire un sottilissimo masterizzatore DVD, strumento precluso ai netbook. La linea sarà composta da almeno due modelli, uno da 14" (taglio inaugurato da Samsung con la sua Series 5, come vedremo più avanti) e uno da 15", che saranno personalizzabili con diversi tagli di SSD o normali hard-disk e processori delle linee Core i3, i5 e i7. Anche i Timeline Ultra, così come l'Aspire S5, avranno la tecnologia Acer Always Connect che permette l'accesso ai dati dei dischi rigidi, o di riceverli da rete Wi-Fi (come email o messaggi dai social network), anche quando il computer è in stand-by. La funzione Instant On invece permette una riattivazione dallo stand-by di un solo secondo e mezzo. Ultrabook quindi sempre più indirizzati verso la filosofia "always on" tipica più di uno smartphone o di un tablet che non di un computer vero e proprio. La dimostrazione che ultimamente è sempre più il mondo mobile ad influenzare quello fisso e non viceversa.

Stile ricercato e schermi di tagli originali

Anche Vizio, casa americana non molto conosciuta da noi e produttrice di televisori, è entrata nel mondo dell'informatica e l'ha fatto ufficialmente al CES in grande stile presentando due laptop (oltre a un tablet e un PC all-in-one) di cui solo il primo sembra fare capo alla categoria degli ultrabook. Vizio comunque non sembra propensa a cavalcare l'onda commerciale della nuova tipologia di laptop, evitando di etichettare il suo prodotto con il termine ultrabook e utilizzando piuttosto la dicitura "thin and lite", che è anche il nome proprio del portatile. Con un ottimo design raffinato ed estremamente sottile (niente masterizzatore DVD però), connessioni USB 3.0 e HDMI, una tastiera molto particolare con tasti bassi e larghi e all'ergonomia della quale la compagnia dichiara di aver dedicato moltissima attenzione, il Vizio Thin-and-Light è prodotto nei tagli da 13" (con risoluzione di 1600x900) e da 15" (1920x1080). 
Alla mostra era presente anche Samsung, che ha ripresentato la sua Series 5 (già annunciata ufficialmente nel corso dello scorso Dicembre), con la quale l'azienda coreana si fregia di aver prodotto i primi ultrabook in assoluto con masterizzatore DVD (primato forse da condividere con l'Acer Timeline Ultra, di cui abbiamo già parlato sopra) con un modello da 13" e un modello da 14": quest'ultimo inaugura un taglio inusuale ma che forse prenderà piede in futuro, dal momento che anche Toshiba si è affrettata ad annunciare al CES un ultrabook di questo formato, fatto ancora più rilevante se si considera che farà parte della famiglia Satellite, la più mainstream nel catalogo laptop del colosso giapponese. Toshiba ha comunque all'attivo una linea "ufficiale" per gli ultrabook detta Portege, considerabile di fascia bassa dati prezzi, design un po' generico e qualità produttiva non proprio eccellente (con alcune chicche però importanti, prima fra tutte la tastiera retroilluminata che speriamo di vedere implementata di serie su sempre più laptop in uscita nel corso dell'anno). Tornando a Samsung, anche la Series 9 si butta a capofitto nella visione di Intel: i nuovi modelli non costituiscono una revisione dei precedenti, annunciati al CES dell'anno scorso e già estremamente sottili ed esteticamente validi, ma sono stati completamente ridisegnati ed aggiungono caratteristiche e specifiche nuove. Si tratta di computer di fascia alta, con prezzi che si aggirano sui 1500$ (sottolineamo che tra le linee guida della prima fase della roadmap imposta da Intel gli ultrabook devono avere un prezzo definito mainstream, e cioè attorno ai 1000$: probabilmente è questo il motivo per il quale Samsung non ha mai etichettato ufficialmente questa sua linea col nome ultrabook, anche se dal punto di vista del prodotto rientra perfettamente nella categoria), schermo opaco  e case di alluminio scuro che lo differenzia decisamente dal resto, con un risultato di un'eleganza davvero apprezzabile. Anche le specifiche tecniche sono allineate alla qualità e al prezzo del prodotto, ponendo quindi i Series 9 di Samsung tra gli ultrabook più interessanti mostrati alla fiera e forse in assoluto, ad oggi.

C'è invece chi si butta sul sicuro e ripropone un design molto più simile al MacBook Air. Dell ha mostrato alla fiera il suo XPS 13, primo ultrabook della compagnia americana, con case in lega di alluminio, estremamente sottile e con processori Core i3, i5 o i7. In realtà la somiglianza con l'Air è più marcata a coperchio chiuso: sollevandolo infatti si svela un interno completamente nero molto gradevole dal punto di vista estetico. Completano il quadro un poggiapolsi in lega di magnesio rivestito da un sottile strato di silicone e un fondo di fibra di carbonio anch'esso rivestito per aumentare l'attrito con la superficie d'appoggio: siamo sicuri quindi che la nota qualità costruttiva dei prodotti Dell sarà un punto di forza di questa nuova linea di laptop.

All'elenco di produttori interessati al mondo ultrabook aggiungiamo Sony, che alla fiera ha mostrato un prototipo di VAIO, sul quale purtroppo non abbiamo alcuna impressione di utilizzo dal momento che era esposto all'interno di una teca di vetro. Speriamo di vedere le gradevoli linee della serie VAIO anche nelle inevitabili incarnazioni ultrabook. All'esatto opposto Lenovo, che ha presentato tanti di quegli ultrabook alla fiera da rendere anche difficile capire le differenze tra un modello e l'altro finché non saranno disponibili le caratteristiche tecniche ufficiali e le date di lancio e i prezzi per l'Italia.

Super ultrabook: perché c’è sempre chi vuole strafare

Di sicuro HP sa come scegliere i nomi dei propri prodotti. L'HP Envy susciterà sicuramente l'invidia del vicino di panchina quando lo porterete al parco e lo tirerete fuori dalla borsa per controllare l'email. Con uno splendido coperchio rivestito in vetro (in Gorilla Glass 2, altro ospite eccellente del CES 2012) e fondo nero, ottima risoluzione e qualità dello schermo, audio fornito da Beats ed eccellenti caratteristiche tecniche si tratta di un altro serio candidato al titolo di miglior ultrabook della fiera. Non per niente viene definito dalla compagnia un "premium ultrabook". Sulla stessa linea d'onda LG, che con i suoi "super-ultrabook" vuole proprio strafare. Gli Xnote da 13.3" e da 14" (nomi in codice Z330 e Z430, rispettivamente) si caratterizzano per un rapporto tra schermo e coperchio davvero elevato, grazie alla notevole riduzione nello spessore dei bordi. Questa nuova tendenza è in realtà anticipata già da Samsung sulle sue nuove linee ed è una delle caratteristiche più interessanti dal punto di vista sia estetico che funzionale degli ultrabook, ma sui modelli LG la gradevolezza della soluzione sembra ancora più evidente. Nonostante il nome altisonante sembra però questa l'unica caratteristica interessante della linea, ma aspettiamo ulteriori prove e analisi da chi negli Stati Uniti a breve potrà provarlo.

CES2012 È chiaro che già da qualche anno la tendenza nel mondo dell’informatica sia tutta rivolta verso la mobilità. Lo scorso Marzo, in occasione della presentazione ufficiale di iPad 2, Steve Jobs parlava già di prodotti post-pc. Anche se gli ultrabook rimangono dei PC a tutti gli effetti segnano comunque la probabile tendenza del mercato (dettata soprattutto dalla volontà e dalle scelte degli utenti) a “levare di torno” gli ingombranti ed energeticamente esosi computer desktop, risultato che probabilmente non sarà raggiunto in tempi brevi (rimangono intoccate e non sostituibili in tempi brevi molte caratteristiche di un computer fisso, tra tutti la possibilità di aggiornare continuamente i suoi componenti e di poter utilizzare schede grafiche di una certa potenza, ormai requisito fondamentale per qualsiasi videogiocatore PC). Sebbene perfettamente consci della base fondamentalmente commerciale dell’iniziativa di Intel (in fondo si tratta solo di notebook più sottili e più potenti, col rischio se non si sta attenti di pagare molto di più rispetto alla qualità dei componenti solo per un design ricercato) siamo affascinati da questi nuovi modelli così eleganti e leggeri, e non vediamo l’ora di scoprirli all’opera e magari di portarcene a casa uno a breve.