Speciale Facebook F8 2015: dai droni alla realtà virtuale

La conferenza del colosso dei social network ha portato numerose novità, dalla realtà virtuale alla versione pompata di Messenger, passando per i droni, delineando quale sarà il futuro secondo Facebook.

Speciale Facebook F8 2015: dai droni alla realtà virtuale
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Quella appena passata è stata una settimana importante per Facebook, ma anche per i suoi dipendenti e per gli sviluppatori che gravitano intorno alla piattaforma social sviluppata da Mark Zuckerberg. Al Fort Mason di San Francisco si è tenuta una due giorni di conferenze, meglio nota come F8, nella quale sono state introdotte novità importanti e si è parlato di concetti interessantissimi relativi al futuro dell'ecosistema Facebook. L'F8 è sempre stato un evento in cui Zuckerberg e il suo team hanno annunciato idee che si sarebbero tramutate in realtà nel giro di pochi anni. Basta ricordare, nel 2007, il concetto di "social graph" o nel 2011 la "Timeline".
L'F8 del 2015 è stato portatore di tante novità, alcune in arrivo presto, altre da perfezionare, valutare e implementare nel corso dei mesi o degli anni. Il primo giorno è stato aperto dal CEO della società, Mark Zuckerberg, mentre il secondo è stato arricchito dalla presenza del CFO Mike Schroepfer, che ha parlato di "droni, satelliti e laser", ossia la nuova generazione di tecnologie che Facebook sta sviluppando per connettere il mondo.

Dall'"open" Messenger alla realtà aumentata: Facebook cerca nuovi spazi per espandersi

Zuckerberg ha più volte manifestato, durante il keynote d'apertura dell'F8, il desiderio che i propri utenti "esprimano quello che sentono o vogliono dire in modo migliore rispetto al semplice testo". Per questo motivo è stato annunciato una nuova versione di Messenger, il servizio di instant messaging utilizzato dagli utenti di Facebook, che diventerà una piattaforma aperta agli sviluppatori per la creazione di applicazioni dedicate. La società di Menlo Park ha già iniziato a collaborare negli scorsi mesi con alcuni partner con l'obbiettivo di proporre agli utenti un buon parco iniziale di prodotti software. Tra le aziende che hanno avuto accesso alle API di Messenger ci sono soprattutto realtà impegnate nella creazione di emoji, GIF e animazioni in 3D (Giphy, Bitmoj e JibJab), ma con l'apertura totale avviata da Facebook assisteremo presto a tante altre nuove funzionalità.
Rimanendo ancora nell'ambito della messaggistica istantanea, Zuckerberg ha mostrato un nuovo servizio, Business on Messenger, che rende possibile comunicare con aziende di qualunque tipo, allo scopo di agevolare il rapporto tra le due parti. Gli utenti potranno chiedere informazioni su un prodotto, su una spedizione o acquistare direttamente il tutto tramite un rapido messaggio. L'interazione tra venditori e consumatori migliorerà sensibilmente rendendo obsoleta la classica mail. Il tutto sarà integrato all’interno della piattaforma messenger.
Questo approccio a 360° era stato anticipato dall'annuncio, a metà marzo e solo negli USA (inizialmente, poi anche in Europa), di Facebook Pay, una feature con la quale sarà possibile pagare via Messenger in maniera rapida e veloce: basterà collegare una carta di credito al proprio account e il gioco è fatto. Insomma, Zuckerberg si sta introducendo a piccoli, ma pesanti passi, nel mondo dell'e-commerce. E' noto che gli strumenti a propria disposizione ottenuti a furia di acquisizioni milionarie, WhatsApp a Instagram tanto per fare due nomi, gli permettono di concentrare nelle proprie mani un flusso di dati e di denaro che pochi possono permettersi. La concorrenza attiva nello shopping digitale è avvisata e Mark vuole "fare le cose per bene", come egli stesso ha ammesso più volte nel corso degli anni.

L'altro grande servizio annunciato durante il primo giorno di F8 2015 è quello dei video a 360 gradi: "Stiamo iniziando a vedere come il video tradizionale inizi a funzionare con un contenuto più immersivo", ha dichiarato Zuckerberg ai 2500 presenti in sala. Subito dopo il CEO ha proiettato i video di Venezia e Riomaggiore in cui l'utente può "passeggiare come se fosse teletrasportato". Tale esperienza nasce grazie all'utilizzo di ventiquattro telecamere diverse, che girano in sincrono le immagini e permettono, successivamente, di "muoversi nel video" e di "vederlo da punti di vista differenti". Il buon Mark guarda, però, oltre. I video a 360° gradi infatti sono solo il primo passo nel mondo della realtà virtuale. Il prossimo obbiettivo è legato ai video sferici realizzati grazie alla tecnologia di Oculus Rift (anche questo un acquisto da ben 2 miliardi di dollari), che permetterà agli utenti di "viaggiare" in luoghi lontani semplicemente muovendo la testa o indicando con lo sguardo una determinata direzione.
I video sono un elemento essenziale per la piattaforma social di Mark Zuckerberg (si parla di 4 miliardi di filmati al giorno visti dagli utenti) e dopo l'introduzione, poco amata, dell'AutoPlay, arriva l'Embedded Video, un ulteriore elemento di sfida al colosso Google e al suo YouTube. In pratica sarà possibile integrare su altri siti o piattaforme i video nativi di Facebook tramite un codice embedded, con l'ulteriore allargamento delle frontiere dell'advertising pubblicitario. E quest'ultimo, essendo un elemento vitale per le casse di Facebook, non poteva che essere esteso nell'app mobile. Durante il keynote Zuckerberg ha annunciato che, grazie a LiveRail, la piattaforma che gestisce la pubblicità su Facebook (anch'essa acquisita), sarà possibile monetizzare attraverso video e banner.
Novità anche per il progetto Internet.org, di cui Mark Zuckerberg ha largamente parlato al recente Mobile World Congress di Barcellona e che, nel corso degli anni, si è dimostrato qualcosa che fa onore al CEO di Facebook. In pratica Mark punta a portare internet in tutto il mondo, in modo gratuito, tramite droni, i quali non avrebbero problemi di confini, geopolitici e chi più ne ha più ne metta. Tutti potranno un giorno utilizzare internet in mobilità senza dover sottostare a regole decise da operatori o dipendenti dalle infrastrutture del paese in cui si vive. All'F8 è stato annunciato che tutto è pronto per iniziare i primi test con dei droni noti con il nome in codice "Aquila". I velivoli hanno un'apertura alare simile a quella di un Boeing 737 ma il loro peso complessivo è inferiore a quello di un'autovettura. L'alimentazione a pannelli solari consente ad Aquila di rimanere a 18 mila metri d'altitudine per un mese di fila. In estate ci sarà il primo volo di prova e, come dichiarato dal vice presidente di Facebook, Jay Parikh, "in base a come andrà si deciderà come procedere nelle settimane successive".

Non bastasse questo, ci sono stati anche dei piccoli accenni su due investimenti tecnologici "a lungo termine" di cui ha parlato Schroepfer durante il secondo giorno dell'F8. Il primo è React Native, un tool di sviluppo che permette di creare interfacce utente complesse per iOS e Android, supportando così il lavoro degli sviluppatori. Il secondo investimento a "lungo termine" riguarda alcune macchine intelligenti su cui le menti più brillanti dei laboratori segreti di Facebook stanno lavorando e su cui sono stati pubblicati già numerosi articoli. Durante l'F8 è stata menzionata una tecnologia chiamata "Memory Networks", che permette alle macchine di rispondere, in maniera anche piuttosto sofisticata, a delle domande. In un esempio mostrato al pubblico la macchina ha risposto in maniera esaustiva ad alcune domande inerenti la sinopsi de "Il Signore degli Anelli".
Ma c'è stato spazio anche per i numeri durante la conferenza di San Francisco. Facebook non è più un servizio a sé stante e fa parte di una vera e propria famiglia. Il social network si conferma come il più grande del mondo, con oltre 1.4 miliardi di utenti registrati, ma alle sue spalle ci sono WhatsApp, con 700 milioni di utenti, Messenger, che arriva a 600 milioni e Instagram, che rimane il più piccolo servizio dell'ecosistema, con 300 milioni di utenti iscritti.
Allo stato attuale, è impossibile dire se queste parole si trasformeranno in realtà, ma resta il fatto che la decisione e il piglio con cui Zuckerberg sta guidando il suo impero indicano un futuro roseo per l’azienda.