Speciale HTC One M9, Grip e Vive

HTC One M9, Grip e Vive: ecco le proposte dell'azienda di Taiwan al MWC 2015.

Speciale HTC One M9, Grip e Vive
Articolo a cura di

Il 2015 è sicuramente un anno cruciale per HTC. Dopo un lungo periodo di crisi, in cui l’azienda sembrava aver imboccato una spirale discendente dal prevedibile esito, il 2014 ha visto una netta inversione di tendenza, con i conti della società che hanno segnato finalmente numeri migliori. Protagonista di questa ripresa è stato sicuramente One M8, flagship giudicato da larga parte dell’utenza e della critica come miglior smartphone del 2014. Un prodotto sicuramente eccellente, che raccoglie le buone idee già mostrate nel modello precedente, alzando il tiro sia per quanto riguarda il design che le prestazioni. Una strada evolutiva che continua col nuovo One M9, assoluto protagonista della conferenza tenuta dalla società di Taiwan nella cornice del MWC di Barcellona. Telefono che nelle speranze della casa asiatica dovrebbe segnare la definitiva riconsacrazione dell’azienda nel gotha del mondo dell’elettronica di consumo.

Protagonista atteso

Come da programma, durante la conferenza HTC One M9 si è mostrato in maniera completa, confermando ampiamente le indiscrezioni già trapelate fino ad oggi. Un device che nelle forme ricalca sostanzialmente il suo predecessore, con una scocca unibody in alluminio che presenta due corpose smussature nei bordi laterali; un particolare immancabile per facilitare la presa su un telefono di dimensioni paragonabili a quelle del “vecchio” M8. Unica novità per quanto riguarda l’estetica, l’utilizzo di due diverse finiture per la cornice laterale e la cover posteriore. Se infatti quest’ultima presenta la medesima spazzolatura del modello dello scorso anno, la cornice di M9 presenta una finitura a specchio. Una soluzione che, grazie a particolari giochi di luce, sembra regalare al dispositivo una consistenza dimensionale diversa rispetto al predecessore.
Se il SoC adottato è il Qualcomm Snapdrogon 810, in linea con la tradizione della serie One, un cambio radicale è stato invece apportato nel comparto fotocamera. La tecnologia Ultrapixel viene abbandonata (almeno nella fotocamera posteriore), per far spazio ad un più canonico sensore BSI da 20 Megapixel con flash dual tone. Un scelta obbligata, soprattutto dopo le numerose critiche ricevute dalla camera di One M8, notevolmente penalizzata dalla bassa risoluzione. Rimane invece la tecnologia Ultrapixel nella fotocamera anteriore, dotata di obiettivo grandangolare e studiata per selfie di alta qualità, anche in condizione di luce scarsa. Sempre per quanto riguarda il reparto multimediale, il doppio speaker frontale BoomSound ora è in grado di riprodurre i 5.1 canali della codifica Dolby Digital, che su uno smartphone non sono per niente pochi.
Novità anche per quanto concerne il software di questo One M9: l’interfaccia Sense approda qui alla sua settima edizione. I principali cambiamenti riguardano un disposizione delle app contestuale basata sulla nostra posizione e la possibilità di creare e condividere temi personalizzati, generati automaticamente prendendo spunto da una qualsiasi immagine sul web. La distribuzione One M9 inizierà nei principali mercati da metà Marzo, nelle colorazioni argento, oro, rosa e grigio canna di fucile.

Invitati a sorpresa

Nonostante, come più volte ribadito, sia stato One M9 a rubare la scena della conferenza, HTC ha regalato anche qualche sorpresa, più o meno inattesa. Il secondo dispositivo presentato è uno smartband realizzato insieme al colosso dell’abbigliamento sportivo Under Armour. HTC Grip, questo il nome del device, si propone non solo di registrare la nostra attività fisica tramite i suoi 5 sensori (GPS, bussola, accelerometro, giroscopio), ma di organizzare il nostro allenamento come un vero e proprio personal trainer. Utilizzando Grip in combinazione con uno smartphone Android o iOS, infatti, sarà possibile realizzare uno storico dei nostri allenamenti, che verrà poi elaborato da un software che ci suggerirà i giusti correttivi da apportare per massimizzare il risultato, anche in termini di una più sana alimentazione.

Notizia meno attesa l’ingresso di HTC nel settore della realtà virtuale. Un campo che si prospetta come la futura gallina dalle uova d’oro dell'information technology e che vede ormai tutti i principali competitor schierati. La realtà virtuale secondo HTC si chiama Vive, un visore realizzato in collaborazione con Valve. Un prodotto che a detta dell’azienda taiwanese dovrebbe rivoluzionare il settore, con funzionalità e implementazioni tali da definire un nuovo standard e che, vista la joint venture con Valve, non può che connotarsi fortemente di un’anima gaming oriented. Vive, di cui sono state mostrate soltanto poche immagini, pur presentandosi con un forma non dissimile da altri visori, presenta caratteristiche innovative come il tracking del movimento delle braccia e una room scale experience completa. Un device di cui si conoscono tuttavia troppi pochi dettagli e che dovrebbe arrivare nelle mani degli sviluppatori nel corso della prossima primavera. Le prime demo invece potrebbero già essere mostrate durante la GDC in corso di svolgimento a San Francisco.