Provato Avatar: The Game

Provata con mano la versione Nintendo di questo particolare action game

Provato Avatar: The Game
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • iPhone
  • Pc
  • Psp
  • Nel bene o nel male il nome di Avatar, il nuovo film di James Cameron, è già da parecchio sulla bocca di numerosi appassionati di cinema sparsi per il mondo. Che sia a causa della fama del regista, della lunghissima gestazione del progetto, o dell’enorme battage pubblicitario che lo circonda, l’attesa che si è venuta a creare attorno al film in uscita a Natale (in tutto il mondo eccetto l’Italia) ha raggiunto livelli giganteschi.

    Trattandosi di un film di fantascienza ad alto budget era più che lecito aspettarsi un tie-in, ed è questo il caso di Avatar: The Game, gioco in uscita per tutti i formati che abbiamo avuto modo di provare nella versione dedicata a Nintendo Wii. Il titolo è sviluppato da Ubisoft Montreal, una software house che ha dimostrato più e più volte di tenere in grande considerazione la bianca console Nintendo, e che anche in questo caso non è venuta meno alla sua nomea. Avatar, infatti, supporta sia il Wii Motion Plus che la Balance Board, sebbene nessuno dei due sia strettamente necessario per usufruire del gioco.
    I primi minuti sono piuttosto stranianti: dopo un veloce filmato introduttivo che non spiega nulla della trama del gioco ci ritroviamo subito buttati nel bel mezzo dell’azione nei panni di un Na’vi, gli alti alieni blu protagonisti del film. Un breve tutorial a schermo ci spiega il gameplay di questa fase, che si potrebbe ricondurre ad un misto di meccaniche stealth e beat’em up. Lo scopo, infatti, è di arrivare alla fine del livello eliminando gli umani che troveremo per la nostra strada, possibilmente senza essere visti. L’impatto grafico è decisamente buono; la vegetazione è lussureggiante e piena di atmosfera, mentre la modellazione poligonale e le animazioni si attestano nella media. Il framerate sembra invece avere qualche problema: il gioco è infatti ben poco fluido e soggetto a diversi rallentamenti anche in situazioni non proprio caotiche. Il gameplay di questa prima parte ci è sembrato piuttosto generico: in questa fase Avatar appare come poco più di un semplicissimo stealth-game, con nemici dotati di una AI alquanto carente. In caso si venga scoperti basta infatti correre verso la zona di erba alta più vicina per diventare praticamente invisibili, con i nemici che smetteranno di cercarvi dopo pochi secondi. In alternativa potrete farvi strada a colpi di bastone, azionato mediante rapidi movimenti del Wiimote. Una peculiarità risiede nella conformazione della giungla; molto spesso è infatti possibile intraprendere una strada alternativa per sorprendere i nemici attaccandoli dall’alto, cosa che aggiunge un pizzico di strategia al tutto. Se siete dotati di Motion Plus vi verrà inoltre offerta la possibilità di prendere il controllo diretto di insetti simili a vespe, utili per effettuare una veloce ricognizione del livello o in alternativa distrarre i nemici che vi sbarrano il cammino.
    L’altro stile di gameplay principale da noi incontrato riguarda invece delle sezioni di volo a bordo di una creatura somigliante ad uno pterodattilo. Qui l’impatto grafico è anche migliore rispetto alle sezioni a piedi: il paesaggio formato da isole fluttuanti è molto evocativo, nonostante permangano alcuni problemi di framerate. Se possedete una Balance Board potrete qui usarla per muovere lo pterodattilo semplicemente spostando il vostro peso sulla tavola, mentre colpite i nemici con l’arco tramite il Wiimote. Sebbene i controlli rispondano bene, effettuare entrambe le operazioni contemporaneamente è risultato piuttosto complesso.

    Un aspetto interessante riguarda la possibilità di giocare ogni livello in modalità cooperativa. Nelle missioni a piedi verrete accompagnati da un altro Na’vi, mentre in quelle in volo un giocatore si occuperà dei movimenti e l’altro del tiro con l’arco. C’è però il rischio che il gioco, già dotato di una difficoltà piuttosto bassa, diventi così troppo facile.

    Avatar: Il Videogioco In definitiva da questa prova il gioco ci è sembrato un po’ generico, sebbene dotato di grande potenziale. Il punto di forza della produzione è senza dubbio la realizzazione tecnica: Avatar è molto bello da vedere, e speriamo che la versione definitiva ponga rimedio ai difetti legati alla fluidità.

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