Recensione Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali

Il freddo tonifica la pelle e fa bene ai party games

Recensione Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Wii
  • Vancouver batte Pechino

    Sul finire del 2007 ci trovammo a dover valutare la qualità intrinseca di Mario & Sonic Ai Giochi Olimpici. Confrontando il nostro voto (cinque virgola cinque per la cronaca), con il numero di copie vendute in tutto il mondo, sette milioni, possiamo concludere di esserci trovati di fronte al classico titolo in cui il successo è stato decretato non tanto dal suo reale valore, quanto da fattori esterni. Il genere del gioco, intanto. La fama di cui godono i protagonisti. La console sulla quale è stato pubblicato. Il grande richiamo delle vicine Olimpiadi di Pechino. Si potrebbe andare avanti probabilmente, ma preferiamo fermarci qui e concentrarci ora sul suo seguito spirituale, su Mario & Sonic Ai Giochi Olimpici Invernali.
    La nostra ultima preview ne parlava sicuramente bene. In quel di Colonia, alla GamesCom tenutasi lo scorso agosto, gli sviluppatori ci avevano convinto dei passi avanti fatti rispetto alla passata edizione. Vancouver meglio di Pechino quindi? Senza fare troppi giri di parole, sicuramente sì.
    Ma vediamo insieme il perché.

    Mai provata una discesa libera su una bilancia?

    Mario & Sonic Ai Giochi Olimpici Invernali è un party game che propone una serie di discipline olimpioniche, alcune reali e altre più fantasiose, che non mancano di tirare in ballo super-salti e lanci indiscriminati di oggetti contro gli avversari. Dopo aver scelto un personaggio del roster, pescato nell’universo di Mario o di Sonic, potrete così destreggiarvi tra i vari sport disponibili. Tutte le prove non vi richiederanno che una manciata di minuti e l’apprendimento di intuitivi quanto semplici comandi.
    La sensazione immediata che si ha del titolo, dopo poche sessioni di gioco, è che Sega abbia deciso di renderlo intelligentemente più accessibile a tutti. Ogni specialità ora richiede movimenti meno faticosi e poco ripetitivi. Piuttosto che agitare all’impazzata Wiimote e Nunchuk, come accadeva troppo spesso nella scorsa edizione, vi ritroverete a ritmare e controllare saggiamente ogni spostamento dei controller.
    Maggiore varietà anche nei sistemi di controllo. Non solo i movimenti da compiere sono più vari, ma potrete anche decidere con più elasticità se usufruire del solo Wiimote o se accompagnarlo con il fido Nunchuk o se, addirittura, sostituirli con la Balance Board. Tuttavia la liberà di scelta non è poi così ampia: sono poche le discipline che supportano la bilancia nintendosa e naturalmente troverete molto meno stimolante giocare con il solo Wiimote, piuttosto che con l’aggiunta del noto pod.
    La qualità media delle prove si assesta comunque ben sopra la sufficienza. Applausi per lo skeleton o il bob, dove sia con il Wiimote che con la Balance il sistema di controllo si rivela preciso e divertente. Ottime anche le prove relative allo scii e lo snowboard. Intelligenti quelle relative al pattinaggio, dove è importante agitare Wiimote e Nunchuk con il giusto tempismo. Meccaniche molto simili ai rhythm'n games per il "pattinaggio di figura" e l’half pipe, in cui i comandi impartiti via schermo si traducono in incredibili evoluzioni. Divertentissimo anche l’hockey su ghiaccio che, riprendendo lo stile di gioco di Super Mario Strikers Charged Football, tramuta il già movimentato sport in una lotta senza esclusione di colpi. Molto tecnico il curling, in cui dovrete tenere conto di diversi fattori per vincere la medaglia d’oro. Intriganti gli eventi definiti Sogno, che riguardano discipline inventate o che pur riprendendo le meccaniche di quelle già esistenti, li infarciscono con elementi pescati dai mondi fantasiosi di Mario e Sonic. Una discesa con lo snowboard, così, sarà ulteriormente vivacizzata dalla presenza di piattaforme acceleratrici o dal lancio di gusci rossi, banane e quant’altro. Delusione invece per la battaglia a palle di neve, che si riduce in una ripetitiva quanto inutile gara a chi agita più violentemente il Wiimote.
    Insomma non mancano certamente discipline meno ispirate di altre, ma la qualità generale è senza dubbio molto buona.

    Fanta-olimpiadi con amici reali

    Anche le modalità di gioco evidenziano una maggior cura.
    Oltre a poter affrontare una qualsiasi disciplina senza troppi preamboli, la modalità Festival rappresenta il cuore pulsante dell’esperienza in singolo. Selezionandola potrete infatti vivere l’esperienza di una fanta-olimpiade a tutto tondo. Si comincia con l’immancabile selezione del personaggio. La lista è sicuramente lunga e non mancano le new entry: Donkey Kong, Silver, Metal Sonic e Baby Bowser per dirne alcuni. Ognuno naturalmente avrà delle caratteristiche uniche, divise in diversi parametri: Mario è il solito tipo capace un po’ di tutto, Sonic è velocissimo, Bowser è dotato di una forza fisica mostruosa, Waluigi è un personaggio molto tecnico e così via. Fatta la scelta, vi ritroverete di fronte a un vero e proprio calendario in cui ogni giorno si tradurrà in una disciplina in cui gareggiare. Per i neofiti è previsto un allenamento prima di ogni match. Un sistema intelligente e stimolante per apprendere il sistema di controllo in breve tempo e senza pericoli di cattivi piazzamenti. L’unica vera nota stonata di questa modalità, comunque corposa e ben sviluppata, è l’impossibilità di sfruttare la Balance Board.
    Tuttavia parliamo pur sempre di un party game e Sega sembra essersi impegnata anche su questo aspetto. Oltre a poter cooperare o competere nel Festival, sono stati escogitati tre "giochi nel gioco", opzioni particolari che trasformano, alla maniera del vecchio Mario Party, ogni partita in uno scontro più vivace, quasi fosse un "gioco da tavolo" da combattere a suon di prove d'abilità. La prima opzione è una variante di Othello in cui le caselle conquistate saranno proporzionali al successo avuto nel minigame corrispondete. L’altra pone la scelta della specialità alla casualità di una ruota della fortuna. Infine nell’ultima ogni successo vi decreterà un determinato numero di munizioni con il quale poi abbattere più palloncini dei vostri avversari. Nulla di trascendentale certo, ma Sega ha pensato anche a non abbassare mai eccessivamente i ritmi. Salvo nelle prove in cui proprio non è possibile farne a meno, pensiamo per esempio al salto dal trampolino, tutti e quattro i partecipanti giocheranno contemporaneamente. Non sarete quindi costretti a osservare passivamente la discesa del vostro amico, ma il suo avatar apparirà sottoforma di ghost durante la prova.
    Piccoli accorgimenti insomma, capaci di migliorare sensibilmente anche la componente multiplayer. Ciò che ancora resta un imperdonabile lacuna è la mancanza del supporto alla Nintendo Wi-Fi Connection. Ancora una volta non vi sarà permesso sfidare altri giocatori nella rete, pur proponendo la solita classifica on-line che, ad essere onesti, non è poi così fondamentale.
    A completare il quadro delle possibilità offerte dal titolo, il negozio. Ogni medaglia vinta incrementerà il vostro numero di emblemi, equivalenti a microsoftiani Achievementa, e di punti stella. Questi ultimi potrete spenderli per acquistare diversi oggetti dal negozio: capi d’abbigliamento, ornamenti per le tavole e scii, nuove canzoni o le immancabili informazioni sulle Olimpiadi.

    Vancouver è più bella di Pechino

    Graficamente la produzione si difende piuttosto bene. I modelli poligonali sono gli stessi visti all’opera nel capitolo precedente, ma le animazioni hanno indubbiamente goduto di una maggiore attenzione. Discorso simile per le ambientazioni: ispirate, piacevoli da vedere e abbellite da texture sufficientemente dettagliate. Non aspettatevi miracoli certo, ma nemmeno la pochezza di certi videogiochi diretti al Nintendo Wii.
    Questione analoga per il sonoro. Musiche piacevoli che non rimarranno certo impresse nella memoria, ma che non mancheranno di deliziarvi. Ottimi gli effetti sonori che pescano a piene mani da anni e anni di giochi con protagonisti Mario e Sonic.

    Parlando di longevità la mancanza del supporto alla Nintendo Wi-Fi Connection si fa sicuramente sentire. Il gioco in singolo è più duraturo e coinvolgente rispetto all’edizione scorsa, ma non vi durerà più di un paio di settimane anche volendo collezionare tutti gli emblemi. In multiplayer il discorso è ovviamente diverso e siamo sicuri che le vostre feste natalizie non mancheranno di avere un piccolo momento dedicato a Mario & Sonic Ai Giochi Olimpici Invernali. Certo, lo ripetiamo, con l’on-line sarebbe stato tutt’un'altra cosa, visto che non si può sempre avere la casa piena di amici.

    Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali Mario & Sonic ai Giochi Olimpici InvernaliVersione Analizzata Nintendo WiiMario & Sonic Ai Giochi Olimpici Invernali è sicuramente un netto passo avanti rispetto al suo predecessore. Le modalità di gioco, anche quelle rivolte al gioco in singolo, sono più coinvolgenti e i sistemi di controllo delle varie discipline sono più funzionali e ancor più precisi. Discorso simile per l’aspetto grafico-sonoro che pur non presentando un netto up-grade, si dimostra sicuramente più ispirato e ricercato. Certo non siamo di fronte al party-game definitivo. Alcune discipline, come la battaglia a palle di neve, non funzionano come altre e la mancanza di una modalità on-line è una lacuna che avrebbe dovuto essere eliminata. Se avete apprezzato il primo Mario & Sonic sicuramente vi appassionerete anche a questo seguito. Chi è alla ricerca di un party-game con cui intrattenere gli ospiti in vista delle prossime vacanze natalizie, troverà nel prodotto Sega ciò che sta cercando. Da valutare l’acquisto per tutti gli altri: se è vero che non manca la qualità, difficilmente nelle softeche di ogni possessore di un Nintendo Wii manca un esponente dello stesso genere. Eppure se amate la neve, le mascotte di Sega e Nintendo e le Olimpiadi, potrebbe essere difficile resisterete al fascino di Mario & Sonic Ai Giochi Olimpici Invernali.

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