Recensione Medieval Games

Una insipida raccolta di minigiochi a sfondo Fantasy

Recensione Medieval Games
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Disponibile per
  • Wii
  • Le insistite pubblicità insegnano che col WII ci si diverte in compagnia, ma i party game che effettivamente garantiscono ore di risate con amici e parenti sono ormai rari, circondati da un mare magno di prodotti mediocri che strizzano l’occhio al mercato ma si turano il naso di fronte alla qualità. Vir2al e N Fusion Interactive si mettono in scia per sfruttare il vento favorevole -ormai ridotto a spiffero fastidioso- e approfittare di quella gallina dalle uova d’oro che sembra essere il WII, refugium peccatorum su cui investire poco e raccattare il raccattabile, mungendo la base sterminata di possessori della console Nintendo. Basta poco, e gli ingredienti sono semplici: sciorinare la solita stanca selezione di minigiochi, riciclare sistemi di controllo che ormai si nutrono solo della meraviglia di chi non ha mai impugnato un Wiimote, allegare l’etichetta “fino a 4 giocatori”, ambientare il tutto in un contesto colorato e mescolare. Ed ecco che dal calderone appare anche questo “Medieval Games”, che almeno getta la maschera e si offre a prezzo budget.

    Le donne, i cavalier, l'arme, gli orrori

    Per giustificare la presenza di Medieval Games nel mercato ormai saturo sembra che N Fusion si sia dedicata principalmente a differenziarne l’ambientazione rispetto ai concorrenti, con discreto profitto: si scrive medioevo ma si legge fantasy, e gli elementi per un gioco originale e piacevole teoricamente ci sarebbero tutti: cavalieri e armature, draghi, giostre, tornei, bardi e castelli. E, diciamolo, poter usare il Wiimote come spada è fin dalla sua apparizione il sogno più o meno inconfessato di chiunque. Purtroppo dal concept alla realizzazione il passo è lungo, e il prodotto finale tradisce sotto ogni aspetto una pochezza desolante, che inficia la bontà del contesto e dell’idea.
    Le modalità disponibili sono 3: il classico torneo multiplayer (solo locale), il “gioco libero” (per affrontare qualsiasi minigioco sbloccato) e infine l’opzione principale, il cosiddetto “libro di novelle”, che offre 3 tabelloni attraversabili di diversa grandezza, in cui intraprendere una sorta di giro dell’oca, pretesto per sbloccare i vari minigiochi. Questi ultimi sono all’incirca 30, e abilmente diversificati per mistificare una profondità di gioco in realtà inesistente. Infatti, nonostante la cura nell’ideare situazioni variegate, ben amalgamate nell’anima medioevale del gioco e forti di un sottofondo ironico non disprezzabile, il gameplay poggia su meccaniche ludiche anonime, legnose, abusate e sostanzialmente noiose. Inoltre c’è la legittima sensazione di malinconia se non rabbia per l’occasione mancata, perché le canoniche sfide di mira (tiro con l’arco et similia), i duelli all’arma bianca e le sfide di riflessi, ovvero le tre tipologie cui si possono ascrivere tutti i minigiochi, si sarebbero prestate bene all’utilizzo del Motion Plus, che invece è inspiegabilmente non supportato. Proprio i comandi risultano un punto dolente, perché appaiono imprecisi e innaturali, e non sfruttano le possibilità del Wiimote se non in modo molto superficiale. La componente di movimento infatti è ridotta e mal implementata (i personaggi - guidabili inclinando il controller - si trascinano spesso in maniera causale), e il sistema di controllo in generale si dimostra poco profondo e limitato a gesti standard, come l’affondo. Valga da esempio in questo caso il classico duello, che consente 2 soli movimenti della spada (agli antipodi con la mappatura 1:1 del chambara di Resortiana memoria), tra l’altro con una risposta ai comandi decisamente ritardata. Non è un caso infatti se nella maggior parte dei giochi l’azione principale viene demandata alla pressione di un tasto, glissando in pratica sul punto di forza della console Nintendo e annichilendo di conseguenza il divertimento. A maggior onta va detto che per essere un party game sono poche le situazioni ad impegnare simultaneamente e attivamente i 4 giocatori, ennesimo scoglio su cui affonda il relitto di questo progetto. La longevità della modalità “libro di novelle” è accettabile grazie ai 3 scenari da percorrere casella per casella, ma solo nel caso si vogliano sperimentare tutti i minigiochi, e renderli accessibili nelle altre modalità multiplayer.

    Anche se lo stile di cui si ammanta è discreto nell’esagerazione dei clichè e nella riproposizione degli elementi di genere in chiave cartoon, con un’ironia velata ma apprezzabile (per i più piccoli, ovviamente), la realizzazione tecnica è purtroppo inguardabile: se la trama (pretestuosa) si dipana attraverso le pagine di un gradevole libro pop up, allegro e caricaturale quanto basta, purtroppo in game le texture slavate, i poligoni che si contano sulle dita di una mano e un aliasing costante rendono il gioco graficamente inaccettabile. Senza contare i caricamenti continui e talmente lunghi che rendono più probabile l’arrivo di Godot che quello della schermata successiva. Non male invece il sonoro, che si compone di un vario e simpatico parlato old british (sottotitolato) e di fanfare ed effetti tipici di giostre e balli castellani. 

    Medieval Games Medieval GamesVersione Analizzata Nintendo WiiMedieval Games è un gioco francamente evitabile, privo com’è di peculiarità caratteristiche, e ben lontano dalla qualità dei party games più blasonati: non offre minigiochi indimenticabili e nemmeno un sistema di controllo godibile e divertente, stentando pure dal punto di vista tecnico. L’unica attrattiva è il prezzo ridotto, ma il consiglio è di non farsi sedurre dalle sirene del portafogli e guardare altrove.

    4.5

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