Recensione Overlord Dark Legend

Il primo titolo dedicato al signore del male su Wii

Recensione Overlord Dark Legend
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Disponibile per
  • Wii
  • Pubblicato nel 2007 su Xbox 360, PlayStation 3 e PC, Overlord riuscì ad ottenere un discreto successo di critica e di pubblico grazie ad un gameplay che univa i generi action adventure e strategico, in maniera non troppo dissimile da quanto avveniva nel classico Nintendo Pikmin. L'idea di impersonare un personaggio totalmente malvagio, non del tutto originale ma sempre affascinante, unita ad uno humor genuinamente cattivo hanno fatto sì che il titolo diventasse il primo di una serie.
    Se le console che hanno ospitato il primo episodio hanno visto uscire Overlord 2, titolo che presenta delle novità rimanendo tutto sommato analogo al predecessore, anche le piattaforme Nintendo ricevono la loro dose di malvagità. Overlord Minions, per Nintendo DS, presenta un approccio più vicino al puzzle game, mentre Overlord Dark Legend, il titolo che andiamo ad esaminare, si propone di sfruttare al meglio le caratteristiche offerte dalla home console Nintendo.

    Il lato oscuro delle fiabe

    Overlord Dark Legend cala il giocatore nei panni di un giovanissimo signore del male, Lord Gromgald, poco più che teenager ed alle prese con due odiosi consanguinei: una sorella simpatizzante per i nani, dai modi bruschi ed una corporatura robusta, ed un fratello convinto di essere un elfo, longilineo e dalla lunga chioma. L'avventura ha inizio quando l'Overlord riceve in regalo un guanto in grado di comandare delle particolari creature maligne, dette i serventi. Dopo aver fatto pratica col suo guanto e svolto alcune semplici missioni, l'Overlord verrà a conoscenza dei traffici poco leciti operati dai fratelli ed il suo scopo diventerà quello di dare ai suoi parenti una lezione difficile da dimenticare. Lungo l'avventura il protagonista si imbatterà in una serie di personaggi tratti direttamente dal mondo dei fratelli Grimm ed altri ispirati agli stereotipi classici dell'universo fantasy: l'ambientazione risulta interessante e divertente soprattutto grazie allo humor dissacrante che fa diventare Cappuccetto Rosso una sorta di serial killer e trasforma delle graziose fatine in nemici da abbattere senza pietà.
    Il gameplay del titolo si basa sul controllo della manica di serventi che ci accompagneranno lungo l'avventura; questi sono suddivisi in quattro categorie, contraddistinte da diversi colori, ognuna delle quali risulta più adatta delle altre ad assolvere dei compiti specifici. I serventi marroni sono più forti nel combattimento corpo a corpo e più resistenti degli altri, ma ogni tipo di minaccia elementale risulta per loro letale, mentre quelli rossi, in grado di attaccare da lontano, resistono al fuoco e possono domare gli incendi; quelli blu, particolarmente deboli, sono gli unici a poter toccare l'acqua e ad essere in grado di resuscitare i serventi caduti in battaglia ed infine quelli verdi possono attraversare le zone infestate dai gas velenosi ed attaccare i nemici senza essere visti.
    Gli utilizzi dei servienti sono i più disparati. Oltre ad inviarli ad attaccare gli avversari, l'Overlord può utilizzare i mostriciattoli per spostare gli ostacoli che intralciano il cammino, recuperare oggetti pesanti e azionare particolari meccanismi; tramite l'utilizzo di particolari stendardi è inoltre possibile indicare a dei gruppi di serventi l'esatta posizione da mantenere in battaglia.
    Un'ulteriore possibilità, nuova per la serie, consiste nello strangolamento dei serventi. Una volta afferrato per il collo uno dei subordinati è possibile sacrificarlo per ricevere una moderata dose di salute o di mana, oppure caricarlo fino a farlo diventare un ordigno esplosivo. Gli effetti di questa azione variano a seconda del tipo di servente utilizzato: ad esempio, un servente rosso genera una esplosione in grado di appiccare il fuoco ai nemici, mentre uno blu dà luogo ad una benedizione che resuscita tutti gli alleati caduti in una vasta area.
    Il gameplay di Overlord Dark Legends è ottimamente supportato da un sistema di controllo che risulta naturale e ben congegnato. I movimenti del protagonista sono associati al Nunchuck: il control stick muove l'Overlord, mentre i tasti Z e C permettono rispettivamente di attaccare e spostare la visuale. Il Wiimote invece gestisce tutto ciò che concerne i serventi. Usato in congiunzione ai tasti A e B, il puntatore (che cambia forma a seconda dell'oggetto su cui passa) permette di indicare con precisione ai serventi i nemici da attaccare o gli oggetti con cui interagire; la croce direzionale è utilizzata in vece per selezionare un particolare tipo di servente o tutta l'orda. L'unica concessione all'utilizzo dei sensori di movimento riguarda lo strangolamento: per afferrare un servente è necessario premere contemporaneamente A e B ed effettuare un movimento verso l'alto col telecomando; a questo punto agitando il Nunchuck si sacrifica il malcapitato, mentre agitando il Wiimote lo si carica per poi farlo esplodere.

    Punti deboli

    Il gameplay divertente ed il sistema di controllo azzeccato vengono purtroppo minati da una lunga serie di incertezze che impediscono a Overlord Dark Legend di raggiungere l'eccellenza. Il difetto più grande del titolo consiste nella sua scarsissima longevità: il gioco sembra quasi monco, si chiude in maniera frettolosa lasciando che le vicende che probabilmente avrebbero dovuto rappresentare le ultime fasi di gioco vengano narrate dalla cutscene finale, e difficilmente saranno necessarie più di 10 ore per vedere tutto ciò che titolo ha da offrire. A peggiorare la situazione troviamo una struttura di gioco assolutamente lineare (nonostante il timido tentativo di offrire un abbozzo di backtracking), poche missioni secondarie di scarso interesse ed un livello di difficoltà infimo, per usare un eufemismo. Molte buone trovate in fatto di gameplay sono rese assolutamente inutili dalla difficoltà irrisoria di nemici e boss, ed il giocatore non è dunque mai spronato a scervellarsi sul piano tattico. Un altro esempio riguardante la facilità del gioco: ogni qualvolta saranno disponibili dei nuovi oggetti o potenziamenti da acquistare, quasi certamente il giocatore avrà a disposizione l'oro necessario per comprarli tutti.
    Non risulta pienamente convincente neanche il comparto grafico del titolo. Il lavoro effettuato dagli sviluppatori a livello di design è apprezzabile, così come il colpo d'occhio fornito dagli ambienti di gioco, vari e sufficientemente complessi a livello di costruzione e texture. Il rovescio della medaglia è però costituito dal frame rate assolutamente incostante e semplicemente inadeguato negli ambienti più aperti; non ci troviamo di fronte a cali improvvisi del numero di frame per secondo, ma il gioco soffre spesso di un generale senso di lentezza che penalizza fortemente la resa video. Altro punto debole sono le ombre calcolate in tempo reale, che invece di aggiungere realismo hanno l'effetto di denunciare una certa mancanza di cura per i dettagli, specie durante le cutscene in-game.

    Humorlord

    Anche i serventi contribuiscono alla comicità del gioco, ad esempio indossando dei copricapi non propriamente adatti al contesto dell'avventura, come graziosi cappellini floreali o sombreri; tuttavia i siparietti comici che occasionalmente interrompono il gameplay non sono molto ispirati, e si risolvono in scenette dalla comicità decisamente infantile.

    Overlord Dark Legend Overlord Dark LegendVersione Analizzata Nintendo WiiNonostante gli sviluppatori abbiano seguito l'approccio giusto nel proporre un titolo inedito e fatto su misura per le caratteristiche di Nintendo Wii, una generale frettolosità e mancanza di cura per il dettaglio fanno sì che Overlord Dark Legend risulti un titolo tutto sommato nella media. I vari aspetti positivi, rappresentati dal buon sistema di controllo e dal divertimento dato dal manovrare i servienti per portare un po' di caos nel mondo delle fiabe, sono controbilanciati da una longevità irrisoria, un livello di difficoltà inspiegabilmente basso ed un comparto tecnico non solidissimo. Insomma, un titolo divertente e godibile... finché dura.

    6.5

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