Recensione Rayman Raving Rabbids TV Party

Rabbids Entertainment Channel!

Recensione Rayman Raving Rabbids TV Party
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Wii
  • Everybody hates Ubisoft....but why?

    Entrare nel negozio di videogame di un centro commerciale è, ormai, un atto comune a molti, vista e considerata la massiva diffusione che i videogame e l’intrattenimento digitale stanno avendo anche in Italia. Quello che prima era un mercato piuttosto di nicchia, gestito da distributori di giocattoli poco abituati a dover trattare con le pantagrueliche dimensioni del giro d’affari generato oltreoceano da giganti come Nintendo o la decaduta Sega, si è tramutato in un colosso economico che finalmente, anche nello stivale, ha poco da invidiare agli altri paesi della Old Europe (chiaramente il paragone diviene improbo se fatto con gli States o con il Giappone).
    Come conseguenza di ciò, il videogiocare non è più esclusivo appannaggio di noi geek occhialuti e saccenti e quindi, defraudati del possesso di questa attività che fino a poco tempo fa era un nostro monopolio legittimo e dovuto, per voler snobisticamente distnguerci dalla massa di casual gamer che praticano “l’exergaming” con la bilance board per Wii o cantano “Mamma Mia!” degli Abba su Playstation 3, combattiamo strenuamente per l’egida del hardcore gaming. Ora, senza dilungarci più di tanto sulla legittimità o meno di tale posizione (sulla quale sarebbe necessario intraprendere un’attenta analisi di cosa voglia voler dire l’atto stesso del videogiocare), sarebbe curioso sapere quante persone, fra quelle che affollano i sopra citati centri commerciali, siano al corrente delle polemiche più o meno sterili che animano le giornate di noi hardcore gamer, condite il più delle volte da console war accesa in cui, per difendere il valore della propria console o software house del cuore, si finisce ad insultare il parentado degli interlocutori intervenuti all’interno della diatriba.
    Per quanto riguarda il microcosmo degli utenti Wii, bisogna constatare come questi siano il più delle volte i più lamentosi e queruli. Abituati con Nintendo 64 prima e Gamecube poi ad essere “la nicchia della nicchia”, si sono ormai dimenticati che possedere la console di maggior successo di una generazione hardware significa anche dover fare i conti con una massa pressoché infinita di shovelware e titoli orrendi, basati magari su licenze importanti capaci di attirare l’attenzione, e soprattutto gli euro, di tutta quella maggioranza di persone che se ne frega bellamente delle polemiche che divampano nei forum e nella stampa videoludica. Molto spesso, al centro di tale bagarre, possiam trovare una delle più grandi softco attualmente esistenti: la francese Ubisoft, rea, secondo l’utenza Nintendo, di prendere sotto gamba le console di Big N, Wii in primis, progettando solo titoli di scarsa rilevanza, mentre invece alle più potenti concorrenti regala videogame ubertosi che sfruttano potenti motori grafici come lo Scimitar Engine usato per Assassin’s Creed o Prince of Persia.
    Se da una parte questo discorso può anche essere condivisibile (dato che un solido adventure stile Assassin’s Creed di certo non farebbe una brutta figura nella softeca Wii), bisogna ammettere che in questo fine 2008, Ubisoft ha rilasciato due titoli d’indubbio peso, tanto commerciale quanto ludico, per la console regina del mercato, ovvero l’ottimo Shaun White Snowboarding già analizzato da Everyeye e il terzo capitolo di quella che ormai è destinata a diventare la serie di riferimento nell’affollato segmento dei party game per Wii: Rayman Raving Rabbids Tv Party. Entrambi questi giochi condividono la possibilità di poter utilizzare la balance board per rendere più immersiva e particolare l’esperienza ludica: se in Shaun White l’utilizzo della piattaforma è quantomeno canonico, dato che essa sarà adoperata allo stesso modo di come impiegheremmo uno snowboard, in RRR Tv Party il tutto assume una connotazione più divertente e carnascialesca, in cui il nostro ”Lato B” ricoprirà un posto davvero essenziale.

    Rabbids 24:7!

    Per Rayman non c’è un attimo di tregua. Dopo essere stato costretto in Rayman Raving Rabbids a pedinare qua e la per il globo gli schzoidi e dispettosi coniglietti (intenti a perseguire loro indagine sugli usi e costumi dei popoli del pianeta), ora si ritrova, suo malgrado, a dover trascorrere un’intera settimana rinchiuso in un casolare di campagna in stile “Night of the Living Dead”. Ma ad assediarlo, non è un’orda di famelici e putrefatti non-morti, bensì una masnada di Rabbids. Finiti, a causa di un fulmine, dentro la Tv che si trova nel salotto della cascina, gli scoppiatissimi conigli, cominciano a stressare Rayman producendo programmi televisivi piuttosto particolari, dove si prendono gioco di tutte quelle usanze catodiche che ognuno di noi conosce bene.
    E per l’uomo raggio, non sarà certo una passeggiata di salute arrivare al fine settimana, perché le scelte editoriali di conigli pazzi saranno davvero fuori dall’ordinario.

    E’ tutta una questione di c**o!

    Sviluppato dagli studi parigini di Ubisoft, Rayman Raving Rabbids: Tv Party rappresenta la terza sortita dei conigli folli nelle console Nintendo (il gioco, come sempre, è anche disponibile in versione handheld su Nintendo Ds). Nato come uno spin off brand multipiattaforma, RRR è diventato un esclusiva Nintendo a partire dal secondo capitolo: graziata da un notevole e costante sucesso di vendite (i primi due capitoli per Wii hanno complessivamente venduto quasi tre milioni di copie), da un oculato utilizzo dei controlli free hand e da un character design davvero unico -che ha garantito ai conigli di assurgere ad autentica icona del mondo dell’intrattenimento digitale grazie alla loro divertentissima follia-, la serie era attesa al varco quest’anno poiché, in virtù della sbandieratissima compatibilità con la balance board (i video promozionali han da subito focalizzato la loro attenzione su questo aspetto), si appresta ad essere il primo videogame della storia a poter essere controllato con le nostre più o meno abbondanti natiche.
    Dopo la divertente scenetta iniziale, nella quale viene introdotto il presupposto narrativo del gioco, Tv Party ci offre in un menù le più classiche e consolidate delle opzioni di gioco: Solitario (delegato al single gaming), Festa (la scelta obbligata per le serate in compagnia), Allenamento (in cui potremo fare pratica nei minigiochi già sbloccati) e Concorso mondiale (nella quale potremo partecipare via Nintendo Wi Fi Connection a dei contest globali organizzati da Ubisoft).
    Tanto nella modalità in solitario quanto in quella multiplayer, dovremo affrontare sette diversi palinsesti, uno per ciascun giorno della settimana.
    Ognuno giorno è poi suddiviso in 7 fasce orarie delle quali solo la prima sarà inizialmente selezionabile. All’interno di ogni segmento temporale, potremo scegliere fra diversi minigiochi (organizzati a loro volta per tema), e solo ottenendo un punteggio superiore ai 10,000 punti potremo guadagnare i requisiti necessari per poter accedere tanto alle altre fasce orarie quanto alle altre giornate. Il passaggio da un giorno all’altro, viene chiaramente sottolineato da una divertente scenetta animata in cui ci viene mostrato un sempre più stressato Rayman e dei Rabbid sempre più ansiosi di voler uscire fuori dallo schermo.
    Affrontare il gioco in singolo, equivale, come sempre accade con i party game, ad un’ effettiva snaturazione dell’essenza ludica del prodotto, con un conseguente svilimento dello stesso. Il Social Gaming è la colonna portante di ogni Party Game che si rispetti, quindi affermare che anche questo Tv Party perde gran parte del suo fascino se vissuto in solitario è davvero scontato. Per dovere di cronaca, informiamo che per finire il gioco da soli e al minimo sindacale (senza aver sbloccato tutti i minigiochi e gli item segreti) basteranno un paio di giornate, neanche tanto intense. Chiaramente questo non rende giustizia a quello che, a tutt’oggi, può essere considerato il miglior party game per Wii. Il multiplayer di Rayman Raving Rabbids Tv Party è suddiviso in giochi in cui i vari gamer potranno interagire contemporaneamente e altri in cui saranno vincolati da una turnazione forzata. Anche se di primo acchito questo può sembrare piuttosto paradossale, i giocatori che aspettano il proprio momento dovranno sempre prestare attenzione a quanto succede in gioco poiché in alcuni momenti dell’esibizione dell’avversario sarà possibile sabotare la sua prova in vari modi. Bisogna poi sottolineare come tale turnazione (così tanto vituperata dalla stampa d’oltreoceano) sia spesso subordinata a scelte di game design che, ben lungi da limitare la portata umoristica del titolo, ne costituiscono il punto di forza. Com’è ormai noto, Tv Party è il primo gioco che consente di utilizzare il nostro posteriore in alcuni minigiochi: sedendoci sulla balance board, potremo, ad esempio, sciare a bordo un bue controllandone gli spostamenti per mezzo delle nostre amate terga. Inutile porre l’accento sulla scomodità del dover affrontare un simile minigioco con la presenza materiale di quattro balance board. Scomodo e antieconomico.
    La balance board, ben lungi dal rappresentare un elemento accessorio all’esperienza di gioco, rappresenta uno dei punti di forza del titolo Ubisoft e dal momento che su quaranta milioni di utenti Wii, ben undici milioni sono i possessori della pedana, la scelta di voler implementare il suo utilizzo in maniera estremamente intelligente, conferisce un’inaspettata profondità a RRR. Tutti i minigame possono naturalmente essere affrontati “solo” con Wiimote e Nunchuck, ma questo significa, inevitabilmente, due cose. Per prima istanza, va detto che nei frangenti in cui dovremo far sfrecciare i conigli a bordo di una tavola da stiro fra gli spazi siderali del cosmo, o per le discese innevate a bordo del celebre bue, il tutto risulterà molto più semplice se intrapreso coi controlli standard. Con la balance board, dovremo imparare a calibrare in maniera oculata gli spostamenti del nostro baricentro per realizzare delle performance eccellenti. In secondo luogo, è il tasso di humor a venir meno: il divertimento che deriva dal vedere le nostre ragazze o i nostri amici mentre giocano con il posteriore è davvero impagabile e, in tal senso, il valore aggiunto dato dall’assistere alle bizzarre performance dei nostri compagni di gioco è un aspetto di non poco conto.
    L’implementazione della balance board è davvero ottima e le sollecitazioni impartite vengono trasposte ottimamente nelle situazioni di gioco. Per quanto riguarda i comandi standard, alcuni minigame faranno affidamento sul solo telecomando, mentre altri richiederanno laccoppiata Wiimote+Nunchuck. La gamma di assurdi movimenti richiesti da Tv Party fa ormai parte del bagaglio ludico di Wii: dalle prove in cui dovremo agitare i controller come dei forsennati a quelle in cui dovremo adoperarli come se fossero i manubri di una moto, il ventaglio di movimenti richiesti dal gioco si configura ricco e appagante. In quasi tutte le prove, i comandi si dimostrano precisi e reattivi, anche se talvolta, soprattutto nei frangenti di gioco in cui sarà nostro dovere tracciare delle sagome disegnate sullo schermo, la concitazione unita a una rilevazione meno precisa delle istruzioni impartire, renderà il tutto un po’ frustrante.
    Fra gli istanti ludici più appaganti, possiamo annoverare le fasi di gioco in stile on rail shooter che, pur nella loro brevità, non hanno davvero nulla da invidiare ad altre più blasonate produzioni del genere.
    Come ormai tradizione, ritroveremo anche i famosi momenti musicali a base di rhythm game nei quali dovremo suonare un brano musicale o ballare a ritmo shakerando i controller e muovendoci sulla balance board.
    Il bollino blu della Nintendo Wi Fi Connection presente sulla cover non deve trarre in inganno: non è prevista la partecipazione ad alcuna modalità di gioco on line, ma avremo solo la possibilità di prendere parte a dei contest organizzati da Ubisoft (i cui risultati saranno visibili nel sito ufficiale del gioco) e d'inserire i nostri record in una vanity board globale.

    Rabbids a go-go!

    Tecnicamente, il lavoro svolto da Ubosoft è oculato ed appropriato. Che i Rabbids siano un geniale parto di character design è ormai un fatto assodato. Questa volta, i creativi della softco francese han deciso di alternare le classiche rappresentazioni poligonali dei conigli, con altre bidimensionali chiaramente ispirate alla grafica pubblicitaria anni ’60 o ai graffianti cartoon di Chuck Jones, creando una scissione di stile che, ben lungi dall’essere fuori luogo, pare invece un gradito omaggio a certe produzioni televisive d’antan. Parimenti il sonoro, oltre al classico e divertente ambaradan di buffi versi e grida partorite dai Rabbids, offre delle splendide campionature di brani celeberrimi come Born To Be Wild degli Steppenwolf o Wake me up before you go-go degli Wham! (brano che ben Stiller ha reso ancor più universalmente noto dopo averlo utilizzato in una delle sequenze più divertenti di Zoolander). Il tono scanzonato del gioco porta sorriso e divertimento in gran quantità, così come le favolose ed iconoclaste citazioni del mondo televisivo presenti nell’intrico dei suoi bit. Dai trash talk show in stile Jerry Springer, passando per Jackass e Pimp My Ride (ribattezzato per l’occasione Pimp My Rabbid), la follia dei leporidi tocca tutto e tutti. Fra gli ammicamenti più gradevoli troviamo di certo quelli a “La Notte dei Morti Viventi” e “Gli Intoccabili”, nonché alle Desperate Housewifes di Wisteria Lane, in un minigame che si prende allegramente gioco del popolare telefilm tanto a livello visuale quanto sonoro, proponendo un commento musicale chiaramente ispirato al main theme della serie composto da Danny Elfman.
    Per quanto concerne la longevità, dobbiamo nuovamente sottolineare da un lato la brevità inevitabile del gioco in single gaming; tuttavia, trattandosi di un Party Game è molto più importante stabilire se esso meriti sotto l’aspetto precipuo per il quale è stato proposto sugli scaffali, ovvero il divertimento di gruppo. Inevitabilmente, impostando il discorso in questi doverosi termini, Rayman raving Rabbids Tv Party si pone come punto di riferimento per quanto concerne i giochi di gruppo per Wii. Nonostante la sostanziale ripetizione di un canovaccio ludico ormai consolidato da tre anni di successi, l’implementazione della balance board rappresenta un valore aggiunto sostanziale di cui non possiamo non tenere conto.
    Con buona pace degli hardcore polemici e lamentosi, Ubisoft si conferma la regina dei Party Game su Wii, scalzando definitivamente l’appannato e soporifero franchise di Mario Party dal trono.

    Rayman Raving Rabbids TV Party Rayman Raving Rabbids TV PartyVersione Analizzata Nintendo WiiRayman Raving Rabbids Tv Party non rappresenta una rivoluzione nell’affollato ed inflazionato genere dei party game. Questo va subito puntualizzato a chiare lettere. D’altronde, non c’è neanche tutta questa gran necessità di cambiare una ricetta gustosa e consolidata nel tempo. Considerato il lavoro egregio svolto da Ubisoft nell’implementare una periferica che, ben lungi dal rappresentare un oggetto di nicchia (con oltre dieci milioni di pezzi venduti è uno dei successi commerciali più rilevanti dell’attuale generazione di console tanto da far impallidire le vendite di titoli come Halo o Gears of War), si pone ormai come interessantissimo e diffusissimo materiale di sviluppo ludico, ci sentiamo di poter affermare che quest’ultimo capitolo della serie, allo stato delle cose, risulta essere il migliore dei tre. Qualora non siate in possesso di una pedana, potete tranquillamente volgere le vostre attenzioni (e i vostri euro) a uno dei capitoli precedenti (facilmente reperibili a prezzi davvero conventienti e ancora in grado di regalare grandi dosi di divertimento). Tuttavia, se siete già in possesso del summenzionato controller o ne stiate ponderando l’acquisto, magari in vista del Natale ormai alle porte, non possiamo esimerci dal consigliarvi caldamente di aggiungere questo Tv Party nella lettera per Babbo Natale, nonché di aggiungere un voto in più alla valutazione finale. Tv Party, a prescindere dalle piccole leggerezze nella rilevazione dei controlli in certi frangenti e nonostante delle fasi di turnazione ideate proprio per consentire l’utilizzo della BB, è un gioco che raggiunge tutti gli obbiettivi che si prefigge. Divertente e ben realizzato. Cosa desiderare di più?

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