Recensione Tatsunoko Vs Capcom: Cross Generation of Heroes

Un nuovo dream match per Capcom, in esclusiva per Wii

Recensione Tatsunoko Vs Capcom: Cross Generation of Heroes
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  • Wii
  • Traduzione di scontri

    Era dal 2001, escludendo il deludente Capcom Fighting Evolution, che la celebre software house di Osaka latitava dalla scena dei picchiaduro ad incontri: la sua priorità sembra, nel corso degli ultimi anni, essere divenuta lo sviluppo di action in terza persona. Che fine hanno fatto dunque i gloriosi titoli che hanno sancito l'abilità e la fama di Capcom sin dagli albori della storia videoludica?
    Quanti brand sono stati riposti nel dimenticatoio da quando il 2D è passato di moda?
    Tra le illustri vittime di questo fenomeno va sicuramente annoverata saga dei Versus, crossover che vedevano personaggi dell'universo Capcom sfidare gli eroi della celebre casa delle idee, ovvero la Marvel (quindi X-Men, Vendicatori e compagnia bella) o ancora i rivali dei picchiaduro SNK.
    In un'operazione di recupero del genere, che ha visto annunciare addirittura un seguito ufficiale di Street Fighter (che comunque ha lasciato molti appassionati con l'amaro in bocca per svariate ragioni), Capcom ha presentato un imprevedibile nuovo crossover, Tatsunoko VS Capcom, accolto con grande entusiasmo non solo dalla vecchia guardia di giocatori ma anche dagli appassionati di anime "antichi".
    Sviluppato per il circuito arcade su una scheda terribilmente simile all'hardware Wii, il titolo è stato dunque anche convertito in esclusiva per la candida console Nintendo, ma attenzione!
    Tatsunoko VS Capcom: Cross Generation of Heroes resterà con grande probabilità, malgrado le pubbliche dichiarazioni d'intenti del caso, entro i confini giapponesi, a causa di problemi di licenze che ne impediscono la pubblicazione al di fuori dell'arcipelago.
    Il mercato import è dunque al momento l'unica opzione disponibile per mettere le mani su quello che non è semplicemente un contentino per il mancato annuncio di una versione Wii di Street Fighter 4, ma uno dei picchiaduro bidimensionali più interessanti degli ultimi anni.

    Un cast d'eccezione

    Se il nome Tatsunoko vi suona tutt'altro che familiare, non temete.
    A sostituire Iori Yagami, Capitan America, Wolverine e Rock Howard troveremo questa volta una schiera di personaggi provenienti da anime che, siamo certi, hanno accompagnato anche l'infanzia di buona parte del pubblico italiano.
    Yatterman, Casshern, Hurrican Polymar, i Gatchaman, perfino Mago Pancione.
    Il roster completo conta ben 22 combattenti selezionabili (quattro in più della versione arcade), divisi equamente tra Capcom side e Tatsunoko side, che riserverà non poche sorprese anche a chi di anime mastica ben poco, ma apprezza i videogiochi della software house di Megaman.
    Eletti a rappresentanza dell'universo Capcom, oltre all'immancabile Ryu, portabandiera Capcom specularmente a Ken il Falco per Tatsunoko, diamo il benvenuto a Soki, proveniente direttamente dal medioevale mondo di Onimusha, a Viewtiful Joe, o ancora alla Vital Suit PTX-40A di Lost Planet.
    Complice il passaggio alla terza dimensione, che ha evitato ad 8ing e Capcom (entrambe responsabili dello sviluppo del titolo) la spiacevole tentazione di riutilizzare per l'ennesima volta sprite vecchi di più di una decade,
    la lineup dei personaggi inclusi in Tatsunoko VS Capcom rappresenta una benvenuta ondata di freschezza per il titolo che si erige a nuovo punto fermo per un genere che indubbiamente rischiava di soffrire del gravoso peso degli anni sulle proprie spalle.
    A coloro i quali sentano la mancanza di un roster del calibro di Marvel VS Capcom 2 occorre ricordare che quello in esame è un titolo completamente nuovo, con un nuovo motore grafico e di gioco; un nuovo inizio che merita dunque un plauso sia per la mole di personaggi messi a disposizione del giocatore (i primi crossover contavano massimo 15-18 combattenti selezionabili, molti dei quali similit tra loro, come Ken, Ryu, Dan, Gouki) che, sopratutto parlando della schiera della casa di Osaka, per la voglia di innovare il cast con una serie di new entry provenienti da franchise più recenti, che prendono il posto dei soliti noti sul palco.
    L'assenza assoluta di “cloni di Ryu” e flip character di sorta non è il solo asso nella manica di un gameplay ricco come raramente si era visto in una produzione Capcom: tutti i personaggi introdotti portano, dalle loro serie di appartenenza, una rosa di peculiarità da non sottovalutare, come avremo modo di analizzare nella sezione dedicata al gameplay.

    New Gameplay Old Modes

    Il gameplay di questo nuovo crossover si basa su soli quattro tasti, in modo più simile a Jojo's Bizarre Adventure (sempre made in Capcom) che a titoli come SNK VS Capcom o Rival Schools.
    Gli attacchi di base sono affidati a tre pulsanti, corrispondenti rispettivamente a colpo leggero, medio e forte, mentre un quarto bottone chiamerà il nostro partner, che eseguirà una mossa di default in qualità di striker, per completare velocemente combo o fungere da elemento di distrazione.
    Veloce e frenetica, l'azione su schermo è una fiera di lunghe combo, mosse speciali e spettacolari super.
    I combattenti sono dotati di moveset classici, che prevedono l'esecuzione di mezzelune e mosse a carica in quantità, caratterizzati, come avevamo preannunciato, da un ottimo bilanciamento e un parco mosse variegato e profondo.
    Jun il Cigno, ad esempio, potrà piazzare cariche esplosive sul nemico e farle esplodere con effetto ritardato, confondendo l'avversario per coglierlo di sorpresa con scariche di calci, mentre Hurricane Polymar può contare su uno stile di combattimento tutto basato sul ritardo di colpi e schivate.
    Ancor più estroso è il gameplay di personaggi come Saki, PTX-40A e sopratutto Rock Volnutt, dotati di armi intercambiabili (con incredibili effetti sulla lista di tecniche speciali nel caso di quest'ultimo) o Soki, in grado di trasformarsi in forma demoniaca nel mezzo delle battaglie.
    Ogni giocatore comanderà inoltre due personaggi, e potrà eseguire una serie di tecniche avanzate intercambiandoli sul ring. Queste meccaniche rispondono al nome di Variable, e si effettuano premendo il tasto del Tag al momento giusto.
    Ad esempio potremo proiettare il nostro avversario in aria, seguirlo con un'Aerial Rave (proprio come nei titoli legati all'universo marvel), e poi, premendo giù avanti Tag, eseguire una Variable Air Rave, continuando ad attaccare questa volta con il secondo combattente, e prolungando in modo significativo la combo.
    Allo stesso modo potremo far intervenire il partner durante una parata, con una Variable Counter grazie a cui ribaltare l'esito dell'incontro.
    Come in passato è possibile eseguire anche special combinate o alternate; nel primo caso basterà premere TAG durante l'esecuzione di una qualunque Super, mentre nel secondo dovremo cancellare una super per inanellarne una seconda.
    Come se non bastasse, a rendere ancor più tecnico il sistema di combattimento troviamo due interessanti funzioni, ovvero il Mega Crush, che cancella istantaneamente una mossa dell'avversario al costo di un po' della nostra vita, e la Baroque, una cancel avanzata che annulla l'animazione di un attacco rendendo possibile eseguire combo più lunghe dotate di un bonus ai danni pari alle ferite che avremo subito.
    Completano il tutto Snapback (una mossa che costringe l'avversario a cambiare personaggio) e Perfect Guard, una parata ad impatto utilissima per eseguire elaborati e dannosi contrattacchi.
    Nessuna particolare novità o innovazione, eppure i nuovi elementi di cui Capcom si è appropriata (evidentemente dando un'occhiata a titoli della concorrenza quali Guilty Gear o Rage of the Dragons, ma anche King of Fighters) danno vita ad un picchiaduro completo, dotato di una buona dose di strategia, contrariamente ai suoi predecessori spirituali, ma al tempo stesso in grado di preservarne l'azione frenetica e divertente e, sopratutto, la spettacolarità.
    E se siete stanchi di seguire le regole del Tag System, fate scendere in campo Gold Lightan e PTX-40A, due combattenti giganteschi in grado di occupare ben più dei una schermata, che costringeranno la telecamera a piazzarsi a distanza e varieranno significativamente il gameplay a causa dell'impossibilità di avere partner.

    Malgrado l'aggiunta di una raccolta di minigame simpatica ma dalla realizzazione affrettata e poco profonda (si tratta per lo più sull'agitare i wiimote a caso), in cui sarà possibile affrontare fino ad altri tre giocatori in una seriedi prove a tema basate sui vari personaggi del gioco, l'offerta di modalità di Tatsunoko VS Capcom è a dir poco modesta.
    Arcade e Versus mode, Time Attack, Survival, una scarna schermata delle opzioni ed una gallery (con relativo negozio) sono le uniche offerte del titolo.
    La longevità è comunque garantita, ma resta un po' di amaro in bocca per l'assenza di qualcosa di simile ad un world tour mode o uno story mode (alla Guilty Gear XX per intenderci), per non parlare dell'online, assolutamente non supportato. Considerato che il titolo gareggia, sia a livello ludico che di realizzazione tecnica, potenzialmente ad armi pari con Super Smash Bros Brawl (per quanto Brawl non sia propriamente un picchiaduro), è un vero peccato che Capcom non si sia impegnata per valorizzarne la conversione su home console con un adeguato supporto dal punto di vista delle modalità aggiuntive.
    Fortunatamente, come i vecchi patiti di picchiaduro già sanno, basta avere un paio di fidi amici al proprio fianco per rendere un titolo di questo genere eterno, almeno fino al prossimo sequel. Sbloccare i personaggi, le musiche ed i filmati dei finali dei vari personaggi (brevi ma piacevoli, realizzati per l'occasione dalla Tatsunoko) farà certamente la felicità dei fan, e avvicinerà i neofiti a serie storiche come Time Bokan, Karas o Casshern (sapevate che Casshern, o Kyashan se preferite, proprio di recente è stato protagonista di un interssante remake?).

    Facelift

    Il comparto tecnico di Tatsunoko Vs Capcom non solo risulta di ottima fattura ma si impone prepotentemente come uno dei migliori della softeca Wii.
    Tutto ciò è il risultato di un lungo sviluppo della versione arcade, basata su una scheda hardware pressochè identica a quella Wii, utilizzata da Capcom per creare alcuni dei suoi titoli per cabinato. Tuttavia, oltre alla "forza bruta", l'alchimia vincente che sta alla base di un aspetto visivo così ben riuscito è composta anche e soprattutto dal particolare stile con cui sono riprodotti i personaggi:
    il cel shading utilizzato, unitamente al gran numero di poligoni, crea un risultato estremamente simile ai vecchi picchiaduro bidimensionali, mantenedo al tempo stesso tutti i vantaggi della terza dimensione, specialmente durante le prese e le mosse speciali più devastanti, in cui la regia riprende l'azione da angolazioni diverse in modo spettacolare.
    I personaggi sono animati in modo fluido, ineccepibilmente caratterizzati e fedelissime alle controparti viste nei giochi originali da cui provengono.
    Non si è certo lesinato sui dettagli: prendete ad esempio Yatterman e fatelo combattere nella sua arena, in cui sono “parcheggiati” Yatterwan e Yatterpelican. Ogni volta che lancerete una special ed evocherete il fido veicolo antropomorfo, lo vedrete ritornare poi nella sua posizione originale, nello sfondo. Nella Darkness Illusion di Morrigan vedrete comparire al vostro fianco Lilith, che vi aiuterà a bastonare come si deve il vostro avversario. E infine scatenate la special finale di Batsu, per eseguire una tag combo in perfetto stile Rival Schools, e se il vostro partner è già stato sconfitto, sarà il suo fantasma a prestarvi le sue forze, con tanto di pianto finale del nostro studentello combattente preferito.
    La cura tipica delle produzioni Capcom si riversa ancora una volta nella certosina realizzazione degli sfondi, una decina in totale, comprese diverse variabili, sia metereologiche che temporali.
    Non si avvertono cali di framerate nemmeno quando il trio Dronjo al completo assalterà il nemico più ingombrante, a parte durante l'esecuzione di alcune special davvero spettacolari, in cui lo schermo sarà completamente invaso da fulmini e raggi. Questo lieve calo però non inficia minimamente ne nella fruizione della “cutscene” ne tantomeno nella giocabilità. Si tratta dopotutto di pochissimi attimi.
    La colonna sonora è composta da remix dei temi dei vari personaggi. Nel caso del gruppo Capcom si tratta sostanzialmente di melodie rock ed elettroniche, mentre gli eroi Tatsunoko sono accmpagnati da pomposi temi retrò (con un paio di ovvie e più moderne eccezioni).
    Durante gli scontri l'accompagnamento cambia continuamente in base a quel personaggio entri in scena. Purtroppo, cambiando frequentemente come spesso accade, il risultato è un frullato di canzoncine che si alternano ogni pochi secondi, con potenziali gravi danni alla pazienza del giocatore, che magari vorrebbe ascoltare la sua musica preferita e invece si trova continuamente interrotto.
    Una semplice opzione avrebbe potuto moderare non di poco questo aspetto del gioco, che con molta facilità può rivelarsi un difetto e rovinare parzialmente l'ottimo comparto sonoro.
    Ottimo i vari rumori ambientali e gli effetti audio, così come il doppiaggio, presente anche nelle brevi cutscene anime che illustrano i finali dei vari personaggi.
    Per finire occorre fare un piccolo appunto sul sistema di controllo: con l'eccezione dei minigame, in cui potremo usare il solo wiimote, potremo giocare a Tatsunoko VS Capcom utilizzando un gran numero di configurazioni, che comprendono sia il solo telecomando che l'add on del nunchuck, ma anche il pad del gamecube ed il classic controller. Sebbene il pad gamecube sia un buon compromesso, la scelta migliore ricade sul classic controller, che per forma e disposizione dei tasti si rivela l'ideale per eseguire anche le tecniche più complesse.
    I puristi dei picchiaduro potrebbero prendere in considerazione l'acquisto dell'arcade stick ufficiale di Tatsunoko VS Capcom prodotto in edizione limitata e già esaurito su moltissimi siti import!

    Tatsunoko Vs Capcom: Cross Generation of Heroes Tatsunoko Vs Capcom: Cross Generation of HeroesVersione Analizzata Nintendo WiiCuratissimo sin dalla presentazione e dai menu, Tatsunoko VS Capcom è il picchiaduro che tanti stavano aspettando. Classico, frenetico, divertente, dotato di un cast d'eccezione; se amate anche solo uno dei personaggi raccolti tra gli antagonisti degli eroi Capcom non dovete assolutamente lasciarvelo scappare. La barriera linguistica è facilmente valicabile, anche se a ricorrere al mercato d'importazione saranno sicuramente i fan più hardcore degli anime degli anni d'oro e dei picchiaduro, che sapranno senz'altro lasciar correre le piccole limitazioni del titolo (imputabili unicamente alla quantità di modalità), per godere di quello che indubbiamente è il titolo che può far tornare a sognare gli adoratori dell'old school Capcom. Non resta che sperare che qualcosa continui a muoversi, e che Darkstalkers, Red Earth, Rival Schools, Star Gladiator e Power Stone (potremmo continuare per ore!) seguano l'ondata di revival, o semplicemente che i loro personaggi si uniscano ad altri grandi protagonisti Tatsunoko come Guzura, Paul e l'orsetto Pakun in un seguito che, speriamo caldamente, Capcom non tardi a sfornare.

    8.5

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