Recensione Lego Indiana Jones 2: The Adventure Continues

Il ritorno dell'archeologo più famoso del mondo in versione LEGO!

Recensione Lego Indiana Jones 2: The Adventure Continues
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Pc
  • Introduzione

    Dura la vita dell’archeologo, vero? Tutto il giorno a barcamenarsi in labirinti angusti e pericolosi, scanditi magari da temibili trappole e trabocchetti preparati da chissà quale popolazione indigena del passato, chiaramente non contenta che i loro tesori vengano trafugati dal consueto “depreda tombe” di passaggio. Ma si sa, quando si è alla ricerca di fortuna e gloria le alternative sono ben poche, soprattutto se si è costantemente pedinati dalla feccia nazista e si è magari sulle tracce di alcune tra le più importanti reliquie della cristianità (e non solo). Ma quando il nome dell’archeologo in questione è nientemeno che Henry Jones Junior, nulla può spaventarci o incuterci timore. O perlomeno, fino allo spiacevole incontro con un bel serpente strisciante. Bentornati nell'universo di Indiana Jones.

    La penultima crociata

    La saga LEGO, ormai da diversi anni, intrattiene soprattutto i giocatori più giovani con titoli di modesta qualità. Basti pensare ai tre episodi di LEGO Star Wars (che includevano sia la prima che la seconda trilogia cinematografica), al primo Indiana Jones, a LEGO Batman ed infine a LEGO Rock Band (versione a blocchetti del celebre rythm game targato Harmonix Music System). Il punto di forza di tutti questi titoli è offrire una giocabilità ingenua e mai frustrante (pensata la maggior parte delle volte per due giocatori), intrattenendo con le numerose ingenue gag dei mattoncini in versione LEGO. LEGO Indiana Jones 2: L’avventura continua, è quindi l’ultimo capitolo della serie in ordine temporale e promette di portare la saga LEGO verso nuove ed insperate frontiere del divertimento. O forse no?
    Ma partiamo dall’inizio: LEGO Indy 2 è una sorta di “enciclopedia LEGO” della quadrilogia cinematografica diretta da Steven Spielberg, con numerose scene chiave prese dai primi tre film (I Predatori dell’Arca Perduta, Il Tempi Maledetto e L’Ultima Crociata) oltre a numerose sequenze tratte anche da Il Regno del Teschio di Cristallo (l’ultimo film di Indiana Jones, uscito nei cinema di tutto il mondo durante lo scorso anno).
    Ma, stavolta, il trapasso da attori in carne ed ossa a mattoncini LEGO ha dato i suoi frutti? Diciamo subito che, purtroppo, gran parte delle sequenze più evocative della saga di Indiana Jones sono state barbaramente escluse, visto che erano già state incluse nel precedente episodio della serie. Traveller’s Tales ha infatti voluto evitare il copia/incolla, includendo quindi sezioni ex-novo inventate di sana pianta per l’occasione (soprattutto alcuni scontri coi boss di fine livello, ovvero avversari surreali mai visti nelle pellicole cinematografiche d’origine) e dedicando le proprie attenzioni quasi esclusivamente all’episodio del “Teschio di Cristallo”: un Harrison Ford versione LEGO dovrà mettere i bastoni tra le ruote ai russi nella loro ricerca di antichi manufatti di cristallo, risalenti ad una civiltà aliena perduta nel tempo e nello spazio. Il tutto raccontato da divertenti cut-scenes mute.
    Il gameplay è rimasto invece pressoché invariato, con la solita miscela di azione ed elementare puzzle solving, uniti alle canoniche sezioni sui veicoli atte a conferire un pizzico di varietà al tutto. La nuova impostazione vede 6 enormi “Hub” (tre riservati ai livelli ispirati all'ultimo lungometraggio Il Regno del Teschio di Cristallo, e tre per ciascuna delle precedenti avventure di Indiana Jones), ossia macro-zone atte a fare da collante per i vari stage del gioco.
    Il nostro Indy vagherà per i livelli usando la sua frusta per raggiungere oggetti situati in alto o bloccare i nemici, distruggendo allo stesso tempo ogni oggetto che gli capiterà a tiro per un ricco bottino di mattoncini extra). Ma non solo: durante l’avventura saremo accompagnati da personaggi dotati di svariate caratteristiche peculiari; Mutt, il figlio di Indiana, userà ad esempio una chiave inglese per riparare oggetti guasti, oppure Marion (la fidanzata storica di Jones), in grado di saltare più in alto e raggiungere luoghi inaccessibili dal resto della comitiva.

    Ti ho già detto di non chiamarmi Junior!

    Ma forse, la vera e più sostanziale novità di questo secondo episodio della serie LEGO Indiana Jones, è il nuovo e curato editor dei livelli, atteso dai fan a braccia aperte e finalmente disponibile in quest’ultima edizione. Nella suddetta modalità di gioco, gli sviluppatori del team Traveller’s Tales hanno fatto di tutto per farci tornare bambini, grazie alla possibilità di progettare strutture dalle forme più disparate e dai contenuti più astrusi, universi colorati il cui unico limite sarà la nostra immaginazione. Sebbene curata sotto il profilo contenutistico, questa modalità resta purtroppo gambizzata dall’impossibilità di condividere le proprie creazioni online, come visto ad esempio nel ben noto LittleBigPlanet su PlayStation 3.
    Questa caratteristica avrebbe senza dubbio fatto schizzare alle stelle l’interesse verso il titolo, che purtroppo si deve accontentare classico multiplayer cooperativo: due giocatori potranno infatti affrontare l’avventura in simultanea, tramite un interessante split-screen diagonale che consentirà ad ognuno dei due utenti di prendere la strada che più preferisce. Certo, si tratta pur sempre della “solita” opzione co-op, ma è altrettanto vero che è il gioco spara le sue cartucce migliori quasi solo ed esclusivamente in multiplayer. L’avventura in singolo, difatti, a causa della sua natura semplicistica e derivativa, risulterà decisamente noiosa per il giocatore over-14, invogliato forse solo ed esclusivamente a collezionare le decine di monete/bonus/extra distribuite nei vari livelli di gioco.
    Per quanto riguarda il fattore puramente tecnico, invece, Traveller’s Tales ha come di consueto realizzato una notevole carrellata di luoghi più o meno noti agli amanti dell’opera originale, ma con lo stile che solo i mattoncini LEGO sanno regalare. Il tutto si muove fluidamente, senza intoppi, e gli scenari risulteranno evocativi quanto basta per rimandare alla memoria i set originali delle pellicole cinematografiche dirette da Steven Spielberg. Idem per la colonna sonora, con lo storico tema principale di Indiana Jones prelevato di peso dalle composizioni originali del grande John Williams.

    Lego Indiana Jones 2: The Adventure Continues Lego Indiana Jones 2: The Adventure ContinuesVersione Analizzata Xbox 360LEGO Indiana Jones 2 ricalca pedissequamente i suoi predecessori, non riuscendo però a proporre nulla di realmente nuovo ed innovativo. Difatti la formula di gioco, per quanto ancora funzionale e divertente sulla breve distanza, risulterà purtroppo pedante e ripetitiva man mano che le ore passeranno, sino ad un inevitabile calo dell’interesse generale. E non basta neppure la consueta modalità multiplayer cooperativa (anche online, tramite apposito contenuto scaricabile). Ciò è un vero peccato, considerando il fascino indiscusso della saga da cui questo titolo trae ispirazione (la quadrilogia cinematografica di Indiana Jones, appunto) e la genuina comicità che permea durante tutta l’avventura. La speranza è quindi che, con il prossimo episodio della serie LEGO (presumibilmente ambientato nei meandri della scuola di magia di Hogwarts), i programmatori del team Traveller’s Tales riescano finalmente ad offrire qualcosa di diverso e realmente frizzante. Perché un altro capitolo “copia/incolla” non sarà proprio nelle nostre corde.

    6

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