Recensione Sine Mora per Xbox 360

GrassHopper si dedica agli Shoot'em up a scorrimento

Recensione Sine Mora per Xbox 360
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • iPad
  • PSVita
  • Sviluppato da Digital Reality e Grasshopper Manufacture (lo studio di Suda51), Sine Mora sbarca in esclusiva su Xbox Marketplace pronto ad elettrizzare tutti gli appassionati di sparatutto a scorrimento. Al prezzo di 1200 Microsoft Points è possibile portarsi a casa un'inaspettata perla appartenente al “genere più antico del mondo”, capace di stuzzicare gli appetiti di tutti i maniaci dell'Hi-Score. Se inizialmente a stupire sono il colpo d'occhio e le dinamiche legate alla gestione del flusso temporale, ben presto si scopre che l'eccellenza di Sine Mora giace soprattutto nella meticolosa impostazione delle meccaniche legate all'accumulo del punteggio. Nonostante non sia forse il nuovo Ikaruga, questo Shot'em Up mostra un profondo rispetto per le “ossessioni” dei fan, che troveranno un prodotto profondissimo e capace di avvolgerli nella spirale dell'auto-miglioramento costante.

    Senza Indugio

    Sine Mora ha un'attenzione tutta particolare per i dettagli. Lo si capisce quando, attendendo qualche secondo nella schermata principale, il bianco dello sfondo invade lo schermo ed in sottofondo una strana voce recita qualche verso incomprensibile in una lingua misteriosa. Lettere nere si materializzano in una serie di versi contorti: un'ottava senza rima né metro, dedicata alla giusta severità del tempo che passa su tutte le cose, devastando i mondi e le realtà destinate all'oblio. Avviando la trama principale si ha la conferma che la direzione artistica di Sine Mora punta su valori produttivi stravaganti, discostandosi dalle scelte che solitamente caratterizzano il genere d'appartenenza. C'è sempre una guerra, in sottofondo, ma piuttosto che puntare sulla spettacolarità degli scontri e sul senso di epicità, il titolo Grasshopper racconta una storia “in tono minore”. Sommessamente, con interminabili schermate di testo che molti giocatori salteranno in un lampo, narra storie di popoli e di razze, e l'ossessione per l'ubiquità ed il controllo del tempo. Non è facile tirare le fila del discorso, per una sceneggiatura che procede a guizzi distinti e autonomi, e giunti alla fine ci si accorge

    "Sine Mora è un titolo con una sua particolarissima poetica visiva, che si concretizza in “architetture meccaniche” dalle proporzioni esorbitanti, ma anche negli scorci naturali che rappresentano paesaggi “innocenti” e incontaminati."

    di stringere davvero poco. Eppure grazie ad un sottofondo musicale malinconico e riflessivo, ad un colpo d'occhio che mescola la bellezza incontaminata della natura all'opprimente meccanizzazione delle fabbriche (ricordando per molti versi le opere di Miyazaki), e ad una serie di trovate particolari (come dialoghi che si intrecciano e si ripetono, inciampando nella disgregazione del tessuto temporale), Sine Mora custodisce fascinazioni sincere e in ultimo appello riuscite.
    Sappiamo però che non è certo per la componente artistica e narrativa che gli amanti degli “Shump” adoreranno questo videogame. Dal punto di vista del gameplay Sine Mora si propone come uno sparatutto a scorrimento orizzontale, vivacizzato da qualche dinamica -seppur non totalmente inedita- ottimamente integrata nella formula di base. Un tasto per il fuoco continuo ed uno per l'attacco ad area, non tanto una smart bomb quanto un colpo poderoso con le proprie specificità, che varia - unitamente alla tipologia di fuoco primario - da navicella a navicella. Inizialmente si procede, anche dopo il tutorial piuttosto sbrigativo, senza troppe complicazioni, raccogliendo i power up che potenziano lo “sparo” principale o aumentano il conto dei secondi che ci restano. Particolarità di Sine Mora è infatti che il contatore dei secondi rappresenta la nostra “energia vitale”. Ogni colpo subito, ogni urto imprevisto, determina una riduzione dei secondi a disposizione per concludere il livello. Diversamente, ogni nemico abbattuto rimpolpa il timer in alto sullo schermo. Solitamente questo aspetto non influisce moltissimo sul comportamento del videoplayer, che deve sempre stare attento ad evitare i colpi nemici per non incappare in un prematuro game over, ma di tanto in tanto si verificano situazioni molto tese, in cui la sopravvivenza dipende dalla rapidità nello sterminare gli sciami di nemici che piombano nello schermo da ogni parte.

    Sine Mora propone anche un'altra caratteristica legata al controllo temporale. Intaccando una barra che è possibile riempire grazie ai power up lasciati dai nemici, è possibile rallentare il tempo fin quasi a fermarlo. Nello story mode questa possibilità, da usare con cautela e parsimonia, permette di superare indenni gli intricati ricami di proiettili che tendono ad occupare tutto lo schermo, disponendosi in enormi ragnatele di globi luminosi o solcando lo spazio aereo con sinuose

    "Per gli appassionati di una filosofia arcade vecchia di qualche decennio, Sine Mora si rivelerà senza dubbio eccellentissimo, garantendo non solo un tasso di sfida elevatissimo, ma una struttura che permette di allenarsi ossessivamente"

    serpentine. Proprio le routine degli avversari e l'incessante martellare dei loro cannoni rappresentano uno degli aspetti più riusciti di Sine Mora, che costringe il videoplayer ad una danza flessuosa, insidiando il contatore dei secondi con fucilate, raggi laser, missili a ricerca, proiettili a frammentazione, in un tripudio di tipologie di fuoco e di nemici. Niente che il giocatore occasionale non possa superare, sopportando l'umiliazione di qualche colpo a segno. Ma è ovviamente ai puristi che si dedica Sine Mora, presentando dopo lo Story Mode (dalla durata abbastanza contenuta, secondo gli standard del genere d'appartenenza), un modalità pensata appositamente per allenarsi a memorizzare pattern d'attacco e opportunità per incrementare il moltiplicatore.
    L'idea alla base del multiplyer è semplice e scheletrica: evitando gli attacchi nemici, eliminando tutti gli avversari che si lanceranno contro di voi, e tenendo premuto il tasto di fuoco principale il punteggio viene gradualmente incrementato, ma basta un colpo a segno o l'utilizzo di un attacco speciale perchè si debba ripartire da capo. Chiunque abbia qualche aspirazione anche solo lievemente “agonistica”, e voglia scalare le leaderboard in cerca di gloria, si troverà davanti uno dei titoli più profondi del genere. Nell'Arcade Mode, vero e proprio parco giochi dei perfezionisti, la differenza fra un punteggio dignitoso ed una disfatta senza precedenti sta nella capacità di leggere le traiettorie dei velivoli avversari, nella prontezza di riflessi, nella conoscenza precisa dell'hitbox. Nel menù di selezione delle navicelle non si deve quindi scegliere solo al topologia di fuoco più adatta al nostro stile di gioco, ma anche osservare con attenzione quali sono le “zone sensibili” del nostro mezzo. In aggiunta, è possibile scegliere due poteri temporali extra, che permettono di riavvolgere l'azione o di rispedire i proiettili al mittente.
    Per gli appassionati di una filosofia arcade vecchia di qualche decennio, Sine Mora si rivelerà senza dubbio eccellentissimo, garantendo non solo un tasso di sfida elevatissimo, ma una struttura che permette di allenarsi ossessivamente, per ottenere il meglio in ogni situazione.

    Digital Miyazaki

    Anche dal punto di vista tecnico il titolo Grasshopper mostra le unghie. Il colpo d'occhio è vibrante, e le schermate di gioco pullulano di modelli tridimensionali. Aerei e carri, ma anche architetture meccaniche e naturali, che si distinguono non solo per la solidità della modellazione, ma anche per una texturizzazione eccellente. Ottima la caratterizzazione di tutti i materiali, che si riflette poi in una stupenda varietà ambientale. Livelli sottomarini illuminati dalla luce che filtra attraverso le acque profonde degli oceani, voli di ricognizioni in coloratissimi paesaggi costieri, e poi ancora momenti più tesi all'interno di cupe caverne o grige fabbriche meccanizzate. La telecamera gioca più volte con la struttura tridimensionale degli ambienti, seguendo il nostro velivolo mentre gira attorno a costoni rocciosi, che magari nascondono l'imponente mole di uno dei moltissimi boss. Buona parte degli stage è infatti occupata dagli scontri contro questi giganti meccanizzati. Sentinelle meccaniche che come seppie robotiche oscillano i loro tentacoli occhiuti, giganti mastodontici la cui ombra si estende a perdita d'occhio lungo i promontori, dirigibili e convogli equipaggiati con ogni tipo di arma e cannoniere pronte ad bombardarci mentre solcano la superficie celeste di un mare tranquillo. Sine Mora è un titolo con una sua particolarissima poetica visiva, che si concretizza in queste “architetture meccaniche” dalle proporzioni esorbitanti, ma anche negli scorci naturali che rappresentano paesaggi “innocenti” e incontaminati. Spiazzante la scelta di popolare questa terra misteriosa di animali antropomorfi, ma non inelegante.
    La colonna sonora è un piccolo gioiello di sonorità tranquille, che in netta opposizione con il massacro di proiettili che si riversa sullo schermo crea una sensazione di straniante malinconia ed un distacco che rende ancora più misterioso l'impatto con il prodotto.

    Sine Mora Sine MoraVersione Analizzata Xbox 360Sine Mora è uno Sparatutto a scorrimento eccellente, ben confezionato e assuefacente come pochi. Ovviamente si dedica principalmente agli amanti del genere, o a chiunque pensa di poter perdere interi pomeriggi a perfezionare la sua strategia di volo, sperimentando diverse tipologie di navicelle per massimizzare l'incremento del contatore. Se non fate parte di questa categoria, ponderate più attentamente l'acquisto, ma non escludetelo del tutto: nonostante la durata non eccessiva il grado di sfida resta interessante anche a livello normale, mentre la particolare direzione artistica del prodotto potrebbe rapirvi, soprattutto se gradite le strane suggestioni legate alla decadenza del mondo e dei popoli. Sappiate che molto di questo fascinoso sottotesto resta confinato nelle schermate testuali, scritte in maniera impeccabile ma certamente non troppo “popolari”. Nel caso in cui abbiate ancora vividi ricordi dei pomeriggi passati in sala a schivare nugoli di proiettili, fate vostro il prodotto Grasshopper Manufacture, perchè vi saprà regalare immense soddisfazioni, dimostrandosi uno dei più riusciti Shoot'em Up degli ultimi tempi.

    8.5

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