Recensione Spartacus Legends

Provato a fondo il beat'em up Ubisoft basato sull'apprezzata serie televisiva

Recensione Spartacus Legends
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • C'era un tempo nel quale la sola parola 'tie-in' era sufficiente a scatenare brividi di terrore lungo la spina dorsale di milioni di giocatori e appassionati di cinema e serie tv. Troppo spesso, infatti, la fama del materiale originale è stata inversamente proporzionale all'offerta ludica proposta da publisher e team di sviluppo, accecati dalla possibilità di un facile guadagno. Era il 1997, però, quando Goldeneye 007 per Nintendo 64 diede una scossa talmente forte al mercato dei videogiochi su licenza da portarne ad un generale innalzamento della qualità, anche in una categoria di giochi falcidiata da produzioni vergognose. Emerse finalmente sotto gli occhi di tutti come l'accompagnamento di una struttura di gioco solida ad una licenza famosa potesse portare non solo migliori risultati commerciali, ma, potenzialmente, anche un posto nell'olimpo videoludico come nel caso dello sparatutto Rare. E' quindi triste constatare come per questo Spartacus Legends, Ubisoft e Kung Fu Factory dimostrino di non aver compreso in pieno la lezione tenuta dagli sviluppatori inglesi e ripetuta, durante questi anni, da altri loro illustri colleghi. Nonostante la sua natura Free To Play, che potrebbe spingervi a dare almeno un'occhiata al prodotto Ubisoft, Spartacus Legends inciampa e cade (rovinosamente?) sul suo stesso impianto ludico, abbastanza farraginoso.

    Intrigante e gratuito...

    L'idea di sviluppare un fighting game ispirato ad una popolarissima serie tv senza fornirlo del benchè minimo impianto narrativo è già di per se bizzarra, ma la scelta di inserirvi con il contagocce solo alcuni dei personaggi conosciuti sul piccolo schermo, senza che in alcun modo si possano rivivere scene, battaglie epiche o risvolti della trama resa celebre dal serial è, sinceramente, abbastanza incomprensibile.
    Spartacus Legends
    , piuttosto, preferisce offrire ai propri giocatori un impianto di gioco basato sul dualismo fra una componente più 'gestionale' (nella quale 'vestire i panni' del proprietario di una palestra per gladiatori a Capua) e sequenze più belligeranti, che vi vedranno impegnati a far trionfare i vostri combattenti durante gli scontri che affronteranno.
    Divisa in settori dal diverso grado di difficoltà, via via sbloccabili grazie all'avanzamento del vostro livello di esperienza, la mappa di gioco ci permette di scegliere se affrontare uno dei combattimenti messi a disposizione da una determinata zona oppure scegliere un avversario online in modalità random. La mancanza di un matchmaking degno di questo nome fa si che il divertimento, in quest'ultima modalità di gioco, sia affidato alla speranza di trovarsi di fronte un avversario alla nostra portata. O al limite alla possibilità di saltare a pie' pari il proprio percorso di formazione ed equipaggiarsi, da subito, con le migliori armi e armature in cambio di moneta reale. Alla luce di questo è facile intuire come la modalità regina, e più 'ricca' di soddisfazioni, all'interno del titolo Ubisoft, sia proprio quella che ci permetterà di sfidare direttamente la CPU.
    Esattamente come per le diverse zone della mappa, la possibilità di affrontare i propri avversari andrà guadagnata raggiungendo il livello richiesto da ognuno di loro; questi potranno essere semplici contendenti, affrontabili un numero illimitato di volte e principali strumenti grazie ai quali aumentare la propria esperienza, o Primus Palus, rivali ben più ostici che una volta battuti spariranno dalla lista dei vostri nemici. Regalandovi, però, più grandi quantità di fama e denaro.

    Proprio quest'ultima risorsa si rivela il cuore pulsante dell'evoluzione del vostro personaggio; divise tra argento (per gli acquisti 'standard'), e oro (necessario per il materiale più pregiato), le monete a vostra disposizione vi permetteranno di acquistare armi, pettorine, scudi, gambali ed elmi scelti da una lista la cui perenne espansione seguirà di pari passo i vostri level up. Oltre che un buon equipaggiamento, i vostri acquisti potranno riguardare anche quelli che il gioco definisce 'Aumenti': questi altro non sono che boost dalla durata limitata, che andranno a migliorare parametri come la vostra difesa, la velocità di movimento o la probabilità di infliggere un colpo critico. Anche la squadra di gladiatori ai vostri ordini è destinata ad ingrandirsi tramite il dispendio di monete: per riempire ognuno degli slot che mano a mano acquisterete per far crescere la vostra 'scuderia' sarà possibile scegliere tra un roster di candidati che subirà un refresh totale da parte dei server di gioco ogni mezz'ora, facendo nascere la necessità di non farsi scappare un particolare lottatore che dovessimo reputare interessante.
    Raggiungere i livelli di esperienza necessari per affrontare gli scontri più ostici, ed equipaggiarsi in modo da non sfigurare in essi, è un compito che richiederà un dispendio di tempo ed energie non indifferente. Ad aiutarci nella nostra impresa troveremo un apparato di gioco che premierà il giocatore con denaro ed esperienza anche in caso di sconfitta, sebbene in modo drasticamente minore rispetto ad una vittoria; tale impostazione, alla luce della difficoltà notevole degli scontri più avanzati, permette al giocatore di procedere nel gioco in modo sensibilmente più veloce rispetto al grinding classico al quale questo tipo di giochi ci ha abituato in passato, mitigando, seppur in modo parziale, la noia dovuta al ripetersi di scontri già vissuti e rivissuti per la conquista di qualche punto esperienza in più. Per fortuna questo sistema appare decisamente meno proibitivo rispetto a quello di tanti altri Free to Play, che quasi costringono l'utente ad acquistare valuta reale: Spartacus Legends permette invece di giocare senza spendere un soldo.

    ...ma incompleto!

    Ciò che non convince in pieno della struttura ludica di Spartacus Legends si palesa, purtroppo, una volta messo il proprio piede virtuale nella prima arena. Nonostante un sistema di combattimento immediato, che per essere assimilato non richiederà che qualche ora, si ha sempre la sensazione di trovarsi di fronte ad un impianto di gioco incompleto. La presenza di diversi stili di combattimento (spada e scudo, dual wielding, armi pesanti, ecc.) cerca di variare un'esperienza di gioco che rimane però ancorata alla stessa, unica, tipologia di attacchi, sbilanciamenti, schivate e prese, dando la sensazione di affrontare, più che combattenti diversi, solamente lo stesso soldato con un diverso equipaggiamento. La mancanza di qualsiasi possibilità di personalizzazione dei propri gladiatori in campi come nome o aspetto, ma soprattutto l'assenza di vere e proprie 'mosse speciali' caratteristiche per i propri combattenti, lascia spazio ad un sistema di combo senza infamia e senza lode che, pur strizzando l'occhio al realismo, non soddisfa mai appieno il giocatore. Complici animazioni dei personaggi rivedibili e uno sporadico lag durante i momenti di maggior traffico sui server (problema comunque in via di netto miglioramento rispetto ai giorni successivi al lancio) l'impegno e la volontà del giocatore lasciano più di una volta spazio ad un frenetico button mashing che, seppure a volte adatto allo scopo, rischia di rendere gli scontri ripetitivi e troppo affidati al caso. Portare a proprio vantaggio la dinamica di uno scontro permetterà di aumentare il 'favore della folla' nei propri confronti che, in caso di vittoria, ci permetterà di effettuare una vera e propria esecuzione del nostro malcapitato avversario, per la gioia del pubblico delirante. Un minimo risvolto tattico agli scontri è dato dalla presenza di un secondo indicatore, dopo quello per la propria salute, che ci mostrerà il nostro livello di difesa, esaurito il quale non potremo più parare o evitare i colpi dell'avversario. Questo e una serie di schivate, affidate allo stick analogico destro, tramite le quali è possibile muoversi anche lungo la profondità della terza dimensione, sono sicuramente gli aspetti di più rilevanza strategica all'interno di un sistema di combattimento che lascia l'amaro in bocca più per le proprie potenzialità appena visibili, che per enormi demeriti in sé.
    Detto di animazioni non pienamente convincenti, il comparto grafico del titolo Kung Fu Factory ci propone modelli poligonali di onesta fattura, il cui problema principale risiede nella qualità delle texture generali e di certi visi, tutt'altro che credibili nelle vesti di gladiatori senza scrupoli o solo vagamente somiglianti alle loro controparti reali nel caso di personaggi della serie tv. Alla scarsità qualitativa e numerica di arene e ambientazioni nelle quali gli scontri prenderanno luogo, risponde una buona modellazione dell'equipaggiamento indossabile dai lottatori, con tanti 'pezzi' riciclati ma anche alcuni di pregevole fattura. Ad accompagnare le nostre gesta, infine, troveremo le musiche originali del serial, ma anche un fastidiosissimo commento agli scontri che vi farà attendere impazienti la comparsa del prossimo menù.

    Spartacus Legends Spartacus LegendsVersione Analizzata Xbox 360Riconoscere di trovarsi davanti ad un titolo free to play è fondamentale nell'analisi di un gioco come Spartacus Legends. Qualità tecniche non eccelse ed un sistema di combattimento non pienamente soddisfacente sono difetti difficilmente perdonabili e sui quali non è possibile transigere. Una discreta possibilità di personalizzazione del proprio equipaggiamento e un appagante senso di progressione salvano, però, il titolo Kung Fu Factory da una sonora bocciatura. Non cedere alla tentazione di facili upgrade tramite l'utilizzo di soldi reali, significa trovarsi di fronte ad un prodotto in grado di garantire un discreto numero di ore di gioco, prima che possiate affrontare gli impegnativi combattimenti finali. Un migliore sfruttamento della licenza avrebbe permesso a Spartacus Legends di diventare un titolo imprescindibile quantomeno per gli amanti della serie tv, i quali, con ogni probabilità, apprezzeranno comunque un prodotto che a tutti gli altri non potrà che lasciare un retrogusto di incompletezza.

    6

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