Recensione Ultimate Ninja Storm 2

Analisi della seconda iterazione del famoso brand di CyberConnect 2

Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 2
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Nel mondo dei videogiochi è molto difficile trovare prodotti ispirati agli anime che mostrino una certa qualità.
    Una "regola" che ha, almeno in questa generazione di console, una sola grande eccezione chiamata Naruto.
    CyberConnect 2, development studio tutto giapponese, ha infatti saputo riversare la sua immensa passione per le famosissime tavole di Masashi Kishimoto (pubblicate anche in Italia regolarmente) in un videogioco di valore e di successo.
    Ci riferiamo al Naruto: Ultimate Ninja Storm, uscito poco più di due anni fa in esclusiva per Playstation 3; un titolo ben confezionato, capace di offrire meccaniche di gioco solide ed interessanti ed un intreccio narrativo fedelissimo alla serie.
    Forte del consenso di critica e pubblico il team si è messo, come da tradizione tipicamente giapponese, nuovamente al lavoro, per sviluppare un sequel degno di tale nome ed anzi in grado di superare il predecessore.
    Con l’uscita di Naruto: Ultimate Ninja Storm 2 fissata per il 14 Ottobre, questa volta in versione multipiattaforma (Playstation 3 ed Xbox 360), Everyeye è pronta a sviscerarne le qualità per testare le promesse sul campo.

    Passione smodata

    Essendo un prodotto fedelissimo all’originale non intendiamo soffermarci troppo sulla trama, per evitare spoiler nei confronti di chi seguisse l’anime televisivo (ancora indietro rispetto al manga) e la versione cartacea ristampata conosciuta come “Naruto il Mito”.
    Ninja Storm 2 prende il via in concomitanza a quella che potremmo idealmente definire come la seconda serie di Naruto, caratterizzata dal ritorno del ninja della foglia al suo villaggio dopo l’allenamento con il maestro Jiraya.
    Il videogioco ripercorre quindi tutta la parte più spettacolare del manga, con lo scontro tra le compagnie ninja e l’organizzazione Alba, le vicende dei fratelli Uchina (Sasuke ed Itachi) e, come culmine assoluto, l’incredibile battaglia tra Naruto e Nagato (o Pain), svoltasi negli ultimissimi capitoli della prima edizione italiana del manga.
    Le vicende saranno raccontate attraverso molte cut scene davvero ben realizzate e supportate da continui flashback sbloccabili (durante i combattimenti o tramite oggetti speciali), che aiuteranno coloro i quali non avessero stretti contatti con anime e manga a raccapezzarsi nella vicenda.
    Durante l’avventura incontreremo moltissimi personaggi (amici e nemici) resi con fedeltà disarmante in ogni caratteristica, dato anche che molte battute saranno prese di peso dalla versione cartacea/televisiva.
    L’estrema fedeltà porterà perciò a rivivere pedissequamente i momenti più importanti della vicenda sceneggiata da Kishimoto, togliendo a conti fatti ogni effetto sorpresa per chi già conoscesse l’intreccio.
    Diversamente, i cosiddetti “neofiti”, faranno fatica a restare al passo con l’enorme mole d’informazioni proposta nel prosieguo, lamentando, nonostante i flashback, una carenza di nozioni di base utili a comprendere pienamente la trama.
    Una Spada di Damocle non da poco, insomma, che pare vedere favoriti i fan più sfegatati, vogliosi di intraprendere in prima persona anche un’avventura sostanzialmente già conosciuta.

    Un mix bilanciato

    Dal punto di vista del gamplay Naruto: Ultimate Ninja Storm 2 si presenta come l’ideale sequel del primo episodio, riproponendone le meccaniche fondamentali ed ampliando laddove le critiche erano andate maggiormente a colpire.
    Il titolo si svolgerà quindi in due fasi “distinte” amalgamate nell’unica avventura, una dedicata all’esplorazione ed alla componente RPG e l’altra ai combattimenti, vero cuore dell’opera.
    La fase role playing comprenderà la visita di diversi villaggi Ninja e dintorni, organizzati in maniera molto diversa rispetto al precedente capitolo: le ambientazioni vedono un ridursi delle dimensioni a favore di una maggior ricchezza di particolari che, schermata dopo schermata, presenterà lo svolgersi quotidiano nelle varie location.
    Viene dunque completamente abbandonata l’esplorazione tridimensionale (e con essa la libertà completa di movimento nei vari quadri) a favore di una più accurata riproduzione ambientale e di un maggior numero di luoghi (tratti rigorosamente dalla serie) da visitare.
    A risentirne è soprattutto l’interattività ambientale, limitata a pochi elementi evidenziati (con colori più accesi e contorni più marcati) nelle varie schermate di gioco.
    Sebbene le possibilità cinetiche siano limitate al piano orizzontale i villaggi saranno ricchi di NPC con i quali intrattenersi e negozi di vario genere dai quali acquistare prodotti curativi, oggetti d’attacco e difesa e regali da offrire ai compagni d’avventura.
    In Ninja Storm 2 s’inserisce infatti un importante sistema di affinità tra i protagonisti e Naruto, che prevede una sorta di valutazione (in cuori) del rapporto d’amicizia, capace d’influire sulla mentalità in combattimento dei personaggi di supporto.
    Sviluppando un forte legame potremo non solo beneficiare di una maggior efficacia dei partner quando chiamati, ma anche di una tendenza degli stessi ad entrare in azione senza esser stati interpellati.
    Riguardo ai personaggi non giocanti presenti nei vari villaggi, invece, è bene specificare che, aldilà delle funzione di contorno ed approfondimento generico, fungeranno molto spesso da quest-givers per l’enormità d’incarichi secondari presenti nel corso dell’avventura.
    Tali sub-quest (completamente slegate dalla trama principale) saranno suddivise in vari livelli di difficoltà e prevederanno la ricerca di oggetti, la combinazione d’ingredienti per potenziare le tecniche ninja, l’eliminazione di “particolari” ricercati e via discorrendo.
    Si svilupperanno, parallelamente, le vicende narrate nel manga e nell’anime che, attraverso missioni proposte dall’Hokage del villaggio della foglia o da personaggi di spicco degli altri villaggi ci porteranno, sostanzialmente, ad una sequela di combattimenti sempre più difficili.
    Il sistema, caratterizzato dalla collaborazione simultanea di due o addirittura tre personaggi, è rimasto pressochè invariato rispetto alla prima iterazione del brand, mantenendo dunque tale sezione molto più vicina ad un action game che ad un vero e proprio picchiaduro.
    Vi è, prima di tutto, una -forse esagerata- semplicità nel sistema di combattimento, che prevedere l’applicazione automatica di combinazioni d’attacco (le combo) in seguito alla pressione (quasi) forsennata del solo tasto dedicato all’offesa.
    Le restanti azioni -lancio (una sorta di presa) a parte- fungeranno più che altro da contorno o da modificatori per gli assalti: avremo, ad esempio, la possibilità di caricare la barra del chakra (l’energia spirituale) per colpire con una tecnica più potente, scattare repentinamente verso l’avversario o tentare di finirlo con una delle Ultimate Jutsu, le tecniche potentissime come il Rasengan Shuriken di Naruto.
    Non mancheranno, naturalmente, la parata (tramutata in tecnica della sostituzione se effettuata con tempismo), il salto ed il lancio degli shuriken, utile più per spezzare la concentrazione nemica che per causare effettivi danni.
    Si aggiungono tutta una serie di utili oggetti (carte bomba, bento curativi...) da assegnare alla croce direzionale, ed i già citati personaggi di supporto, richiamabili tramite tasti dorsali ed utilizzabili, una volta accumulata l’apposita barra, per spettacolari Ultimate Jutsu combinate.
    Ritorna, infine, il Risveglio, tecnica da utilizzare dopo aver subito un ingente quantitativo di danni per tentare -grazie allo sprigionamento di potenza massimo- di riprendere le redini del combattimento.
    Sebbene l’accessibilità sia il parametro fondamentale sul quale il team si è basato nell’ulteriore sviluppo del combat system, questo risulta, alla luce di un cospicuo numero di ore di gioco, piuttosto soddisfacente, seppur sostanzialmente privo di tecnicismi.
    A renderlo vario ed appagante contribuiscono in maniera determinante anche i pregevoli boss fight, ricalcanti -nemmeno a dirlo- in maniera estremamente fedele le gesta apparse su carta stampata.
    Ci troveremo dunque ad affrontare combattimenti intervallati da ampie sezioni QTE durante le quali l’abilità nella pressione dei tasti indicati a schermo sarà seguita da una valutazione che permetterà, a fine sequenza, di sbloccare uno dei flashback descritti nel paragrafo antecedente.
    Le azioni scriptate vedranno come protagonisti non solo i ninja in battaglia ma anche gli scenari stessi che, secondo copione, verranno distrutti/modificati, donando un senso davvero epico agli scontri.
    Parteciperemo, in più, a diverse sezioni collaterali organizzate alla stregua di mini game per riproporre particolari scene come quella dell’inseguimento aereo tra Gaara e Deidara durante il loro confronto.
    Se le oltre 30 ore di gameplay della campagna non bastassero potremmo ripiegare sulla modalità Battle, realizzata alla stregua di un picchiaduro nel quale selezionare un team tra i 44 personaggi proposti (mescolando anche “buoni” e “cattivi”) ed affinare le proprie tecniche.
    In seguito alle lamentele per la mancanza di un comparto online nel primo episodio CyberConnect 2 ha dotato Ninja Storm 2 di una soddisfacente componente online, che permetterà ai fan di tutto il mondo di affrontarsi in epiche battaglie 1 vs. 1.

    Anime style

    Tecnicamente Naruto: Ultimate Ninja Storm 2 è un riuscitissimo esercizio di stile, un meltin pot di maturo cell shading e colori sgargianti che ricalca pienamente le caratteristiche della serie animata.
    I personaggi, ottimamente realizzati, risultano tuttavia afflitti da un marcato aliasing, presente con decisione sia nella versione Xbox 360 che in quella Playstation 3.
    Perfette risultano invece le animazioni, realizzate con cura e dedizione sin nei minimi particolari, e capaci di rendere visivamente notevole anche il più piccolo scorcio di gioco.
    Le movenze, unendosi ad un’ottima fluidità, caratterizzano dunque battaglie d’impressionante rapidità, arricchite da una serie di effetti grafici assolutamente da non sottovalutare, in grado di conferire teatralità e tridimensionalità alla scena.
    Dal punto di vista del coinvolgimento anche l’audio fa la sua parte, grazie ad una serie di buonissime campionature ambientali e un doppiaggio di alto livello, sia nella versione inglese che in quella giapponese, preferibile per via del perfetto lip-sync.
    I sottotitoli e i menù, naturalmente, sono in italiano e presentano una traduzione persino più curata rispetto a quella dell’anime trasmesso su Italia 1.

    Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 2 Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 2Versione Analizzata Xbox 360Naruto: Ultimate Ninja Storm 2 è indubbiamente una produzione di buonissimo livello. Basandosi sull’evoluzione di un gameplay tutto sommato rodato e su un comparto tecnico estremamente accattivante la produzione riesce a fare ancor più breccia rispetto al passato. Tuttavia, caratteristiche senza dubbio positive come l’estrema attinenza alla serie, portano alla luce alcuni difetti come un’eccessiva linearità di fondo (ritrovata anche nelle boss battle “guidate”) ed uno sviluppo complessivo sicuramente non apprezzabile in toto a chi non fosse familiare con il mondo creato da Kishimoto. Un bel passo avanti per il brand che diviene oggettivamente apprezzabile per tutti ma davvero imperdibile soltanto per i fan di Naruto, che possono tranquillamente aggiungere al voto finale uno 0.5 in più.

    8

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