Recensione Warriors Orochi 2

Il ritorno degli eroi di Koei

Recensione Warriors Orochi 2
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox 360
  • La saga infinita

    Ben ventiquattro titoli (più o meno equamente divisi per tutte le piattaforme di gioco presenti sul mercato) in poco più di undici anni, e una cadenza per le uscite con precisione svizzera, in grado di rivaleggiare persino con i più famosi brand sportivi. Sono solo alcune caratteristiche del brand di punta di Koei, ossia la serie Dynasty Warriors con i suoi relativi spin-off. Una saga che affonda le sue radici nientemeno che nell'era sedici bit, quando la software house giapponese decise di portare sugli schermi di tutto il mondo le gesta dei paladini del medioevo orientale tramite la serie di Romance Of The Three Kingdoms, uno strategico a turni piuttosto interessante ma mai esportato in terra occidentale. L'evoluzione dei tempi e delle tecnologie ha comunque permesso a Koei di abbandonare questa tipologia di gioco per dedicarsi al più semplice (e remunerativo, dal punto di vista del marketing) picchiaduro a scorrimento. Digressione storica a parte, eccoci dunque giunti ad esaminare Warriors Orochi 2, titolo che come il suo predecessore si distingue dalla saga classica per la presenza massiccia dei personaggi provenienti sia dai Tre Regni cinesi che dall'epoca Sengoku giapponese. La pace, dopo la sconfitta del Re Serpente Orochi, sembrava oramai calata su tutto l'impero, che oramai si stava preparando alla ricostruzione dopo le guerre e le carestie. Ma il caos e la morte sono sempre dietro l'angolo in questo mondo: il nemico questa volta si cela dietro a tutta una schiera di fazioni guerriere che, caduto il giogo di Orochi, hanno deciso di attaccare sui fianchi il già straziato impero e tentare così l'assalto al potere. Non c'è tempo per riposarsi, è di nuovo tempo di impugnare le armi e scendere in campo per salvare il nostro mondo!

    L'aspetto è quel che conta

    Spendiamo due parole di elogio per segnalare un aspetto piuttosto inusuale di Warriors Orochi 2. A differenza della stragrande maggioranza dei titoli usciti sino ad ora, il titolo Koei si distingue per l'ottima realizzazione del manuale d'istruzioni, molto dettagliato ed impreziosito da tutta una serie di illustrazioni raffiguranti tutti i combattenti presenti nel gioco.

    Ferisce più la penna o la spada?

    Warriors Orochi 2, come già detto in precedenza, appartiene alla legione degli hack'n'slash a scorrimento: scopo del gioco sarà quello di farsi strada in otto livelli tirando fendenti a destra e a manca per abbattere le ondate di nemici che si pareranno dinnanzi a noi. A differenza però di titoli come Ninja Gaiden o Devil May Cry, nella serie di Koei avremo a che fare con vere e proprie battaglie campali, in cui interi eserciti ostili dovranno cadere sotto i nostri colpi (esattamente come accadeva nel non recentissimo Ninenty Nine Nights). Durante gli scontri non saremo però del tutto soli, avremo infatti a nostro supporto anche alcuni manipoli di soldati asserviti alla nostra volontà e pronti a sacrificarsi pur di ristabilire il giusto equilibrio nelle terre del Sol Levante. A dirla tutta questi impavidi ragazzi saranno più una presenza scenica che un vero aiuto: oltre a non poter impartire alcun comando li vedremo semplicemente caricare a testa bassa il nemico e sferrare qualche striminzito colpo, quasi a voler giustificare la loro comparsa sul campo di battaglia. Il grosso del lavoro sarà dunque lasciato al nostro eroe, anzi alla nostra terna di eroi: prima di iniziare la missione infatti avremo la possibilità di selezionare tre eroi da una lista di ben novanta (savete letto bene) personaggi giocabili provenienti dai tre regni Wu, Wei e Shu, dalla tradizione samurai dell'epoca Sengoku e addirittura dallo schieramento demoniaco di Orochi già ammirati in Samurai/Dynasty Warriors. Questa incredibile abbondanza (il titolo Koei si candida come quello con il più alto numero di personaggi selezionabili) ha due fondamentali caratteristiche: in prima istanza non tutti gli eroi saranno disponibili ad inizio campagna, ma andranno sbloccati volta per volta durante lo story mode di ciascuna fazione; in seconda battuta il plotone di valorosi sarà diviso in tre grandi tronconi, ciascuno con la sua peculiare caratteristica e complementarietà con gli altri. Abbiamo, ad esempio, i "picchiatori", lenti ma inarrestabili quando iniziano a mulinare l'arma bianca. Di contro, con un personaggio veloce avremo dalla nostra il vantaggio di agire sempre per primi (con buona pace della forza d'impatto dei colpi); infine chi vuole uccidere con stile potrà fare smodato uso dei guerrieri contraddistinti da una tecnica sopraffina, grazie ai quali performeremo combo e mosse speciali varie e coreografiche. Il dinamico trio fra l'altro non sarà mai presente contemporaneamente sul terreno di gioco, saremo noi a dover selezionare (tramite i grilletti analogici del pad) di volta in volta il lottatore che più ci aggrada in quel momento (mentre si ricarica la barra dell'energia degli altri due). Restando in tema, Warriors Orochi 2 mette in mano del giocatore un sistema di controllo molto semplice da assimilare per disposizione di tasti e risposta ai comandi, ma purtroppo sin troppo striminzito dal punto di vista delle combo sia da quello della crescita dei personaggi (un semplice level up automatico). Il titolo Koei infatti riesce ben presto a far calare su di sé una spessa cortina di noia e ripetitività, fattori scaturiti da una scoraggiante mancanza di varietà nell'azione che finirà per ridursi ad una compulsiva pressione dei tasti senza la quasi benchè minima logica e strategia. A ben poco serviranno sia le rare sequenze a cavallo (grazie al quale ci potremo muovere più velocemente e sul quale varieremo il nostro stile di mosse), sia le supermosse combinate che scaturiranno in talune circostanze: ben presto infatti saremo assaliti dalla voglia irrefrenabile di cambiare il disco nel lettore della console.

    Armi spuntate

    Le brutte notizie per Warriors Orochi 2 continuano e si perpetuano anche sotto lo scadente comparto tecnico: inutile fare giri di parole, il titolo Koei sembra essersi fermato ad una generazione fa sia per quel che concerne la grafica che il sonoro. Sotto il primo aspetto il lavoro svolto dalla software house si presenta agli occhi del giocatore con delle texture slavate, piatte, cromaticamente deprimenti e per di più ripetute ad libitum su quasi tutti gli elementi comuni sia del paesaggio che dei modelli poligonali. Sconvolgente è anche l'assenza di elementi di contorno in grado di arricchire lo scenario, che si srotola con monotonia sotto i nostri piedi presentando saltuariamente qualche sparuta e mal realizzata costruzione poligonale ad assumere ora la forma di una modesta casupola, ora quella di un pagliaio, ora quella di un pozzo o di un carretto. Altrettanto mediocri risultano sia i nemici che i nostri alleati, tutti rigorosamente uguali fra di loro e deludenti sia come caratterizzazione che come qualità delle animazioni, legnose e slegate fra loro. Ad elevarsi leggermente dal maremagno della mediocrità sono ovviamente tutti i personaggi principali della storia, i quali almeno riescono a dare un leggero tocco di colore al grigiume generale che permea Warriors Orochi 2. A condire il tutto troviamo un aliasing marcatissimo, dei rallentamenti frequenti ed una pressochè totale mancanza di effetti scenici durante le contese più accanite. Ancor peggio risulta essere il comparto sonoro, il quale passa dall'anonimo delle voci campionate (pessime ed inespressive) all'irritante della musica techno/house che scandirà la nostra esperienza di gioco.

    Un sogno tramutatosi in incubo

    Un vero peccato dover constatare tutti questi difetti e problemi, soprattutto a fronte dell'intelaiatura di modalità messe a punto dalla software house per il proprio titolo. Oltre al classico Story mode (personalizzato a seconda venga selezionato uno dei cinque schieramenti disponibili) nel quale dovremo completare ben otto scenari è presente una modalità libera nella quale sfogare le nostre manie di distruzione ed allenarsi per affinare la nostra tecnica, nonchè un altrettanto classico Survival mode. Più peculiari sono invece il Dream mode (sorta di campagna alternativa, nella quale sbloccheremo via via nuovi scenari) ed il Versus mode, nel quale affrontare un altro giocatore (solo tramite schermo condiviso, escluse dunque funzionalità Xboxlive) in quattro mini giochi che spaziano dal tag team match (mutuata a piene mani dal più noto Tekken Tag Tournament) ad una meno usuale corsa a cavallo. Da aggiungere infine (a fronte di una longevità piuttosto bassa) una certa dose di rigiocabilità, dettata dalla possibilità di sbloccare, oltre ai già citati personaggi, armi speciali e costumi alternativi. Dal punto di vista della quantità di contenuti, dunque, Warriors Orochi 2 riesce a salvarsi, ma è raro trovare giocatori capaci di soprassedere ai difetti visivi ed alla monotonia per un periodo abbastanza lungo da esplorare a fondo tutte le modalità di gioco.

    Warriors Orochi 2 Warriors Orochi 2Versione Analizzata Xbox 360Warriors Orochi 2 è, senza futili giri di parole, un titolo estremamente mediocre. Tecnicamente obsoleto, dotato di una giocabilità striminzita e afflitto da una ripetitività cronica, il prodotto Koei non riesce assolutamente a calamitare l'attenzione né del normale giocatore né del fan della serie, il quale non riuscirà a trovare in questa ultima incarnazione della saga motivi sufficienti a giustificarne l'acquisto. Segnaliamo infine la mancata localizzazione in italiano (il software è infatti totalmente in lingua inglese) a sottolineare più marcatamente il basso profilo di questa produzione.

    4.5

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