Anteprima Wolfenstein: The New Order

Un nuovo capitolo di Wolfenstein all'orizzonte

Anteprima Wolfenstein: The New Order
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Nel lontano 1992 fece per la prima volta la sua comparsa sui PC di tutto il mondo Wolfenstein 3D, considerato da molti come uno dei padri fondatori del popolare genere degli sparatutto in prima persona. La brutale violenza, gli intrighi nazisti che caratterizzavano la trama e la generale innovazione tecnica che portò nel mondo allora giovane dei videogiochi, contribuirono a rendere Wolfenstein 3D uno dei titoli attualmente più apprezzati e più imitati. Ma nonostante la fama ed i 20 anni che ci separano dalla sua uscita, Wolfenstein 3D conta solo 2 seguiti ufficiali, di cui uno (l’ultimo, chiamato semplicemente Wolfenstein, uscito nel 2009) non ha ottenuto il successo sperato. In un’epoca dove il genere degli FPS è ormai sdoganato ed i grandi numeri vengono raggiunti solo dai marchi più conosciuti, è sempre più difficile riuscire ad emergere con un titolo innovativo e degno di nota, anche se porta il nome di un brand che ha fatto la storia. Ma è una sfida che non sembra preoccupare Bethesda, che ha da poco annunciato Wolfenstein: The New Order, progetto che vedrà la luce nel quarto trimestre del 2013, per console di attuale e nuova generazione e, naturalmente, PC. Il titolo, sviluppato da MachineGames (tra le cui fila ci sono diversi ex-esponenti di Starbreeze) sembra allontanarsi dalle trame a sfondo occulto che ha caratterizzato l’ultimo episodio, per focalizzare l’attenzione su una storyline dai toni più cupi e disperati, ambientata in un lontano passato dove l’implacabile macchina da guerra nazista ha infine vinto il secondo conflitto mondiale e conquistato l’intero globo. Toccherà all’eroe di guerra B.J. Blazkowicz, protagonista anche dei precedenti capitoli, fermare definitivamente il regime nazista, annientandone per sempre le forze.

    La svastica sul sole

    L’arco temporale che interesserà la trama di The New Order partirà dal 1946, anno in cui la Seconda Guerra Mondiale è ufficialmente finita. Blazkowicz, dopo essersi bruscamente risvegliato su una spiaggia polacca senza alcuna memoria, viene salvato da un’infermiera, Anya, che lo porta in un manicomio dove resterà per 14 anni in stato comatoso. Al suo risveglio, esattamente nel 1960, riuscirà a fuggire dalla struttura solo per ritrovarsi in un mondo ancora più oscuro di come lo ricordava: i nazisti sono ormai i padroni indiscussi e ovunque pattuglie armate e tecnologici mech controllano le fredde strade cittadine. Violenza e abusi sono all’ordine del giorno, mentre le svastiche e la propaganda del terzo Reich macchiano come sangue i muri degli edifici. Blazkowicz ha una sola scelta: unirsi alla resistenza e intralciare i folli piani del Fuhrer, passo dopo passo. Nonostante la forte componente shooter e la visuale in soggettiva, The New Order non sarà un banale sparatutto: gli sviluppatori hanno rassicurato la stampa affermando che all’interno della produzione saranno inseriti svariati elementi adventure, che permetteranno non solo di prendere decisioni capaci di influenzare il corso della trama (creando di fatto due filoni narrativi differenti), ma anche di affrontare missioni secondarie, ottenere preziose informazioni parlando con gli NPC o intraprendere sezioni stealth e sezioni di guida. La recente conferma della totale assenza di multiplayer, inoltre, permetterà agli sviluppatori di concentrarsi maggiormente sull’avventura in single-player, impreziosendola di tante piccole sfaccettature che vanno oltre i semplici scontri a fuoco. La storia sarà comunque strutturata in capitoli unici, corroborati dai soliti obiettivi da portare a termine per raggiungerne il completamento: c’è quindi una linearità di fondo, ma sarà possibile affrontare ogni singola missione in modi differenti, anche se non è ancora chiaro quanto profonda sarà la libertà d’azione. Considerando la storia videoludica di Wolfenstein ci riesce difficile pensare ad un approccio totalmente pacifico, ma non è da escludere che i programmatori abbiano in serbo qualche sorpresa al riguardo da svelare nei prossimi mesi.

    Viaggio all’inferno

    Durante la prima missione mostrata, Blazkowicz e l’infermiera Anya, ritrovata tra le fila della resistenza, viaggiano in incognito su un treno diretto in Germania, ovviamente pieno di soldati e civili nazisti. Non propriamente un viaggio di piacere, che rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo quando i protagonisti vengono sbrigativamente portati al cospetto di Engel, un’anziana donna a capo di un contingente nazista, che inizia a porre domande per sincerarsi dell’onestà “ariana” di Blazkowicz e Anya, attraverso delle strane carte piene di disegni inquietanti. L’interrogatorio prosegue sul filo dell’ansia e della paura di essere smascherati; timore che proverà anche il giocatore in prima persona, grazie agli ottimi dialoghi e alla mimica delle espressioni facciali, che riescono senza difficoltà a far trasparire tutta l’arroganza, la cattiveria e la spietata freddezza dei gerarchi nazisti. Per i programmatori è fondamentale creare degli antagonisti degni di questo nome, che i giocatori impareranno ad odiare in maniera viscerale e di conseguenza, si sentiranno ancor più determinati a sconfiggere. I capitoli precedenti si sono sempre contraddistinti per i boss decisamente iconici, spesso sopra le righe, ma comunque in grado di rimanere impressi nella memoria. MachineGames vuole proporre la sua personale visione di Wolfenstein, con nuovi nemici e nuovi boss, non rinunciando però ad una certa affinità di fondo che lega i titoli della saga. Il dev team ha mostrato, durante un secondo walktrough, anche la vera anima shooter di The New Order, con adrenaliniche sequenze di combattimento e la presenza di svariati nemici robotici durante la campagna. La missione di Blazkowicz è quella di infiltrarsi all’interno del salone nautico di Londra, per rubare preziosi documenti riguardanti la costruzione di un elicottero di nuova generazione. Ancora una volta si viene rapiti dal fascino contorto dell’ambientazione, una capitale europea totalmente stravolta dalla dittatura tedesca, privata della sua bellezza storica e soffocata dal rosso dei drappi nazisti. Il diversivo dell’autista funziona alla perfezione: la macchina, imbottiva di esplosivo, si va a schiantare contro la parete di un complesso militare, causando il panico tra i soldati di turno. Approfittando del trambusto Blazkowicz riesce a oltrepassare il primo posto di blocco e addentrarsi nella struttura, ma solo per trovarsi di fronte ad un minaccioso segugio meccanico. Per farlo fuori il giocatore dovrà guidarlo verso una serie di trappole predisposte ad hoc, oppure cercare di abbatterlo con le armi convenzionali, rischiando però di attirare troppo l’attenzione. Ben presto la situazione si fa rovente ed iniziano a sbucare i primi soldati armati fino ai denti; a questo Blazkowicz dovrà fare ricorso a tutto il suo arsenale, e le peculiarità classiche verranno prepotentemente a galla.

    In Wolfenstein The New Order non ci sarà limite alle bocche da fuoco che potrete tenere nell’inventario: proprio come ai vecchi tempi il protagonista potrà passare facilmente da un’arma all’altra e in alcune occasioni sarà possibile recuperarne due esemplari uguali per raddoppiare la potenza di fuoco (in dual-wield). Anche il sistema di cura automatico è stato sostituito dai medikit, disseminati qua e là nei livelli per ricalcare lo stile dei classici sparatutto anni 90’ ed aumentare il tasso di sfida di tutta l’avventura. Durante gli scontri si dovrà dunque prestare particolare attenzione a rimanere al sicuro, per evitare di morire prematuramente; ecco perché Blazkowicz potrà scattare e scivolare verso le apposite coperture (non tutte indistruttibili) che forniranno un adeguato riparo durante le battaglie più ostiche. Il nostro eroe potrà contare inoltre su un arsenale davvero poderoso, ricco di vecchie conoscenze e qualche chicca presa in prestito dalla Wermacht tedesca: pistole, fucili a canne mozze, ma anche railgun e addirittura una lancia termica, sono solo alcuni degli armamenti mostrati fin’ora. Gli sviluppatori assicurano che l’elenco è ancora lungo e che la maggior parte delle armi potrà essere usata in dual-wield. D’altra parte, anche i nemici sembrano avere tutte le carte in regola per offrire un livello di sfida adeguato all’equipaggiamento disponibile. Oltre i soldati semplici, Blazkowicz incontrerà mech corazzati, droni volanti ed esoscheletri armati di tutto punto, pronti a sterminare chiunque abbracci la causa della resistenza. Molti di questi avversari, seppur incredibilmente potenti, avranno un punto debole che il giocatore dovrà trovare e sfruttare a suo vantaggio. Ma non sempre sarà possibile ricorrere a questo espediente; preparatevi dunque a scontri duri e brutali, nei quali è ancora chiaramente distinguibile la scintilla che caratterizza gli sparatutto della vecchia generazione.
    Nonostante il gioco esca anche sulle console attuali, il colpo d’occhio più stupefacente è dato dalle versioni PC e next-generation, dove il motore grafico id Tech-5 (già visto in RAGE) mostra fiero tutta la sua potenza. I passi avanti fatti rispetto all’ultimo titolo targato id sono impressionanti: i modelli poligonali sono ricchi di dettagli e gli effetti d’illuminazione dinamica assolutamente realistici. Ciò che colpisce di più è l’ambientazione, caratterizzata nei minimi particolari e di sicuro impatto, così come il design a metà tra il classico e il futuristico dei nemici, imprigionati in scheletri di metallo e in netto contrasto con l’epoca di riferimento.

    Wolfenstein: The New Order Wolfenstein: The New Order è stato annunciato solo da poche settimane, ma può essere già considerato come un prodotto notevole, che MachineGames sta evidentemente realizzando con cura e dedizione, in vista dell’autunno. La scelta di non dare spazio al multiplayer è una scelta importante: presuppone infatti un totale interesse nei confronti dell’avventura principale, che è lecito aspettarsi longeva e di qualità. I presupposti per ora non mancano di certo e da quello che si è potuto vedere fino a questo momento, la software house svedese ha tutte le possibilità di portare sugli scaffali un prodotto eccellente.

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