WRC 4 - Recensione Xbox 360

Milestone torna sui nostri schermi con WRC 4, nuovo episodio della serie rallystica con licenza ufficiale World Rally Championship: ecco la recensione della versione per Xbox 360.

WRC 4
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • PSVita
  • Pc
  • Dopo il discreto successo ottenuto con WRC FIA World Rally Championship 3, la saga rallystica Milestone è chiamata oggi ad una decisa conferma, se non al miglioramento degli standard a cui ci ha abituati. WRC FIA World Rally Championship 4, disponibile per Playstation 3, Xbox 360, PS Vita e PC dal 25 Ottobre, giunge dunque sul mercato carico di aspettative per i fan di vecchia data, che affascinati dallo slogan "Realism, Simulation, Autenticity" proposto in pompa magna da Milestone non intendono fare sconti o scendere a compromessi. Conoscendoli, Milestone ha deciso perciò di abolire ogni orpello, ogni "fantasiosa" modalità collaterale, concentrandosi integralmente sul feeling dell'esperienza di guida.
    La nostra prova, effettuata grazie ad una versione Xbox 360 completa, ha dimostrato come questa scelta si riveli a conti fatti un'arma a doppio taglio. Da una parte la totale concentrazione sul driving system rende il gameplay di WRC 4 più profondo e convincente; dall'altra, l'assenza di un contorno efficace e stimolante soprattutto per la carriera, e la rimozione di alcune caratteristiche apprezzate in WRC 3, appiattiscono la progressione.
    Tali fattori fortunatamente si compensano, rendendo quella di WRC FIA World Rally Championship 4 un'esperienza assolutamente in linea con i precedenti episodi della saga.

    Piccoli campioni crescono

    La proposta ludica di WRC 4 differisce solo in minima parte da WRC 3, eliminando sostanzialmente la divertente Road to Glory e mantenendo invariate tutte le altre modalità.
    Andando con ordine potremo dunque cimentarci in Stage Veloce, l'opzione ideale per chi non ha voglia di perdere troppo tempo selezionando auto, classi, piloti e piste. Verremo catapultati direttamente al volante di una tra le vetture disponibili in uno degli stage ufficiali, pronti ad appoggiare il piede sul gas: l'ideale per una gara veloce durante la pausa pranzo o prima di coricarsi. Diversi i modi e i tempi del mega-contenitore Modalità Rally, che ci consentirà di prendere confidenza con le vetture e con le tredici location ufficiali del campionato FIA. In Prova Rally potremo scegliere di affrontare un singolo stage, mentre in Rally Singolo il rally intero, in tutte le sue tappe. A chiudere questa porzione dell'offerta il Campionato, ovvero l'insieme di tutti le prove nell'ordine previsto dal calendario FIA.
    Iniziando ad impratichirci proprio da questa schiera di game mode ci accorgeremo del primo cambiamento approntato da Milestone, che ha ridisegnato quei tracciati incapaci di convincere i fan durante la scorsa stagione. Così facendo, pur senza la precisione di percorsi riprodotti fedelmente, il team è riuscito a far emergere maggiormente le sensazioni uniche legate a ciascuna prova del campionato. Correndo tra i boschi del Neste Oil Rally in Finlandia, ad esempio, proveremo tutta l'ebrezza del veloce sterrato finlandese e dei molti salti che i piloti sono costretti ad affrontare.

    "Anche utilizzando un semplice gamepad le sconnessioni del terreno si fanno sentire, costringendoci a mantenere sempre il polso della situazione con micro correzioni continue, interiorizzando il comportamento di ciascuna vettura."

    Viceversa, il Rallye de Monte-Carlo metterà a dura prova pazienza e abilità di pilotaggio tra i suoi lenti tornanti. In linea generale si nota poi il restringimento di quasi tutti i tracciati: elemento funzionale a garantire un maggior senso di velocità ed allo stesso tempo di insicurezza ed instabilità. Particolarmente interessante, da questo punto di vista, l'implementazione di diverse condizioni d'illuminazione: potremo guidare di giorno, all'alba ed al tramonto, e a seconda dell'orario cambieranno radicalmente visibilità e percezione del percorso. Un bel toccasana in termini di varietà ed immersione, che costringerà ad affrontare costantemente qualche nuova sfida.
    Nonostante quest'incremento di varietà, e per quanto appaia poco attinente alla filosofia simulativa di Milestone, un game mode come Road to Glory fa sentire la sua mancanza. Le spettacolari prove alla DiRT ed un fare generalmente meno serioso, davano al giocatore la possibilità di spezzare i ritmi della progressione classica, aumentando varietà e divertimento ed allo stesso tempo l'appeal verso la fascia più "casual" del pubblico automobilistico. Milestone avrà certamente condotto opportune ricerche prima di agire, ma eliminare completamente una modalità ci sembra comunque esagerato alla luce di un'offerta non troppo ricca.
    Attesa più di tutte le altre modalità, soprattutto dagli appassionati, la Carriera ritorna in WRC 4 senza troppe novità. Accogliamo con piacere l'inserimento della Junior WRC, così come il maggior impatto dei Punti Reputazione, che daranno molto più peso alle nostre prestazioni evitando frustranti periodi di stallo nelle categorie minori. E ci piace anche come Milestone sia riuscita a differenziare le varie classi a seconda dell'importanza, inserendo soli due eventi per la J-WRC che diventeranno sei per WRC 3 e 2 e tredici nella WRC, accorciando il periodo da wild card e permettendoci di entrare subito nel vivo della competizione. Sul lungo periodo, tuttavia, tali cambiamenti non bastano a mantenere viva una progressione priva di mordente e sin troppo lineare. Una volta ottenuto un contratto WRC ci saranno ancora obiettivi da soddisfare ad ogni tappa del campionato, ma il gusto della competizione, senza concrete ricompense, scenette d'intermezzo e quant'altro a movimentare un po' le cose, andrà pian piano scemando. Anche alla luce dell'ufficialità del calendario e dei roboanti numeri (55 team e 78 stage), la Carriera dimostra anche quest'anno tutti i limiti di una struttura necessariamente da svecchiare.
    Lo stesso discorso vale per il multiplayer competitivo, che Milestone implementa ancora una volta in locale e tramite Xbox Live o PSN. Le modalità sono sempre le stesse, ed altrettanto le meccaniche che ne regolano il funzionamento. Hot Seat permette di sfidare fino a quattro amici passando gamepad o volante di mano in mano, mentre tramite Online Mode potremo accedere alla più classica delle lobby per sedici giocatori, dalla quale impostare categoria vetture, restrizioni e rally stage per cominciare le gare rigorosamente tra fantasmi. Nulla di disfunzionale da segnalare, solamente un po' troppa monotonia.

    Parola d'ordine scalabilità

    Passando al gameplay WRC 4 si scrolla di dosso tutte le incertezze di un'offerta ludica un po' claudicante, presentando un handling system molto convincente ed ottimamente differenziato di categoria in categoria. Il passaggio da Junior WRC a WRC 2 o 3 già si farà sentire, mettendoci alla prova con auto più scattanti e ribelli. Balzo ulteriormente poderoso quello verso i bolidi della WRC, mostri spinti da motori turbo a quattro cilindri e capaci, indipendentemente dalla superficie, di passare da 0 a 100 Km/h in meno di tre secondi. Tali differenziazioni contribuiscono da sole a rendere vario e profondo il sistema di guida di WRC 4, il cui fiore all'occhiello è però rappresentato dalla gestione di sospensioni e trasferimento dei carichi, riviste nell'ottica di ricreare un'esperienza sempre più credibile. Anche utilizzando un semplice gamepad le sconnessioni del terreno si fanno sentire, costringendoci a mantenere sempre il polso della situazione con micro correzioni continue, interiorizzando così il comportamento di ciascuna vettura. Ma se il joypad è colpevole di tanto in tanto di poca precisione o di una non perfetta riproduzione delle sensazioni di guida, tutto cambia alla prova al volante, specialmente avendo fortuna di possedere uno degli ultimi Logitech o Fanatec. In questo caso le vibrazioni un po' timide del gamepad lasciano spazio ad un Force Feedback deciso, che ci fa assaporare attraverso polsi e bicipiti ogni asperità del terreno. A rendere il tutto più interessante ed impegnativo l'ottima realizzazione dei diversi fondi: passare dal fango all'asfalto nel rally di Germania o dalla neve fresca al ghiaccio nel rally di Svezia è, per i puristi del volante, un'esperienza assolutamente da non perdere. Le sensazioni sono estremamente soddisfacenti ed anche se WRC 4 non aspira certo a livelli di realismo a la Richard Burns Pro Rally, quella presentata da Milestone è un'esperienza di guida appagante e convincente.
    A sottolinearne la bontà contribuisce ancora una volta l'elevata scalabilità dell'handling system, che consente (quasi) a tutti di mettersi al volante, divertendosi o impegnandosi. Per diversi anni il team ha implementato e ritoccato i parametri legati al sistema di guida, permettendo al giocatore di agire con sempre maggior efficacia. Il risultato, oggi, è una proposta completa in termini di aiuti e settaggi, che richiama fortemente i risultati raggiunti da Forza Motorsport e Formula 1. E' possibile effettuare regolazioni su molti parametri differenti, dalla presenza ed incidenza dell'aiuto alla frenata all'ABS, dal controllo di stabilità all'aggressività dell'intelligenza artificiale. Variazioni ora più approfondite, grazie soprattutto ad intervalli molto più ampi tra i quali spaziare. Un'ampiezza che risulta particolarmente efficace nel regolare l'aggressività dell'Intelligenza Artificiale, suddivisa in dieci livelli differenti per adattarsi davvero ad ogni esigenza. A proposito di parametri è bene sottolineare anche il buon lavoro svolto da Milestone riguardo alla facoltà d'intervenire sulle vetture a livello meccanico. Tappa dopo tappa, durante campionato o carriera, saremo in grado di gestire durezza delle sospensioni, pressione dei freni e del freno a mano e tanto altro ancora. Anche se i livelli raggiunti da un Gran Turismo o un Forza Motorsport sono lontani, quella del meccanico in WRC 4 è un'esperienza in grado di donare diverse soddisfazioni.

    Budget ridotto

    Tecnicamente parlando si nota subito che quella Milestone è una produzione dal budget limitato. Se la modellazione poligonale delle vetture e le texture applicate sulle stesse convincono per cura e livello di dettaglio, lo stesso non si può dire osservandone gli interni, davvero troppo spartani, o puntando lo sguardo verso la realizzazione di paesaggi ed elementi di contorno. Texture poco definite e modelli scarsamente o per nulla dettagliati compongono una scena non sempre gradevolissima, e mostrano tutti i limiti di un lavoro di raffinamento ed ottimizzazione dedicato principalmente alla versione PC. Quella desktop è senz'altro la revisione migliore di WRC 4, ed anche l'unica a beneficiare dei sessanta frame al secondo costanti, lasciando a 30fps -e per giunta un po' ballerini- quelle console, che "si fanno perdonare" solo grazie ad una convincente gestione dell'illuminazione. Buona in linea di massima la resa degli effetti particellari come polvere e schizzi di fango; decorosa l'implementazione dei danni, per quanto spesso non commisurati all'apparente entità dell'impatto.
    Ottimo il lavoro svolto riguardo alle campionature dei motori, sfruttando microfoni posti per la prima volta direttamente sulle vetture. Le sonorità e i rombi profondi e decisi convincono, ed esalteranno di certo tutti gli appassionati.

    WRC FIA World Rally Championship 4 WRC FIA World Rally Championship 4Versione Analizzata Xbox 360Grazie ad un handling system profondo e convincente, frutto del lavoro certosino nella gestione di sospensioni e trasferimento carichi e della differenziazione di veicoli e fondi stradali, l’esperienza corsistica di WRC FIA World Rally Championship 4 convince senza riserve. Tuttavia, a causa di modalità troppo scarne e oramai esageratamente riciclate, il titolo Milestone non può essere promosso a pieni voti. Se consideriamo poi un comparto tecnico altalenante ed un po' sottotono rispetto alla produzione odierna, il quadro è quello di un buon titolo, consigliabile a tutti gli appassionati, ma incapace di spiccare il balzo definitivo verso l'eccellenza.

    7.8

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