Recensione Pure

Il ritorno dei quad

Pure
Recensione: PlayStation 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Un nuovo inizio

    Spulciando qua e là nell'industria videoludica si possono trovare -ora come in passato- team di sviluppo nati in seguito a smembramenti, unioni, “passaggi di proprietà” e chi più ne ha più ne metta, tutti legati da vicende interessanti e molto particolari.
    Questo è molto probabilmente il caso (anche se non conosciamo i dettagli) di Black Rock Studio, conosciuto -prima di passare “sotto” Disney Interactive- come Climax e perciò responsabile di produzioni quali Moto GP e ATV Offroad.
    L'acquisto da parte del nuovo distributore ed alcuni innesti nel team stesso paiono aver dato i loro frutti visto l'entusiasmo con cui giocatori ed addetti del settore hanno accolto, pochi giorni fa, l'approdo sul mercato europeo di Pure, neonata trasposizione ludica di corse con i quad.
    Il titolo porta chiaramente con sé l'eredità dei suoi progenitori (la serie ATV Offroad) aggiungendovi l'ambizione di compiere un passo avanti e portare anche in questa generazione le emozioni -prettamente arcade- delle spericolate corse fuoristrada.

    “Datemi un quad e diventerò immortale”

    Pure, come impone al giorno d'oggi il genere ludico al quale appartiene, è diligentemente suddiviso in due distinti comparti: offline ed online, con il primo a farla decisamente da padrone.
    Nella grossa categoria che rappresenta il gioco non-in-linea troveremo un'ulteriore suddivisione: il tutorial, gli eventi liberi, il Tour Mondiale e l'officina.
    Partendo rigorosamente dalla fine troviamo quella che è forse la più grande novità a far capolino dalle numerose stringhe di codice componenti l'ultima fatica Black Rock Studio; in quella che è ha tutti gli effetti un'officina virtuale potremo infatti modellare -pezzo dopo pezzo- il nostro bolide su quattro ruote.
    Un comodo menù a scorrimento, perfettamente integrato nel background di questa sottosezione, ci permetterà di selezionare marca e modello per forcelle, cerchi, pneumatici, motori, impianto frenante, ammortizzatori e molto altro, dandoci atto di modellare il mezzo adatto alle nostre esigenze.
    Nulla è lasciato al caso, potremo perfino agire sull'estetica del quad attrezzandolo con scocche, manubri, manopole, prese d'aria ed adesivi che più ci aggradano.
    Pure è chiaramente alla ricerca di un compromesso in grado di accontentare tutti, pur mantenendo crismi fondamentalmente arcade; per questo ogni modifica tecnica influirà solo su cinque parametri basilari: velocità, accelerazione, guidabilità, turbo e maneggevolezza durante le evoluzioni.
    L'intento è quindi fornire i mezzi per creare veicoli adatti ad ogni tipologia di competizione che ci troveremo di fronte, piuttosto che proporre un editor alla Forza Motorsport capace di modificare a piacimento qualsiasi dettaglio del comportamento in pista.
    Prima di passare avanti riteniamo importante sottolineare quanto questa fase sia piacevole, interessante e per nulla impegnativa, grazie ad un'interfaccia grafica molto intuitiva ed alla visualizzazione tridimensionale dell'assemblamento, capace di rendere il tutto più gradevole e spettacolare.
    Altrettanto ben congegnato appare il tutorial, diviso in poche essenziali sezioni e capace, mediante l'aiuto di mini-clip, uno speaker e la dimostrazione schematica dei controlli in sovraimpressione, di istruirci in maniera completa ed efficace sul mondo di Pure in una manciata di minuti.
    Indottrinati e motorizzati saremo quindi pronti ad entrare nel vero e proprio mondo delle corse dei quad che ci riserverà tre diversi eventi (Gara, Sprint e Freestyle), una scelta di circa dieci piloti ed una serie di circa 50 tracciati locati in svariate parti del mondo, dagli Stati Uniti finanche all'Italia.
    Prima di inquadrare le competizioni è interessante sottolineare come ognuno dei piloti sia accompagnato da una colorita biografia (rigorosamente letta dallo speaker fuori campo) che prevede una storia ed una carriera a dir poco fuori dagli schemi nonché la rivalità con uno degli altri contendenti.
    Questa rivalità cambierà lo svolgimento delle gare: riconoscerete il vostro rivale nel pilota che più vi darà filo da torcere, il classico “sempre primo” tra quelli guidati dalla CPU.
    Come già anticipato Pure vedrà i piloti in erba impegnati in sfide di tre diverse tipologie: nella Gara dovremo preoccuparci di arrivare primi sfruttando le scorciatoie presenti in ciascun percorso, nello Sprint (gareggiato su tracciati molto piccoli) verranno invece messe in luce le abilità del pilota nel controllare lo scattante motore del quad e nell'affrontare le curve strettissime.
    Il Freestyle, infine, ci vedrà impegnati lungo piste arricchite da numerosissime rampe artificiali e cosparse da Power Up in grado di rabboccare il serbatoio, raddoppiare il punteggio, riempire la barra del turbo o donarci immediatamente la facoltà di compiere acrobazie speciali.
    L'obbiettivo in questa sfida -dove la posizione fisica in gara non conterà nulla- sarà ottenere il maggior punteggio possibile prima che il serbatoio si svuoti del tutto e ci lasci a piedi.
    Tutte queste prove saranno ben spalmate ed amalgamate nei dieci eventi componenti il Tour Mondiale, vero e proprio cuore pulsante del prodotto.
    La manifestazione sarà composta da circa cinquanta gare suddivise, appunto, in dieci macroaree a seconda della potenza del motore montato sul quad; a ciascun passaggio di categoria (D - C - B - A) corrisponderà un lieve incremento del livello di sfida che da nullo raggiungerà pian piano vette decisamente accettabili.
    Ottenendo il primato in ciascuna della competizioni, oltre a scalare le vette della classifica mondiale, sbloccheremo nuovi componenti per potenziare i nostri bolidi, nuove vesti ed acrobazie per i piloti e fino a dieci ulteriori spazi nell'officina, in modo da poter costruire undici mezzi dalle caratteristiche diverse.

    Sorprendentemente, come accennato in precedenza, la componente online di Pure non offre grandi alternative ed un'esperienza molto approfondita.
    Sarà infatti possibile creare una partita personalizzata (scegliendo tra i preset predefiniti di Gara, Sprint e Freestyle) o partecipare a match classificati -fino a sedici giocatori contemporaneamente- per far valere le proprie abilità sugli altri piloti umani.
    Si sente quindi la mancanza di una maggiore possibilità di personalizzazione delle varie opzioni che, unita all'assenza ingiustificata del multiplayer locale (in system link o a schermo condiviso), impedisce all'intero comparto di decollare, limitando peraltro la longevità alle dieci/dodici ore necessarie per completare al 100% il Tour.
    Arrivano fortunatamente in aiuto Achievements e Trofei che richiedono una certa abilità e la ripetizione di alcune delle gare in programma per essere conquistati.
    Prima di passare oltre intendiamo sottolineare la bontà del codice online, quasi totalmente privo di fenomeni di latenza e lag.

    Tony Hawk su quattro ruote?

    Non appena avremo calcato con il nostro fiammante quad i primi tracciati e saggiato una prima tornata di eventi verremo assaliti da una sorta di deja vu: il sistema di controllo (a differenza della parte puramente guidata) è infatti molto simile a quello di un qualsivoglia Tony Hawk Pro Skater.
    Il veloce movimento dal basso verso l'alto dello stick destro permetterà -in concomitanza con rampe o avvallamenti- di spostare il carico e spiccare un balzo verso l'alto; una volta in aria la combinazione di un tasto frontale ed una direzione farà eseguire al nostro pilota una spettacolare evoluzione.
    Una volta appreso il sistema potremo aggiungere le variazioni utili ad incrementare il punteggio ed evitare la ripetitività, ottenibili semplicemente premendo uno dei tasti dorsali (LB/RB o L1/R1 a seconda della console) durante l'animazione.
    Infine, riempita un'apposita barra che consentirà di esibirsi in manovre sempre più spettacolari, ci verrà data la possibilità di cimentarci in un'acrobazia speciale, di rara bellezza e difficoltà.
    Queste vere e proprie sfide alla forza di gravità prevederanno la pressione combinata di entrambi i tasti dorsali sopracitati, uniti ad una delle otto direzioni (le quattro canoniche più le diagonali); per essere chiuse al meglio, richiederanno un cospicuo tempo di volo.
    Per ottenere punteggi molto alti ed assicurarsi successi sicuri non basterà far proprie soltanto queste tecniche: ad ogni acrobazia eseguita, infatti, un indicatore di moltiplicatore apparirà sulla parte alta dello schermo. Solo guidando alla massima velocità (grazie al turbo acquisito) e collegando, prima dello spegnimento delle tacchette dell'indicatore, diverse evoluzioni potremo guadagnare il gradino più alto del podio.
    Naturalmente Pure non è solo spettacolo in aria ma anche, e soprattutto, guida spericolata.
    Al di fuori degli eventi Freestyle, infatti, sarà importantissimo conoscere il proprio mezzo e conoscere a memoria ogni tracciato.
    Alla stregua dell'apprezzato Motorstorm anche la perla Black Rock Studio prevederà molte, moltissime varianti per ciascun percorso (combinando assieme i vari bivi potremo arrivare persino oltre i 10 percorsi possibili); variazioni che sarà fondamentale conoscere alla perfezione per guadagnare secondi preziosissimi sui propri rivali.
    Dovremo inoltre sfruttare al massimo la manovrabilità del nostro veicolo per affrontare tutte le curve in derapata alla massima velocità, imparare ad atterrare dopo ogni salto ed evitare ogni frenata di troppo.
    La conoscenza dei limiti del proprio mezzo di locomozione varrà poi ancor di più in occasione degli Sprint, le cinque giri su brevissimi tracciati ove per trionfare sarà indispensabile infilare ogni variante con la giusta traiettoria.
    A livello di gameplay, insomma, Pure non è soltanto acrobazie e spettacolo come si potrebbe pensare di primo acchito ma è anche adrenalina continua (ogni minimo sbaglio potrebbe costare la gara) e banco di prova per il nostro senso del tempismo e della misura.
    Tutto questo è stato amalgamato con inaspettato successo in una struttura di gioco vincente, cementificata da un sistema di controllo preciso ed immediato e da un'intelligenza artificiale abbastanza blanda ma indubbiamente adatta allo scopo prefissato: divertire senza troppo impegno.

    Tecnica sopraffina

    Guardare Pure in movimento è uno spettacolo per gli occhi.
    I fondali -anzitutto- sono realizzati con cura maniacale, dalla modellazione poligonale dell'ambiente sino alla texturizzazione d'alto livello, forte di mappe superficiali in grado, assieme agli ottimi shader, di offrire una resa encomiabile per ciascuna superficie (acqua, fango, terriccio, ghiaccio ed erba).
    Il livello di dettaglio è talmente maniacale da render possibile la permanenza delle traccie lasciate dai copertoni nel corso della gara.
    L'illuminazione e la palette di colori risultano poi a dir poco eccezionali: quando questi effetti si combinano con i particellari adibiti a trasporre a schermo polvere, schizzi d'acqua e di fango e nebbia gli scorci paesaggistici regalati -grazie anche ad una leggera e gradevole sfocatura di campo- sono davvero da brivido.
    Anche la modellazione dei quad e dei piloti è valida, forse con riserva per quanto riguarda i primi che, rispetto a quanto mostrato nell'officina virtuale, risultano leggermente meno ricchi e dettagliati; si nota inoltre, per quanto riguarda i modelli umani, un leggero effetto aliasing ed il sempre fastidioso bloom (corpi che sembrano emettere luce).
    Essendo dichiaratamente arcade, Pure non implementa una fisica del tutto credibile: gli oggetti presenti sul tracciato (ruote, barili e balle di fieno) paiono troppo pesanti al contatto e non si muovono esattamente come ci aspetteremmo.
    D'altra parte i sobbalzi, le derapate ed ogni altro sbilanciamento del quad sono realizzati in maniera abbastanza credibile, tenendo sempre a mente che stiamo parlando di un gioco assolutamente privo di aspetti simulativi.
    Tutti i piccoli difetti sinora elencati spariscono tuttavia quando il motore grafico si mostra in azione: anche con sedici piloti contemporaneamente in pista e anche nelle situazioni più concitate i 60 frame rimangono costanti, aiutati anche dal blando utilizzo dell'effetto blur una volta messo in funzione il turbo.
    Ottimo, sebbene abbastanza limitato, il comparto animazioni che ripropone in maniera fluida e ben collegata tutti i movimenti dei piloti, dallo sbilanciamento del peso alle complesse movenze durante le più spettacolari evoluzioni.
    Se è poi vero che anche l'orecchio vuole la sua parte ecco che Pure non manca di accontentarlo.
    Una soundtrack composta da orecchiabili brani punk-rock -nuovi e del passato- aiuterà a mantenere altissimo il tasso d'adrenalina mentre le discrete campionature ambientali, specialmente ove unite ad un impianto Dolby Digital degno di tale nome, contribuiranno al coinvolgimento a 360° in ciascuna competizione.

    Pure PureVersione Analizzata Xbox 360Pure, allo stato attuale, è uno dei migliori racing arcade in circolazione. L'ottimo bilanciamento tra frenesia, spettacolarità e tempismo (dovuto principalmente ad un ottimo design e ad un'efficace mappatura dei controlli) si concatena in una struttura di gioco solida e collaudata, offrendo un'esperienza non troppo longeva ma ricca di emozioni e capace di divertire per ore senza stancare. Lo specchio dell'impegno profuso da Black Rock Studio in questa nuova creatura è poi immediatamente visibile nella bontà del comparto tecnico, in grado di stare al passo con tutte le produzioni affini presenti sul mercato. Lo status di capolavoro è purtroppo minato dalla grave assenza del multiplayer a schermo condiviso e dalla poca profondità (e longevità) del comparto online quanto di quello offline. Analizzando la curva d'apprendimento, di difficoltà e più in generale gli aspetti chiave dell'intelaiatura ludica siamo però certi che la mancanza di una modalità offline più ampia ed articolata sia voluta, nella ricerca di di un prodotto “leggero”, divertente sin dal primo istante ed adatto a tutti, hardcore gamer come giocatori occasionali dediti al Quick Play. Da provare!

    8

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